GIRO DONNE, 7a TAPPA A EVELYN STEVENS
La statunitense del Team HTC ha vinto per distacco la 7a frazione del Giro Donne, da Como ad Albese con Cassano. Andatasene nel tratto pianeggiante prima dell’ascesa del Ghisallo, l’americana ha conservato 42’’ su un drappello comprendente le big della classifica, regolate da Marianne Vos. L’olandese, grazie all’abbuono, ha rafforzato la propria leadership, portandola a 27’’ su Judith Arndt e a 1’09’’ su Tatiana Guderzo. Domani primo tappone alpino, con Maloja, Bernina e Forcola prima del traguardo di Livigno.
Foto copertina: Evelyn Stevens festeggia il successo di tappa ad Albese con Cassano (foto CJ Farquharson/WomensCycling.net)
Si è svolta oggi la settima tappa del Giro d’Italia Femminile, la Como – Albese con Cassano, con la vittoria in solitaria della statunitense Evelyn Stevens. Seconda Marianne Vos, che grazie agli abbuoni ha mantenuto e rafforzato la maglia rosa Diadora; terza Judith Arndt, mentre Tatiana Guderzo, quarta classificata, sempre in maglia blu Geoxcome prima italiana nella generale, è balzata anche in testa alla speciale classifica dei GPM ed è dunque la nuova maglia verde Poliedra di miglior scalatrice del Giro.
Alla partenza il gruppo ha voluto ricordare Marina Romoli, firmando in toto una maglia rosa che verrà donata alla ciclista vittima di un grave incidente in allenamento lo scorso giugno.
Dopo questo doveroso omaggio, la gara è partita, ed è subito entrata nel vivo nell’ascesa verso la Colma di Sormano. Davanti le migliori, con l’iridata in maglia blu Geox Tatiana Guderzo (Team Valdarno) che si è avvantaggia, seguita da altre quattro. Il GPM ha visto transitare alle spalle della campionessa del mondo, Evelyn Stevens (Team Htc Columbia), Mara Abbott (Nazionale Usa), la scalatrice ucraina Eugenya Visotska (Team Valdarno) e Judith Arndt (Team Htc Columbia). Vantaggio del quintetto di poco superiore al minuto, con la maglia verde di Emma Pooley in difficoltà, attardata da una foratura patita nella prima parte della ascesa.
La successiva discesa ha rinfoltito i ranghi del plotone di testa. Sono riuscite a recuperare infatti la maglia rosa Marianne Vos (Nazionale Olanda), la vincitrice uscente del Giro Claudia Hausler (Cervelo Test Team), la campionessa di Russia Tatiana Antoshina (Team Valdarno) e le statunitensi Mara Abbott e Amber Neben (Nazionale Usa). Alle spalle delle battistrada il vuoto, un secondo importante gruppo, seguiva a due minuti e mezzo, troppo per impensierire le sette battistrada.
Lungo il tratto pianeggiante verso Bellagio, la campionessa nazionale statunitense a cronometro individuale Evelyn Stevens ha provato con successo a sfruttare le sue doti di cronowoman, arrivando all’attacco del Ghisallo con un minuto e ventotto secondi sulle precedenti compagne di fuga. Nelle retrovie, intanto, la ormai ex maglia verde Emma Pooley è scivolata ad oltre quattro minuti dalla testa della corsa.
La fuga della Stevens è sopravissuta alla salita del Ghisallo, con l’americana capace di scollinare in solitudine con solo trentasei secondi sulle immediate inseguitrici: Guderzo, Abbott, Arndt e Vos, raggiunte in discesa dalle ritardatarie Claudia Hausler e Eugenia Visotska.
Passato lo scoglio della salita che porta al santuario caro ai ciclisti, per l’americana raggiungere in solitudine l’arrivo nel paese del compianto Casartelli è stata solo una formalità. Vittoria quindi alla statunitense Evelyn Stevens, che ha regalato la quinta perla al Team Htc Columbia in questo Giro Donne, dopo i quattro centri di Ina Teutenberg. Alle spalle della vincitrice, la volata è stata vinta dalla Vos sulla Arndt.
“Sono contentissima – ha detto la vincitrice dopo l’arrivo – volevano rendere dura la corsa ed ho fatto una vera impresa. E’ stata una tappa bellissima, con salite vere ed io ho approfittato della mia condizione eccellente, in crescendo nella seconda parte di questo Giro”.
Giornata positiva per Tatiana Guderzo, che ha mantenuto la maglia blu Geox di leadership tra le italiane e ha messo le mani anche sulla maglia verde Poliedra di miglior scalatrice del Giro.
“È stata una corsa strana, anche perché una volta uscito il gruppetto sulla salita di Sormano, la Abbott e le due atlete del Team HTC-Columbia, Arndt e Stevens, sembravano disinteressarsi di aver staccato la maglia rosa Vos e facevano lavorare soltanto noi del Team Valdarno. Il loro atteggiamento, unito alla loro grande condizione, mi fanno capire che Abbott e Arndt, aldilà della situazione di classifica, saranno le atlete da curare maggiormente nei prossimi giorni”.
Anche Marianne Vos, con il secondo posto odierno, ha incrementato il proprio bottino personale di maglie, portandolo a tre. Dopo quella rosa Diadora di padrona del Giro e quella bianca Regione Lombardia di miglior giovane, ha indossato anche quella ciclamino Pasta Zara della classifica a punti.
Domani, venerdì, il Giro Donne approderà nel cuore delle Alpi, con gli ottantanove chilometri che porteranno le atlete da Chiavenna a Livigno. Partenza in salita con la lunga ascesa che condurrà sino al Gran Premio della Montagna del Maloja, quindi, in rapida successione, il Passo Bernina e la Forcola, per una giornata dedicata alle scalatrici. Arrivo nel cuore del Piccolo Tibet, a Livigno.
Mario Prato