ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI SPA

luglio 6, 2010
Categoria: Approfondimenti

Torna la rubrica giornaliera che ci aveva accompagnato durante il Giro d’Italia, caratterizzata dagli stessi appuntamenti: la rassegna stampa, i pareri dei tifosi, lo spazio umoristico, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti. In aggiunta la presentazione della tappa del giorno dopo e, in occasione delle frazioni di montagna, il commento tecnico di un ex professionista di “lusso”, che proprio sulle strade di Francia ci offrì un successo particolarmente “palpitante”

Foto copertina: Spa, Lac de Warfa (panoramio)

PROCESSO ALLA TAPPA
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Cosa succederà oggi?

Gibosimoni: Devo ammettere che è MOLTO dura da pronosticare.. Mi butto su una volata ma non di gruppo..

Vedo23: Potrebbero esserci scaramucche nel finale anche da parte di qualche big… Penso soprattutto al Sclechk “junior”, che ha perso abbastanza nel prologo, oppure ad alcune “seconde linee” di spessore come Brajkovic o Kloden (per vedere Contador cosa combina).
Chissà Cunego… Anche se le salitelle mi sembrano proprio facili.

Lancestrong: penso che qualche big si muoverà con gli altri tutti a ruota. Non penso ci saranno distacchi tra i pretendenti alla vittoria del tour o se ci saranno saranno inferiori al minuto. Che armstrong prenda la maglia oggi?
Non per meriti suoi ma piuttosto per demeriti di Cancellara, Martin

Gibosimoni: Chi??? Mah, io penso che vedendo ciò che li aspetta ancora, non si daranno battaglia. Penso piuttosto a Cunego, dato che non aspira alla classica, e che per questo potrebbe provare qualcosa.

Salitepuntocià: per me la RS e Evans proveranno, d’altronde hanno solo sta tappa e domani per farlo.
Anche le Rousses ma li’ son salite lunghe e pedalabili, pià facile che Contador controlli. oggi son si salitelle ma le Ardenne han tanti trabocchetti, curve, discese…

Scattista: Anch’io direi Cunego. Se riesce a scappare con un gruppetto di corridori “non troppo big” può farcela. Ha dimostrato di andare bene con la pioggia (montalcino docet…). Allo stesso modo, però, direi Vinokourov. Anche lui punta ad una tappa e meno alla classifica e su queste strade si trova bene. Poi dipende sempre da come va la corsa. Se faranno la corsa dura, sarà uno scattista a vincere, ma se non si scannano e affrontano la salita regolari, entrano in gioco anche i velocisti che tengono un pò in salita… VAMOS LAMPRE!!!

Scattista: Tutti giù come birilli!!! (anche un pò troppo…)

Scattista: Certo che al Giro c’era più battaglia…
se c’erano cadute o frazionamenti erano cavoli per chi rimaneva indietro. Oggi invece tutti tranquilli e amiconi.
Chiaro, le cadute non sono belle e preferirei non vedere un big uscire per colpa di una caduta, però se il gruppo si spezza, c’è chi deve approfittarne, insomma ci deve essere più battaglia. Nibali e Basso nella tappa in Toscana non li ha aspettati nessuno. Stesso discorso per chi è rimasto indietro in Olanda. Odio la solita polemica Giro/Tour, e mi dispiace fare il solito paragone, però oggi il Tour non mi è proprio piaciuto!!

Lancestrong: io credo invece che ci sarà una protesta da parte dei ciclisti. Il paragone cadute giro-tour non stà in piedi in quanto al giro c’è metà della gente a bordo strada rispetto al tour. Non ho visto da cosa sia stata generata la caduta ma già ieri tra i corridori c’era malumore per la poca protezione che viene data ai ciclisti in corsa che sono continuamente toccati dagli spettatori a bordo strada.
Oggi ho fatto in tempo a vedere un’immagine di uno spettatore che ha pensato bene di piazzare una bandiera davanti a Popo e altri RS….mi è bastato per riconoscere la demenza di certi pseudo appassionati di ciclismo.
Probabilmente in gruppo erano tutti concordi.
Per quanto riguarda la tappa di Montalcino mi è sembrato un episodio isolato dovuto ad una leggerezza di Scarponi…il pubblico non c’entra.
Comunque anhe questa tappa dal punto di vista dei distacchi è andata via liscia però domani, con tutti questi malconci (vedi andy) mi sa che per mlti sarà una tappa dura

Scattista: Che spettacolo! Boh!?!?! Io proprio non capisco…
Per me oggi il Tour ha perso un buon 50% di interesse.

