ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI AVORIAZ
luglio 12, 2010
Categoria: Approfondimenti
Torna la rubrica giornaliera che ci aveva accompagnato durante il Giro d’Italia, caratterizzata dagli stessi appuntamenti: la rassegna stampa, i pareri dei tifosi, lo spazio umoristico, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti. In aggiunta la presentazione della tappa del giorno dopo e, in occasione delle frazioni di montagna, il commento tecnico di un ex professionista di “lusso”, che proprio sulle strade di Francia ci offrì un successo particolarmente “palpitante”
Foto copertina: scorcio di Avoriaz (panoramio)
PROCESSO ALLA TAPPA
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Come finirà questa tappa? Quanto potrebbe guadagnare Contador?
Gibosimoni: Secondo me Contador controllerà gli avversari, è una salita dura ma non penso faccia grandi distacchi, secondo me è tipo un Terminillo 2010.
Ormai tanto è una frase fatta, ma è la sacrosanta verità:
“Qui non si vede chi potrà vincere il Tour, ma si vedrà chi non potrà vincerlo”
Scattista: Astana squadra debole? Si sono sbagliati tutti, mi sembra.
Lancestrong: tappa che segna la caduta di re Lance e del suo regno durato più di 10 anni. Tappa strana con molto nervosismo sin dalla partenza e poi con l’astana a tirare a tutta subito dopo la caduta del texano (avete visto come si fa!?) – questo significa aver paura. Però ho visto tutti al gancio tranne Andy, io credo che di cotte come quella di Armstrong ne vedremo tante altre in questo Tour.
Poi vorrei fare due conti su Horner.
Era con armstrong appena prima della caduta dell’euskaltel a 4.10 circa dai primi e ha chiuso con poco più di 4 minuti. Mi sembra che abbia fatto un gran tappa!
Hotdogbr: con oggi cambia tutto, al di là della crisi di Armstrong non so se dovuta ai problemi al soprassella, alla caduta o che altro, non credo all’età visto che è appena arrivato 2° al Giro di Svizzera, il favorito diventa Andy Schleck che intanto è già davanti in classifica a Contador e potrebbe fare ancora la differenza nei prossimi giorni, nè credo che abbia una squadra debole perchè all’occorrenza Fuglsang, i due Soerensen e Voigt saranno lì davanti ad aiutarlo…per il resto la situazione è intrigante e tutti quelli che sono dal 1° al 13° posto in classifica esclusi Hesjedal e Rogers possono puntare al podio, per esempio S.Sanchez nel finale di oggi era brillantissimo e lui di solito da il meglio nella terza settimana, Basso ha dato un piccolo segno di cedimento ma sui Pirenei voleranno i minuti e dovrebbe crescere di condizione, Sastre non lo si vede mai ma è lì, Leipheimer è un altro che di solito viene fuori nella terza settimana, può fare la sua corsa e ha una crono a sua disposizione, Van Den Broeck è 4° in classifica e ancora non conosciamo i suoi limiti, Contador non può essere tagliato fuori ma oggi era spento e che qualcosa non funzionava in lui si è capito quando Navarro, strepitoso, continuava a restare in testa e lui non attaccava; chi non ho visto benissimo sono stati Menchov ed Evans anche se ha preso la maglia gialla mentre Gesink comunque pagherà dazio nella crono
Gibosimoni: Tappa segnata dalla caduta (davvero e moralmente) del Re del Tour Armstrong, che però forse ha peccato un po’ troppo di presunzione candidandosi alla vittoria finale a Parigi, alla bella età di 39 anni (che è il limite del possibile). Armstrong è stato molto sfortunato in questo Tour, però al dilà di ogni problema si era già visto che non era quello dei 7 tour, come da ciclo naturale d’altronde. L’Astana ha colto l’attimo subito, ma non credo che se non avesse tirato Armstrong sarebbe potuto rientrare, o comunque si sarebbe ristaccato inevitabilmente sull’ultima salita, poichè era al gancio.
