VIVIANI VINCE ANCORA UNA VOLTA. E YATES SI RIFÀ CON UN GRANDE GIRO MINORE

settembre 17, 2018
Categoria: News

L’edizione 2018 della Vuelta porta a galla tanti limiti del ciclismo contemporaneo in generale e del grande giro spagnolo in particolare. Gara frizzante e con un podio promettentissimo di giovani ma priva di spessore.

La passarella serotina che a Madrid chiude la Vuelta 2018 è quanto di più rituale e lineare si possa immaginare, sostanzialmente un criterium, senza il surplus di valore e tensione che aleggia per il Tour sui Campi Elisi. La cronaca si riduce a un giro d’onore per Igor Antón e, ringhiottita la fuga iniziale, un allungo di Nibali sempre intento ad allenarsi. Poi il treno Quickstep si sfalda ma Viviani ci mette una pezza con astuzia da pistard e relega per la stramilionesima volta Sagan a un secondo posto. Elia rifinisce un’annata strepitosa portando a sette la magnifiche tappe in grandi giri della stagione, una statistica che in questi termini ha arriso, di recente, solo ai più grandi velocisti. Probabilmente Viviani vola col vento in poppa che spinge a velocità doppia tutta la Quickstep, l’entusiasmo, la professionalità e una preparazione rodata a puntino: va altresì detto che alcuni dei presunti rivali di maggior spicco è giunta una fase di reflusso della carriera: Kittel è disperso, Kristoff stenta; e un Gaviria, essendo compagno di team, tende a spartirsi le gare correndo altrove… Nondimeno, il risultato resta spledido e conferma nell’italiano una figura di primissimo piano fra le ruote veloci, un ruolo costruito a suon di gradualità e duro lavoro, senza rinunciare per la fretta a quel percorso su pista che culminò con l’oro olimpico. Quanti altri, invece, si sono bruciati per l’urgenza di ammucchiare vittoriucole su strada sfociando poi nel nulla, specialmente in Italia.
La concisione della cronaca giornaliera lascia spazio a qualche riflessione in più sulla gara spagnola. La Vuelta si sta incartando nei propri eccessi, e inorgogliendosi del proprio format, ha perso lo stimolo a evolversi: in questo modo, rinuncia a emendare i propri innegabili difetti. La caparbia convinzione di aver scovato una formula geniale è stata premiata per alcuni anni da fattori di diverso ordine e grado (i molti delusi dal Tour in cerca di ripiego, l’affetto personale di Froome verso la corsa iberica, la generazione eccezionale del ciclismo spagnolo che arricchiva il GT di casa…), però la realtà è che adesso che gli altri aspetti sono venuti meno, molte scelte organizzative stanno mostrando la corda.
Un GT in cui le tappe arricchite da azioni significative per la classifica generale si riducono a tre, quattro ad essere generosi, ha probabilmente qualcosa da rivedere. Certo, questa è la strada che il Tour de France ha imboccato da qualche annetto in qua, ma gli ascolti, non a caso, vanno a picco. Non è nemmeno casuale che, alla fin della fiera, le tappe che hanno proposto spunti più interessanti siano state le più simili a una normale tappa di montagna: salite vere, non muretti impervi e brevissimi, e magari – magari! – con più di un’asperità sul menù di giornata. Perfino in quei casi, inoltre, il tracciato offriva sempre un ciclismo monco, impoverito. Sarebbe stato uguale l’esito finale se l’unica tappa con più salite vere non fosse stata lunga meno di cento km? O se le salite classiche, dove si sono visti attacchi e contrattacchi, non fossero state essenzialmente monosalite?
