SCHACHMANN SI DIFENDE IN SALITA, SUA LA PARIGI-NIZZA DEL VIRUS
Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe) si difende dagli attacchi di Tiesj Benoot (Sunweb) nella 7a ed ultima tappa della Parigi-Nizza e conquista la 78a edizione della “Corse au Soleil”. La tappa regina, da Nizza a Valdeblore La Colmiane, vede trionfare Nairo Quintana (Arkéa-Samsic), autore lungo l’ascesa finale di uno scatto che non ha dato possibilità di replica agli avversari. Sul podio finale salgono anche Benoot e il colombiano Sergio Higuita (EF Pro Cycling).
La 7a frazione, originariamente la penultima, ieri si era ritrovata ad essere l’atto finale della corsa dopo l’annullamento dell’8a tappa, la Nizza-Nizza di 113 km in programma domani, a causa dei rischi legati al contagio da coronavirus.
La 7a tappa è quindi diventata il giudice finale di questa edizione vista la presenza di ben 4 GPM, l’ultimo dei quali costituito dalla lunga e costante ascesa (16,3 km al 6,3%) che portava ai m 1500 metri del traguardo di Valdeblore la Colmiane.
Il primo GPM di giornata, il Col de Vence (1a categoria, lungo 9,7 km al 6,6%) era posto dopo appena 35 km, seguito da due GPM di 2a categoria a metà corsa, il Col del la Sigale (7,1 km al 4,6%) al km 80 e la Côte de Saint-Antonin (7,5 km al 4,7%) al km 93.
Come già comunicato ieri dalla stessa squadra, non partono i corridori della Israel Start-Up Nation e a loro si aggiungono Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Roger Kluge (Lotto-Soudal) e Ben O’Connor (NTT Pro Cycling).
I primi a provare ad avvantaggiarsi sono Benoît Cosnefroy (Ag2r La Mondiale) e Anthony Perez (Cofidis), che dopo 12 km riescono a guadagnare una cinquantina di secondi sul gruppo. Dietro di loro sono in tanti a provarci e tra questi si segnalano Alex Kirsch (Trek-Segafredo) e Dries Van Gestel (Total Direct Énergie).
Di lì a poco si muovono anche i big della classifica e dopo una ventina di chilometri si forma così un gruppo con Nairo Quintana (Arkéa-Samsic), Sergio Higuita e Alberto Bettiol (EF Pro Cycling), Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), Thibaut Pinot e Rudy Molard (Groupama-FDJ), Patrick Konrad e il leader della classifica Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe), Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick Step), Cosnefroy e Aurélien Paret-Peintre (Ag2r La Mondiale), Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Nicolas Edet e Anthony Perez (Cofidis), Tiesj Benoot e Michael Matthews (Sunweb) e Fabien Doubey (Circus-Wanty Gobert).
Poco prima dell’inizio del Col de Vence un nuovo contrattacco nel drappello dei battistrada fa sì che ad avvantaggiarsi siano in sei, mentre gli altri undici di lì a poco vengono ripresi dal gruppo. Restano davanti quindi Perez, Edet, Alaphilippe, Bettiol, De Gendt e Paret-Peintre. Allo scollinameneto del Col de Vence il distacco del gruppo, guidato da Michael Schwarzmann (Bora-Hansgrohe), è di circa 3 minuti. Tale gap resterà praticamente inalterato per diversi chilometri, anche dopo il secondo e il terzo GPM di giornata, tutti vinti da Nicolas Edet che così si porta in testa alla classifica della maglia a pois.
Il primo a staccarsi dal gruppo di testa è Perez (ai-45), già in fuga ieri al pari del compagno di squadra Edet. Nel frattempo lo svantaggio inizia a calare grazie al ritmo imposto nel gruppo dalla Bora-Hansgrohe per merito di Konrad e di Felix Grossschartner. Al traguardo volante di Tournefort (-30) il gap si aggira attorno ai 2′15”, mentre ai piedi della salita finale è sceso ad 1′25”.