Piuttosto non capisco proprio perchè TUTTI devono dire che ARMSTRONG SI RITIRERA’ DOPO LA TAPPA ODIERNA.. perchè dovrebbe? Ha sempre molte cartucce da sparare, ed ora che è fuori classifica avrà anche più libertà (apparte dagli Astana che comunque vorrebbero vederlo maglia nera). L’unico motivo sarebbe per guai fisici, non ne vedo altri.
Per la tappa, ottimo ritorno del campione olimpico Sanchez, straordinario (tatticamente, fisicamente e psicologicamente) Andy Schleck, Contador tanto fumo e poco arrosto (per le sue doti, intendiamoci, resta con Schleck un principale candidato), bene Kreuziger e Gesink, un pelino al gancio Evans e Menchov, Basso in affanno e Sastre sempre all’ultima posizione perenne del gruppetto.
Ceemo: Tappa bruttina, tutti avevano paura di contador per attaccare e lo stesso Contador probabilmente sapeva di non essere in una super giornata. Ho visto appannati Basso, Evans e Menchov a cui è andata bene che gli scatti siano cominciati ad un km e emzza dal traguardo. Se si fosse dato battaglia da qualche km prima pensa avrebbero pagato un pò.
Ora sono curioso di vedere come farà Evans a tenere cucita la corsa vista la debolezza della sua squadra.
Penso che possa già perdere la maglia martedì in favore di qualche seconda linea che approfitterà di una fuga.
Ceemo: A me è sembrato che l’Astana abbia tirato non dopo la caduta ma quando ha visto l’americano in difficoltà in salita; e lo trovo assoluatemnte normale.
Gibosimoni: Quoto, bisogna essere imparziali.. L’Astana ha messo Tiralongo là davanti quando li hanno informati che Armstrong era in difficoltà (a 40 km dal traguardo e sulla terzultima ascesa) e questo è del tutto normale.
83pirata: Al di là del tonfo di Armstrong (non so se sia solo per colpa dei dolori della caduta, ma c’è da dire che ultimamente è spesso a terra, cosa che non avveniva praticamente mai fra il 1999 e il 2005), mi sembra che ci sia abbastanza equilibrio fra i big.
Andy Schleck oggi sicuramente meglio di Contador in termini di brillantezza. Ma personalmente anche dopo questa tappa continuo a ritenere lo spagnolo favorito, il Tour si vince in tre settimane e non in una singola tappa e oltretutto Contador è supportato da una squadra in ottima forma con Tiralongo e Navarro veramente encomiabili.
Credo anche che, nonostante un po’ di leggera defaillance sullo scatto di Kreuziger, non sia tagliato fuori dal podio Ivan Basso. Si sa che lui soffre sempre il primo arrivo in salita di un GT, ma è un diesel che alla distanza viene sempre fuori. Mentre chapeau per Evans in forma ormai da 3 mesi consecutivi e non accenna mai a un calo di condizione.
Un mio appauso personale anche a Eros Capecchi, mi sembra che in queste due tappe di montagna se la sia cavata più che discretamente.
Howling Wolf14: Davide Cassani faceva cenno ad un “Basso in difficoltà” e Pancani lo ha confortato nella sua sensazione. Io, invece, sono convinto che Basso abbia fatto una buonissima tappa. Ha perso soltanto da Schleck e da Samu Sanchez (10″ peraltro) ed è arrivato con lo stesso tempo di Contador e di Evans. Forse ha dato l’idea di poter mollare quando Kreuziger ha effettuato quel violento scatto ad un paio di chilometri dall’arrivo. Alcuni hanno risposto subito, mentre Basso (che oltretutto è compagno di Kreuziger) è rimasto un po’ sui pedali ed ha deciso di aumentare solo quando ha visto che Contador, Schleck, Gesink ed Evans guadagnavano terreno. Ma Basso, per il suo modo di correre, ha risposto raramente con tempestività agli scatti degli avversari. Per la sua costituzione non è avvezzo alle improvvise variazioni di ritmo ed ha bisogno di qualche decina di secondi per aumentare la frequenza di pedalata, cosa che invece altri fanno magari in pochi secondi. Come lui, d’altronde, anche Sastre e Menchov, ad esempio, non sono mai i primi a rispondere agli attacchi. Poi magari rinvengono, ma hanno bisogno di più tempo. Ritengo che Basso abbia fatto un’ottima tappa.
