IL BELLO E IL BRUTTO DEL GIROBIO

giugno 13, 2010
Categoria: News

Non pare essere partita col piede giusto la seconda edizione del BioGiro, a seguito dell’espulsione del primo leader di corsa e dell’intera sua formazione, a causa di un blitz dei NAS che aveva portato alla scoperta di sostante proibite. Le notizie infauste del mattino sono state, però, controbilanciate dalla condotta garibaldina del gruppo, che ha percorso a 51 Km/h orari i chilometri iniziali della tappa di Salsomaggiore. Sembrava dover essere una frazione per velocisti, invece sono riusciti ad involarsi in una ventina di uomini, arrivati più o meno assieme al traguardo, dove si è imposto il trentino Gianluca Leonardi.

Foto copertina: Francesco Leonardi taglia in solitaria il traguardo di Salsomaggiore Terme (foto Riccardo Scanferla)

Il Giro ha lasciato la Liguria e si è trasferito in Piemonte a Serravalle Scrivia per affrontare la seconda tappa, che ha portato il plotone a Salsomaggiore Terme.
Ha lasciato la Liguria, però, prendendo una decisione che lascerà sicuramente degli strascichi.
A seguito di un’ispezione dei NAS nella serata di venerdì e che ha riguardato la formazione del vincitore la prima tappa, la Lucchini Unidelta di Bruno Leali, l’organizzazione ha ritenuto, regolamento alla mano, che siano venute a meno le regole di ingaggio. Ha quindi ufficializzato l’espulsione della formazione bresciana, come aveva già fatto, ma per altri motivi (non era stata trasmessa la documentazione richiesta), con la nazionale russa.
La caratteristica peculiare del GiroBio è quella di “affrancare” i ragazzi dalle rispettive squadre, rendendo comunitarie tutte le attività, tranne il tempo strettamente necessario alla competizione.
Il fare tutto tutti insieme – viaggi, massaggi e vita in comune – implica anche il ”dipendere” da un unico staff medico, quello dell’organizzazione. È pertanto vietato detenere “privatamente” supporti farmacologici, siano pur leciti. Da qui la decisione, seppur sofferta, del Dott. Brocci, organizzatore del GiroBio.
Il GiroBio è quindi ripartito da Serravalle Scrivia con un gruppo di 164 unità e orfano del suo leader, quel Omar Lombardi che, vincendo a Cairo Montenotte, aveva indossato la prima maglia bianco-rossa “Regione Toscana” che caratterizza il primo in classifica.
Il gruppo è partito fortissimo, percorrendo nella prima ora oltre 51 km, con l’unico tentativo (subito annullato) di Christian Delle Stelle, Marco Prodigioso e Ronan Van Zandbeek.
Dopo 70 km è riuscita a decollare la fuga buona, quando si sono involati in 15: Robingzon, Boaro, Graziato, Busato, Lupori, Leonardi, Sbaragli, Manarelli, Rowsell, Mantovani, Maggiore, Bonomi, Prodigioso, Torri e Palini, raggiunti poco dopo da Gomirato, Trentin, Di Corrado, Nechita e Boem.
Per lungo tempo i 20 fuggitivi sono riusciti a mantenere il vantaggio sul gruppo intorno al minuto e mezzo, galvanizzando così le proprie ambizioni.
Nella discesa seguente all’ultimo GPM, una caduta di Robingzon spacca il gruppetto, ritardando Sbaragli e Bonomi.
In 17 sono quindi rimasti a giocarsi la tappa quando mancavano al termine una dozzina di km al traguardo. Ai meno cinque Gianluca Leopardi ha provato con successo la soluzione di forza. Salsomaggiore lo ha accolto per vestirlo con le insegne del primato. Alle spalle del nuovo leader hanno tagliato il traguardo a 6” Di Corrado e a 13” Gomirato, seguito dai restanti fuggitivi.
Il gruppo, regolato da Nizzolo, è arrivato a oltre un minuto.
“Sull’ultima salita Trentin ha scandito un ritmo eccezionale. Sono partito molto forte – spiega Leonardi – all’inizio mi giravo per controllare il mio vantaggio ma quando ai meno 2 km ho visto che avevo ancora qualche secondo sugli inseguitori non mi sono più voltato, ho pensato solo a pedalare e ho dato tutto me stesso per tirare dritto da solo fino al traguardo e conquistare questa vittoria……Vincere al Giro è un sogno che si avvera, per me è una gioia immensa indossare questa maglia. Un risultato che è motivo di grande soddisfazione sia per me che per tutta la squadra; non sarà facile perché la concorrenza è agguerrita, ma con l’aiuto dei miei compagni cercheremo di tenere e difendere questa maglia il più a lungo possibile”.
Dopo gli sconvolgimenti per fatti extra-corsa e la tappa appena disputata la classifica vede alle spalle del vincitore odierno Lupori, Maggiore, Nechita, Busato e Mantovani a 23”.

Mario Prato

LE MAGLIE

Classifica generale (maglia Regione Toscana): Gianluca Leonardi (Marchiol Pasta Montegrappa)
Classifica a punti (maglia Regione Lombardia): Gianluca Leonardi (Marchiol Pasta Montegrappa)
Classifica dei GPM (maglia Regione Emilia Romagna): Andrea Lupori (Bedogni)
Classifica traguardi volanti (maglia Regione Marche): Piotr Gawronski (Polonia – MGK Vis)
Classifica corridori stranieri (maglia Regione Veneto): Andreai Nechita (Ort Reale Mutua)
Classifica etica (maglia Fondazione L’Eroica): Carlos Betancur (Colombia)

LA TAPPA DI OGGI

Sarà una delle frazioni più semplici la terza della seconda edizione del “biogiro”. Intitolata a Gianni Bugno – ciascuna frazione sarà dedicata ad una grande campione del passato – poco sarebbe piaciuta al monzese vincitore del Giro del “grandi” del 1990: lungo i 155,.5 Km che condurranno il gruppo da Salsomaggiore Terme a Ghedi, tagliando nel mezzo la Val Padana, non s’incontrerà il becco d’una salita. A ravvivare il percorso, che come al solito sarà interpretato al massimo fin dalla partenza, ci penseranno solamente il traguardo volante di Asola (paese natale di Battista Danesi e Cristian Moreni, il primo campione italiano di ciclismo su pista – nel mezzofondo – nel 1911 e nel 1914, il secondo campione italiano su strada nel 2004) e il circuito finale di 13,9 Km, che dovrà essere inanellato tre volte.

Mauro Facoltosi

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