SI CHIUDE A MONZA IL GIRO DONNE
Con il successo della statunitense Shelley Evans sul traguardo di Monza, davanti a Kirsten Wild e Giorgia Bronzini, si è chiuso, senza neppure un successo di tappa italiano, il Giro Donne 2010. L’ultima frazione non ha modificato la classifica generale, con Mara Abbott che ha mantenuto senza patemi il primato, davanti a Judith Arndt e Tatiana Guderzo, terza e prima delle italiane.
Foto copertina: Mara Abbott, Judith Arndt e Tatiana Guderzo sul podio finale del Giro Donne (foto CJ Farquharson/WomensCycling.net)
Come era prevedibile, il Giro d’Italia Femminile era già finito ieri, quando il traguardo posto in vetta allo Stelvio aveva posto fine alle battaglie degli ultimi giorni, quando, dopo il potere temporale della Teutenberg, le ragazze avevano cominciato a duellare lungo le strade puntate verso il cielo di Piemonte e Lombardia.
Il programma però comprendeva anche l’ultima tappa in quel di Monza e quindi, anche per scaramanzia, nessuna delle contendenti ha mai ammesso che il Giro fosse già finito.
La decima tappa, ultima dell’edizione 2010, ha avuto come scenario la Brianza e ha visto come protagoniste in prima battuta Evelyn Stevens (Team Htc Columbia), Alona Andruk (Safi Pasta Zara Manhattan) e la brianzola Silvia Valsecchi (Top Girls Fassa Bortolo Grezzi) con la la vincitrice di Albese con Cassano, la Stevens, che ha anche provato l’azione solitaria.
Successivamente ci hanno provato Iris Slappendel (Cervelo Test Team), Noemi Cantele e nuovamente Evelyn Stevens (Team Htc Columbia), Giorgia Bronzini (Gauss Rdz Ormu), Martina Ruzickova (Michela Fanini Record Rox) e l’olandese Sanne Van Paassen (Nazionale Olanda), ma anche a loro le squadre delle velociste hanno negato la libertà.
L’epilogo è stato quindi una volata di gruppo, con il plotone che ha percorso ad alta velocità gli ultimi chilometri, e le squadre pronte a lanciare le ruote veloci a cogliere l’ultima occasione di questo Giro. Hanno lavorato molto bene le statunitensi che hanno tenuto alta l’andatura e lanciato dinnanzi alla Villa Reale Shelley Evans in uno sprint davvero regale. La piccola americana ne ha approfittato, lanciandosi come una furia sulla fettuccia, lasciandosi alle spalle una tenace Kirsten Wild, e Giorgia Bronzini al terzo posto.
Nessuna preoccupazione per la leader del Giro Mara Abbott e per tutte le protagoniste dell’alta classifica. Anche Marianne Vos, oltre alla maglia bianca Regione Lombardia, riesce a conservare il primato nella classifica a punti Pasta Zara dagli attacchi di Ina Teutenberg, in un confronto teso sino all’ultimo chilometro.
“E’ stato un grandissimo Giro per me – ha commentato Mara Abbott – abbiamo passato tutta la prima parte della corsa a controllare ed aspettare che le tappe decisive arrivassero, cercando di spendere meno energie possibili. Sono state decisive le frazioni di Livigno e dello Stelvio. Lì dovevo farmi trovare pronta e preparata e lì sono arrivata con grinta e decisione. Sapevo che la salita avrebbe fatto la differenza e che saremmo state pronte a giocarci la maglia in poche. Temevo la Pooley, ma non solo. Ma siamo stati anche una squadra pronta in ogni situazione. Per questo ringrazio le mie compagne, il direttore tecnico Manel Lacambra ed anche Amber Neben, che è caduta dopo Livigno e non può partecipare direttamente alla gioia della nostra nazionale, quella degli Stati Uniti, che vince il Giro Donne. Il secondo posto dello scorso anno – precisa la Abbott – mi aveva fatto capire che avrei potuto vincere un Giro d’Italia. E’ una corsa che non si improvvisa e che si prepara solo con grandi sacrifici ed allenamenti. Noi abbiamo avuto un avvicinamento al Giro molto serio, abbiamo visionato le tappe. Conoscevo tutte le salite più importanti, ma soprattutto ero motivata alla corsa. Con un tracciato così, mi sono detta che non potevo farmela sfuggire. Non so quando mi ricapiterà di avere un Giro disegnato così bene per le mie caratteristiche. Per questo ringrazio anche gli organizzatori per aver disegnato e realizzato un Giro bello, emozionante”.
Il Giro d’Italia si conclude con una vincitrice statunitense e con tutte le vittorie di tappa straniere. Per i colori italiani l’onorevole terzo posto nella classifica generale di Tatiana Guderzo: la vicentina del Team Valdarno è sempre stata con le migliori quando la strada saliva, ed in alcune occasioni è stata lei stessa ad attaccare e a fare la selezione decisiva in gruppo.
“Un bellissimo Giro Donne – ha commentato la campionessa del mondo – ho fatto tutto quello che potevo ma ho trovato sulla mia strada atlete di tutto rispetto e primissimo piano come la Abbott e la Arndt, fior di campionesse. Comunque sono salita sul podio e credo non sia un risultato da sottovalutare”.
Mario Prato