Vedo23: Lance certamente segnato dalle cadute e dal tempo perso per la caduta degli Euskadi. Sulla salita finale era tranquillo, rassegnato ad uscire di classifica: sembrava abbastanza sereno, chissà cosa avrà in mente… Spero si sia voluto risparmiare per non forzare date le ferite da verificare e per tentare magari di fare qualche numero, magari già da martedì. Non credo si ritirerà, a meno di dolori davvero forti per le ferite.
L’Astana non è fortissima: Navarro ha tirato a lungo e ad un buon ritmo, ma non eccezionale dato che Rogers s’è staccato molto tardi e il gruppetto era comunque abbastanza folto. Con la RS davanti le cose avrebbero potuto andare diversamente! Contador non era brillante, tant’è che ha tenuto Navarro lì in testa anche quando non ne aveva più. Ha fatto bene Kreutziger a tentarci, ma è difficile fare la differenza su quelle pendenze. Molto pimpante Andy, piuttosto pesanti Evans e Basso, mentre Menchov per dei km è stato in bilico dallo staccarsi. Tour senza dominatore assoluto, come previsto.
Gibosimoni: Se l’Astana non è fortissima, tantomeno la BMC del campione del mondo maglia gialla.
Martedi prevedo sconvolgimenti, e magari Lance se recupera dai colpi e si rilecca bene le ferite può attaccare sulla Maddalena e credo che pochi lo seguiranno, anche se siamo a diversi km dal traguardo.
Alefederico: Basso ha sempre un po’ patito le Alpi e credo andrà meglio sui Pirenei. Comunque molto equilibrio. A me queste tappe con selezione da dietro piacciono molto.
Lancestrong: “When it rains it pours I guess.. Today was not my day needless to say. Quite banged but gonna hang in here and enjoy my last 2 weeks.”
da quello che scrive su twitter non sembra aver deciso di mollare, anzi… se oggi, come credo, è stato solo un episodio nelle prossime tappe cercherà di mettere tutti in difficoltà.
Howling Wolf14: Io sono sempre stato un estimatore delle tappe caratterizzate dalla cosiddetta selezione da dietro. Che ora, fortunatamente, iniziano a vedersi anche al Giro d’Italia. Ero stato criticato per questa mia preferenza, in passato. Ora vedo che nessuno batte più ciglio. Si vede che i gusti sono cambiati: la selezione da dietro adesso piace.
Sono convinto anch’io che Basso avrà più possibilità di emergere sui Pirenei. Non è uomo da prima settimana, ma da terza. Teniamo presente che poi ha già corso (e vinto) il Giro. Credo che possa fare corsa parallela con Sastre, uscito anch’egli dal Giro. Ho caratteristiche simili: entrambi non rispondono subito, entrambi escono meglio alla terza settimana. Speriamo, a noi italiani non resta che lui.
Salitepuntocià: Son rimasto deluso da neutrale, ok che non è il fedaia avoriaz, ma mi aspettavo decisamente di più, su salite al 7% qualcosa fece selezione gli anni scorsi, segno che contador non è sopra tutti, anzi mi pare sclechk sia il favorito ora.
Ora aspettiamo Mende, li si che si vedra’ chi ha birra, 3 km al 10% son sempre veritieri
Jack.ciclista (sull’intervento di Howling Wolf14 su Basso): Condivido. Mi è sembrato gestirsi bene, anche se era al limite, ma chi non lo era in quel gruppetto ? Andy e Sanchez hanno avuto la bravura e la fortuna di scattare nel momento giusto, hanno preso subito 10 secondi e poi li hanno tenuti, non è che ancdassero il doppio degli altri.
Contador ha dimostrato che non è un robot, Armstrong è crollato… che siano davvero tutti (più) puliti ??
Bravissimo Tiralongo.
Mmeasso: come si è sentito nell’intervista dopogara Kreuziger aveva chiesto il permesso a basso per provare a vincere la tappa.
Vedo23: Avendo letto le dichiarazioni di Armstrong ho trovato conferma alle mie osservazioni: sfortuna, solo sfortuna!! Le botte si sentono eccome, non è andato in crisi per una forma scadente.