La Vuelta ha esasperato i propri vizi abituali, condendoli con un aumento delle tappe destinate alla volata che, peraltro, non ha nemmeno contribuito a scontri imperiali fra gli sprinter. Senza un Contador ad inventare, la corsa spagnola si scopre del tutto priva di sorprese ed emozionanti sviluppi narrativi (che spesso vanno mano nella mano con i colpi d’ala tecnici). Tanto per capirci, la top ten della quarta tappa è già al 70% composta dagli stessi umoni di quella finale. Pinot, López e Urán, che ne erano esclusi un po’ perché meno scattisti su certi strappetti, un po’ per la crono iniziale, erano comunque compresi fra la 12ª e la 16ª posizione. Mentre Buchmann e Gallopin, che lasceranno loro il posto, termineranno nella generale finale 11º e 12º. Vale a dire che l’unico scossone di spicco è stata la sparizione di Kwiatkowski dalla testa della corsa. Sai che sorpresa! Certo, con salite di poco superiori ai dieci minuti le differenze rimangono piccole, dunque assistiamo a piccoli rivolgimenti: trenta secondi in più o in meno con una fucilata all’ultimo km o una fagianata.
La materiale impossibilità di proporre sviluppi tattici di medio raggio, che abbiamo visto solo nell’unica tappa dove fossero attuabili, cioè la penultima (!), appiattisce il copione e rende quasi inutile seguire le tappe fatto salvo l’ultimo quarto d’ora.
È un vero peccato per una corsa che ha invece saputo proporre pagine emozionanti da quando, a metà degli anni Duemila, ha rialzato prepontemente la testa dopo lunghi anni di provincialismo. Gli spettacolari e indimenticabili colpi di mano da lontano che hanno deciso le edizioni del 2005, 2006, 2012, 2015, 2016 sarebbero stati improponibili quest’anno, ed è forte la sensazione che anche il 2016 sia stato un mezzo miracolo, su quel tracciato. È anche quello un patrimonio della corsa che i suoi organizzatori sembrano ignorare nel loro autocompiacimento per rampe cementate al 25% di pendenza media. Anche i duelli leggendari sull’Angliru o ai Lagos sembrano ricordi sfocati, dacché senza un contesto di corsa robusto lungo le tre settimane, è poi difficile fare grandi differenze.
Venendo alla gara in quanto tale, merita un capitolo a sé stante un altra entità iberica che sta diventando la parodia di se stessa: la Movistar. Che i capitani non avessero le gambe, e in special modo Quintana, è un’evidenza. La squadra spagnola sembra aver sbagliato tanto in termini di preparazione da un paio di stagioni a questa parte, con idee contraddittorie e confuse sui programmi di corsa. Ma il peggio è la gestione tattica: si apprezza il profondo spirito famigliare del team, tuttavia non è possibile fare della gara uno psicodramma che insceni la solidarietà e il rispetto gerarchico, quando, a conti fatti, si stanno in realtà penalizzando i propri atleti. Il caso più emblematico di tutto questo è forse la tappa andorrana della Rabassa: Quintana è in testa con Yates, Pinot e Kruijswijk, Valverde è stato conservativo e invece che marcare Yates ha preferito giocare in difesa contando sul gregario Carapaz. È chiaro che in funzione dello stesso Valverde sarebbe essenziale che un Quintana con poca gamba restasse là davanti: può fungere da spauracchio e zavorra emotiva correndo, più che legittimamente, sulle ruote. Il timore che un Quintana al traino potesse “rubare” la tappa stava dissuadendo dal tirare anche Pinot e Kruijwijk, interessati soprattutto al trionfo di giornata. Yates quindi doveva lavorare in testa da solo, con minor efficacia e maggior affaticamento. Ma la Movistar doveva esibire la fedeltà di Quintana alla causa di Valverde, non bastava metterla in atto, andava sceneggiata: dunque quando Carapaz si esaurisce viene fermato Quintana per fargli tirare il gruppo inseguitore. Risultato? Davanti si crea l’accordo e così tirano in tre contro uno solo dietro. Deficit in distacco ancor maggiore. Al di là di ogni ragionamento e sviluppo di corsa, si direbbe che in chiave strategica si sia spenta del tutto la luce nel team. Questo è un aneddoto, ma le circostanze di corsa ambigue e controproducenti sono state infinite lungo le tre settimane. Incredibile, con due atleti così, benché non in gran forma, farli finire quinto e ottavo. Probabilmente una struttura, appunto, molto famigliare, nonché molto nazionale – il che equivale sempre più a provinciale, quanto a mentalità – sta pagando l’incapacità di rinnovarsi. I vivai della penisola e d’oltremare non garantiranno per sempre un livello di talento adeguato a compensare il deficit in ammiraglia, specie perché c’è già chi preferisce non guardare in Movistar.
