CONTINUA IL DOMINIO QUICK STEP, STRADE BIANCHE AD ALAPHILIPPE

marzo 9, 2019
Categoria: News

Štybar, che era il maggiore favorito nel borsino della vigilia, ha operato da stopper aiutando il tentativo del compagno di squadra che si era involato insieme a uomini che non potevano competere con lui sullo scatto. Fuglsang ci ha provato ma è apparso subito chiara l’impossibilità di giocarsela con il francese. Ottima la prova di Van Aert che non solo ha ripetuto il terzo posto dello scorso anno ma è riuscito a portare a termine un lungo inseguimento alla coppia di testa, anche se le energie spese non gli hanno permesso di replicare agli allunghi degli altri due avversaru nel finale.

Sempre di più, negli ultimi anni, la bellissima corsa che si snoda nel senese attira i grandi campioni, sia quelli delle classiche, sia chi punta ai grandi giri a tappe. Tutti vengono per far bene, il percorso è meraviglioso e i difficilissimi tratti di sterrato rendono la corsa quanto mai selettiva.
Per questi motivi, la Strade Bianche non può più essere considerata una piccola Roubaix perchè è ormai giunta al livello delle classiche monumento per tasso tecnico. I tratti di sterrato con ripide rampe – come, per esempio, Colle Pinzuto – e le discese tecniche presenti nel tracciato non hanno nulla da invidiare a tratti di pavè come la foresta di Aremberg o il Carrefour de l’Arbre. L’unico gap con le 5 principali corse di un giorno sta nel fatto che la Strade Bianche non può vantare la stessa tradizione secolare; Tuttavia, in un ciclismo nel quale spuntano come funghi nuove corse in luoghi singolari – ciclisticamente insipidi sia per conformazione territoriale, sia per tradizione ciclistica – RCS ha avuto un’ottima intuizione nell’istituire una corsa come questa in anni nei quali anche lo sterrato è diventato, insieme al pavè, un terreno sul quale inventare azioni di pregevole fattura, laddove l’asfalto (e, in molti casi, la salita) non riescono più a fare emergere come un tempo le differenze.
La Toscana è una terra di grande tradizione ciclistica e basti pensare ai campioni che questa regione ha regalato al ciclismo, su tutti Gino Bartali ma anche Magni, Bitossi e, più di recente, Bettini, Bartoli e Ballerini, grandi uomini da classiche, e “Re Leone” Mario Cipollini per le volate.
Per tutti questi motivi, nonostante le sole tredici edizioni fin qui disputate, questa giovane corsa è già stata consegnata al mito ed è destinata ad un grande futuro.
Passando alla cronaca di questa edizione deve registrarsi una partenza a ritmi sostenuti. La fuga di giornata, infatti, si forma piuttosto tardi, al chilometro 25, e vede protagonisti con Diego Rosa (Sky), Nico Denz (Ag2r La Mondiale) e Léo Vincent (Groupama-FDJ). Il terzetto viene poco dopo raggiunto da Alexandre Geniez (Ag2r La Mondiale) e con l’aggiunta del francese il vantaggio massimo arriva molto vicino ai 5 minuti, ma già nella zona di Moltalcino in gruppo si alzano i ritmi per ridurre il differenziale.
Il primo a dichiarare battaglia tra i battistrada è Geniez, ma una foratura lo costringe a fermarsi e vedersi superato da Rosa e Denz, che vanno in testa alla corsa. Ben presto l’italiano rimane da solo con circa 2 minuti e mezzo sul gruppo, mentre gli altri si rialzano. La corsa esplode poco dopo l’effimero tentativo di Quentin Jauregui (Ag2r La Mondiale) e Jan Tratnik (Bahrain-Merida), grazie agli affondi di Jakob Fuglsang (Astana) e Greg Van Avermaet (CCC Team), due tra i maggiori favoriti per la vittoria. Anche Tim Wellens (Lotto Soudal) è particolarmente attivo ed è proprio il suo ritmo a lasciare in debito Alberto Bettiol (EF Education Firs), che la regia ha impietosamente riprende a bordo strada in preda ai crampi. Dopo questa fase concitata si forma un gruppo di inseguitori alle spalle di Rosa. La composizione è di quelle che fanno paura poichè ci sono Tiesj Benoot e Wellens (Lotto Soudal), Fuglsang e Alexey Lutsenko (Astana), Van Avermaet, ZdenÄ›k Å tybar Julian Alaphilippe e Yves Lampaert (Deceuninck-QuickStep), Simon Clarke (EF Education Firs), Romain Seigle (Groupama-FDJ), Wout Van Aert (Jumbo-Visma), Robert Power (Team Sunweb), Toms Skujiņš (Trek-Segafredo) e Maximiliann