TRA FATTI E MISFATTI ARU C’È, MA VINCE EIKING
In una tappa dove anche un’ammiraglia ha “speronato” gli uomini in fuga, la vittoria è andata al norvegese della Wanty-Groupe Gobert. Ancora in luce Fabio Aru.
La Chimay – La Roche-en-Ardenne, terza tappa del Tor de Wallonie 2018, rischia di passare agli annali più per fatti extrasportivi che per la vittoria del norvegese della Wanty-Groupe Gobert, Odd Christian Eiking, autore di un’azione da finisseur nelle ultimissime fasi di gara.
Non può passare inosservato e destare un po’ di scalpore quanto accaduto a Alex Kirsch (WB Aqua Protect Veranclassic) ed Edward Planckaert (Sport Vlaanderen-Baloise), autori della fuga nata al km 25 insieme a Lionel Taminiaux (AGO-Aqua Service). Dopo aver staccato quest’ultimo i due sono stati impossibilitati a proseguire la loro azione perché urtati dall’ammiraglia della squadra di Planckaert che, ironia della sorte, è stato il più rapido a risalire in sella e a proseguire l’azione mentre il suo compagno di fuga ha faticato non poco a riprendere il via. Con questi presupposti la loro azione si è così esaurita, aprendo di fatto una nuova fase di gara, il cui momento clou avviene sulla Côte du Pied Mont.
Su questa salita, poco meno di 3 Km al 6,8%, la Quick-Steep forza l’andatura favorendo la nascita di un gruppetto con James Knox (Quick-Step Floors), Viacheslav Kuznetsov (Katusha – Alpecin), Jhonatan Narváez (Quick-Step Floors), Pieter Serry (Quick-Step Floors) e il leader della classifica Tim Wellens (Lotto Soudal). Sui cinque si riportano altrettanti elementi fra i quali Fabio Aru (UAE-Team Emirates) Proprio il sardo ha provato in due di occasioni l’azione solitaria, senza però riuscire ad incidere. Meglio va al norvegese Odd Christian Eiking (Wanty – Groupe Gobert) che riesce a rendersi irraggiungibile a circa 4 km dall’arrivo e va a conquistare la tappa in solitaria, con una manciata di secondi su Quinten Hermans (Telenet Fidea Lions) che ha regolato Lorrenzo Manzin (Vital Concept Cycling Club), Joeri Adams (Pauwels Sauzen-Vastgoedservice) e Narváez. Wellens, ottavo, continua a indossare la maglia gialla con 4″ secondi su Serry e 6″ sul francese Quentin Pacher (Vital Concept Cycling Club). Da segnalare che è stato proprio il leader della classifica a rintuzzare gli attacchi di Aru, oggi salito di una posizione e attualmente ottavo a 10″ dal leader della corsa belga.
Mario Prato