UN DIABLO AL GIORNO

luglio 15, 2009
Categoria: News

Anche a Saint Fargeau s’impone Cavendish che non ha rivali in questo Tour, Chaippucci non riesce a trovare tante parole per una tappa davvero noiosa e insignificante con la solita fuga ripresa nei chilometri finali.
Tour disegnato male e poco coraggio dei big le cause dell’assenza di emozioni secondo El Diablo.

a cura di Andrea Mastrangelo

Anche oggi mi trovo in difficoltà a commentare la tappa. Non succede nulla degno di nota, nulla di tecnico da analizzare: arrivo in volata, peraltro scontata con Cavendish padrone assoluto anche oggi che la strada s’impennava leggermente, l’inglesino ha fugato anche gli ultimi dubbi trionfando su un terreno che molti pronosticavano ostico per lui. I big stanno fermi, aspettano, dopotutto le tappe di questo Tour non permettono grandi fughe, le salite sono troppo distanti e tentativi importanti è difficile arrivino al traguardo, ma qualcosina di più me lo sarei aspettato. L’Astana ad esempio potrebbe lanciare Kloden, è difficile gli lascino spazio, ma almeno i kazaki potrebbero riposare costringendo gli avversari a sobbarcarsi l’onere di chiudere sui fuggitivi.
Anche il Tour come il Giro, però, è disegnato male, aspetterei la fine a dare un giudizio definitivo, però ora non raggiungerebbe di certo la sufficienza. Le montagne affrontate fino ad oggi sono state poche e sprecate piazzandole a troppi chilometri dall’aarivo e nessuno dei big ha avuto il coraggio di provare a far saltare la corsa. Sperando in qualcosa di più credo che anche domani partirà una fuga di seconde linee, la tappa leggermente più mossa a mio avviso permetterà agli attaccanti di arrivare, tra i componenti della fuga mi giocherei Van Den Broek e spero la Lampre possa inserire qualche uomo, a parte Sapa non ha fatto vedere nulla, a questo punto credo non si tratti più solo di tattica suicida, ma forse nessuno dei portacolori blufucsia ha la condizione per provare qualcosa. Mi auguro poi che qualche italiano dica la sua domani, a parte qualche giorno da leader per Nocentini non si è visto ancora nulla e tra un po’ la gialla tornerà sulle spalle dei pretendenti al titolo. Bennati anche oggi è rimasto chiuso, credo che per lui il Tour non abbia più nulla da dire, un grande velocista come l’aretino, se in condizione, non si fa mai trovare imbottigliato al momento della volata come accaduto oggi. Non resta che sperare in Pozzato e il suo tricolore!
Se poi la fuga non arriva neanche domani sarà ancora Cavendish a tagliare a braccia alzate il traguardo, non ha rivali, solo lui può perdere sbagliando la volata, l’unico in grado di tenere la sua ruota, non azzardo un “in grado di impensierirlo”, è Farrar, solo lo statunitende oggi non ha perso metri quando il ragazzino della Columbia ha sferrato lo scatto finale. Hushovd non ha perso metri per un errore, anche se a occhio può sembrare, semplicemente appena ha cercato di sporgere il naso dalla scia “c’è rimasto secco”, come tutti del resto. Davvero irriconoscibile invece Freire, già ieri ne avevo parlato, oggi posso dire con certezza che è entrato nella fase discendente della sua carriera, questo un tempo era il suo arrivo e non ce n’era per nessuno, oggi s’è fatto sfilare pure da Hutarovich.
Non mi resta che sperare in qualcosa di più emozionante domani e nei prossimi giorni, anche perché se no sarà davvero dura trovare qualcosa da dire sulla tappa, alla fine si continua a rigirare gli stessi discorsi, occupando appena poche righe con i commenti sulla tappa appena conclusa.

Claudio Chiappucci

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