Idee poco chiare, ma con ben minore gravità, anche in casa Astana, dove almeno c’è stata grandissima propositività. Forse la sagacia avrebbe contribuito a migliorare leggermente l’esito finale, comunque lusinghiero per il sempre coraggioso Superman López, al secondo podio in GT del 2018, già terzo al Giro e ora alla Vuelta. Niente male per un ventiquattrenne, anche se con i colombiani aleggia sempre lo spettro della precocità che prelude a un plateau nella resa.
Impeccabile invece la Mitchelton Scott: e nel grande giro meno da fondisti che si ricordi in parecchi anni, Simon Yates non si fa tremare il polso – né le gambe. Bello vedere un leader che corre in modo aggressivo ma non arruffone e scapicollato. Certamente sta godendo del vento in poppa del ciclismo anglosassone, che vive un momento davvero peculiare, ma il talento dell’atleta è innegabile. Una bella rivincita dopo il Giro sperperato: fra l’altro commentando la diretta TV spagnola Purito Rodríguez rivela di aver pizzicato proprio Simon che al Giro si abbuffava di hamburger nel giorno di riposo. Un’imprudenza, una supponenza, oppure la coscienza di recitare un copione in qualche modo già scritto? Ad ogni modo, veder correre Simon Yates è un piacere, e fa altrettanto piacere, quindi, che abbia riportato a casa un giusto premio.
Stesso discorso per il pupillo di Contador, il maiorchino Enric Mas: ancora un U23, non si perita di incrociare le spade alla pari con i migliori, è una condotta garibaldina il giusto gli vale un clamoroso secondo posto, ancor più notevole perché venuto dopo alcuni problemi di salute a metà Vuelta. Ma del vento in poppa della Quickstep abbiamo già detto parlando di Viviani, quindi non c’è bisogno di ripetersi: è vero tuttavia che il comparto tecnico dello squadrone belga suole dare il meglio nella caccia di tappe e gare di un giorno, più che in classifica, specie parlando di GT. Molti promettenti atleti da classifica si sono anzi visti tarpare le ali in quel contesto: auguriamoci che non sia così anche per questo giovane fenomeno con una marcia in più.
Chiudiamo con un’annotazione sull’andamento generale dei team nel ciclismo attuale: è leggermente perturbante l’oligopolio a cui si assiste, solo in parte coincidente con la diseguaglianza economica fra le squadre. È a parte il caso incommentabile del Team Sky: curioso che quando non puntano l’obiettivo, come a questa Vuelta, i loro atleti altrove fenomenali in appoggio se non come punte, si spengano proprio del tutto, a stento il migliore fa una top 15, quando in altre circostanze fanno top ten pur appoggiando il capitano; e, pur provandoci alla morte, non vincono nemmeno una tappa! Sarà tutta mentalizzazione, o un tentativo maldestro di lasciare almeno le briciole agli altri. A parte Sky, dicevo, sorprende un po’ vedere quanto i team paiano brillare o avere una brutta annata “in blocco”. La Quickstep vince ovunque, e qui pesca uno stupefacente secondo posto in generale (oltre alle vittorie di tappa). La Mitchelton Scott è terza assoluta per numero di vittorie in stagione, ed eccola qui dominante. Grande annata pure per la Lotto NL-Jumbo, confermata da una Vuelta brillante per Krujiswijk, “solo” quarto (comunque pareggia il suo miglior risultato di sempre in un grande giro…) ma, soprattutto, primo fra i reduci dal Tour de France, specialmente dispensioso nel suo caso. La FDJ si riscopre squadra plurivittoriosa e il buon Pinot torna ai livelli che gli competono. L’altra faccia della medaglia sono lo sbando della UAE Emirates, con la quale cola a picco Aru, o i giri a vuoto della Katusha.
