GUARDINI, SPRINT ALLA VIGILIA DELLE ALPI

giugno 14, 2010
Categoria: News

Oggi il BioGiro affronterà la prima delle due frazioni alpine consecutive. Alla vigilia di questo importante appuntamento gli organizzatori avevano giustamente predisposto una tappa facilmente digeribile, tutta in pianura e destinata alla volata. Così è stato, nonostante due tentativi di fuga da lontano: a Ghedi si è arrivati tutti assieme e il successo è andato al veronese Andrea Guardini.

Foto copertina: l’arrivo vincente di Guardini a Ghedi (foto Riccardo Scanferla)

Domenica di lavoro per i 164 ragazzi del GiroBio, con i 156 km da percorrere per raggiungere Ghedi e lasciarsi alle spalle Salsomaggiore Terme e i poco edificanti fatti di Cairo Montenotte. Fatti che, purtroppo, hanno fatto guadagnare al gara gli onori della cronaca non solo ciclistica. Cronaca che ha, però, sorvolato sul valore, sull’impegno e sulla fatica di questi ragazzi. Ma è proprio nel lavoro e nell’impegno di questi ragazzi che è riposto il futuro e la “salvezza” del ciclismo.
Rimaniamo quindi fedeli a questi ragazzi e raccontiamo come hanno vissuto la loro domenica di lavoro sulle strade del GiroBio. Il menù odierno prevedeva una tappa totalmente pianeggiante, tarata sulle misure delle ruote veloci del gruppo.
Strada facendo ci hanno provato in tanti a far saltare le ambizioni dei velocisti, I primi sono stati Michele Foppoli, Pim Ligthart, Maurizio Anzalone, Francesco Lasca, Mirko Tedeschi, seguiti da Javier Gomez, Alejandro Quilci e Julien Taramarcaz ma il loro tentativo è naufragato subito. Ci hanno provato allora Alexandr Polivoda, Lorenzo Mola, Mattia Costantino Bedin, Ronan Van Zandebeek, Marco Bonan, Andrea Palini, Roberto D’Agostin, Christian Schneeerger, Davide Bonomi, Luca Dodi e Nicola Dal Santo, che sembrano avere più fortuna dei predecessori, raggiungendo un vantaggio massimo di 3’20. Sul nascere della fuga, mentre i fuggitivi incrementavano il loro vantaggio, si è registrata la caduta senza conseguenze del leader della classifica Leonardi. Dal gruppo si sono avvantaggiati anche Matteo Busato e Andrea Vaccher, seguiti poco dopo da Belli, Anacona, Calzoni, Parrinello e Kobel. I sette però sono rimasti nella terra di nessuno e ripresi poco dopo, prima i cinque e poi i 2, quando il plotone ha cominciato ad affinare l’inseguimento entrando nel circuito finale da ripetere tre volte.
Seppur il traguardo fosse ormai vicino tra i fuggitivi è cominciato a mancare l’affiatamento, favorendo il gruppo inseguitore che ha cominciato a rosicchiare terreno. Al suono della campana Mattia Bedin, Mola Lorenzo, Dodi Luca, Bonomi Davide, Palini Andrea, Van Zandbeek Roman, Matteo Mammini e Paolo Locatelli hanno avuto un moto d’orgoglio provando a resistere, senza risultato, al rientro del gruppo.
Doveva essere tappa per velocisti e così è stata, con il gruppo compatto che si è presentato a giocarsi la tappa. A condurre la volata migliore è stato Andrea Guardini che ha preceduto Giacomo Nizzolo e Nicola Buffoni.
Successo odierno quindi in casa Casati NGC Pierrel, con le”sirene” del professionismo che già suonano nelle orecchie del vincitore odierno, che così ha commentato il suo successo: «In questo momento sono il miglior velocista della categoria…..È la decima vittoria stagionale, la più prestigiosa: una gioia indescrivibile, firmare una tappa al Giro è sempre un sogno che si realizza. In realtà volevo vincere sabato, giorno del mio compleanno: ho “sgarrato” di qualche ora. Sono contento perché ho vinto alla mia maniera: volata lungo e potente, resistendo al ritorno di Nizzolo, un avversario sempre duro da battere. Non era facile, dopo una corsa molto tirata. Ora punto all’arrivo di Cesenatico e coltivo un grande desiderio: la maglia azzurra per gli Europei di Ankara. Una chance che farò di tutto per meritare».
Per quanto riguarda la classifica generale la tappa odierna non ha provocato alcunché, permettendo così al vincitore di Salsomaggiore di indossare per il secondo giorno la maglia di leader in attesa della prima tappa di montagna.

Mario Prato

LE MAGLIE

Classifica generale (maglia Regione Toscana): Gianluca Leonardi (Marchiol Pasta Montegrappa)
Classifica a punti (maglia Regione Lombardia): Gianluca Leonardi (Marchiol Pasta Montegrappa)
Classifica dei GPM (maglia Regione Emilia Romagna): Andrea Lupori (Bedogni)
Classifica traguardi volanti (maglia Regione Marche): Piotr Gawronski (Polonia – MGK Vis)
Classifica corridori stranieri (maglia Regione Veneto): Andreai Nechita (Ort Reale Mutua)
Classifica etica (maglia Fondazione L’Eroica): Davide Bonomi (Mantovani Cycling Team)

LA TAPPA DI OGGI

È giunta l’ora delle Alpi, sulle quale i “biogirini” affronteranno due frazioni consecutive, entrambe caratterizzate dall’arrivo in salita. Oggi il traguardo della tappa Peschiera del Garda – Gallio sarà collocato nella stazione invernale di Melette 2000, in vetta a un’erta breve (4,3 Km) e non particolarmente impegnativa (media del 6,7%), tratto iniziale dell’ex rotabile militare diretta al celebre Monte Ortigara. Prima di giungere sull’Altopiano di Asiago, però, dovranno essere superati due GPM, col primo, il Passo del Sommo, che si annuncia particolarmente interessante. Si tratta, infatti, di un’ascesa lunga quasi 16 Km e dotata di una bella pendenza media (7,3%), coincidente per un buon tratto con la prima parte della salita che decise il Giro d’Italia del 2002, quella di Folgaria-Passo Coe. A quel punto mancheranno una sessantina di chilometri al traguardo, nel corso dei quali si dovrà salire anche al decisamente più pedalabile Passo di Vezzena, tetto della tappa dall’alto dei suoi 1547 metri. La tappa sarà dedicata a Gilberto Simoni, nativo della trentina Val di Cembra, non distante dal percorso di gara.

Mauro Facoltosi

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