Gigilasegaperenn3: Comportamento imbarazzante da parte dei corridori rimasti davanti. Gente come Evans, Menchov e Sastre – che se non sbaglio erano davanti – non avrà probabilmente più un’occasione così in tutto il Tour de France.

Lancestrong: per quale motivo scandalizzarsi…..tappe così con proteste più o meno sensate ci sono sempre state. Anche queste fannmo parte del gioco. Ricordiamoci che anche i corridori sono esseri umani in carne ed ossa come noi…. prima di criticare questa decisione aspettiamo che ne chiariscano i motivi, poi eventualmente giudichiamo.

Scattista: Non sono proprio d’accordo!
L’episodio può essere causato da Scarponi, da Gavazzi, da uno spettatore, da una moto o da un gatto che attraversa la strada. E’ il caso, ma non per questo ci si deve fermare. Non è che se Scarponi butta giù Nibali si continua, mentre se uno spettatore (o chiunqe sia) butta giù Andy Schleck allora ci si deve fermare. Questo discorso non sta in piedi!!!
Mi è dispiaciuto per Nibali (sono suo tifoso), ma se l’avessero aspettato il Giro avrebbe perso credibilità, come oggi l’ha persa il Tour, E NE HA PERSA TANTA! Come faccio ad appassionarmi ed interessarmi ad una tappa come quella di domani del pavè (tappa dove sulla carta lo spettacolo e la lotta scaturirebbero soltanto da cattiveria da parte di squadre e “big” ) dopo aver visto lo squallido teatrino di oggi?!?! Okay il problema del pubblico, però 1) non mi sembra che le cadute decisive di oggi siano state causate dal pubblico 2)ma che senso ha fare una protesta in corsa?!? L’abbiamo già visto, e questi “scioperi” sono tra le cose che distruggono il ciclismo. Se il pubblico è un problema, che i corridori ne parlino subito a fine tappa, nelle interviste, al mattino prima di partire, invece NIENTE. Poi fanno lo sciopero. Che tristezza!!!

Lancestrong: il problema del pubblico era già stato sollevato dopo la tappa di ieri e c’è stato un’esposto ufficiale da parte dei corridori. Dissento anch’io sulla tua riflessione perchè una caduta causata da uno del pubblico oppure da un ciclista hanno un valore molto diverso.
Se si desse la stessa importanza ad entrambi gli episodi ci si potrebbe trovare nella situzione in cui il giro viene deciso da un tifoso che magari decide di far fuori l’antagonista del suo beniamino (com’era successo a Merckx). Se si cade in corsa per una manovra sbagliata di un collega è un conto, se si cade perchè uno spettatore o un mezzo della carovana non rispetta le regole (scritte e non), secondo me, è tutt’altro discorso.

Scattista: Io proprio non ci sto!
Ma piuttosto che lo facciano all’inizio della tappa lo sciopero e la protesta! Non alla fine rovinando una tappa del Tour!!
E poi, francamente, penso che questa cosa del pubblico c’entri poco o niente.
Oggi pioveva, e quando piove le cadute aumentano. Sempre. In più, guarda caso, è caduto Andy Schleck e Fabian “Furbacchione” Cancellara ha pensato bene di fare tanto da evitare casini e neutralizzare la tappa. Bello spettacolo! Sono sicuro che se non ci fossero stati big coinvolti nella caduta, sarebbero andati avanti a riprendere Chavanel e a giocarsi la tappa.
A questo punto ecco cosa mi tocca sperare: che Andy Schleck si sia rotto il braccio ed esca dal Tour e che Cancellara non veda più la maglia gialla e non vinca nemmeno una tappa.
Però mi fanno schifo anche tutti gli altri corridori che, come pecoroni, vanno tutti al passo dietro alla maglia gialla.
Si salva un poco solo quel tizio francese (Maxime Bouet) che ha allungato per il 2° posto e ha fatto incavolare Cancellara

Lancestrong: e Cancellara cosa doveva fare? tirare alla morte?! è ovvio che fosse nei suoi interessi aspettare i capitani. Non sappiamo di chi e da cosa sia stata causata la caduta, non possiamo aspettare un pò prima di insultare i corridori? E se fosse stata una manovra azzardata di un mezzo della giuria o di una moto di un fotografo? Non avrebbe avuto effettivamente senso aspettare i primi attardati? Secondo me sì..ed è sempre stato cosi ogni qual volta c’è stata una caduta causata da elementi non bicimuniti.

Vedo23: Non avevano tanti uomini e non sarebbero andati da nessuna parte! Dietro han tirato subito i gregari di Lance e poi si sono aggiunti i Liquigas e gli Sky: rientravano IN OGNI CASO presto. Piuttosto, se volevano, potevano segar fuori gli uomini della Saxo, ma non l’hanno fatto e ci può stare.

