TOURBILLON A LA ROSIÈRE
luglio 18, 2018
Categoria: Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali
Thomas tappa e maglia. Froome stacca Nibali di 39″ – Google omaggia Bartali. Oggi avrebbe compiuto 104 anni (Gazzetta dello Sport)
Tour de France: Thomas vince l’11ª tappa ed è la nuova maglia gialla (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome – Geraint Thomas
Thomas takes leader’s yellow jersey after Team Sky deliver knockout blow (The Daily Telegraph)
Thomas claims yellow jersey with Froome left over a minute behind (The Independent)
Geraint Thomas powers into lead of Tour de France on finest day of road career (The Times)
Colombia – Nairo Quintana
Nairo perdió 43 segundos con Froome en la etapa 11 del Tour de Francia (El Tiempo)
Un Sky demoledor: Geraint Thomas ganó la undécima etapa del Tour y Froome llegó tercero – Análisis de Jhon Jaime Osorio: Nairo Quintana ya es noveno en la general del Tour de Francia – “No nos encontramos como esperábamos”, reconoce Nairo Quintana – Egan Bernal, un escudero de lujo para Froome (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Thomas fait coup double – Bardet: «J’ai fait une erreur» – Quand Froome attendait Wiggins – Kittel et Cavendish hors délais – Aux origines du maillot à pois – Jusqu’où ça compte le général? – Pozzovivo: «Froome n’est pas à l’abri» (L’Equipe)
Tour de France: Geraint Thomas vainqueur à la Rozière et en jaune (Le Figaro)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“Trenino Thomas”
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Bourg-Saint-Maurice: cielo sereno, 25.9°C (percepiti 27°C), vento debole da W (4-5 Km/h), umidità al 51%
Saint-Jean-de-Maurienne (traguardo volante – Km 91): cielo sereno, 27.1°C (percepiti 28°C), vento debole da NNE (8-9 Km/h), umidità al 52%
Alpe d’Huez: previsioni non disponibili
LA TAPPA CHE VERRÀ: BOURG-SAINT-MAURICE – ALPE D’HUEZ (175.5 Km)
Erano due anni che il Tour non si abbarbicava su per i ventun tornanti sopra Le Bourg-d’Oisans e già se ne sentiva la mancanza. L’attesa per i grandi appassionati di ciclismo è terminata e domani il Tour tornerà a far scalo all’Alpe d’Huez per la 30a volta nella storia, capolinea della terza ed ultima frazione alpina, sulla carta la più dura del lotto. Complessivamente si dovranno affrontare ben 71.5 Km di salita, distribuiti tra 4 ascese, cominciando dai 2000 metri spaccati del Col de la Madeleine (25.3 Km al 6.2%), sul quale si scollinerà a 53 Km dalla partenza. Tetto della tappa saranno i 2067 metri del successivo Col de la Croix-de-Fer, che è anche la salita più lunga di giornata (29 Km al 5.2%) e che sarà anticipata dalle breve ma spettacolare ascesa dei Lacets de Montvernier (3.4 Km al 8.2%). In vetta alla Croix mancheranno quasi 55 Km al traguardo, di discesa e pianura fino al panello dei -14 all’arrivo, subito dopo il quali inizieranno i 13800 metri conclusivi che salgono all’8.1% di pendenza media verso uno degli approdi più prestigiosi della storia del ciclismo. Verosimilmente, considerato l’andazzo delle ultime corse, i migliori dovrebbe sfidarsi apertamente solo lungo l’ultima, mitica ascesa.
I PRECEDENTI
Bourg-Saint-Maurice, località di villeggiatura situata nella valle dell’Isère, ha all’attivo 3 arrivi di tappa del Tour de France, il primo dei quali fu quello di una durissima cronometro individuale lunga 64.5 Km che fu proposta nel 1939 con partenza da Bonneval-sur-Arc e passaggio ai 2764 metri del Col de l’Iseran: il più veloce fu Sylvère Maes, che impiegò poco meno di 2 ore a completare il percorso, ad una media di 33.5 Km/h. Si tornerà a Bourg-Saint-Maurice nel 2009, quandi si impose il francese Sandy Casar mentre nel 1996 il traguardo fu in salita, presso la stazione di sport invernali di Les Arcs, al termine di una tappa conquistata dal francese Luc Leblanc e rimasta nella storia perchè rappresentò la chiusura dell’era Indurain al Tour.
L’Alpe d’Huez, dove alle olimpiadi invernali di Grenoble del 1968 si svolsero le gare di bob terminate con la conquista della medaglia d’oro da parte dell’italiano Mario Armano, è stata scoperta dal Tour nel 1952 e battezzata dal campionissimo Fausto Coppi. Nonostante questo esordio con il “botto”, non scattò subito la scintilla con la corsa francese che la proporrà per la seconda volta solo 24 anni più tardi e da allora sarà amore a prima vista, nonostante la vittoria quel giorno non sia andata ad un corridore transalpino ma all’olandese Joop Zoetemelk. Lassù abbiamo ottenuto complessivamente sette vittorie – l’ultima con Guerini nel 1999 – e per questo è stata soprannominata “Alpe degli italiani”, anche se il record di affermazioni, otto in tutto, spetta proprio agli olandesi. L’ultimo “tulipano” ad imporsi all’Alpe è stato Gert-Jan Theunisse nel 1989 mentre l’ultima volta, nel 2015, ad alzare le braccia al cielo fu il francese Thibaut Pinot.
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Stefano: “La gran mamma di Sagan” (nonna)
Garzelli: “I giovini”
Martinello: “Profilo altrimetrico”
Pancani: “Va al ricomporsi al gruppetto di testa” (ricongiungersi)
Martinello: “I quasi 17 chili che portano al traguardo”
Martinello: “Ventitreiesimo”
Martinello: “Ha chiesto di sollacitare l’andatura”
Martinello: “Questo gruppo che sta occupando l’ultima posizione del gruppo”
De Stefano: “Ogni 35 ore c’è un morto in bicicletta sulle strade” (Zombi 2 la vendetta)
De Stefano: “Stefano Garzello”
De Stefano: “Marco Casartelli” (Fabio)
Televideo: “Albertiville” (Albertville)
Televideo: “Dumoolin” (Dumoulin)
Le Figaro (quotidiano francese): “La Rozière” (La Rosière, un “rozière” è un tipo di mongolfiera)
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo dell’undicesima tappa
1° Rick Zabel
2° Marcel Sieberg a 2′07″
3° Timo Roosen a 2′10″
4° Amund Grondahl Jansen s.t.
5° Tony Gallopin s.t.
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 12° a 3′36″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Amund Grondahl Jansen a 13′28″
3° Dylan Groenewegen a 14′43″
4° Jay Robert Thomson a 16′14″
5° Timo Roosen a 18′03″
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 9° a 27′55″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
21 LUGLIO 1998 – 10a TAPPA: PAU – LUCHON (196.5 Km)
PANTANI: PRIMO SCOSSONE AL TOUR
In attesa dell’odierno arrivo in salita, il romagnolo fa le prove e negli ultimi chilometri stacca Ullrich, nuova maglia gialla
Il Pirata ha piantato il tedesco a 2 Km dall’ultima vetta: e dopo la discesa ha conservato 23” – Tappa a Massi – Scandalo doping: “In Italia facile procurarsi l’Epo” – Marco, detto anche il Piangina – Si lamenta: posso solo arrivare secondo
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)