TOURBILLON A ROUBAIX
luglio 16, 2018
Categoria: Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali
A Roubaix vince Degenkolb. Froome e Nibali si salvano (Gazzetta dello Sport)
Tour, la «Mini-Roubaix» è durissima: sul pavé cade anche Froome – Vince Degenkolb, Nibali e Froome superano l’esame (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome
John Degenkolb triumphs after Richie Porte crashes out on day of chaos on cobblesh (The Daily Telegraph)
Porte abandons Tour de France as Froome suffers crash on cobbles (The Independent)
Chris Froome and Richie Porte both crash as Greg van Avermaet extends Tour de France lead (The Times)
Colombia – Nairo Quintana
Degenkolb ganó la etapa del pavé del Tour; Van Avermaet sigue de líder – ‘La sensación después del pavé es buena’: Gaviria – ‘La fuerza nos sigue acompañando, hay que tener tranquilidad’: Nairo – ‘Me siento con muchas ganas de llegar a la montaña’: Froome – Richie Porte se cayó y abandonó el Tour de Francia (El Tiempo)
Rigoberto Urán, el más damnificado de la etapa de pavé del Tour de Francia (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Degenkolb gagne, Van Avermaet capitalise – Où en sont les leaders? – Bardet: «C’est un miracle» – «Ça aurait fait une belle photo» – Degenkolb: «Un goût de déjà vu» – Les images fortes des pavés (L’Equipe)
Degenkolb, Porte, Bardet : ce qu’il faut retenir de la 9e étape du Tour – Degenkolb s’impose, grosse frayeur pour Bardet(Le Figaro)
Belgio – Greg Van Avermaet
Doorbraak in toekomst Van Avermaet: teambaas BMC rondt sponsordeal af – Drama voor BMC in Tour: kopman Porte valt zwaar en geeft op – Touranalyse: Etappes zoals die van vrijdag zijn niet meer van deze tijd – Hoe kan dit? Filmpje van wiel dat blijft draaien in de Tour roept vragen op (Het Nieuwsblad)
Degenkolb s’impose sur les pavés devant Van Avermaet et Lampaert, 5 Belges dans le top 10! – Analyse de la 9e étape : la grande lessiveuse des pavés – Greg Van Avermaet restera dans la structure BMC en 2019 – Les terribles images de Porte, en pleurs, lors de son abandon sur le Tour de France (La Dernière Heure/Les Sports)
Germania – John Degenkolb
Erster deutscher Tagessieg – John Degenkolb gewinnt neunte Etappe (Berliner Zeitung)
Tour de France 2018: John Degenkolb gewinnt Kopfsteinpflaster-Etappe (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“Galop infernal” (Jacques Offenbach)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Annecy: nubi sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 24.9°C, vento debole da NW (8-11 Km/h), umidità al 65%
La Clusaz (Km 48.5): temporale con piogge modeste e schiarite (0.3 mm), 19.5°C, vento debole da NW (6-8 Km/h), umidità al 72%
Le Grand-Bornand: piogge modeste e schiarite (0.1 mm), 19.3°C, vento debole da N (6-10 Km/h), umidità al 72%
LA TAPPA CHE VERRÀ: ANNECY – LE GRAND-BORNAND (158.5 Km)
Dalle pietre alle polvere, nella prima frazione alpina anche il Tour riscoprirà il perduto sapore dello sterrato, tornato di moda grazie all’intuizione di Carmine Castellano di dare il vita alla “Strade bianche” e di portare il Giro d’Italia sul Colle delle Finestre. Così, dopo il giorno di riposo, i partecipanti alla Grande Boucle si trovanno a pedalare sui 1800 metri sterrati dell’altopiano delle Glières, subito dopo averne scollinato l’inedita ascesa (asfaltata), che è una sorta di “mini Zoncolan” perchè la pendenza media è molto simile (11.2%, contro l’11.9% del monte friulano) mentre la salita è più corta di 4 Km. I successivi 52 Km privi di difficoltà (a parte il breve e pedalabile Col des Fleuries) potrebbero vanificarne gli effetti, ma chi sarà riuscito a rientrare nel gruppo dei migliori rischierà di pagare lo sforzo nel finale, quando la strada tornerà a salire in maniera impegnativa: negli ultimi 37 Km, infatti, si dovranno affrontare – una dietro l’altra, senza respiro – le ascese di prima categoria dirette al Col de Romme (8.8 Km all’8,9%) e al Col de la Colombière (7.5 Km all’8,5%), con quest’ultima collocata a 14.5 Km dal traguardo.
