GAVIRIA VOLA A VILLADIEGO, SUA LA SECONDA DELLA TAPPA VUELTA A BURGOS
Vittoria in volata per Fernando Gaviria sul traguardo di Villadiego dove si è conclusa la seconda tappa della Vuelta a Burgos. Sul podio alle spalle del velocista colombiano sono saliti il francese Arnaud Démare e l’rlandese Sam Bennett. Quarto Matteo Trentin, anche oggi primo italiano al traguardo. Nella TopTen anche Giacomo Nizzolo, settimo.
Nonostante la sua UAE Team Emirates abbia dovuto rinunciare a ben tre elementi per rispettare i protocolli in seguito al Covid19, il colombiano Fernando Gaviria è stato il primo a transitare sul traguardo della seconda tappa della Vuelta a Burgos, posto a Villadiego. Sul podio di giornata sono saliti nell’ordine Arnaud Démare (Groupama-FDJ) e Sam Bennett (Deceuninck-QuickStep). Medaglia di legno, invece, per Matteo Trentin (CCC) che ha preceduto Jon Aberasturi (Caja Rural RGA), Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling), Edward Theuns (Trek-Segafredo), Pascal Eenkhoorn (Jumbo-Visma e Mikel Aristi (Fundacion-Orbea). L’ordine d’arrivo non ha scalfito le prime posizioni della classifica generale, che vede in vetta sempre il vincitore di ieri, l’austriaco Felix Großschartner (Bora-Hansgrohe), che ora precede di 8” lo spagnolo Aberasturi e Trentin. Il portacolori della polacca CCC è così risultato per due giorni consecutivi il migliore degli italiani presenti alla corsa spagnola.
La seconda tappa era iniziata nel segno dei protocolli anti Covid19 con l’esclusione dalla competizione di Juan Sebastián Molano, Sergio Muñoz e Andrés Camilo Ardila della UAE Team Emirates a causa dell’avvenuto contatto nella giornata di sabato con una persona successivamente risultata positiva al coronavirus. Per i tre sono così scattate subito le procedure del caso per isolare i possibili contagiati ed evitare il proliferare dell’infezione, cosa già attuata nella giornata di ieri per due rappresentanti della Israel Start-Up Nation, Alex Dowsett e Itamar Einhorn.
Ritornando ai fatti di gara bisogna citare soprattutto coloro che hanno animato la tappa per la sua quasi totalità, anche se non hanno mai messo alla corda le squadre dei velocisti che non avevano nessuna intenzione di farsi sfuggire il traguardo della tappa più semplice dell’intera competizione spagnola. Si è trattato di Joel Nicolau (Caja Rural – RGA), di Angel Fuentes (Burgos – BH), di Kiko Galván Fernández (Equipo Kerno Pharma) e dei nostri Alessandro Fedeli (Nippo Delko One Provence) e Riccardo Verza (Kometa Xstra). I cinque hanno proceduto d’amore e d’accordo per buona parte della tappa, “costringendo” la Bora-Hansgrohe del leader della classifica generale a tenerli sotto controllo solo quando il loro vantaggio ha superato i cinque minuti. Solo nelle fasi finali ovviamente la corsa si è accesa, sia davanti con i cinque che incominciavano ad avanzare senza accordo, sia dietro con le squadre che cominciavano ad organizzare l’inseguimento. Ai meno 20 il vantaggio dei fuggitivi si era ridotto a soli 36 secondi, segno che da li a poco la loro avventura sarebbe finita. Ultimo a cedere è stato Nicolau, ripreso ai meno cinque.
Dopo che anche l’ultimo fuggitivo era stato richiamato nei ranghi è cominciato il lavoro di fino dei vari treni con la Deceuninck-Quick Step e la Groupama-FDJ che avevano conquistato la testa del plotone. Il treno della squadra francese sembrava quello più motivato ed organizzato, ma nell’ultima curva del percorso si è disunito favorendo così il colombiano Gaviria, che ha aperto il gas ed è andato a cogliere il successo con un leggero vantaggio sugli inseguitori.
Mario Prato