Quel che per un tifoso di calcio sarebbe semplicemente logico, nel ciclismo lo è leggermente meno, o forse lo diventerà sempre di più col tempo: i ciclisti di norma si allenano con propri gruppi di uscite spesso trasversali, talora hanno preparatori propri, dunque non dovrebbero riflettere con tanta nettezza un andamento “di squadra”. Evidentemente, però, sta diventando sempre più cruciale l’impostazione da parte dello staff tecnico centrale: forse saranno i soggiorni in altura, quelli sì gestiti dalle squadre e non in proprio, forse sarà la sempre maggior integrazione di preparatori tecnici negli organici, forse è l’imitazione del Team Sky… di fatto quel che accade è che in una prova di forma come è la crono, si sarebbe potuto prevedere con largo anticipo chi avrebbe sfornato una controprestazione rispetto ai propri standard e chi una overperformance. Sostanzialmente, in funzione del team.
Questo aspetto ha sfaccettature positive, poiché l’atleta è più controllato e c’è più professionalizzazione nella sua gestione: tuttavia il rischio per lo sport è che le diseguaglianze già pesanti dettate dagli scompensi economici vengano ulteriormente ingigantite da questo “effetto squadra”, che sembra capace da un anno all’altro, perfino nella stessa struttura (che però magari cambia preparazione o preparatori), di tarpare le ali o far rinascere il singolo atleta. Non solo c’è il pericolo di compromettere la delicatissima equazione fra sport individuale e sport di squadra di cui vive il ciclismo, specie il ciclismo appassionato che si affeziona all’eroismo individuale; ma oltrettutto aleggia lo spettro di una competizione ancor più ridotta a un oligopolio, con dinamiche dunque molto incanalate e controllabili.
Questa Vuelta è stata frizzante, aperta grazie alla classifica corta, e con piccole (piccole!) sorprese di giornata, insomma il paradiso degli scommettitori. Ma per chi il ciclismo ama guardarlo e seguire i sussulti drammatici che questo sport sa offrire, c’è stato poco sugo, solo qualche assaggino sferificato qua e là.

Gabriele Bugada

ORDINE D’ARRIVO

1 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 2:21:28
2 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
3 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo
4 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo
5 Marc Sarreau (Fra) Groupama-FDJ
6 Jon Aberasturi Izaga (Spa) Euskadi Basque Country-Murias
7 Simone Consonni (Ita) UAE Team Emirates
8 Matteo Trentin (Ita) Mitchelton-Scott
9 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
10 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data
11 Max Walscheid (Ger) Team Sunweb
12 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Soudal
13 Aritz Bagues Kalparsoro (Spa) Euskadi Basque Country-Murias
14 Luka Mezgec (Slo) Mitchelton-Scott
15 Omar Fraile (Spa) Astana Pro Team
16 Nelson Andres Soto Martinez (Col) Caja Rural-Seguros RGA
17 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team
18 Jesus Ezquerra Muela (Spa) Burgos BH
19 Ivan Garcia (Spa) Bahrain-Merida
20 Luis Guillermo Mas Bonet (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
21 Eduard Prades Reverter (Spa) Euskadi Basque Country-Murias
22 Jorge Cubero Galvez (Spa) Burgos BH
23 Jhonatan Restrepo (Col) Katusha-Alpecin
24 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
25 Wilco Kelderman (Ned) Team Sunweb
26 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors
27 Ion Izagirre (Spa) Bahrain-Merida
28 Jonathan Lastra Martinez (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
29 Nicolas Roche (Irl) BMC Racing Team
30 Tony Gallopin (Fra) AG2R La Mondiale
31 Reto Hollenstein (Swi) Katusha-Alpecin
32 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott
33 Gorka Izagirre (Spa) Bahrain-Merida
34 Pavel Kochetkov (Rus) Katusha-Alpecin
35 Benjamin King (USA) Dimension Data
36 Victor Campenaerts (Bel) Lotto Soudal
37 Jay McCarthy (Aus) Bora-Hansgrohe