Gigilasegaperenn3: Armstrong, Contador e Basso ci hanno messo 20 km a rientrare, malgrado davanti fossero ormai fermi. L’uomo Cervélo che ha tirato per un certo tratto è stato sufficiente perché in quei chilometri il vantaggio subisse una flessione minima. Se ci fosse stato un minimo di collaborazione, non sarebbe stato scontato il rientro.
E poi, per come la vedo io, se non sei il favorito e devi per forza inventarti qualcosa per vincere il Tour de France, un’occasione del genere devi provare a sfruttarla. Può anche andarti male, ma vale la pena tentare. Tanto più che lo sforzo sarebbe stato più o meno lo stesso davanti e dietro, non è con un tentativo del genere che ti giochi il Tour.

Gibosimoni: sono d’accordo sul fatto che Cancellara ha dovuto tentare di fare il gioco Saxo, aveva il suo capitano dietro. Piuttosto io non sono d’accordo su tutti che aspettano tutti: la colpa NON E’ di Cancellara, che cmq faceva la tattica che gli veniva “obbligata” dai ds, piuttosto di Menchov, Sastre e tutti quelli che non sono stati coinvolti, che si sono attenuti alla maglia gialla. Dovevano attaccare, tentare, come ai tempi d’oro del ciclismo, quando Merckx attaccò e prese 6 minuti su Zulle che era caduto. Per il fatto che la caduta sia causata da fotografi, tifosi, o anche un aquila reale che vola sulla strada, ciò non può influire. Il pubblico è il cuore del ciclismo: bisogna mettere in conto che possano essere a volte euforici, non c’è niente da fare, l’unico modo sarebbe eliminarli, però poi non ci lamentiamo se non si rivedono gli spettacoli dello Zoncolan, del Grappa o del Mortirolo. I ciclisti devono stare attenti al pubblico, e, certo, il pubblico non deve esagerare. Non possono lamentarsi della gente: un esempio è il calciatore che una volta segna e si gode l’applausi del pubblico, una volta fa male e si arrabbia e scaccia il pubblico se si prende i fischi: FACILE PRENDERE GLI APPLAUSI E RIFIUTARE LE (in questo caso) CRITICHE! Allo stesso modo, i ciclisti non possono solo essere contenti quando sono applauditi e osannati, devono fare attenzione alla strada, è il loro lavoro, devono mettere in conto l’euforia e la scempiaggine di alcuni soggetti. Discorso a parte per i fotografi: loro invece andrebbero controllati e ridotti, perchè talvolta per avere lo scoop possono essere un danno ai corridori, e questo non va bene, l’UCI dovrebbe mettere delle regole di sicurezza per le moto-ripresa e le moto dei fotografi, non possono fare continuamente la serpentina fra i ciclisti (oggi una moto è stata la causa della caduta di Gavazzi).
Se uno attacca, poi, tutti a lamentarsi, non c’è Fair Play, solo così può vincere, se invece fanno come oggi, tutti a lamentarsi, non osannano e rispettano la corsa. Bisogna decidersi. Questo è il mio pensiero, Ciao!

Salitepuntocià: Le cadute, chiunque le causa, fan parte del gioco,anche il pubblico, se no allora, ridiamo a Saronni il giro 1981, perso per 3 forature a cronometro causate volontariamente e dichiaratamente dai chiodi messi dai tifosi di moser…..era la Pistoia-Montecatini se non erro, perse 3 volte il ritmo, oltre che il tempo per cambiare bici e ruote, almeno 1′30″ che poi gli costarono il giro.
Saronni si lamento’ poco, fini li’, non è che si mise a piangere tutto il giro e in futuro non è piu ritornato sull’argomento. C’è da dire Saronni mai si penti’ di avere attaccato Moser nel 79 mentre Knudsen cadde e Knudsen era piu forte di Moser a cronometro in quel giro ed era 2°, cadde a Pieve di Cadore, Saronni attacco’, non mi piacque quel gesto. Saronni disse che attacco’ per staccare Moser, mah… lo stacco’ di 12″ e che cmq le cadute fan parte delle corse, forse per quello non fece troppo casino a Montecatini

Mauro Facoltosi: In un’intervista, il vicedirettore di corsa ha detto che, prima ancora della presa di posizione di Cancellara, con la giura avevano già meditato una neutralizzazione della corsa.

