TOURBILLON A CHALON-SUR-SAÔNE
luglio 12, 2019
Categoria: Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1949 a 70 anni dalla prima storica accoppiata Giro-Tour di Fausto Coppi).
COSA SI DICE NEL MONDO
Rassegna stampa “breve” dai paesi dei grandi favoriti del Tour 2019 (Bernal e Quintana, Thomas e Porte), dalla nostra Italia, dalla Francia e dalle nazioni dei vincitori di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia: Vincenzo Nibali – Fabio Aru
A Chalon sfreccia Groenewegen: beffato Ewan, Viviani è sesto. Ciccone resta in giallo – Volata pazzesca, Groenewegen al fotofinish! Gli highlights – Ciccone: “Il Tour in maglia gialla: indescrivibile…” – Daniel Oss: “Che noia ’sta tappa! Meno male che c’è Sagan…” – La prima Alpe d’Huez di Pantani, così mise “a ferro e fuoco” il Tour(Gazzetta dello Sport)
Tour de France: si sblocca Groenewegen, Ciccone resta in giallo (Corriere della Sera)
Gran Bretagna: Geraint Thomas
Dylan Groenewegen sprints to victory on longest day at the Tour de France (The Daily Telegraph)
Groenewegen wins stage seven as Ciccone retains yellow jersey (The Independent)
Colombia: Egan Bernal – Nairo Quintana
Tremendo final: el apretado embalaje en la séptima etapa del Tour – Nairo, a salvo después del susto en la sexta etapa del Tour – Geraint Thomas avisa: ¿un sábado para el ataque? – Técnico de Egan habló del ‘mal’ que sufre el colombiano – Nairo contó por qué se quedó del lote (El Tiempo)
Groenewegen ganó la séptima etapa del Tour y Nairo Quintana sufrió por un descuido – Rigoberto Urán: “Mañana va a ser una etapa linda en la que dolerán las piernas” (El Espectador)
Australia: Richie Porte
Aussie’s frustration grows as Dutchman steals stage – ‘I’ve always been a bit of a loner’ (Herald Sun)
Ewan edges closer to first Tour stage win (The Sydney Morning Herald)
Francia: Romain Bardet – Thibaut Pinot – Julian Alaphilippe
Groenewegen toujours plus fort – «Je n’avais plus qu’à finir le boulot» – Un centième entre Groenewegen et Ewan – Groenewegen sur le fil (L’Equipe)
Tour de France 2019: Groenewegen vainqueur de la plus longue et (ennuyeuse) étape – Le jour le plus long de Ciccone, l’inattendu Maillot jaune (Le Figaro)
Paesi Bassi: Dylan Groenewegen
Groenewegen wint zevende etappe Tour (De Telegraaf)
Groenewegen sprint naar ritzege in langste Tour-rit (Algemeen Dagblad)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“Caruso” (Lucio Dalla, cover di Florent Pagny, cantante nativo di Chalon-sur-Saône)
LA TAPPA CHE VERRÀ – 8a TAPPA: MÂCON – SAINT-ÉTIENNE (200 Km)
È la prima di tre frazioni che si disputeranno sulle tormentate strade del Massiccio Centrale, spesso teatro di attacchi a sorpresa rivelatisi a volte determinanti, nonostante in questa zona della Francia non si trovino salitoni paragonabili ai picchi alpini e pirenaici. Al Tour del 1990 proprio in occasione di una tappa con arrivo a Saint-Étienne, altimetricamente meno complessa di quella odierna, Claudio Chiappucci – che vestiva la maglia gialla, grazie alla fuga bidone del primo giorno, con quasi sette minuti e mezzo sul grande favorito di quella edizione, l’americano Greg Lemond – fu attaccato dai big e si vide rosicchiare via quasi 5 minuti, passivo che gli sarà fatale perchè senza quell’attacco il “Diablo” una settimana più tardi – superati Pirenei e crono conclusiva del Lago di Vassivière – sarebbe stato incoronato vincitore del Tour a Parigi con 2′37″ di vantaggio sul corridore statunitense. Non sono soltanto le altimetrie complicate a rendere ostiche queste frazioni ma anche la canicola che spesso alberga nelle zone centrali della Francia e lo stato delle strade, talvolta caratterizzate da asfalti ruvidi, talatra da bitumazioni nuove di zecca che si “liquefano” a causa delle temperature elevate. Per quanto riguarda il percorso odierno, potrebbe realmente rivelarsi una trappola come quella che scattò attorno a Chiappucci trent’anni fa perchè non s’incontrerà mai un momento di tregua tra una salita e l’altra e questo favorirà l’azione di un eventuale piccolo gruppetto all’attacco rispetto a quella del grosso plotone inseguitore. Di salite lungo l’altimetria se ne contano una dozzina e di queste sette metteranno in palio i punti del Gran Premio della Montagna e, nel caso dell’ultima “côte”, anche i succulenti abbuoni del “Pont Bonus”. Limitando il calcolo ai GPM ufficiali, in tutto si affronteranno quasi 33 Km di ascesa, superando – tra le altre salite – il Col de la Croix Montmain (6.1 Km al 7%), il Col de la Croix de Thel (4.1 Km all’8.1%), il Col de la Croix Paquet (2.1 Km al 9.7%) e la Côte de la Croix de Part (4.9 Km al 7.9%): tante piccole croci che in croce qualche uomo di classifica potrebbero metterlo per davvero.
