SVIZZERA STORY: AROSA & BELLINZONA 2018

giugno 9, 2020
Categoria: News

La nostra rassegna sui Giri di Svizzera del recente passato prosegue con l’edizione del 2018, vinta da Richie Porte, che non si impose in nessuna delle nove tappe in programma, conquistando la maglia gialla sul traguardo in salita di Leukerbad, resistendo per soli 17″ all’attacco di Nairo Quintana nella frazione di Arosa e infine definitivamente distaccando gli avversari nella conclusiva cronometro di Bellinzona. Qui riviviamo la tappa di Arosa e la prova contro il tempo di Bellinzona

15 Giugno 2018 – 7a tappa: Eschenbach/Atzmännig – Arosa

ASSOLO DI QUINTANA AD AROSA, MA PORTE RESISTE

Lo scalatore colombiano vincitore di un Giro e di una Vuelta si impone in solitaria sull’ultimo traguardo in quota del Tour de Suisse staccando di 22” l’australiano e il danese Fuglsang. Porte mantiene la leadership ed è ottimista in attesa della decisiva crono di domenica a Bellinzona.

Sul terreno a lui più congeniale Nairo Quintana non delude: è il capitano della Movistar, uomo di punta della squadra spagnola al prossimo Tour de France insieme ad Alejandro Valverde e Mikel Landa, ad imporsi in vetta lunga salita di Arosa (27 km al 4% medio). Il corridore colombiano è scattato proprio all’inizio dell’ascesa finale, una volta oltrepassato il centro abitato di Coirai, su uno dei tratti più duri (pendenze fino all’11%), ed è andato a riprendere uno dopo l’altro i 29 contrattaccanti di giornata. L’ultimo a cedere è stato l’americano Joe Dombrowski (EF Education First-Drapac) poco prima dell’ultima rampa verso l’arrivo, raggiunto e staccato anche dalla coppia formata da Richie Porte (BMC) e Jakob Fuglsang (Astana) Il merito di Quintana è stato quello di provarci, recuperando una ventina di secondi che, però, non sono bastati a superare l’australiano in testa alla classifica generale, che ha mantenuto 17” sullo stesso atleta sudamericano, seguito da Wilco Kelderman (Sunweb) a 52”. Richie Porte ha ora dalla sua parte la cronometro di dopodomani a Bellinzona, dove domani è prevista anche una frazione in linea su un circuito quasi del tutto pianeggiante, favorevole ai velocisti. In caso di successo Porte guarderà con ottimismo al Tour de France, dove ricoprirà il ruolo di capitano della BMC.
Alla vigilia del gran finale in Canton Ticino possiamo già dire che il percorso di questo Tour de Suisse ha mantenuto le promesse: il disegno della corsa e le pochissime grandi montagne inserite non hanno, come temuto, favorito lo spettacolo e si arriva al finale preventivato da tempo, secondo pronostico. Le risposte arriveranno domenica prossima.

Andrea Giorgini

17 Giugno 2018 – 9a tappa: circuito a cronometro di Bellinzona

ALL-IN-BMC: KÜNG SI PRENDE LA CRONO, PORTE IL TOUR DE SUISSE

Il Tour de Suisse termina nel segno della BMC, che mette a segno sia la vittoria finale in classifica con Richie Porte, sia il successo nella cronometro conclusiva con Stefan Küng, che in questa edizione della corsa elvetica aveva vestito per 4 giorni la maglia gialla di leader della classifica grazie all’affermazione della squadra statunitense anche nella cronosquadre d’apertura. Quella di Bellinzona è stata anche l’ultima cronometro individuale della carriera per Damiano Cunego, prossimo al ritiro ufficiale dalle corse.

Il Giro di Svizzera 2018 finisce con la doppietta più bella per la squadra elvetica con licenza statunitense BMC. Il campione nazionale a crono, già in maglia gialla nelle prime quattro tappe, ha ottenuto il miglior tempo nella conclusiva cronometro individuale di Bellinziona, 34 pianeggiante chilometri disegnati sulle strade attorno alla capitale del Canton Ticino. Stefan Küng ha preceduto di 19” il danese Søren Kragh Andersen (Team Sunweb), già vincitore a Gommiswald, e di 23” il compagno di squadra Tejay Van Garderen. Ma il risultato più importante è stato quello ottenuto da Richie Porte, che ha consolidato il primato in classifica generale, davanti a uno straordinario Jakob Fuglsang (Astana), autore di una prestazione sorprendente che gli ha permesso di scavalcare sia Wilco Kelderman (Team Sunweb) – poi solo 5°, superato anche da Enric Mas della Quick-Step Floors, miglior giovane della manifestazione – sia Nairo Quintana (Movistar), che resta comunque sul podio, a 1′12” dal vincitore.
Richie Porte racconta il suo trionfo in Svizzera: “Avevo un po’ di timore riguardo a Kelderman e Nairo Quintana, che sono bravi a cronometro. Ma il merito di questo successo va principalmente alla squadra, senza di essa non avrei vinto questo Tour de Suisse. Poi sono diventato padre da poco, non vedo l’ora di tornare a casa a vedere mio figlio. Un pensiero speciale è soprattutto per la mia famiglia. Il Tour? Ci sono tanti avversari, Quintana sta andando forte, Nibali è sicuramente uno dei favoriti, e poi Froome che ha appena vinto il Giro d’Italia, ma per quanto mi riguarda questa vittoria è molto importante e vorrei solo che vada tutto per il verso giusto.”
Per quanto riguarda le altre classifiche, il campione del mondo in linea Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) ha vinto quella a punti, Mark Christian (Aqua Blue Sport) è stato il miglior scalatore, mentre Enric Mas, come già anticipato, è stato il miglior giovane.
A Bellinzona ha salutato il World Tour Damiano Cunego (Nippo – Vini Fantini – Europa Ovini): il veronese ha corso oggi l’ultima cronometro individuale della sua carriera, coronata dalla vittoria di un Giro d’Italia (2004), di un’Amstel Gold Race (2008) e di tre Giri di Lombardia (2004, 2007 e 2008), oltre che da una medaglia d’argento conseguita ai Mondiali di Varese nel 2008. Ai microfoni di ilciclismo.it il “Piccolo Principe” ha dichiarato: “Il Giro di Svizzera è una corsa che mi è sempre piaciuta, in una occasione l’ho quasi vinta ed è un rammarico non esserci riuscito. Ma voglio ringraziare l’organizzazione per l’accoglienza data, in futuro mi piacerebbe collaborare con loro. Il futuro? Adesso penso all’Adriatica Ionica e al Campionato Italiano, poi una volta chiuso, potrò pensare alla mia nuova carriera.”
L’organizzazione ha inoltre annunciato poco prima della partenza della cronometro di Bellinzona le sedi di tappa per il 2019: sono attesi due arrivi in salita, a Flumserberg e sul San Gottardo, salendo dalla vecchia strada sul versante di Airolo, quasi 13 km con pendenza media del 7.4% con una massima del 12% e su di un fondo stradale quasi del tutto in pavè. Sarà lo scenario finale di quella che sarà quasi certamente la tappa regina del Tour de Suisse 2019.

Andrea Giorgini

Richie Porte esibisce orgoglioso il trofeo destinato al vincitore del Tour de Suisse (foto Andrea Giorgini)

Richie Porte esibisce orgoglioso il trofeo destinato al vincitore del Tour de Suisse (foto Andrea Giorgini)

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