Scattista: bello l’articolo di Gabriele sulla tappa di Spa. almeno qualcuno in gruppo che non vuole fare il pecorone c’è; la Cervelo è stata una delle poche (forse l’unica?) squadre a non accettare la decisione “mafiosa” della maglia gialla. Hanno provato a mettere Hunt a tirare per un pò e Hushovd all’arrivo era furioso.
Il norvegese ha dichiarato “perche deve decidere Cancellara? E’ un corridore come noi”, e ancora “Quello che è successo non è normale. Mi spiace molto per chi è caduto, ma questa è una corsa di bici. Le cadute avvengono spesso. ASO e UCI hanno fatto un grandissimo errore nel neutralizzare il finale di tappa. Il Tour è una corsa importantissima e cose del genere non dovrebbero succedere”.
Hushovd ha fatto giustamente notare che la sua squadra ha lavorato tutto il giorno per niente e, soprattutto, ha lecitamente affermato che la decisione di Spa costituisce un pericoloso precedente in vista della tappa del pavè: a questo punto se un big cade sul pavè, ha diritto a chiedere la neutralizzazione anche di quella tappa.
E poi, come ha fatto notare Gabriele, perchè si aspetta Schleck anche se ha 4 minuti di ritardo e non Vandevelde o Cunego?
A questo punto ci tocca tifare Cervelo alla grande. Andiamo Thor!! Andiamo Sastre!! So che è impossibile, ma spero che Sastre dia una bella ripassata in salita ai mafiosetti della Shack e della Saxo.
Il sogno è veder cadere oggi gli Schleck sul pavè e vedere la Cervelo che tira a tutta e li stacca.
In generale, un triste spettacolo. Giro d’Italia molto più vero e appassionante di quest Tour, comunque andrà, perchè è stato dimostrato che il Tour è gestito da “potentati” di squadre e corridori, che tutto o quasi è deciso a tavolino.
Mi chiedo una cosa: come si inseriscono l’Astana e Contador in questa situazione. L’Astana è succube delle squadre “potenti”? E’ alleata con loro? Sta nel mezzo?

Lancestrong: Per prima cosa ha poco senso tirare in ballo l’articolo sopra citato, perchè c’è anche gente che scrive che la pena di morte è giusta, per cui è una voce in più ma che non può certo avvalorare una tesi. Poi è giusto ripercorrere gli eventi: 1) cadono un paio di moto che spargono liquidi sul fondo già scivoloso. 2) Gavazzi addirittura cade in rettilineo con la bici quasi perpendicolare all’asfalto, dopo di lui cadono 30-40 corridori in gruppo.
E’ evidente che la caduta è stata causata da qulacosa che non ha nulla a che vedere con il ciclismo e con i corridori ma piuttosto con con televisioni e giornali.
A questo punto si trovano davanti una 20na di corridori, tra cui la maglia gialla hushovd, kloden, martin… in sostanza una serie di cani sciolti che per la maggior parte avevano i capitani nelle retrovie.
Per loro, quindi, nulla di male non tirare (e perchè avrebbero dovuto farlo?)
L’unico che poteva tirare era l’uomo cervelo (e l’ha fatto), poi probabilmente ha desistito anche perchè si anche reso conto che non c’era nulla da fare per la vittoria di tappa (chavanel è andato comunque molto forte).
I RS sono rientrati….e cosa dovevano fare? mettersi a tirare per fare un dispetto ai saxo? dovremmo essere contenti del fatto che si veda ancora della sportiità e dei valori all’intreno di un mondo superficiale e comandato dai soldi! Una volta ricompattati che senso avrebbe avuto fare della bagarre? La vittoria di tappa era andata.
In tanti si stavano leccando le ferite e non vedevano l’ora di salire sui pulman per curarsi e farsi fare qualche massaggio (oggi c’è il pavè).
Da anni i corridori si lamnetano del fatto che ci sono troppe moto al seguito delle corse (e hanno ragione) e delle moto hanno causato fratture e ritiri, per cui anche la protesta è stata giusta.
Prova tu a romperti una clavicola (e perdere una stagione intera) per colpa dell’olio perso da una moto di un fotografo, poi vediamo se non protesti come ha fatto il gruppo.

Pincopallino2005: se volevano fare una protesta per la sicurezza come han già detto altri la facevano prima di partire per il Tour o al massimo avrei accettato che si fermassero per abortire completamente la tappa e non fare i calcoli chi è caduto, chi è rimasto dietro etc…

Lancestrong: Io, corridore, chiedo che vengano rispettate certe regole. L’organizzazione mi promette che cercherà di rispettarle. Io ovviamente parto e non posso essere prevenuto, poi però ad un certopunto accade qualcosa che rientra in quelle regole per cui l’organizzazione si era impegnata a garantire… è questo il momento di dire “mi dispiace ma i patti non erano questi”
Bisogna mediare nella vita quindi ci può stare che i ciclisti partano anche se ci sono 100 moto al seguito e non 50 come hanno chiesto, se però poi succede qualcosa sono cazzi di chi non ha voluto accontentare i corridori….e loro giustamente protestano.