38 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
39 Rudy Molard (Fra) Groupama-FDJ
40 Enric Mas (Spa) Quick-Step Floors
41 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
42 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team
43 Michael Albasini (Swi) Mitchelton-Scott
44 Imanol Erviti (Spa) Movistar Team
45 Antonio Molina Canet (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
46 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo
47 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ
48 Mickael Delage (Fra) Groupama-FDJ
49 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo
50 Rigoberto Uran (Col) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
51 Steven Kruijswijk (Ned) LottoNL-Jumbo
52 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates
53 Floris De Tier (Bel) LottoNL-Jumbo
54 Luka Pibernik (Slo) Bahrain-Merida
55 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Sunweb
56 Daniel Moreno (Spa) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
57 Sergio Henao (Col) Team Sky
58 Nairo Quintana (Col) Movistar Team
59 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Hansgrohe
60 Nans Peters (Fra) AG2R La Mondiale
61 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
62 Simon Clarke (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
63 José Mendes (Por) Burgos BH
64 Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates
65 Michael Schwarzmann (Ger) Bora-Hansgrohe
66 Nicholas Schultz (Aus) Caja Rural-Seguros RGA
67 Cristian Rodriguez Martin (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
68 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team
69 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
70 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
71 Nikita Stalnov (Kaz) Astana Pro Team
72 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
73 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates
74 Léo Vincent (Fra) Groupama-FDJ
75 Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky
76 Tao Geoghegan Hart (GBr) Team Sky
77 Edward Ravasi (Ita) UAE Team Emirates
78 Mikel Bizkarra Etxegibel (Spa) Euskadi Basque Country-Murias
79 Merhawi Kudus (Eri) Dimension Data
80 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
81 Joey Rosskopf (USA) BMC Racing Team
82 Winner Anacona (Col) Movistar Team
83 Damien Howson (Aus) Mitchelton-Scott
84 Oscar Rodriguez Garaicoechea (Spa) Euskadi Basque Country-Murias
85 Jesus Herrada (Spa) Cofidis, Solutions Credits
86 Daniele Bennati (Ita) Movistar Team
87 Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe
88 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
89 Andrey Amador (CRc) Movistar Team
90 Sander Armee (Bel) Lotto Soudal
91 Hector Saez Benito (Spa) Euskadi Basque Country-Murias
92 Amanuel Ghebreigzabhier (Eri) Dimension Data
93 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott
94 Alex Edmondson (Aus) Mitchelton-Scott
95 Stephane Rossetto (Fra) Cofidis, Solutions Credits
96 Martijn Tusveld (Ned) Team Sunweb 0:00:19
97 Sergio Pardilla Bellon (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
98 Jose Herrada (Spa) Cofidis, Solutions Credits
99 Lars Boom (Ned) LottoNL-Jumbo
100 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo
101 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida
102 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale
103 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
104 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin
105 David De La Cruz (Spa) Team Sky 0:00:24
106 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:00:28
107 Michael Storer (Aus) Team Sunweb
108 Jai Hindley (Aus) Team Sunweb
109 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors
110 Dries Devenyns (Bel) Quick-Step Floors
111 Tiesj Benoot (Bel) Lotto Soudal 0:00:30
112 Sepp Kuss (USA) LottoNL-Jumbo
113 Sven Erik Bystrøm (Nor) UAE Team Emirates
114 Kasper Asgreen (Den) Quick-Step Floors 0:00:36
115 Tiago Machado (Por) Katusha-Alpecin 0:00:37
