DÉMARE VINCITORE A TORINO “POUR DÉMARRER LE SANREMO”

agosto 5, 2020
Categoria: News

La stagione ciclistica 2020 passerà alla storia per gli stravolgimenti imposti dalla pandemia di coronavirus e la 101a edizione della Milano-Torino non si è certamente sottratta a tale regola. Anticipata ai primi di agosto e con un percorso adatto non più agli scalatori ma alle ruote veloci, la classica italana è diventata l’ideale antipasto della Milano-Sanremo che si diputerà sabato prossimo. A spuntarla sul traguardo di Stupinigi è stato Arnaud Démare (Groupama-FDJ) che ha battuto allo sprint Caleb Ewan (Lotto-Soudal) e Wout Van Aert (Jumbo-Visma).

Al via della “corsa più antica del mondo” si sono presentate numerose squadre WT (ben 14) e tanti possibili protagonisti della Classicissima. Tra questi c’erano Wout Van Aert (Jumbo-Visma), recente dominatore della Strade Bianche, Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix), Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), Sam Bennett (Deceuninck-Quick Step), rnaud Démare (Groupama-FDJ), Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale), Caleb Ewan (Lotto-Soudal), Fernando Gaviria (UAE-Team Emirates) e Ben Swift (Team Ineos).
Il percorso, 198 km da Mesero a Stupinigi quasi completamente piatti, a parte qualche strappo nella parte centrale, era destinato ad un prevedibile epilogo in volata.

La corsa è stata movimentata da una lunga fuga, partita dopo una quindicina di chilometria dal via e animata da Manuele Boaro (Astana Pro Team), Gijs Van Hoecke (CCC Team), Davide Villella (Movistar), Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF), Andrea Garosio (Vini Zabù-KTM) e Samuele Rivi (Nazionale Italiana). I 6 battistrada hanno raggiunto un vantaggio massimo di circa 7 minuti prima che le formazioni dei velocisti iniziassero a lavorare per ridurre il gap. Lotto-Soudal, Bora-Hansgrohe, Groupama-FDJ, UAE-Team Emirates e Trek-Segafredo sono state tra le squadre più attive e hanno portato lo svantaggio a 3 minuti quando si attraversavano le colline del Monferrato.

Il primo dei fuggitivi a mollare è stato Andrea Garosio, staccatosi a circa 35 km dall’arrivo, quando il gruppo aveva già ridotto il distacco al di sotto del minuto e mezzo. Ai -14 è stato Samuele Rivi, corridore in forza alla continental Austriaca Tirol-KTM ma oggi in gara con la maglia azzurra della nazionale italiana, a provare l’allungo con Manuele Boaro a ruota. Poco dopo (ai -12) il corridore vicentino dell’Astana ha attaccato in solitaria, provando nei successivi 6 km a difendere disperatamente i 30” di vantaggio che lo seperavano dal gruppo. Ma il destino della corsa era già scritto e le squadre dei velocisti non hanno lasciato a Boaro l’opportunità di sovvertirlo.

Ai -8, poco prima del ricongiungimento con il corriodore dell’Astana, una caduta ha spezzato il gruppo: Yves Lampaert (Deceuninck-Quick Step) non è riuscito ad evitare uno spartitraffico ed è finito per terra trascinando con sè numerosi altri corridori. Il fiammingo si è rapidamente alzato, ma non altrettanto bene è andata ad altri atleti. Tra i corridori rimasti a terra doloranti il più malconcio è sembrato Luca Pacioni (Androni Giocattoli).

Davanti sono così rimasti una cinquantina di corridori, compresi tutti i velocisti che al momento della caduta occupavano già le posizioni di testa del gruppo.
Negli ultimi chilometri la maggior parte del lavoro è stata svolta dalla Lotto-Soudal di Caleb Ewan e dalla Bora-Hansgrohe di Peter Sagan, ma sotto lo striscione dell’ultimo chilometro è stata la Groupama-FDJ ad prendere prepotentemente la testa del gruppo grazie ad un treno praticamente perfetto.

Ai -300 dall’arrivo, con Jacopo Guarnieri in testa pronto a lanciare Démare, Sagan ha provato ad anticipare gli avversari con una lunghissima volata. Lo slovacco si è però spento nel finale, finendo per lanciare lo sprint ad un attentissimo Démare, che ha agevolmente battuto Ewan e Wout Van Aert.
Lo slovacco ha chiuso ai piedi del podio, davanti a Danny Van Poppel (Circus-Wanty Gobert), Nacer Bouhanni (Arkéa-Samsic) e Fernando Gaviria (UAE-Team Emirates). Chiudono la top ten Manuel Belletti (Androni Giocattoli), Dion Smith (Mitchelton-Scott) e Ben Swift (Ineos).
Fuori dai 10 un deludente Van der Poel, Naesen e soprattutto Bennett, rimasto orfano di Lampaerts e Michael Mørkøv nel finale.

Per Démare, alla prima vittoria stagionale dopo due secondi posti conquistati alla recente Vuelta a Burgos, si tratta di una grande iniezione di fiducia in vista della Classicissima che lo ha visto trionfare già nel 2016.
Buone in ottica Sanremo anche le prestazioni di Ewan, che rientrava alle corse dopo oltre 5 mesi, e di Van Aert, reduce dal trionfo di sabato scorso a le Strade Bianche. Entrambi saranno tra i favoriti sabato.
Più enigmatica la prestazione di Sagan, che ha provato a soprendere gli avversari con uno sprint troppo lungo che non lascia intedere quale sia la sua reale condizione. Chi è sembrato non al meglio è, invece, Van der Poel, già poco brillante sabato scorso in Toscana.

Pierpaolo Gnisci

Post scriptum: per chi non avesse capito il titolo, la traduzione della seconda parte – gioco di parole tra il cognome del vincitore, tra i favoriti per la vittoria della Classicissima, e il verbo francese démarrer – suona “per avviare la Sanremo”

Arnaud Démare vincente sul traguardo di Stupinigi (Getty Images)

Arnaud Démare vincente sul traguardo di Stupinigi (Getty Images)

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