UN PO’ DI STORIA
Mâcon, centro del dipartimento della Saona e Loira che costituisce anche la città più meridionale della Borgogna, ha ospitato per la prima volta il Tour nel 1991 quando vi si conclusero due frazioni, la prima in linea vinta dal russo Vjačeslav Ekimov e la seconda a cronometro, sulla distanza di 57 Km, conquistata da Miguel Indurain, il giorno successivo incoronato a Parigi vincitore del Tour (sarà questa la prima delle sue cinque vittorie consecutive nella corsa francese). Si tornerà a Mâcon nel 2012 e anche in questa seconda occasione si correrà contro il tempo ma questa tappa non ha ad oggi un vincitore ufficiale perchè non è stata assegnata al secondo classificato, il lituano Raimondas Rumšas, in seguito al depennamento da tutti gli albi d’oro di Lance Armstrong. Risale all’edizione 2006, infine, l’ultimo arrivo di tappa a Mâcon, stavolta in linea, quando ad imporsi fu l’italiano Matteo Tosatto.
Saint-Étienne è il capoluogo del dipartimento della Loira e la quattordicesima città francese per numero d’abitanti. Facile intuire come sia numerose le volte nelle quali il Tour abbia posto qui un traguardo, nonostante la “prima volta” risalga al 1950, quando il Tour “viaggiava” da 47 anni: in tutto ne sono terminate finora 25, una lunga serie di arrivi inaugurata da Raphaël Géminiani e per il momento chiusa dal norvegese Alexander Kristoff, vincitore su questo traguardo nel 2014. Tre sono gli italiani andati a segno a Saint-Étienne, Dino Bruni nel 1959, Franco Chioccioli nel 1991 e Maximilian Sciandri nel 1995.
METEO TOUR
Mâcon : poco nuvoloso, 24.3°C, vento moderato da N (16-19 Km/h), umidità al 57%
Cercié-en-Beaujolais (Traguardo volante – 33.5 Km): nubi sparse, 24.8°C, vento moderato da N (17-21 Km/h), umidità al 47%
Tarare (Km 86) : cielo coperto, 23.8°C, vento moderato da N (17-20 Km/h), umidità al 54%
Saint-Étienne: cielo coperto, 22.9°C, vento moderato da N (18-21 Km/h), umidità al 51%
L’ANGOLO DI PANCANOLO (CON UN CARO SALUTO A SILVIOLO)
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Saligari: “Il corrinostro” (il nostro corridore)
Saligari: “Cominceranno i grandi manovre”
Pancani: “Elia Vivani”
Conti: “Curva troppo pericolosa, sembra che aveva un rapporto troppo duro”
Televideo: “Viviani si punta e trionfa l’olandese”
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo settima tappa
1° Yoann Offredo
2° Nicolas Roche
3° Rohan Dennis
4° Lukas Pöstlberger
5° José Gonçalves a 12″
Miglior italiano: Alessandro De Marchi, 8° a 1′12″
Classifica generale
1° Yoann Offredo
2° Jens Debusschere a 6′52″
3° Chad Haga a 6′59″
4° Tony Martin a 7′10″
5° Magnus Cort Nielsen a 8′23″
Miglior italiano Giacomo Nizzolo, 27° a 13′39″
1949: FAUSTO COPPI, LA PRIMA DOPPIETTA
Attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa” riviviamo il Tour del 1949, vinto da Fausto Coppi che così conquistò la sua prima doppietta Giro-Tour
6 LUGLIO 1949 – GIORNO DI RIPOSO
SI ATTENDE IL VERO COPPI OGGI NELLA TAPPA A CRONOMETRO
Bilancio delle prime sei fatiche del Tour – La grande fiducia di Bartali – Per il “Tour” in Italia
7 LUGLIO 1949 – 7a TAPPA: LES SABLES-D’OLONNE – LA ROCHELLE (cronometro individuale, 92 Km)
COPPI BRILLANTE DOMINATORE NELLA TAPPA A CRONOMETRO – IL GIRO DI FRANCIA SI AVVICINA AI PIRENEI – LA MAGLIA “GIALLA” HA INCASSATO IL PRIMO COLPO
Altri cinque italiani, tra cui Bartali, nei primi otto arrivati a La Rochelle – Kübler si è difeso bene – La maglia gialla del Tour ha perso parte del suo vantaggio – Come Binda nel 1930? – Un corridore “elettrico” – Si pagano i conti per gli sforzi prolungati – Bartali conosce il segreto di andare adagio per vincere – Kübler e la bomba – Successi fuori serie nella carriera di Fausto – Commenti francesi senza economia – Coppi paragonato perfino a Dante – Da La Rochelle a Bordeaux 262 Km di pianura
ARCHIVIO “TOURBILLON”
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