Scattista: “Tirare in ballo” non è la parola giusta. L’ho solo segnalato perchè è molto valido, come quasi tutti gli articoli di Gabriele.
Come dicevamo, la caduta può essere causata da olio, motociclette, cani, gatti, aquile, pubblico o altri corridori. Non cambia niente!! E’ chiaro che, se poi la presenza di giornalisti o altri fattori diventa una frequente causa di pericoli per le corse, allora vanno presi provvedimenti. Ma i provvedimenti vanno presi con regole e disposizioni fatte prima delle gare. Non esiste che durante la corsa, uno si sveglia e dice “annulliamo tutto”. Troppo tardi e troppo facile!! Il tuo tentativo di giustificare l’arrivo di tappa secondo motivi tattici fa sorridere, ma non regge proprio. E’chiaro che chi aveva i capitani nelle retrovie (tra cui Cancellara) non doveva tirare. Però di squadre senza il capitano nelle retrovie o, soprattutto, interessate alla vittoria di tappa ce n’erano eccome.
La Cervelo ha tirato finchè non l’hanno bloccata, come ha detto Hushovd, non certo perchè “ha desistito perchè non c’era niente da fare per la vittoria di tappa” come dici tu.
Chavanel non è andato forte, è andato fortissimo, ma dire che avrebbe vinto la tappa se non ci fosse stata la neutralizzazione è pura fantascienza. Aveva 30″ sul gruppo!!
Tu dici “che senso avrebbe avuto fare la bagarre per il secondo posto”?!?! Stai scherzando sicuramente. Secondo te non si è mai vista una volata per un 2, 3 o 5° posto in un grande giro per i punti o altri motivi?!?! Una volta arrivato il primo, fermi tutti!! tanto la vittoria di tappa è andata . Vallo a chiedere a Hushovd se non avrebbe attaccato per fare 2°!!
Io non chiamerei “sportività” il rientro di uno che era a 4′ dal gruppo, ma la chiamo “manfrina”. E lo direi anche se ci fosse stato Basso o un mio beniamino attardato. Mi sarebbe dispiaciuto, ma preferisco vedere un campione soffrire e prendere i suoi minuti che rientrare in gioco grazie alla “furbizia” di corridori sceriffi e direttori sportivi, tra l’altro la cui presenza al Tour è imbarazzante per la credibilità e la pulizia di questo sport (vedi Riis e Bruyneel).
Sai cosa dico: Il vero esempio di sportività sarebbe stato vedere Cancellara rinunciare sì alla maglia gialla, ma per tornare indietro a prendere Schleck e tirarlo all’arrivo, facendogli perdere il meno possibile da un gruppo che andava avanti con agonismo vero. Questo sì che sarebbe stato un bell’esempio. A fare il gregario come l’ha fatto Cancellara ieri sono capaci tutti, anche io e te, basta mettere da parte un pò di dignità e di onestà.

Gibosimoni: Devo dire che Scattista ha colto veramente il fulcro, e ha pienamente ragione. Quando un corridore corre in bici, deve mettere in conto questo, come un calciatore deve mettere in conto i contrasti duri ecc.
Non si può perchè scendono 3 gocce, fermarsi di botto e protestare. Se qualcuno poi casca per l’olio, per le moto, si arriva al traguardo, e in gruppo si va da Brujnel, magari con una lettera di ogni capitano oppure proprio di persona, e gli si dice che se da domani non ci sono meno moto e più controllate, non si parte.
La corsa la neutralizza la giuria, non i corridori. Ok, volete fare così? “Ok, tutto bene, però vi paghiamo solo quando vi comporterete da professionti” dovrebbero fare le squadre (SOTTOLINEO DEI CORRIDORI CHE NON AVEVANO CAPITANI NELLE RETROVIE).
Sono d’accordo anche sul fatto che si doveva fare la volata per il secondo posto, per vari motivi:
1- intanto perchè ci sono molti soldi in palio anche per i piazzamenti;
2- lo sponsor ne trae beneficio e da premi ai corridori;
3- (è poco considerato, ma è il più importante) C’è DELLA GENTE A VEDERE L’ARRIVO, ARRIVARE COSì E’ INSULTARLI. Magari MACINANO KM per vedere l’arrivo dei loro beniamini, e come vengono ripagati? Con questo schifo. Questo vuol dire che da domani 1 su 5 se ne sta a casa perchè non si diverte e perchè viene insultato così.
Io dico la verità: se facessi delle ore di viaggio e vedessi un affare così, ci penserei 2 volte prima di tornare a vedere il Tour/Giro o qualsiasi cosa. E di gente non ce n’era poca.
Un ultimo ragionamento: il precedente
Le prossime tappe ora saranno un calvario, ragazzi immaginatevi se oggi dovesse piovere e malaguratamente cadesse un big, alcuni aspettano, altri no, sarebbe il finimondo. Per questo ieri non ci si doveva fermare.
Altrimenti allora, secondo il ragionamente assurdo, ogni volta che piove ci si ferma ad aspettare? Allora 10 tappe su 21 si annullano. Non regge, Punto.