Sulle prime rampe verso La Colmiane il gruppo di testa si sfalda e restano al comando Alaphilippe e De Gendt, ma il forcing di quest’ultimo costringe alla resa il francese. Inizia così un testa a testa tra il fiammingo e il gruppo, forte di non più di 15 unità.
Il vantaggio di De Gendt aumenta fino a raggiungere 1′30” . Ai -10 la Trek-Segafredo organizza l’inseguimento con Kenny Elissonde prima e Richie Porte poi. Il vantaggio di De Gendt inizia così a diminuire, arrivando a circa 45” quando mancano 5 km al traguardo. Ai -4 arriva, però, lo scatto secco di Quintana e nessuno riesce a resistere alla sua improvvisa accelerazione. Il colombiano fa il vuoto, riprende in poche centinaia di metri De Gendt e rimane quindi solo in testa alla corsa.
Al suo inseguimento si forma un quintetto, costituito da Schachmann, Benoot, Higuita, Nibali e Pinot, nel quale manca però l’accordo. Quintana così riesce a guadangare un ottimo margine arrivando subito a circa 30” di vantaggio sugli immediati inseguitori.
Ad un chilometro e mezzo dall’arrivo attacca Benoot, 2° in classifica a 36” da Schachmann. Il belga prende un buon margine, ma il traguardo è ormai troppo vicino per poter scalzare dalla testa della classifica un Schachmann apparso leggermente in difficoltà.
Quintana taglia il traguardo in perfetta solitudine dopo l’ennesimo numero in salita di questa prima parte di stagione, che ho lo ha già visto trionfare sul Mont Ventoux al Tour de la Provence e sul Col d’Èze al Tour des Alpes-Maritimes et du Var, corse nelle quali si è imposto anche nella classifica generale. Benoot giunge a 46” poco prima di Pinot (3°), mentre Higuita (4°) e Nibali (5°) arrivano a 56”. Due secondi dopo taglia il traguardo Schachmann, che quindi conserva la maglia gialla.
In classifica generale trionfa dunque il corridore tedesco con un vantaggio di appena 18” su Benoot. Sul gradino pià basso del podio resta Higuita a 59”. Nibali risale fino al 4° posto (ad 1′16”) seguito da Pinot ad 1′24” e da Quintana ad 1′30”. Per il colombiano, ovviamente, resta il rammarico per il tempo perduto nella seconda tappa, quando tagliò il traguardo di Chalette-sur-Loing con quasi un minuto e mezzo di ritardo dai migliori.
Chiudono la top ten Molard a 2′03, Tanel Kangert (EF Pro Cycling) a 2′16, Grossschartner a 3′39” e Søren Kragh Andersen (Sunweb) a 4′36”.
Schachmann conquista la sua prima corsa a tappe da professionista al termine di una settimana in cui ha messo in mostra una grande continuità e la capacità di fare bene in qualsiasi terreno. Il tedesco dovrà però testarsi in contesti più complicati per capire se un giorno potrà puntare alla vittoria di un grande Giro.
Chi, invece, sembra totalmente recuperato e assolutamente in grado di tornare a dire la sua al Tour de France è Quintana. Il cambio di squadra ha evidentemente fatto bene al colombiano, autore in questo primo scorcio di stagione di diverse spettacolari azioni in salita e già a quota 5 successi nel 2020.
Purtroppo ora il gruppo si fermerà per un lungo e imprecisato periodo a causa dell’epidemia di coronavirus che ha costretto gli organizzatori di molte corse ad annullare o rimandare le loro manifestazioni. Sabato prossimo salterà così la Milano-Sanremo, ma anche il Giro delle Fiandre non andrà in scena e a forte rischio sono anche le altre classiche del nord, mentre per il Giro d’Italia è stato annunciato il rinvio, dopo che l’Ungheria aveva chiuso le porte alla “Corsa Rosa” a causa dello stato d’emergenza collettivo.
Pierpaolo Gnisci