116 Nelson Oliveira (Por) Movistar Team
117 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb
118 Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida 0:00:40
119 Alex Aranburu Deba (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
120 Garikoitz Bravo Oiarbide (Spa) Euskadi Basque Country-Murias
121 Pablo Torres Muiño (Spa) Burgos BH
122 Jetse Bol (Ned) Burgos BH
123 Oscar Cabedo Carda (Spa) Burgos BH
124 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe
125 Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team
126 Stephen Cummings (GBr) Dimension Data
127 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
128 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team
129 Pierre Rolland (Fra) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
130 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team
131 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal
132 Jelle Wallays (Bel) Lotto Soudal
133 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team
134 Mathias Le Turnier (Fra) Cofidis, Solutions Credits
135 Ian Boswell (USA) Katusha-Alpecin
136 Igor Anton (Spa) Dimension Data
137 Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo 0:00:49
138 Richie Porte (Aus) BMC Racing Team 0:00:54
139 Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky
140 Diego Rubio Hernandez (Spa) Burgos BH
141 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data 0:00:58
142 Sebastian Langeveld (Ned) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
143 Thomas Leezer (Ned) LottoNL-Jumbo 0:01:04
144 Adam Yates (GBr) Mitchelton-Scott
145 Julien Duval (Fra) AG2R La Mondiale
146 Pieter Serry (Bel) Quick-Step Floors 0:01:06
147 Mikel Iturria Segurola (Spa) Euskadi Basque Country-Murias
148 Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe 0:01:10
149 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo 0:01:12
150 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo
151 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
152 Antoine Duchesne (Can) Groupama-FDJ 0:01:30
153 Louis Meintjes (RSA) Dimension Data 0:01:32
154 Benjamin Thomas (Fra) Groupama-FDJ 0:02:06
155 Kenneth Vanbilsen (Bel) Cofidis, Solutions Credits
156 Matthias Brändle (Aut) Trek-Segafredo 0:02:24
157 Loic Chetout (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:04:08
158 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:04:10

CLASSIFICA GENERALE

1 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott 82:05:58
2 Enric Mas (Spa) Quick-Step Floors 0:01:46
3 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:02:04
4 Steven Kruijswijk (Ned) LottoNL-Jumbo 0:02:54
5 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:04:28
6 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ 0:05:57
7 Rigoberto Uran (Col) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:06:07
8 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:06:51
9 Ion Izagirre (Spa) Bahrain-Merida 0:11:09
10 Wilco Kelderman (Ned) Team Sunweb 0:11:11
11 Tony Gallopin (Fra) AG2R La Mondiale 0:12:10
12 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Hansgrohe 0:14:06
13 Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe 0:17:57
14 Rudy Molard (Fra) Groupama-FDJ 0:25:40
15 David De La Cruz (Spa) Team Sky 0:28:02
16 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo 0:30:00
17 Mikel Bizkarra Etxegibel (Spa) Euskadi Basque Country-Murias 0:35:46
18 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team 0:39:53
19 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott 0:45:32
20 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin 0:51:36
21 Jesus Herrada (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:57:15
22 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe 0:57:29
23 Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates 1:03:07
24 Benjamin King (USA) Dimension Data 1:03:40
25 Cristian Rodriguez Martin (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 1:06:26
