“TRAFFICO” IN CORSA, HAUSSLER NE APPROFITTA

giugno 14, 2010
Categoria: News

La salita di Valençon nel finale rovina i piani dei velocisti. Cavendish e Petacchi si staccano, Freire perde la lucidità giusta per la volata e ad approfittarne è Haussler, che si impone su Urtasun e Marcato. La maglia resta sulle spalle di Cancellara.

Foto copertina: Haussler a segno sul traguardo di Sierre (foto Bettini)

Tappa molto tranquilla e dominata da pioggia e nebbia per gran parte della giornata. Se non fosse per la fuga a cinque che vedeva protagonisti Aitor Hernandez, Matthias Russ, Matthias Franc, Pavel Brutt e Van Leijenm, nei primi 130 km ci sarebbero da segnalare solo le condizione climatiche avverse. La gara scivola via fino ai piedi dell’ultima salita, quella di Valençon, con i fuggitivi che raggiungono un vantaggio massimo di 6’ per vederlo poi scemare fino a 2’ proprio sulle propaggini di uno strappo che, secondo i piani, non avrebbe dovuto provocare grandi grattacapi ai velocisti. Esattamente il contrario, invece, è stato il verdetto della strada.
Fin dai primi chilometri sono le seconde linee a dar fuoco alle polveri e nell’ordine ci provano Russ e Brutt nel gruppo di testa costringendo i compagni di avventura alla resa. Il gruppo era invece sconquassato dai tentativi della BMC che, con una tattica dispendiosa, aveva messo Morabito e Carrara e creare scompiglio. I primi a farne le spese sono stati Petacchi e Cavendish. Gli ultimi ad attaccare sono stati Garate, Morabito e Valls che si sono però portati dietro il gruppo chiudendo di fatto sull’italiano Carrara, che inseguiva i due battistrada.
La discesa tecnica ha fatto il resto grazie agli allunghi di Gilbert, controllato in prima persona da Cancellara nell’intento di tenere la leadership della generale. Davanti intanto Brutt e Russ rischiavano il collo (per il primo non è nemmeno tanto un’esagerazione), nel tentativo di presentarsi soli all’arrivo. Sogno che svanisce poco prima della “flamme rouge” con il gruppo, lanciato a tutta in vista di una volata che vedeva largamente favorito lo spagnolo Freire. Vedeva perché l’arrivo riserva un ultimo colpo di scena: Lagutin non ci sta ad essere spettatore e così, con uno scatto velleitario a 450m dallo striscione d’arrivo, scompagina i piani anche degli ultimi velocisti. Freire e Ciolek rimangono intruppati nel “traffico” nel momento decisivo, mentre Haussler prende quella manciata di metri decisiva per aggiudicarsi la prima tappa in linea e timbrare la prima vittoria stagionale. Alle sue spalle giungono Urtasun e Marcato che approfittano anche loro della confusione chiudendo davanti a Freire, Ciolek e Rojas.
Da segnalare che la salita non ha fatto vittime eccellenti solo tra i velocisti, ma ne hanno fatto le spese anche Kirchen e Sanchez Gil che chiudono a 2’, Rogers e Iglinskiy che giungono a più di tre minuti, mentre naufragano a 11’ Sagan e Vandevelde.

Andrea Mastrangelo

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