Friday, March 14, 2025

CON NIZZOLO LA PARIGI-NIZZA PARLA ITALIANO

marzo 9, 2020
Categoria: News

Dopo la tappa inaugurale anche la seconda frazione della Parigi-Nizza, la Chevreuse-Chalette sur Loing di 166.5 km, è stata caratterizzata da condizioni meterologiche avverse. A spuntarla, al termine di una volata a ranghi ristretti, è stato un fantastico Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling) davanti a Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe) e Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), vincitore pochi giorni fa della Omloop Het Nieuwsblad.

La seconda tappa era sulla carta una delle più semplici di questa edizione. Dopo un primo tratto che comprendeva 3 GPM di 3a categoria nei primi 75 km, si affrontava un finale interamente pianeggiante che lasciava presagire un volatone di gruppo. Ma il vento ha condizionato la corsa esattamente come nella prima tappa.
La classifica fuga di giornata si è formata poco dopo la partenza. A dare vita al tentativo sono stati lo spagnolo José Manuel Díaz (Nippo One Delko Provence) e il francese Jonathan Hivert (Total Direct Énergie), già ieri protagonista del tentativo di fuga. Il corridore originario di Tours, leader della classifica dei GPM dopo la prima tappa, è riuscito ad accumulare ulteriori punti vincendo tutti i traguardi della montagna di giornata.
Il distacco del duo di testa è stato, però, sempre tenuto sotto controllo dal gruppo, tirato dalla Bora-Hansgrohe, squadra del leader Maximilian Schachmann, che è andata a riprendere i due fuggitivi quando all’arrivo mancavano ancora 60 km.
Subito dopo il ricongiungimento, un’accelerazione ha prodotto un primo disgregamento del gruppo e tra gli staccati si faceva notare il ’solito’ Richie Porte (Trek-Segafredo). Il gruppo si è ricomposto pochi chilometri dopo, in vista del traguardo volante di Puiselet (-50) vinto da Schachmann davanti a Sergio Higuita (EF Pro Cycling) e Peter Sagan (Bora-Hansgrohe).
Ai -33, aproffittando del vento, Sep Vanmarcke (EF Pro Cycling) e Mads Pedersen (Trek-Segafredo) hanno impresso una decisa accelerazione al gruppo, frantumandolo in numerosi drappelli. A loro si sono aggiunte poco dopo Bora-Hansgrohe, Groupama-FDJ e Team Sunweb.
A 29 km dall’arrivo, quando l’andatura del gruppo di testa era ormai molto sostenuta, è arrivata la foratura di Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick Step), che quindi è rimasto irrimiediabilmente staccato.
Nelle fasi successive il gruppo di testa ha continuato a perdere unità. Tra i corridori rimasti attardati in questo frangente c’è anche Nairo Quintana (Arkéa-Samsic), favorito n°1 della corsa, rimasto coinvolto in una caduta e riassorbito dal gruppo di Alaphilippe.
Quando all’arrivo mancavano 15 km il gruppo di testa era quindi formato da una trentina di corridori, tra i quali Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), il leader Schachmann, Romain Bardet (Ag2r La Mondiale) e Higuita. Dietro di loro un primo gruppo inseguitore aveva 30” di ritardo; più staccato il drappello con Quintana e Alaphilippe a circa 1 minuto.
Ai -11 una nuova accelerazione, stavolta promossa da Sagan, Pedersen e Schachmann, ha ulteriormente selezionato il gruppo di testa nel quale, oltre ai tre appena citati, erano rimasti solo Nibali, Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling), Pascal Ackermann e Felix Grossschartner (Bora-Hansgrohe), Higuita e il trio della Israel Start-Up Nation formato da Krists Neilands, Nils Politt e Mads Würtz Schmidt. Staccati invece Bardet e Pinot.
Il lavoro di uno straordinario Mads Pedersen (Trek – Segafredo) è terminato solo ai -3, quando hanno fatto capolino in testa al gruppo Schachmann e Nibali, rispettivamente a supporto di Ackermann e Stuyven.
Si è così giunti alla volata finale con un gruppo di appena 11 corridori. A lanciare lo sprint è stato Ackermann, che però è partito troppo lungo e col vento contro, finendo per favorire la rimonta perentoria di Nizzolo, alla seconda vittoria stagionale. Ackermann e Stuyven completano il podio, davanti a Politt, Higuita e Wurtz Schmidt. 7° Vincenzo Nibali (a 3”) davanti a Schachmann, Grossschartner e Neilands.
Bardet e Pinot sono arrivati a 18” insieme ad un altro Bora-Hansgrohe, Patrick Konrad. Tiesj Benoot (Sunweb), Alberto Bettiol (EF Pro Cycling), Dylan Teuns (Bahrain-McLaren) e Tanek Kangert (EF Pro Cycling) hanno perso 36”, mentre Alaphilippe e Quintana sono giunti addirittura a 1′25”.
La nuova classifica, uscita ulteriormente sgranata dalla tappa odierna, vede ancora in testa Schachmann con 15” su Nizzolo e 21” su Stuyven. Tra gli uomini di classifica da segnalare Higuita, 4° a 23”, e Nibali 9° a 28”. Teuns paga 40”, poco davanti a Pinot (15° a 43”). Ben maggiori i distacchi di Alaphilippe (1′32”) e Quintana (1′50”).
Domani la terza tappa, la più lunga di questa edizione con i suoi 214 km. Sulla carta sarà la penultima occasione per velocisti, vista la presenza di un solo GPM di 3a categoria posto dopo 86 km. Ma visto l’andazzo delle prime due frazioni, ci sarà da stare attenti dal primo all’ultimo chilometro.

Pierpaolo Gnisci

Nizzola vola a prendersi la seconda tappa della Parigi-Nizza 2020 (Getty Images)

Nizzola vola a prendersi la seconda tappa della Parigi-Nizza 2020 (Getty Images)

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