ASSALTO FINALE AI PAESI BASCHI: AD ADAM YATES LA TAPPA, A ION IZAGIRRE LA GENERALE
Con un attacco meditato a 60 km dall’arrivo, a cui la Bora-Hansgrohe non riesce a porre rimedio, un gruppetto di cinque ciclisti evade e stravolge il Giro dei Paesi Baschi proprio nell’ultima tappa. E’ Adam Yates (Mitchelton-Scott) a imporsi su Daniel Martin (UAE Team Emirates) e Ion Izagirre (Astana), che vince per la prima volta in carriera la corsa di casa e deve ringraziare un maiuscolo Jakob Fuglsang per il lavoro svolto nel finale di corsa. Yates, che sembrava quello con la gamba migliore, maledice la foratura nella tappa dello sterrato e deve accontentarsi del quinto posto finale
L’ultima tappa del Giro dei Paesi Baschi 2019 si snoda intorno a Eibar per un totale di 118.2 km e presenta sei GPM, ciascuno dei quali ha dei tratti in doppia cifra che definiranno la classifica finale della corsa basca. Fin qui la Bora-Hansgrohe l’ha fatta da padrone, con i tedeschi Maximilian Schachmann, per lui tre tappe vinte su sei in programma, e Emanuel Buchmann grandi protagonisti. Quest’ultimo, autore ieri di un attacco determinante a circa 25 km dal termine della frazione di Arrate, veste la maglia gialla con un vantaggio di quasi un minuto su Ion Izagirre (Astana) ed ha la possibilità di vincere la sua prima corsa a tappe della carriera. Subito dopo la partenza il gruppo affrontava il GPM di San Miguel, il primo dei sei in programma. Era Alessandro De Marchi (CCC Team) a transitare in prima posizione, precedendo un gruppo sostanzialmente compatto. In discesa provavano ad allungare Lawson Craddock (EF Education First ) e Inaki Aranburu (Caja Rural). Diversi ciclisti uscivano dal gruppo ed insieme a loro due formavano la fuga di giornata, composta da 18 uomini, tra i quali era presente anche Diego Ulissi (UAE Team Emirates), il miglior italiano della classifica. De Marchi scollinava in prima posizione sui successivi GPM di Kalbario e di Elkorrieta, sui quali il gruppo viaggiava con un minuto di ritardo. La corsa si animava sul GPM di Azurki quando Tadej Pogačar e Daniel Martin (UAE Team Emirates), Adam Yates (Mitchelton-Scott), Izagirre e Jakob Fuglsang (Astana) uscivano dal gruppo maglia gialla e raggiungevano i fuggitivi. Yates transitava in prima posizione sul suddetto GPM, mentre il gruppo maglia gialla inseguiva con 22 secondi di ritardo. Il corridore britannico transitava in prima posizione anche sul GPM di Karakate, al cui passaggio il gruppo maglia gialla aveva un ritardo di 1 minuto e 50 secondi. Yates conquistava anche GPM di Asensio, l’ultimo in programma, poi il quintetto al comando, pur soffrendo nel finale, riusciva ad arrivare al traguardo di Eibar dove era ancora Yates, scattato su uno zampellotto a meno di 2 km dal traguardo, ad imporsi. Dopo le vittorie al Giro di Catalogna (terza tappa), alla Tirreno Adriatico (cronosquadre della prima tappa) e alla Volta a la Comunitat Valenciana (quarta tappa), Yates conquista così la quarta vittoria stagionale. Ion Izagirre vince, invece, la corsa di casa dopo averci provato più volte negli anni passati. Sul podio finale sopravanza un ottimo Daniel Martin per 29 secondi ed Emanuel Buchmann per 31 secondi. Chiudono la top five della generale Jakob Fuglsang e lo stesso Yates, che vince però la classifica dei GPM. Infine si aggiudica la classifica a punti Schachmann, mentre quella dei giovani va a Pogačar.
Con la conclusione del Giro dei Paesi Baschi l’interesse degli appassionati ritorna al nord con l’attesa Parigi-Roubaix di domani, per poi trasferirsi sulle Ardenne e sui vari antipasti del Giro d’Italia, tra Giro di Turchia, Tour of the Alps, Giro di Croazia e Giro di Romandia.
Giuseppe Scarfone