SUL VENTOUX TUONA VLASOV

agosto 6, 2020
Categoria: News

Una grande azione di forza del russo Alexandre Vlasov consegna all’Astana una netta vittoria confermandosi una delle formazioni più in forma di questo inizio stagione atipico. Sulla celebre salita francesce Vlasov arriva in solitaria mettendosi alle spalle nomi importanti attesi alla vigilia come Nairo Quintana e Richie Porte. Buona prova per il nostro Fabio Aru.

Si è disputata oggi la seconda edizione della Mont Ventoux Dénivelé Challenge, la giovane corsa in linea francese imperniata attorno all’ascesa al mitico “Gigante della Provenza”, da affrontare ben due volte. Dopo una prima scalata fino a Chalet Reynard si deve, infatti, tornare a valle per riaffrontare nuovamente il Ventoux, stavolta arrivando fin poco sotto la sua bianca cima. Pronti via e già nei primissimi chilometri di gara riesce a sganciarsi la fuga di giornata, composta da José Gonçalves (Nippo Delko One Provence), Garikoitz Bravo (Euskaltel – Euskadi), Lewis Askey (Groupama – FDJ), Marlon Gaillard (Total Direct Énergie) e Jacob Scott (Canyon dhb p/b Soreen), ai quali si aggiungeranno dopo pochi chilometri Alessandro Monaco (Bardiani CSF Faizané), Carmelo Urbano (Caja Rural – RGA) e Juan Felipe Osorio (Burgos – BH). Gli otto al comando raggiungerenno il vantaggio massimo di 5’15” al km 60, con dietro ’Astana, Trek Segafredo e Arkéa Samsic a darsi cambi regolari per tenere sotto controllo la fuga.
Arrivati ai piedi della prima scalata al Mont Ventoux con poco più di 4’ di vantaggio, il gruppo inizia a fare sul serio grazie al lavoro delle tre squadre sopra citate, che in pratica dimezzano lo svantaggio ai 2’ allo scollinamento. Nel frattempo Bravo aveva salutato i compagni di fuga passando in vetta con un vantaggio di 30” su Monaco, Gonçalves e Gaillard, mentre gli altri saranno riassorbiti dal gruppo.
Lo stesso destino tocca ai tre all’inseguimento del basco, successivamente ripreso ai meno 18 dal termine, e così quando si attacca l’ascesa finale al Ventoux il gruppo dei migliori è compatto. Sulle prime rampe Ventoux si susseguono diversi scatti in testa e il primo a provarci è Julen Amezqueta (Caja Rural – RGA) con a ruota Simone Petilli (Circus – Wanty Gobert), ma l’azione dell’Astana è inesorabile. Il ritmo del team kazako rimane alto per evitare ulteriori attacchi e il loro controllo della corsa è assoluto fino ai meno 12, quando Edward Ravasi (UAE Team Emirates) si propone in un allungo su un plotone ridotto ormai una ventina di uomini. Sull’italiano si riporta Pierre-Roger Latour (Ag2r La Mondiale), che prima lo affianca e poi rilancia l’andatura staccandolo di ruota.
Intanto in testa al gruppo perde contatto uno degli uomini più attesi, il colombiano Miguel Ángel López (Astana), mentre è immediato il rallentamento in testa agli inseguitori fin quando è la Trek – Segafredo a prendere in mano il controllo dell’inseguimento. Latour arriva a guadagnare 15”, mentre dietro è Kenny Elissonde (Trek-Segafredo) a mostrare un cenno di reazione e a evadere dal ciò che resta del gruppo, ormai ridotto ad una decina di unità. Ai 9 Km dall’arrivo il francese è raggiunto dal connazionale Guillaume Martin (Cofidis, Solutions Crédits) sull’impulso inziale del compagno di squadra Fernando Barcelò, saltato Latour ai meno 7 Km nel paesaggio lunare del monte. Lo scatto decisivo arriva ai meno 5 Km: è Alexandre Vlasov (Astana) a partire fulmineo e raggiungere inizialmente Latour con subito dietro Richie Porte (Trek-Segafredo) e Nairo Quintana (Arkéa-Samsic), che hanno tentato di accodarsi al russo.
Ai meno 3500 metri Vlasov lascia la compagnia di Martin portandosi al comando della corsa e rilanciando l’andatura. Dietro è il solo Porte a capire di dover provare il recupero ma ormai l’uomo Astana ha già raggranellato 16” di vantaggio ed è oramai imprendibile. Al traguardo, infatti, è primo il russo con 18″ su un buon Porte, terzo è Martin a 59″, quarto Latour a 1′29″. mentre Fabio Aru (UAE-Team Emirates) chiude in quinta posizione a 1′38″, mentre Quintana – che a febbraio si era imposto sul Ventoux al Tour de la Provence, si piazza ottavo a quasi due minuti.

Antonio Scarfone

Laffermazione di Vlasov nel candido paesaggio del Ventoux (Getty Images)

L'affermazione di Vlasov nel candido paesaggio del Ventoux (Getty Images)

Commenta la notizia