Schachmann (Bora-Hansgrohe), che perde però contatto a causa di una foratura. Ciononostante il tedesco stringerà i denti e riuscirà a rientrare insieme a Viacheslav Kuznetsov (Katusha-Alpecin) dopo un analogo quanto vano tentativo di Marco Canola (Nippo Vini Fantini Faizanè). L’avventura di Rosa termina a 36 chilometri dalla conclusione, in un tratto pianeggiante ed asfaltato, nel quale un corridore solo – e per di più in fuga da molti chilometri – è destinato a perdere moltissimo rispetto al folro gruppo inseguitore. In quest’ultimo a rompere gli indugi è Fuglsang con Van Aert prontissimo a seguirlo e Alaphilippe che salta sulla ruota dei due nel giro di pochi secondi con un bello scatto che dimostra freschezza atletica e spaventa gli altri due, ben consapevoli che portare Alaphilippe all’arrivo significa dover lottare per la piazza d’onore.
La situazione dietro non è delle migliori perchè gli inseguitori non riescono a strutturarsi e vanno avanti in un tira e molla che favorisce il terzetto di testa.
Sulle dure rampe del tratto sterrato di Colle Pinzuto Fuglsang cerca di staccare Alaphilippe, ma il francese riesce a rispondere alla sfuriata mentre Van Aert è costretto cedere, ma non per questo smetterà di lottare. Anzi, il belga è molto bravo a non darsi per vinto ed a continuare l’inseguimento della coppia di testa, mentre gli inseguitori, nonostante i tentativi di Van Avermaet, continuano a perdere terreno.
Fuglsang prova anche nell’ultimo tratto di sterrato a levarsi di ruota Alaphippe, ma ancora una volta il tentativo risulta vano e i due si involano verso Siena, mentre Van Aert non si rialza e continua a lottare. Mentre i due di testa si studiano, il belga continua al massimo che può e si riporta sul danese e sul transalpino in prossimità del triangolo rosso, provando addirittura ad andarsene. Basta, però, una piccola reazione di Alaphilippe ed un ultimo disperato tentativo di Fuglsang per lasciare sul posto il belga, sfinito dall’inseguimento solitario. Nelle ultime centinaia di metri non c’è assolutamente storia con Alaphilippe che non deve neppure disputare lo sprint per tagliare il traguardo nella storica piazza ove per due volte l’anno si disputa il celeberrimo palio.
Å tybar, che era in cima la borsino dei bookmakers, ha giocato da stopper dopo essersi inserito nel tentativo dei 14 con tutti i big, quando Alaphilippe si portato sullo scatenato Fuglsang; il recente vincitore della Omloop Het Nieuwsblad ha intuito che la riuscita di quel tentativo avrebbe favorito il compagno di squadra e si è regolato di conseguenza. La missione non è poi stata difficile, in quanto l’unica vera reazione, gli allunghi di Van Avermaet, è arrivata troppo tardi, quando ormai il distacco era intorno ai due minuti e i chilometri per andare all’arrivo troppo pochi per cercare di ricucire. Nulla si può rimproverare a Fuglsang, che ha provato in tutti i modi staccare il francese e ha sofferto non poco per rispondere all’attacco che ha provocato la flessione di Van Aert. Alahilippe, allo stesso modo, conscio del fatto che gli sarebbe bastato difendersi, ha stretto i denti ed è riuscito a non perdere la ruota del danese. Grande anche Van Aert che non ha mai mollato ed una volta ripresi i due di testa ha anche cercato di sorpenderli.
Geraint Thomas (Sky) è rimasto quasi subito molto indietro, mentre tra gli italiani ci ha provato solo Bettiol, che però è rimasto vittima dei crampi; Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) e Gianni Moscon (Sky), invece, non sono mai stati protagonisti.
E’ comunque bello vedere i grandi campioni da corse a tappe ai nastri di partenza di una corsa sempre più affascinante, che anche quest’anno ha visto i big darsele di santa ragione.
La stagione delle grandi classiche, che una volta si apriva con la Sanremo, ha trovato un’altra grande corsa che ispira i campioni, anche se il fascino della Classicissima rimane intramontabile.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Julian Alaphilippe (Fra) Deceuninck-QuickStep 4:47:14
2 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:00:02
3 Wout Van Aert (Bel) Team Jumbo-Visma 0:00:27
4 Zdenek Å tybar (Cze) Deceuninck-QuickStep 0:01:00
