SAM BENNET, SOLITARIO IN VOLATA ALLA VUELTA A BURGOS
È stata una volata atipica quella che ha chiuso la quarta tappa della Vuelta a Burgos, con una caduta ha rimescolato le carte facendo sì che l’irlandese conquistasse per distacco il primo gradino del podio.
La quarta tappa della Vuelta Burgos che ha portato il plotone da Gumiel de Izán a Roa de Duero è stata caratterizzata da due cadute nel finale. La prima, ai meno 10, ha visto protagonisti David De la Cruz (UAE Team Emirates), Francisco Galván (Kern Pharma), Tom Van Asbroeck (Israel Start-Up Nation) e Simone Velasco (Gazprom-RusVelo) ma, pur spezzando il plotone, non è stata sfruttata da coloro che erano rimasti davanti. L’andatura, infatti, è stata tenuta tranquilla favorendo così il rientro della quasi totalità degli attardati. La seconda è avvenuta all’altezza della “Flamme Rouge”, quando Jacopo Guarnieri (Groupama – FDJ) è finito per le terre, rompendo letteralmente le loro uova nel paniere ai velocisti poichè alcuni degli sprinter più attesi sono stati costretti a fermarsi. Tra coloro, che per bravura o fortuna, sono stati capaci di passare oltre il migliore è stato sicuramente Sam Bennett (Deceuninck – Quick Step) che con una galoppata in solitaria lunga quasi un chilometro, su di un tratto in salita peraltro, è andato a cogliere il successo con 5” di vantaggio su Arnaud Démare (Groupama-FDJ), che ha regolato nell’ordine gli italiani Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling) e Davide Cimolai (Israel Start-Up Nation). Completano la TopTen Lionel Taminiaux (Bingoal-Wallonie Bruxelles), Biniyam Ghirmay (Nippo Delko Provence), Jon Aberasturi (Caja Rural-Seguros RGA), Martin Laas (Bora-Hansgrohe), Alex Edmondson (Mitchelton-Scott) e Rick Zabel (Israel Start-Up Nation). Da notare che nell’ordine d’arrivo ufficiale non sono riportati i cinque secondi di vantaggio di Bennett, annullati dalla giuria che ha applicato la norma del regolamento secondo la quale non si contano i distacchi provocati da cadute negli ultimi 3 Km di gara.
Ovviamente la tappa odierna non ha dato spunti per la cronaca solo per le cadute. Bisogna, infatti, attribuire il dovuto merito ai protagonisti della fuga di giornata, ovvero agli italiani Damiano Cima (Gazprom-RusVelo) e Riccardo Verza (Kometa Xstra), il sudafricano Willie Smit (Burgos BH) e gli spagnoli Txomín Juaristi (Euskaltel-Euskadi), Alejandro Ropero e Diego Pablo Sevilla (Kometa Xstra). Proprio i due rappresentanti della squadra italo-spagnola sono stati gli ultimi a cedere, trasformando la fuga di sei elementi in una cronosquadre negli 8 Km che dai meno 20 hanno portato ai meno 12, quando è avvenuto il ricongiungimento. Da citare anche Cima, che è stato l’unico che ha provato a resistere al duo spagnolo.
In classifica generale nulla è cambiato e Remco Evenepoel (Deceuninck-Quick Step) ha mantenuto a distanza di 18″ George Bennett (Team Jumbo-Visma). L’ultima tappa, da Covarrubias alle Lagunas de Neila per158 km, proporrà il secondo e ultimo arrivo in salita di questa edizione della corsa spagnola, dove potrebbe andare in scena un altro show del talentuoso corridore belga.
Mario Prato