Pedra85: La sportività non è attaccare tutti in ogni momento possibile, è vincere una corsa perchè si è i più forti o abili in situazioni particolari. Se un corridore manca il gruppo buono, se cade perchè sbaglia, se rimane coinvolto in una caduta a centro gruppo o rimane attardato in un ventaglio, questo fa parte dello sport e tirare per staccarlo è un comportamento accettabile.
Se invece la caduta è provocata da un motociclista, da un cane o da un tifoso fazioso si crea un precedente per cui anche gli elementi esterni hanno la possibilità di influire sul risultato, rendendo di fatto “permesso” placcare un avversario o disturbarlo per far vincere l’ altro.
Esempi simili non mancano al tour, da Armstrong che ha aspettato Ullrich dopo una caduta, al gruppo di testa che ha aspettato Armstrong quando egli è caduto a causa di una persona sul bordo della strada.
Una vittoria etica è quando vinci per merito tuo, non per merito della sfiga altrui.

Lancestrong: secondo me però non avete ancora ben compreso il reale motivo della neutralizzazione.
Non è la pioggia ma le moto che hanno sparso olio in strada facendo cadere più di 40 atleti, constringendo al ritiro vandevelde, e minando la salute e il fisico di tutti gli altri.
Se una moto sparge olio in strada non è ciclismo.
ciclismo è se cavendish travolge i colleghi in volata, ma la moto non fa classifica… è come se nel calcio uno spettattore/addetto al campo/ mandasse all’ospedale un giocatore! li si fermerebbe tutto il campionato e anche li ci sarebbero proteste perchè chi organizza ha il DOVERE mettere in sicurezza i corridori.
se nel tennis uno spettatore disturba uno scambio, il punto si ripete…
questo è lo spirito dello sport ci deve essere anche un pò fi fair play altrimenti diventa una corsa al massacro spettacolare per il divanizzato ma vomitevole per un’appasionato di sport. Non voglio vedere sangue ma voglio vedere battaglie scaturite da leali scontri alla pari “in campo”.
Non mi piace pensare ad Andy che perde il tour a causa dell’olio di una moto di un fottuto fotografo! questo non è sport è la roulette russa!

Gibosimoni: Sono pienamente d’accordo con te sulle conclusioni, solo che anche la gazzetta di oggi dice che GAVAZZI scivola sull’acqua, e la motoripresa per evitarlo frena troppo prende male una curva e va su un ciglio, ma ci sono solo SUPPOSIZIONI che sia olio, date dai ds. Non è stato provato niente di tutto ciò. Anzi, Saronni e Damiani (ds Lampre e Omega) sono contrari a questo, e non hanno parlato di olio.
I fatti sono si fatti:
Gavazzi cade, la moto prova a schivarlo e scivola sulla strada: giunge il gruppo e per schivare sulla strada STRETTA moto, il povero Gavazzi e la sua bici (e forse, solo forse piccole chiazze d’olio), finiscono a terra.

Scattista: E tu questa la chiami “neutralizzazione”?
Come mai Cunego ha 9 minuti di ritardo in classifica?!? (e con lui altri) Come mai Chavanel ha la maglia gialla con 3 minuti di vantaggio (cosa che ovviamente influirà sull’andamento delle prossime tappe) ?!?
Io ci vedo ben poca neutralizzazione.
Cunego ha solo avuto la “sfortuna” di essere un pò più indietro rispetto a Schleck o di essere caduto prima. Chavanel ha avuto la “fortuna” di fare finta di niente e di dire che non ha saputo niente fino ai -5 dal traguardo.
Bel fair play, bella neutralizzazione.
Il tuo discorso regge, Lancestrong, ma allora tutta la tappa avrebbe dovuto essere neutralizzata o annullata, lasciando magari la vittoria a Chavanel, giusto perchè ormai era davanti ed è andato all’arrivo, ma non mutando la classifica generale, nè la classifica a punti. Anche così ci sarebbero state ingiustuzie (soprattutto verso chi ha speso di più nella tappa), ma almeno non avrebbero fatto la PAGLIACCIATA che hanno fatto.
E vai pur sicuro che se non c’era Schleck tra quelli dietro, Cancellara si sarebbe mosso mooolto diversamente, come del resto ha lui stesso dichiarato.