5 Tiesj Benoot (Bel) Lotto Soudal
6 Greg Van Avermaet (Bel) Ccc Team 0:01:01
7 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 0:01:04
8 Simon Clarke (Aus) Ef Education First 0:01:08
9 Toms Skujins (Lat) Trek-Segafredo 0:01:12
10 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal 0:01:21
11 Yves Lampaert (Bel) Deceuninck-QuickStep 0:01:28
12 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:02:41
13 Pieter Serry (Bel) Deceuninck-QuickStep
14 Silvan Dillier (Swi) Ag2R La Mondiale 0:02:42
15 Stefan Küng (Swi) Groupama-Fdj 0:02:44
16 Marco Canola (Ita) Nippo-Vini Fantini-Faizane
17 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb
18 Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott 0:02:47
19 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott 0:02:48
20 Roman Kreuziger (Cze) Team Dimension Data
21 Brent Bookwalter (USA) Mitchelton-Scott
22 Ruben Guerreiro (Por) Team Katusha Alpecin 0:02:56
23 Davide Ballerini (Ita) Astana Pro Team 0:02:57
24 Diego Rosa (Ita) Team Sky 0:03:00
25 Nelson Oliveira (Por) Movistar Team 0:03:06
26 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Team Katusha Alpecin 0:03:09
27 Romain Seigle (Fra) Groupama-Fdj 0:03:17
28 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 0:06:54
29 Maximilian Schachmann (Ger) Bora-Hansgrohe
30 Tadej Pogacar (Slo) Uae Team Emirates 0:08:04
31 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida 0:08:57
32 Rob Power (Aus) Team Sunweb
33 Nathan Van Hooydonck (Bel) Ccc Team 0:09:17
34 Michael Schär (Swi) Ccc Team
35 Quentin Jauregui (Fra) Ag2R La Mondiale
36 Benjamin King (USA) Team Dimension Data
37 Jan Tratnik (Slo) Bahrain-Merida
38 Sebastian Schönberger (Aut) Neri Sottoli Selle Italia Ktm
39 Luka Pibernik (Slo) Bahrain-Merida
40 Hermann Pernsteiner (Aut) Bahrain-Merida
41 Simone Velasco (Ita) Neri Sottoli Selle Italia Ktm
42 Floris De Tier (Bel) Team Jumbo-Visma
43 Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe
44 Simone Petilli (Ita) Uae Team Emirates
45 Michael Valgren Andersen (Den) Team Dimension Data 0:09:24
46 Dries Devenyns (Bel) Deceuninck-QuickStep
47 Enrico Battaglin (Ita) Team Katusha Alpecin
48 Jai Hindley (Aus) Team Sunweb
49 Robert Stannard (Aus) Mitchelton-Scott
50 Jens Keukeleire (Bel) Lotto Soudal 0:09:26
51 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
52 Jimmy Turgis (Fra) Vital Concept-B&B Hotels 0:09:30
53 Lukasz Wisniowski (Pol) Ccc Team
54 Michal Golas (Pol) Team Sky
55 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe
56 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team 0:09:44
57 Antoine Duchesne (Can) Groupama-Fdj 0:09:46
58 Gianni Moscon (Ita) Team Sky 0:09:57
59 François Bidard (Fra) Ag2R La Mondiale
60 Petr Vakoc (Cze) Deceuninck-QuickStep 0:12:05
61 Jonathan Caicedo (Ecu) Ef Education First 0:12:24
62 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team
63 Guillaume Van Keirsbulck (Bel) Ccc Team 0:12:27
64 Eduard Prades Reverter (Spa) Movistar Team
65 Owain Doull (GBr) Team Sky
66 Ben Gastauer (Lux) Ag2R La Mondiale
67 Taco Van Der Hoorn (Ned) Team Jumbo-Visma
68 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Team Dimension Data
69 Gijs Van Hoecke (Bel) Ccc Team
70 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal
71 Dmitrii Strakhov (Rus) Team Katusha Alpecin 0:12:32
72 Tanel Kangert (Est) Ef Education First
73 Marc Hirschi (Swi) Team Sunweb
74 Oscar Gatto (Ita) Bora-Hansgrohe 0:12:43
75 Rasmus Fossum Tiller (Nor) Dimension Data 0:12:47
76 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo 0:12:49
77 Nico Denz (Ger) Ag2R La Mondiale 0:12:57
78 Alberto Bettiol (Ita) Ef Education First 0:22:54
79 Nathan Haas (Aus) Team Katusha Alpecin
80 Damiano Cima (Ita) Nippo-Vini Fantini-Faizane’
81 Nicholas Schultz (Aus) Mitchelton-Scott
82 Andrea Garosio (Ita) Bahrain-Merida
83 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:22:57

Alaphilippe infila unaltra vittoria di prestigio e vince il palio degli sterrati senesi, la Strade Bianche (foto Bettini)

Alaphilippe infila un'altra vittoria di prestigio e vince il "palio degli sterrati senesi", la Strade Bianche (foto Bettini)

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