A TUTTO TOURBO
luglio 23, 2010
Categoria: Approfondimenti
Giuseppe Guerini commenta per noi la frazione più attesa del Tour de France, pronosticando Contador e Schleck come protagonisti principi anche delle edizioni a venire. Nessun dubbio su chi vestirà la maglia gialla a Parigi, poichè la corsa è saldamente in mano allo spagnolo. Commenti positivi per Cunego, Ballan e, soprattutto, per Petacchi.
a cura di Andrea Mastrangelo
Foto copertina: Giuseppe Guerini festeggia, sul traguardo di Le Puy-en-Velay, il secondo successo in carriera al Tour de France (foto Robert Laberge/Getty Images Sport)
Il verdetto del Tourmalet è più importante di quello che si possa pensare. La gara più attesa, non dico la più bella, ha sancito che il Tour era un affare a due e ora è in mano a Contador, mentre al secondo posto chiuderà Schleck. Ma ancora più importante ci dice che i due si equivalgono e sarà un gioco a due ancora per qualche anno, Contador poi ha qualcosa in più nelle prove contro il tempo, ma sono convinto che i duelli dei prossimi anni si decideranno con degli episodi, proprio come il salto di catena per il lussemburghese.
Oggi, anche la classifica, dimostra che i due campioni non hanno avversari, fino a ieri la posizione di Menchov poteva impensierire, oggi il russo può ambire al terzo posto, anzi credo che sia il favorito per chiudere il podio sui Campi Elisi dal momento che a cronometro è di gran lunga superiore a S.Sanchez che vanta appena 20” di vantaggio in generale: troppo pochi.
Schleck oggi ha corso nell’unico modo possibile, per vincere doveva attaccare da lontano, poi Contador era al suo livello e nulla ha potuto, ma ha corso in modo veramente intelligente. Stessa cosa per lo spagnolo, ha messo la testa in quello che faceva e non ha perso un metro, perché qui se perdi un metro hai perso il Tour, non lo recuperi più. Ha fatto quello scatto intimidatorio per far innervosire l’avversario, segno che forse aveva paura, poi ha lasciato la vittoria al rivale con il quale Contador si è scusato per l’episodio di due giorni fa quando attaccò subito dopo il problema tecnico del lussemburghese, dimostrando di essere un signore come pensavo.
Il Tour è quindi virtualmente chiuso, passata l’ultima tappa di montagna possiamo fare un bilancio per gli italiani, positive le prestazioni di Cunego e Ballan anche se non hanno trovato la vittoria, negative le prestazioni in montagna, non abbiamo nessuno che possa competere in un Tour di alto livello e vista la giovane età dei due in testa questa situazione permarrà per qualche anno. Solo Nibali potrà inserirsi nella lotta per podio a mio avviso, non una bella prospettiva.
Positivo soprattutto Petacchi, che però dubito possa portare a casa la maglia verde, Hushovd è specialista, domani ci sarà una fuga e i punti a disposizione diminuiscono, a Parigi è una passerella dove si buttano in mezzo tutti e sarà difficile vincere, però due vittorie sono un bel bottino, vedremo.
Giuseppe Guerini