ANCORA VOS!
L’olandese replica il successo della 5a tappa sul traguardo di Arcisate, battendo in uno sprint a tre Judith Arndt e Olga Zabeliskaya, andatesene in sua compagnia a 3 km dal termine. 4° posto per l’iridata Tatiana Guderzo, che ha lasciato per strada 8’’. In classifica, Marianne Vos mantiene i 25’’ di margine sulla tedesca del Team HTC, mentre il distacco della campionessa del mondo, sempre 3a, sale a 1’03’’.
Foto copertina: Marianne Vos si impone in maglia rosa ad Arcisate (foto CJ Farquharson/WomensCycling.net)
Sulle strade del varesotto, con il Brinzio e il Cunardo a ravvivare il tracciato, ed in particolare il circuito di Arcisate in conclusione, si è disputata la sesta tappa del Giro Donne nel segno dell’olandese Marianne Vos.
La tappa, non decisiva, ma comunque degna di attenzione, è vissuta sulla fuga iniziale dell’australiana Lauren Kitchen, che si è aggiudicata anche il traguardo volante ad Albizzate, e le italiane Silvia Valsecchi (Top Girls Fassa Bortolo Ghezzi) ed Alessandra Borchi (Gauss Rdz Ormu).
Ma il gruppo non aveva nessuna intenzione di lasciare libertà ad alcuna, e, sulla salita simbolo della “3 Valli Varesine”, le inseguitrici hanno affinato l’inseguimento, portandolo a termine sulla salita del Cunardo.
Ed è proprio salendo al GPM del Cunardo che la gara cambia aspetto. La scalatrice britannica Emma Pooley (Cervelo Test Team) parte in caccia dei punti del GPM trascinandosi dietro la russa Olga Zabeliskaya (Safi Pasta Zara Manhattan), l’ucraina Eugenya Visotska (team Valdarno) e tutte le leader e le pretendenti alla vittoria finale, ad eccezione della maglia ciclamino di Ina Yoko Teutenberg (Team Htc Columbia) e della maglia verde di Martine Bras (Gauss Rdz Ormu), che al traguardo ha svestito il simbolo del primato tra le scalatrici a favore della britannica. Il gruppetto, forte di una trentina di unità, si è così avviato verso Arcisate per andare a giocarsi la tappa, con il Team Htc Columbia schierato a tenere alta l’andatura.
Nel finale Olga Zabeliskaya e Judith Arndt hanno provato ad anticipare tutte ai meno tre con l’olandese in maglia rosa pronta ad accodarsi alle due. L’avvicinarsi dello striscione stringe i tempi e la Arndt ai trecento metri si trova quasi costretta a lanciare la volata, con la Vos pronta a sfruttare la scia della tedesca e a bissare il successo di tappa rafforzando la sua leadership sia nella classifica generale che in quella delle giovani, essendo detentrice sia della maglia rosa Diadora che della la maglia bianca Regione Lombardia.
“Sono molto contenta per la vittoria di oggi, anche se penso alle prossime tappe del Giro che saranno sicuramente determinanti. Le pretendenti al successo finale sono ancora molte ed è un Giro molto aperto. Sicuramente molto bene organizzato. Vincerlo sarebbe un onore per me. Intanto affrontiamo la frazione di domani, molto impegnativa”.
Alle spalle del terzetto che si è giocato la tappa si è classificata la Campionessa del Mondo Tatiana Guderzo
“Oggi ho preferito non rischiare più di tanto durante l’ultima discesa per riprendere le prime tre che si erano avvantaggiate sull’ultimo strappetto, e sono arrivata veramente a pochissimi metri da loro, ma non ce l’ho fatta a riprenderle e ho dovuto lasciare per la strada qualche secondo. Comunque altre favorite erano con me o ancora dietro, quindi sono abbastanza soddisfatta, soprattutto della condizione che continua a crescere”.
La campionessa del mondo del Team Valdarno conserva il terzo posto con oltre un minuto di ritardo dalla Vos e mantiene così la maglia blu Geox in qualità di migliore italiana in classifica generale, mentre la forte scalatrice britannica Emma Pooley (Cervelo Test Team) si è vestita di verde con la maglia Poliedra, e per la plurivincitrice del Giro Ina Yoko Teutenberg è rimasto il primato nella classifica a punti con la maglia ciclamino Pasta Zara.
Domani il programma prevede una delle tappe più impegnative dell’intera corsa, quella che porterà le atlete da Como ad Albese con Cassano per centodieci chilometri. Una frazione che vedrà al centro dell’attenzione il Triangolo Lariano prevede la scalata della salita che da Nesso porta al Pian Tivano, la lunga ed impegnativa discesa verso Lecco e la successiva salita del Ghisallo, simbolo del ciclismo di ogni tempo. Una tappa che aprirà un trittico di tappe ad alta tensione agonistica con le Alpi come grandi protagoniste.
Mario Prato