VENDETTA WILLIAMS A PIAN DELLE FUGAZZE, MAGLIA A DONOVAN
Stephen Williams dopo aver perso la maglia rosa a Pergine Valsugana, si riscatta vincendo la tappa di Pian delle Fugazze. Nuovo capoclassifica Mark Donovan.
In un Giro d’Italia Under23 che continua a riservare sorprese, anche la settima tappa non è stata da meno. Dopo la “dormita” che gli è costata la maglia rosa sul traguardo di Pergine Valsugana, il gallese Stephen Williams ha conquistato la frazione con arrivo in salita al Pian delle Fugazze con una prova superlativa. Il portacolori della SEG Racing Academy sulla salita finale ha rimontato in solitaria i fuggitivi di giornata andando a cogliere il successo. Giornata difficile per il colombiano Alejandro Osorio (GW – Shimano), che vestiva la maglia rosa alla partenza da Schio e che sempre sulla stessa salita ha perso le ruote dei suoi più immediati inseguitori. La piccola débâcle gli è costata la leadership per soli 14″ ed ora il nuovo capoclassifica è il britannico Mark Donovan (Team Wiggins), 4° sul traguardo.
La prima tappa del trittico decisivo è stata animata per la quasi sua totalità dalla fuga di diciannove elementi: Francesco Romano (Team Colpack), Mikkel Bjerg e Jasper Philipsen (Hagens Berman Axeon), Edoardo Francesco Faresin (Zaf Euromobil Désirée Fior), Ward Jaspers (Lotto Soudal), Ilya Volkau (Team Pala Fenice), Giacomo Grechi (Iseo Serrature Rime), Jakob Dorigoni (General Store Bottoli), Luca Mozzato (Dimension Data for Qhubeka), Raffaele Radice e Francesco Di Felice (Gallina Colosio Eurofeed), Edoardo Affini (SEG Racing Academy), Michele Corradini (Mastromarco Sensi Nibali), Ivan Moreno e Martí Márquez (Equipo Lizarte), Sven Burger (Tirol Cycling Team), Marlon Gaillard e Mathieu Burgaudeau (Vendée U Pays de la Loire) e Matteo Moschetti (Polartec-Kometa).
Corradini – tra i componenti della fuga, che ha raggiunto un vantaggio di quasi 4 minuti – passa per primo all’Intergiro di Schio è va a conquistare la maglia azzurra di leader della speciale classifica, mentre Faresin, transitando per primo sia sul Passo Xon, sia sul Passo Zovo, si rimpossessa della maglia verde dei GPM che aveva perso dopo la tappa di Pergine Valsugana.
La salita finale, però, cambia decisamente le carte in tavola. Il vantaggio dei fuggitivi continua a diminuire, mentre nel gruppo maglia rosa Stephen Williams scalpita. L’attacco del gallese non lascia scampo alle ormai residue speranze dei battistrada. La sua rimonta è inesorabile e si ferma solo dopo il traguardo, raggiunto in solitudine. “Sono molto contento di questa vittoria. Non ho parole, il Giro d’Italia Under 23 è una corsa speciale. Questa è stata un’ottima giornata per me, credo di avere ancora buone possibilità di giocarmi la vittoria fino alla fine”.
Alle sue spalle si piazzano il russo Alexander Vlasov (Gazprom-RusVelo), secondo a 26″, poi i corridori dell’Hagens Berman Axeon William Barta e João Almeida e Mark Donovan (Team Wiggins), nuova maglia rosa, giunti nell’ordine sul traguardo 28″ dopo l’arrivo di Williams. “È una grande emozione vestire questa maglia Rosa alla mia prima partecipazione al Giro d’Italia Under 23. Williams ha affrontato l’ultima salita molto forte, io sapevo di dover controllare Osorio Carvajal, è andata bene”. Primo italiano al traguardo è il bresciano Aldo Caiati (Zalf Euromobil Désirée Fior), 8° a un minuto esatto dal vincitore.
Questo epilogo è costato caro – ma non troppo, vista la bassa entità del distacco in classifica – a Alejandro Osorio (GW – Shimano), 11° sul traguardo a 1′22″ da Williams e dimostratosi incapace di seguire le ruote soprattutto di Donovan, il suo più immediato inseguitore, che ora lo precede di 14″ in classifica.
Oggi andrà in scena l’ottava e penultima tappa, l’ultima favorevole agli scalatori. Partenza da Levico Terme, arrivo ad Asiago dopo 157,4 km e aver ricalcato il finale della tappa vinta dal francese Thibaut Pinot al Giro d’Italia dello scorso anno. Dopo un avvio in leggera si affronterà il GPM di Fastro (le celebri “Scale di Primolano”). Dopo 60 km di gara inizierà la salita di 24 km che porterà al Monte Grappa con pendenza media del 5,3% e un dislivello di quasi 1.300 metri. Impegnativa discesa di 26 km (quella dell’attacco di Nibali nella tappa di Asolo del Giro del 2010), poi si attaccherà la tortuosa salita di 14 km al 6,5% che porterà al GPM Foza. L’arrivo è ai 1.004 metri di Asiago, con gli ultimi 20 Km in quota sulle strade del famoso Altopiano dei Sette Comuni.
Mario Prato

Williams in solitaria si impone sul Pian delle Fugazze (foto Isolapress)