26 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 1:11:04
27 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team 1:12:49
28 Sergio Henao (Col) Team Sky 1:13:07
29 Gorka Izagirre (Spa) Bahrain-Merida 1:14:48
30 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo 1:17:39
31 Merhawi Kudus (Eri) Dimension Data 1:19:54
32 Jai Hindley (Aus) Team Sunweb 1:21:38
33 Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team 1:22:46
34 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:23:13
35 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 1:24:17
36 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 1:28:52
37 Amanuel Ghebreigzabhier (Eri) Dimension Data 1:30:43
38 Daniel Moreno (Spa) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:32:59
39 Edward Ravasi (Ita) UAE Team Emirates 1:34:57
40 Nicolas Roche (Irl) BMC Racing Team 1:36:40
41 Floris De Tier (Bel) LottoNL-Jumbo 1:42:58
42 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 1:43:23
43 Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky 1:43:49
44 Igor Anton (Spa) Dimension Data 1:52:53
45 Adam Yates (GBr) Mitchelton-Scott 1:54:33
46 Simon Clarke (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:55:01
47 Luis Guillermo Mas Bonet (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 1:56:06
48 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team 1:57:26
49 Sergio Pardilla Bellon (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 1:57:41
50 Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida 1:58:18
51 Oscar Rodriguez Garaicoechea (Spa) Euskadi Basque Country-Murias 1:58:53
52 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 2:01:13
53 Pavel Kochetkov (Rus) Katusha-Alpecin 2:01:36
54 Stephane Rossetto (Fra) Cofidis, Solutions Credits 2:01:43
55 Reto Hollenstein (Swi) Katusha-Alpecin 2:04:03
56 Pierre Rolland (Fra) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 2:04:34
57 Jose Herrada (Spa) Cofidis, Solutions Credits 2:05:41
58 Louis Meintjes (RSA) Dimension Data 2:06:00
59 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida 2:08:54
60 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates 2:09:59
61 Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo 2:11:02
62 Tao Geoghegan Hart (GBr) Team Sky 2:13:56
63 Omar Fraile (Spa) Astana Pro Team 2:14:33
64 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team 2:18:54
65 Sepp Kuss (USA) LottoNL-Jumbo 2:20:11
66 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 2:21:43
67 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 2:22:10
68 Eduard Prades Reverter (Spa) Euskadi Basque Country-Murias 2:24:10
69 Winner Anacona (Col) Movistar Team 2:25:25
70 Damien Howson (Aus) Mitchelton-Scott 2:29:16
71 Nelson Oliveira (Por) Movistar Team 2:30:07
72 Nans Peters (Fra) AG2R La Mondiale 2:30:11
73 Sander Armee (Bel) Lotto Soudal 2:30:18
74 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team 2:35:49
75 Nicholas Schultz (Aus) Caja Rural-Seguros RGA 2:39:38
76 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 2:40:14
77 Léo Vincent (Fra) Groupama-FDJ 2:43:29
78 Aritz Bagues Kalparsoro (Spa) Euskadi Basque Country-Murias 2:45:48
79 Tiago Machado (Por) Katusha-Alpecin 2:48:38
80 Martijn Tusveld (Ned) Team Sunweb 2:49:31
81 Joey Rosskopf (USA) BMC Racing Team 2:51:48
82 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data 2:55:03
83 José Mendes (Por) Burgos BH 2:57:10
84 Richie Porte (Aus) BMC Racing Team 2:57:17
85 Hector Saez Benito (Spa) Euskadi Basque Country-Murias 2:57:30
86 Oscar Cabedo Carda (Spa) Burgos BH 2:58:27
87 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 2:59:30
88 Pieter Serry (Bel) Quick-Step Floors 3:00:05
89 Jorge Cubero Galvez (Spa) Burgos BH 3:03:35
90 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale 3:04:42
91 Jay McCarthy (Aus) Bora-Hansgrohe 3:05:02
92 Imanol Erviti (Spa) Movistar Team 3:10:45
93 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 3:10:46