Lancestrong: ho sentito qualche dichiarazione che vi vado a riassumere:

menchov(era nel primo gruppo): non me la sono sentita di fare lavorare la squadra per rispetto di quelli che sono caduti e soprattutto perchè la RS e Liquigas e Contador sarebbero sicuramente rientrati. Per il tour temo solo Contador e Armstrong non i fratelli della saxo.

Evans (era nel primo gruppo): attaccare sulle sfighe altrui non è sport e non fa parte dei miei valori, non me la sono sentita di lavorare perchè sarebbe veramentee brutto vincere sfruttando la sfortuna degli avversari.

Van Poppel (ds cervelo): thor voleva fare lo sprint ma tutto il resto del gruppo era con cancellara e quindi concorde sulla neutralizzazione.
Nessuna regola gli vietava di fare la sua corsa.

Mauro Facoltosi: Segnalo che durante la diretta hanno parlato di una patina di resina sull’asfalto quale causa della caduta.

Antares86: Per fortuna che c’è stata la tappa del pavè… cominciavo a pensare che il Tour si stesse girizzando, dopo che il Giro si è tourizzato… (caspita che neologismi)…
quella di Cancellara è stata una decisione assolutamente mafiosa… lui aveva tutti gli interessi con Schleck dietro di 3 minuti e mezzo… (la maglia gialla tanto l’aveva già conquistata… giorno più giorno meno, a Parigi lui non la indossa…), se tanto voleva fare il signore doveva fermarsi e riportare dentro lui Schleck
sono stupito di Evans e Menchov…
io non so se o chi sarebbe rientrato (A.Schleck no di sicuro), ma la corsa sarebbe stata più regolare.
sono professionisti, pagati e altro… per correre in bici… non boci al primo metro con le rotelline… se ci fosse stata una causa esterna allora sarebbe stato un discorso totalmente diverso… 100 o più corridori sono stati in piedi… la corsa è corsa.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

TOUR DE FRANCE, TOUR DU MONDE

L’opportunismo di Chavanel e la battaglia interrotta (Gazzetta dello Sport)

Chavanel trionfa nel giorno delle cadute(Corriere dello Sport – Stadio)

Cavendish cast as the villain in Spa(The Times)

Armstrong fears carnage on first cobbled stage on Tour for six years (The Independent)

Vande Velde out of Tour(The Daily Telegraph)

Pavé de mauvaises intentions(L’Equipe)

Chavanel prend le maillot jaune (Le Monde)

Indulto a los Schleck (AS)

Tregua antes de la guerra en el Tour (Marca)

El sentido común guía a los líderes (El Mundo Deportivo)

Vande Velde, blessé, abandonne (Le Soir)

Chavanel: “Le plus beau jour de ma vie” (La Dernière Heure/Les Sports)

Zou Andy goed geslapen hebben vannacht? (De Standaard)

Les pavés créent une psychose (actu24.be)

Christian Vande Velde, blessé, ne reprend pas le départ du Tour (Sud Presse)

‘Tellen alleen de aankomsten bergop?’ (Het Nieuwsblad)

Riders Limp Into Perilous Stage of Tour (The New York Times)

Lance still trails in Tour’s 2nd stage; Chavanel wins (USA Today)

Big names come tumbling down on another day of carnage (The Age)

Protest follows Tour’s day of chaos (Herald Sun)

Crash carnage hurts favourites (The Daily Telegraph – Australia)

Christian Vande Velde forced out of Tour (The Australian)

