LOMBARDIA 2018: I FAVORITI
ottobre 12, 2018
Categoria: Approfondimenti
I favoriti al via del Giro di Lombardia, in programma sabato 13 ottobre sul consueto tracciato da Bergamo a Como, affrontando le tradizionali salite dei colli Gallo, Brianza e del Ghisallo, del Muro di Sormano e di Civiglio, mentre quest’anno l’ascesa finale verso San Fermo della Battaglia, inagibile per frana, sarà sostituita da quella più pedalabile di Monte Olimpino
ALEJANDRO VALVERDE. Il nuovo Campione del Mondo è di diritto il favorito principale per la vittoria della classica lombarda. Il percorso gli si addice e già in passato ha potuto raccogliere due secondi posti nella “Classica delle foglie morte”. Attualmente sembra il corridore con la condizione fisica migliore di tutti, insieme al francese Pinot. Condizione, esperienza, grinta e anche una Movistar tutta accentrata su di lui. Landa, Carapaz e Soler sono solo tre di gregari che avrà al suo fianco. Highlander.
THIBAUT PINOT. La vttoria alla Milano-Torino, sul leggendario colle di Superga, e il secondo posto alle Tre Valli Varesine costituiscono un bel biglietto da visita per il corridore francese della Groupama-FDJ. Terzo nel 2015, quinto l’anno scorso, che sia arrivato finalmente il momento giusto per Pinot per alzare le braccia sulla linea d’arrivo lariana?
MICHAEL WOODS. Terzo al Mondiale austriaco di Innsbruck, quarto al Giro dell’Emilia, quarto alle Tre Valli Varesine, che il canadese sia in uno stato di grazia non si discute. Oltre uno stato di forma eccelente, Woods potrà contare sul colombiano Rigoberto Urán e su una formazione, il Team EF Education First-Drapac, da sfruttare durante le fasi finali della corsa per eventuali tattiche di squadra.
RIGOBERTO URÁN. Il colombiano sembra in crescita dopo il Mondiale e al Giro dell’Emilia ha mostrato una condizione davvero ottimale: al Lombardia staccarlo non sarà facile. Per i giochi di squadra vale lo stesso discorso fatto per Woods. ”Ciccio” è salito già tre volte sul podio della classica lombarda, corsa che gli piace ed è adatta alle sue caratteristiche. Per questo sottovalutarlo sarà un errore gravissimo.
VINCENZO NIBALI. Lo “Squalo “è in crescita, anche se la sua condizione fisica non sembra ancora delle migliori. L’esperienza, l’intelligenza tattica, la fantasia e il coraggio sono le sue armi principali, con le quali dovrà sopperire al gap fisico causato dalla caduta al Tour de France. Il percorso è lo stesso sul quale ha vinto per ben due volte, a parte una deviazione, causata da una frana, che ha costretto l’organizzazione a fare a meno quest’anno della tradizionale salita di San Fermo, sostituendola con quella di Monte Olimpino. L’Italia intera tiferà per lui, sperando di vedere il siciliano cogliere la sua terza affermazione al Lombardia.
ROMAIN BARDET. La maglia iridata gli è sfuggita per un soffio, solo “Don Alejandro” è riuscito a batterlo allo sprint. Il transalpino al Giro dell’Emilia ha dimostrato di non aver perso la forma fisica e la brillantezza della scorsa settimana, chi vorrà vincere dovrà far i conti con lui.
GIANNI MOSCON. Dopo la prestazione superba a Innsbruck il buon Gianni entra di diritto tra i favoriti per la vittoria finale di questo Giro di Lombardia 2018. Oltre alle sue gambe potrà contare su un Team Sky molto competitivo, dove ci sarà anche Diego Rosa, protagonista nelle stagioni passate nella “Classica delle foglie morte”. Bernal, De La Cruz, i cugini Henao ed Elissonde formeranno un team solidissimo e robusto che potrà fare il bello e cattivo tempo.
WILCO KELDERMAN. Il ventisettenne del Team Sunweb ha mostrato ottime gambe nelle corse autunnali italiane. Staccarlo non sarà facile e la voglia di emergere in una squadra dove tutte le luci della ribalta sono rivolte su Tom Dumoulin (assente al Lombardia), potranno dargli quegli stimoli in grado di fare la differenza.
PRIMOŽ ROGLIČ. Lo sloveno del Team LottoNl-Jumbo è una delle rivelazioni più belle di questo 2018. È ancora acerbo per le corse di un giorno, ma grazie alla sua classe si ci può aspettare di tutto.
ROMAN KREUZIGER. Il ceco quando si tratta di corse dure c’è sempre. Nessuno lo nomina mai, nessuno lo vede tra i favoriti, ma alla fine è sempre lì. Quest’anno ha raccolto piazzamenti importanti all’Amstel e a Innsbruck. In caso di condizione non ottimale per i gemelli Yates, sarà il buon Roman il faro della Mitchelton-Scott.
ADAM YATES. Il britannico sembra avere decisamente una gamba migliore rispetto al gemello Simon, anche se lontana dai giorni migliori. Sicuramente il corridore della Mitchelton-Scott vorrà cancellare con una buona prestazione un 2018 pieno d’ombre, soprattutto se paragonato a quanto fatto da Simon. Da non sottovalutare.
FABIO ARU. Il nono posto raccolto alla Milano-Torino hanno riacceso quelle poche speranze che c’erano attorno a lui. Vederlo protagonista al Giro di Lombardia è più un auspicio che altro, nella speranza che la voglia di cancellare un 2018 altamente insufficiente gli dia la spinta per raggiungere un traguardo che, al momento, sembrerebbe un sogno.
Luigi Giglio