94 Dries Devenyns (Bel) Quick-Step Floors 3:14:01
95 Tiesj Benoot (Bel) Lotto Soudal 3:14:12
96 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 3:15:09
97 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 3:21:54
98 Jesus Ezquerra Muela (Spa) Burgos BH 3:27:49
99 Ivan Garcia (Spa) Bahrain-Merida 3:28:51
100 Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky 3:30:00
101 Jetse Bol (Ned) Burgos BH 3:35:55
102 Victor Campenaerts (Bel) Lotto Soudal 3:43:36
103 Mikel Iturria Segurola (Spa) Euskadi Basque Country-Murias 3:45:05
104 Nikita Stalnov (Kaz) Astana Pro Team 3:46:29
105 Jhonatan Restrepo (Col) Katusha-Alpecin 3:47:21
106 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 3:55:56
107 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates 3:56:34
108 Alex Aranburu Deba (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 3:57:33
109 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb 3:58:38
110 Mathias Le Turnier (Fra) Cofidis, Solutions Credits 4:00:26
111 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team 4:02:14
112 Mickael Delage (Fra) Groupama-FDJ 4:02:45
113 Sven Erik Bystrøm (Nor) UAE Team Emirates 4:06:25
114 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Soudal 4:08:34
115 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Sunweb 4:11:01
116 Garikoitz Bravo Oiarbide (Spa) Euskadi Basque Country-Murias 4:12:25
117 Michael Storer (Aus) Team Sunweb 4:12:32
118 Michael Albasini (Swi) Mitchelton-Scott 4:15:40
119 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 4:16:05
120 Antonio Molina Canet (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 4:18:48
121 Benjamin Thomas (Fra) Groupama-FDJ 4:22:41
122 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data 4:22:54
123 Jonathan Lastra Martinez (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 4:26:51
124 Stephen Cummings (GBr) Dimension Data 4:27:54
125 Matteo Trentin (Ita) Mitchelton-Scott 4:28:10
126 Ian Boswell (USA) Katusha-Alpecin 4:28:13
127 Antoine Duchesne (Can) Groupama-FDJ 4:29:30
128 Sebastian Langeveld (Ned) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 4:31:50
129 Pablo Torres Muiño (Spa) Burgos BH 4:34:43
130 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo 4:37:11
131 Marc Sarreau (Fra) Groupama-FDJ 4:38:36
132 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo 4:38:47
133 Daniele Bennati (Ita) Movistar Team 4:45:32
134 Kasper Asgreen (Den) Quick-Step Floors 4:48:07
135 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo 4:49:50
136 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo 4:52:40
137 Kenneth Vanbilsen (Bel) Cofidis, Solutions Credits 4:53:07
138 Diego Rubio Hernandez (Spa) Burgos BH 4:53:48
139 Thomas Leezer (Ned) LottoNL-Jumbo 4:53:56
140 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo 4:54:29
141 Luka Mezgec (Slo) Mitchelton-Scott 4:55:25
142 Luka Pibernik (Slo) Bahrain-Merida 4:56:19
143 Jelle Wallays (Bel) Lotto Soudal 4:56:42
144 Loic Chetout (Fra) Cofidis, Solutions Credits 5:00:35
145 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 5:01:37
146 Jon Aberasturi Izaga (Spa) Euskadi Basque Country-Murias 5:01:45
147 Simone Consonni (Ita) UAE Team Emirates 5:02:02
148 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors 5:07:42
149 Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe 5:09:59
150 Michael Schwarzmann (Ger) Bora-Hansgrohe 5:10:42
151 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 5:13:26
152 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors 5:13:46
153 Lars Boom (Ned) LottoNL-Jumbo 5:19:07
154 Nelson Andres Soto Martinez (Col) Caja Rural-Seguros RGA 5:20:28
155 Alex Edmondson (Aus) Mitchelton-Scott 5:24:24
156 Max Walscheid (Ger) Team Sunweb 5:25:57
157 Julien Duval (Fra) AG2R La Mondiale 5:42:01
158 Matthias Brändle (Aut) Trek-Segafredo 5:53:31

Simon Yates vince la 73a edizione del Giro di Spagna (foto Bettini)

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