UN DIABLO AL GIORNO

luglio 16, 2009
Categoria: News

Un Chiappucci leggermente rivitalizzato dopo due giorni di noia mortale, commenta con noi la dodicesima tappa, quella che porta la carovana da Tonnerre a Vittel, una tappa tutta mangia bevi animata dalla lotta per la maglia a pois, peccato per Pellizzotti, ma finalmente vediamo qualche movimento in più.

A cura di Andrea Mastrangelo

In attesa dei big mi trovo a commentare una tappa abbastanza movimentata, in cui lo spettacolo è stato offerto soprattutto dai pretendenti alla maglia a pois del miglior scalatore. Quando correvo io era uno stimolo per primeggiare nella generale, ora sembra una corsa parallela, così il consiglio che darei a Pellizzotti per conquistarla è quello di marcare esclusivamente i suoi avversari diretti per il titolo, il più agguerrito è Egoi Martinez che attualmente veste la casacca di leader della speciale classifica, tentando magari di anticiparlo su qualche salita oppure cercando di bruciarlo nei brevi sprint prima dei traguardi di giornata. Non deve assolutamente più spendere energie in fughe sterili, che portano pochi punti, deve mirare alle grandi salite, fare bottino pieno, tralasciando poi i successi parziali. Questo ovviamente se il suo obiettivo è la pois, se vuole una vittoria deve invece provarci più che può, cercando di inserirsi nelle fughe più importanti.
Dopo averlo visto in gran condizione negli sprint GPM, oggi, speravo Franco potesse tagliare a braccia alzate il traguardo di Vittel, Sorensen, però, è stato più bravo tatticamente e anche superiore di gambe, si è davvero meritato la vittoria nella frazione odierna, è rientrato da solo sulla fuga e poi ha anticipato tutti, l’unico a seguirlo è stato Calzati che però non ne aveva e appena il danese se n’è avveduto lo ha staccato con una facilità disarmante, in solitaria poi è andato meglio che col compagno di fuga e questo dato da solo ci fa capire come fosse superiore a tutti quest’oggi. Tutti tranne Cavendish ovviamente. L’inglese oggi non si sobbarcato l’onere di fare la gara, lasciando ai suoi compagni una giornata di meritato riposo sperando che le squadre degli altri velocisti lo riportassero sotto nel finale. Gli altri hanno però avuto paura di lavorare per nulla, compattare il gruppo per servire la vittoria a Cavendish non valeva la pena e così hanno preferito lasciar andare la fuga. Quella dei Columbia, a mio modo di vedere, non è stata certa una tattica volta a difendere la maglia verde, anzi, vedendo come sprintava nei traguardi intermedi e alla luce della vittoria nella volata di gruppo per l’ottavo posto avrebbe anche incrementato il suo vantaggio, semplicemente il team dell’inglesino ha deciso di prendersi una giornata di riposo, dopotutto fino ad oggi è stata l’unica a lavorare veramente.
Nonostante l’arrivo della fuga con 6’ di vantaggio Nocentini conserva il primato in classifica per il sesto giorno, eguagliando il record di Pantani è vero, ma credo che certi paragoni siano improponibili, il romagnolo ha vinto la corsa, quest’anno invece il Tour deve ancora iniziare, gli uomini di classifica aspettano le montagne che arriveranno domani e domani, sempre che non decidano di prendersi l’ennesimo giorno di vacanza in gruppo, Rinaldo dirà addio alla maglia gialla.
Per Comar mi aspetto gli Schleck, vorrei proprio vedere i lussemburghesi all’attacco, sarebbe davvero un ottimo inizio, ma bisogna stare attenti a Sastre, fino ad oggi è rimasto lì, sornione, nessuno ne parla, ma anche lo scorso anno ha vinto un Tour mettendosi in mostra in un’unica tappa, e che tappa: l’Alpe d’Huez. Quindi non lo darei per spacciato come Menchov anche se finora non ha fatto vedere nulla di soddisfacente, per il russo invece non vedo alcun miglioramento e credo che la Grande Boucle per lui non dirà più nulla, non ha stimoli ne condizione e diventa difficile correre così, sperando di essere smentito dai fatti a favore dello spettacolo, ma credo proprio non sia uomo da classifica quest’anno.
Per l’Italia una giornata sufficiente, Pellizzotti ci ha provato senza riuscirci, Nocentini mantiene il primato nella generale, per il resto ancora calma piatta per gli azzurri, la Lampre è data per dispersa, non si capisce cos’abbia, forse ha preparato male il Tour, ma è da troppo che vanno avanti con errori di preparazione, non so che dire, spero ancora in Ballan che magari negli ultimi giorni può tentare qualcosa se cresce di condizione, Bruseghin invece è stata veramente una delusione. Oggi il giovane Bandiera ha salavto un po’ la baracca col decimo posto, ma nulla di che visto l’organico del team blufucsia.
Speriamo domani di avere qualche cosa in più da commentare, una tappa più interessante. Sono convinto che sarà così, ma dopo giorni di noia spero non abbiano preso la brutta abitudine di fare vacanza…

Claudio Chiappucci

ClaudioChiappucci

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