I PRECEDENTI
Annecy, città capoluogo del dipartimento dell’Alta Savoia affacciata sulle rive settentrionali dell’omonimo lago (il secondo della Francia per estensione) è stata sede d’arrivo in tre occasione. La prima volta, nel 1939, ospitò l’ultimo traguardo di una frazione suddivisa in ben tre semitappe, dove quella centrale era una tremenda tappa a cronometro di 64 Km che prevedeva di transitare in vetta all’Iseran: ad imporsi ad Annecy fu l’olandese Antoon van Schendel, al quale seguono nell’albo d’oro del Tour in questa località l’elvetico Rolf Graf nel 1959 e lo spagnolo Alberto Contador nel 2009
Sempre nell’Alta Savoia si trova la stazione di sport invernali de Le Grand-Bornand, nata come tale nel 1907. Il debutto al Tour risale al 1995, quando ospitò la partenza della prima frazione alpina di quell’edizione, terminata a La Plagne con il successo dell’elvetico Alex Zülle. Bisognerà aspettare il 2004 per vedere il primo arrivo di tappa in questo centro, conquistato da Lance Armstrong, il cui successo sarà molto successivamente cancellato dopo l’ammissione dell’uso di doping e non assegnato al corridore che terminò in seconda posizione, il tedesco Andreas Klöden. Il Tour farà poi ritorno a Le Grand-Bornand nel 2007, nel 2009 e nel 2013, quando ad imporsi saranno rispettivamente il tedesco Linus Gerdemann, il lussemburghese Fränk Schleck e il portoghese Rui Costa
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
TV Svizzera: “Un pavè dopo l’altro”
Pancani: “Così come nel 2017 e l’anno scorso”
Martinello: “Il vantaggio di 9 al comando”
De Stefano: “Può aver chances Van Gardener di tenere la maglia?” (la maglia gialla ce l’ha Van Avermaet)
Martinello: “Tutti i settori che pavè”
Pancani: “Una battuta appeno”
TV Svizzera: “Richie Froome”
Martinello: “Con le immagini siamo tornati nella testa della corsa”
Pancani: “Peter Saban”
Martinello: “La testa è entrata nel settore numero 3″
Martinello: “Vincolo da ogni libero” (libero da ogni vincolo)
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della nona tappa
1° Dimitri Claeys
2° Anthony Turgis s.t.
3° Damien Howson s.t.
4° Alexis Vuillermoz a 3′23″
5° Gianni Moscon a 3′28″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Jay Robert Thomson a 17′32″
3° Marcel Kittel a 20′03″
4° Anthony Turgis a 21′56″
5° Mark Renshaw a 22′49″
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 13° a 29′44″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
19 LUGLIO 1998 – 8a TAPPA: BRIVE-LA-GAILLARDE – MONTAUBAN (190.5 Km)
TAFI AD UN SOFFIO DALLA MAGLIA GIALLA
Rivoluzionata la classifica del Tour: un gruppetto va in fuga, fa caldo e Ullrich non reagisce
Secondo allo sprint dietro Durand, il nuovo leader è il francese Desbiens – Sacchi terzo – Come può vincere Uilrich: grande difesa, poi la crono di 52 Km – Come può vincere Pantani: tanti attacchi in salita in cerca del ko
ARCHIVIO “TOURBILLON”
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