LA TAPPA CHE VERRA’
Per rendere sapido un avvio di Tour piuttosto liscio gli organizzatori si può dire che non abbiano badato a spese. Giù col pavè, allora, nella frazione più temuta della settimana inaugurale. Era dal 2004 che le rotte della Grande Boucle non andavano ad intersecare quella della Parigi – Roubaix, ma quel precedente, che qualcuno ricorda con poco piacere (cadute per Mayo e Velo, il primo staccato di quasi 4 minuti, il secondo costretto al ritiro con una clavicola fratturata), appare quasi una passeggiata rispetto al menù allestito da Prudhomme e soci per la terza tappa del Tour 2010. Sei anni fa s’affrontarono soli due settori, mentre stavolta si pedalerà sulle pietre di ben sette tronconi, per un totale di quasi 13 Km. Affrontata la facilissima Côte de Bothey, unica difficoltà altimetrica di un tracciato totalmente pianeggiante, il gruppo enterà in tensione a 85 Km dall’arrivo quando, ancora in territorio belga, si dovrà affrontare il primo tratto in pavè, che sarà percorso con circospezione anche perché inedito, così come i due successivi. Entrati in Francia ad una quarantina di chilometri dalla meta, ai -27,5 Km inizierà il primo dei quattro settori storici, quello da Sars-et-Rosières a Tilloy-lez-Marchiennes, i cui 2,4 Km saranno percorsi contromano rispetto alla Roubaix, dove è classificato con tre stelle. In senso inverso s’imboccherà anche il settore successivo, piuttosto simile al precedente anche per la scorrevolezza del selciato, dal quale si uscirà ai -24 Km. Condizione abbastanza indentiche anche per il penultimo tratto, il più lungo, sul quale si pedalerà per 3,4 Km, uscendone ai -18. Infine, appena 10 ne mancheranno quando si sguscerà fuori dall’ultimo troncone di 2,3 Km (Haveluy), che debutterà con un tratto inedito per poi passare sulla prima parte di uno dei tronconi più ostici della Roubaix (pure questo affrontato all’incontrario), il quattro stelle che precede l’ingresso della mitica Foresta dell’Arenberg, alle cui porte si chiuderà questa attesa frazione.
Nessuna insidia, invece, si attende dal tempo: si attendono cielo solo a tratti nuvoloso e temperature estive nella norma, senza quei picchi canicolari che in questo periodo fanno schizzare verso l’altro le colonnine di mercurio in Italia

RADUNO DI PARTENZA: ore 11.25, Place Faniel (partenza ore 12.35)
VIA VOLANTE: ore 12.41, N 90
MEDIE PREVISTE: 42 – 46 Km orari
SPRINT: Saint-Servais (Namur) (Km 35), tra le 13.27 e le 13.31; Nivelles (Km 71,5), tra le 14.14 e le 14.23; Pipaix (Leuze-en-Hainaut) (Km 151,5), tra le 15.59 e le 16.17
ZONA RIFORNIMENTO: Braine-le-Comte, attorno al 93° Km
GPM: Côte de Bothey (148m – 4a cat. – 1,4 Km al 3,4% – Km 48) tra le 13.44 e le 13.50
SETTORI DI PAVE’: Secteur pavé d’Ormeignies (350 metri, Km 128), tra le 15.28 e le 15.44; Secteur pavé d’Hollain (1200 metri, Km 169), tra le 16.21 e le 16.42; Secteur pavé de Rongy (700 metri, Km 173), tra le 16.27 e le 16.48; Secteur pavé de Sars-et-Rosières (2400 metri, Km 185,5), tra le 16.43 e le 17.06; Secteur pavé de Tilloy-lez-Marchiennes (2500 metri, Km 188,5), tra le 16.47 e le 17.10; Secteur pavé de Wandignies-Hamage (3700 metri, Km 195), tra le 16.55 e le 17.20; Secteur pavé d’Haveluy (2300 metri, Km 203), tra le 17.06 e le 17.31
ARRIVO: ad Arenberg (comune di Wallers, Communauté d’agglomération de la porte du Hainaut), in Rue Rondet, tra le 17.19 e le 17.35
Siti dedicati:
www.wanze.be/loisirs-et-tourisme/sport/evenements/tour-de-france-2010/tour-de-france-2010, www.arenberg-porteduhainaut-letour.fr,
http://www.ville-de-wallers-arenberg.fr/tdf.html

METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Wanze – Arenberg Port de Hainaut
Bruxelles: cielo coperto, temperatura 21,7°C, venti moderati da WNW (13 Km/h), umidità al 53%
Namur (35° Km): nuvole sparse, temperatura 22,3°C, venti moderati da WNW (14-16 Km/h), umidità al 49%
Soignies (95,5° Km): poco nuvoloso, temperatura 21,9°C, venti moderati da WNW (13-15 Km/h), umidità al 52%
Ath (132° Km): cielo sereno, temperatura 22,3°C, venti moderati da NNW (13-14 Km/h), umidità al 47%
Arenberg : previsioni non disponibili

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
De Luca: “Rolands” (Roelandts)
Cassani: “Camenzind sbatte contro Lorenzetto” (Cavendish)
Pancani: “Gli uomini che puntano al Giro sono tutti insieme”
Cassani: “Fabian Cancellara sta parlando col vicedirettore Pescè” (Pescheux, si legge Pesciò)
Televideo RAI: “Il gruppo è giunto con 4″ di ritardo” (4′)
Televideo RAI: “Hushvod” (Hushovd)
Televideo RAI: “Gedermann” (Gerdemann)

ARCHIVIO ALMANACCO
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