Vuole continuare, crede di poter dire ancora qualcosa (non per la classifica generale ovviamente)… Glielo auguro, perchè non si merita tutta questa sfortuna!!
Lancestrong: sicuramente gli è girato tutto male al limite del fantozziano. Ieri poi è caduto proprio qualche km prima dell’inizio della salita, quando il gruppo si è messo ad andare a tutta.
Però ho paura che sia “caduto” anche a livello mentale. E’ stata significativa la sua smorfia e il suo atteggiamento quando è rimasto coinvolto nella caduta dell’euskaltel; è sceso dalla bici e ha guardato il groviglio come per dire “ma cosa diavolo sta succedendo oggi!!”
Le gambe mancavano comunque perchè se ne avesse avuto avrebbe contenuto il distacco.
Vedo23: Falso!!
1) come ha giustamente detto, quando cadi a 60-65 Km/h non sei più lo stesso e le botte deve averle sentite eccome (sanguinava anche abbastanza)
2) sull’ultima salita PALESEMENTE non ha forzato ed era lì tranquillissimo, parlottando spesso con Brajkovic… Probabilmente ha voluto uscire definitivamente di classifica per potersi giocare qualche carta nei successi di tappa, cosa che gli sarebbe venuta più difficile se avesse limitato il distacco a 3-4 minuti! Sull’ultima salita son saliti SOLO per arrivare, con tutta tranquillità.
Lancestrong: mi auguro davvero tu abbia ragione, ma Horner stava bene e arrivando a 4 minuti dai primi ha dimostrato che era possibile limitare i danni. Con 4 minuti di distacco al tour si può anche arrivare secondi e un piazzamento sul podio per un 39enne (anche se sette volte vincitore) non sarebbe da buttare via. La caduta sicuramente ha avuto il suo peso, ma non credo sia stata quella a farlo staccare. E poi nelle prossime tappe credo rimaranno incagliati nelle reti altri big, quindi limitare i danni avrebbe sicuramente voluto dire garantirsi un posto tra i primi 5.
Ho visto anch’io che sembrava non fare fatica e sono convinto che sia stata una scelta quella di andar su con un ritmo turistico, ma credo che abbia preso questa decisione una volta resosi conto che, quest’anno, non sarebbe stato in grado di dire la sua per il podio.
Aveva programmato un tour in difesa, pensando di guadagnare minuti nelle tappe del nord con ventagli e difficoltà degli avversari sul pavè, e invece si è ritrovato a dover recuperare su tutti. Quando si è “impiccati” è probabile che accadano tutte queste disavventure. Comunque è un combattente e cercherà di uscire dal tour da protagonista aiutando levi e perchè no, anche l’amico Ivan.
Sarebbe emozionante vedere un Basso vincitore con l’aiuto di Armstrong
Antares86: io ho preso 33′10″ per salire ad Avoriaz… se l’altimetria del tour è giusta sono circa 1502 di vam .. (con quella di salite.ch sono 1520)… sul Col de la Ramaz 39′, per circa 1480…
possibile, o sbaglio qualcosa?
Vedo23: beh, erano salite in fondo molto pedalabili e fatte tirate da gregari, quindi con i big in scia… A quelle velocità conta eccome!
Per rispondere a Lancestrong dico solo che a Lance non interessa arrivare nei primi 5, al massimo sul podio. Quest’anno puntava a vincere, e secondo me era ancora perfettamente in corsa!!
Lancestrong: ieri mi sono rivisito la tappa ed effettivamente dalla caduta al rientro in gruppo (faticoso e dispendioso) è rimasta solo la quick step a “tirare”. Una volta rientrato si è posizionato a centro gruppo ed è risalito piano piano. Nei primi 10km di salita è sempre stato attorno all 15-20 posizione a ruota di Contador, per cui non si può certo dire che stesse male anzi era nella posizione corretta.
Però ho notato un paio di cose strane:
- maglietta tutta aperta fina dai primi km di salita (mi è sembrata una novità rispetto al passato)
- nessun compagno al suo fianco
Ai -3km si è staccato proprio nel punto più duro della salita (10%) e proprio quando la saxo ha sostituito la sky a tirare.
Questi particolari mi fanno pensare che più che la caduta, abbia sofferto il caldo e gli siano venute a mancare le energie all’improvviso. (colpo di calore?)
Comunque oggi ci renderemo conto se è una questione di limiti oltre il quale non riesce ad andare oppure è stata solo una “cotta” estemporanea, causata da un susseguirsi di sfortune e infortuni.
Vedo23: La maglietta spalancata l’ha sempre avuta negli ultimi giorni di Tour… Il caldo poi non l’ha mai amato, anzi!
Potrebbe avere influito anche uno shock per la caduta… Ma credo che siano state soprattutto le botte della caduta: specie con le sbucciature, sembra che la parte coinvolta bruci tutta! E quando bisogna forzare, come al 10%, si sente eccome!
Antares86: Il mio dubbio era rivolto al fatto che l’anno scorso il signor Contador a Verbier ha sparato 1800-1840 m/h, ma anche gli altri giravano su bei numeri…
forse l’anno scorso la tappa era un po’ più facile e la salita un po’ più difficile ma erano alla seconda settimana… quest’anno: 1 settimana, primo arrivo serio, il giorno dopo riposo…
qualcosa non quadra, la differenza è troppa… aspetto tutto il tour per esprimere un giudizio…
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
TOUR DE FRANCE, TOUR DU MONDE
Lance crolla con dignità. “Tour finito, ma non mi ritiro” (Gazzetta dello Sport)
Tour, a Schleck la tappa. Evans nuova maglia gialla(Corriere dello Sport – Stadio)
Andy Schleck: “Ein fantastisches Gefühl“ (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
It’s Andy time (Tageblatt)
Andy Schleck wins the eighth stage as Lance Armstrong is ‘finished’(The Times)
Armstrong admits wheels have come off his Tour (The Independent)
Armstrong cracks as Andy Schleck triumphs (The Daily Telegraph)
Armstrong «a baissé les bras» (L’Equipe)
Armstrong défaille, Schleck s’impose à Avoriaz (Le Monde)
El enemigo es Andy Schleck(AS)
Armstrong se despide del Tour, Schleck
gana la etapa y Evans se pone líder (Marca)
Armstrong baja de los cielos (El Mundo Deportivo)
Schleck gagne, Evans en jaune, Armstrong perd plus de 11 minutes (Le Soir)
Andy Schleck: “J’ai un plan, je m’y tiens!” (La Dernière Heure/Les Sports)
Einde van een tijdperk (De Standaard)
Armstrong: “Mon Tour est fini” (actu24.be)
Van den Broeck, 4ème: “Contador me surveille” (Sud Presse)
Het einde van een tijdperk (Het Nieuwsblad)
Armstrong: Obviously, the Tour Is Finished for Me (The New York Times)
Tour de France ‘finished’ for Lance Armstrong (USA Today)
Yellow jersey a case of deja vu for Evans (The Age)
Cadel claims yellow jersey (Herald Sun)
Evans grabs yellow, Armstrong concedes (The Daily Telegraph – Australia)
Evans in yellow as Schleck wins stage (The Australian)
LA TAPPA CHE VERRA’
Continuiamo a prendere a paragone la settimana pirenaica della scorsa edizione poiché la seconda frazione alpina di quest’anno parrebbe, ad un esame superficiale, “caratterialmente” simile a quella giunta a Saint Girons dodici mesi fa. Entrambe sono denotate, infatti, dalla collocazione dell’ultima ascesa a parecchi chilometri dalla fine: se ne dovevano percorrere 44 per andare dalla vetta del Col d’Agnes al traguardo, mentre saranno una dozzina di meno quelli che separeranno la linea d’arrivo di Saint Jean de Maurienne dai 2000 metri della Madeleine. Ma quest’ultima è nettamente più carica di storia e mito (22 scalate tra il 1969 ed il 2005, contro gli appena 4 passaggi sul colle pirenaico) rispetto all’Agnes e vince il confronto anche sul piano della difficoltà: se affrontati con un piglio ben determinato i 24,5 Km al 6,3% del versante di La Léchére potrebbe far molto male e risultare più incisivi della salita di Avoriaz. È vero che il traguardo finale sarà ancora lontano, ma se a muoversi non sarà un uomo solo, l’azione potrebbe portare ottimi frutti, anche in virtù di un tratto finale più impegnativo rispetto a quello di Saint Girons. Mentre quest’ultimo era totalmente scevro da difficoltà, i chilometri che porteranno il gruppo ai piedi del Galibier (Saint Jean è la porta d’accesso al versante settentrionale del celebre valico, del quale l’anno prossimo sarà celebrato il centenario della prima scalata) si presenteranno in lievissima ascesa, una pendenza soave ma costante e continuata che, se qualcuno avrà patito oltremodo la Madeleine, contruibuiranno ad acuire lo stato di crisi, anche perché in quelle condizioni di gara chi sarà rimasto davanti tirerà alla morte.
RADUNO DI PARTENZA: Place de l’Office du Tourisme (partenza ore 11.30)
VIA VOLANTE: ore 11.35, D 902
MEDIE PREVISTE: 34 – 38 Km orari
SPRINT: Cluses (Km 25,5), tra le 12.03 e le 12.15; La Bathie (Km 135,5), tra le 15.02 e le 15.30
ZONA RIFORNIMENTO: Le Mont-Rond, attorno al 89° Km
GPM: Côte de Châtillon (735m – 4a cat. – 2,1 Km al 3,9% – Km 18,5) tra le 11.55 e le 12.04; Col de la Colombière (1618m – 1a cat. – 16,5 Km al 6,7% – Km 46) tra le 12.53 e le 13.06; Col des Aravis (1487m – 2a cat. – 7,6 Km al 5,9% – Km 71) tra le 13.31 e le 13.47; Col des Saisies (1660m – 1a cat. – 14,4 Km al 5,1% – Km 97) tra le 14.22 e le 14.39; Col de la Madeleine (2000m – H.C. – 25,5 Km al 6,2% – Km 172,5), tra le 16.25 e le 16.57.
ARRIVO: a Saint-Jean-de-Maurienne, in Rue Louis Sibué, tra le 16.58 e le 17.36
Siti dedicati: www.morzine.fr/index.php?option=com_content&view=article&id=596:tour-de-france-2010&catid=49:manifestations&Itemid=186,
www.saintjeandemaurienne.com/fr/il4-stjean_p87-tour-de-france-2010.aspx
METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Morzine / Avoriaz – Saint Jean de Maurienne
Morzine: cielo sereno, temperatura 20,8°C, venti moderati da SW (19-22 Km/h), umidità al 69%
La Clusaz (Km 63) : poco nuvoloso, temperatura 25,2°C (percepiti 27°C), venti deboli da SSW (7-11 Km/h), umidità al 54%
Albertville (Km 128,5 ): nuvole sparse, temperatura 28,8°C (percepiti 30°C), venti deboli da SW (6-10 Km/h), umidità al 54%
Saint Jean-de-Maurienne: nuvole sparse, temperatura 23,5°C, venti deboli da SSE (5 Km/h), umidità al 65%, possibilità di debolissimi piovaschi (meno di 0,1 mm)
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
De Luca: “La prima con arrivo in salita a Morzine / Avoriaz” (tutte finiscono in quel luogo?)
De Luca: “Stiamo seguendo in diretta questa tappa su Raisport2″ (in quel preciso momento erano su RAI3 e stavano trasmettendo le fasi salienti della tappa del giorno prima)
Cassani: “Utile per contador di guadagnare qualcosa”
Pancani (per ben due volte): “Una lunga discesa per arrivare a Taninges” (moooolto lunga, ci passano dopodomani)
Pancani, parlando della De Stefano: “Si fa una doppia tappa per arrivare al traguardo” (avanti e indietro, avanti e indietro, aveva scordato il portafoglio alla partenza?)
De Stefano: “Pat Mcquaid è stato ospite da noi a “Aspettando il Giro”" (Anteprima Giro. Aspettando il Giro è il programma che veniva trasmesso nel 2009)
Pancani: “Non ha avuto la prontezza di sganciare il piede laterale” (lato destro o lato sinistro?)
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