ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI VERONA

maggio 31, 2010
Categoria: Approfondimenti

Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: pareri tecnici di campioni del passato, che conoscerete nelle prossime giornate; le notizie sulle condizioni di Damiano Cunego, pervenute direttamente dal suo direttore sportivo; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; una rubrica umoristica in ricordo di Raimondo Vianello; le “perle” dei telecronisti e le previsioni del tempo per la tappa che verrà. Seguiteci.

Foto copertina: pioggia rosa sul traguardo di Verona (foto Giuseppe De Socio)

Foto copertina: al raduno di Brescia Arroyo saluta il Giro con un lancio di palloncini rosa (foto Bettini)

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Basso a mani basse, un messaggio dal Giro (Gazzetta dello Sport)

Il Giro è di Basso, passerella a Verona (Corriere dello Sport – Stadio)

Basso regains Giro d’Italia (The Daily Telegraph)

Basso enjoys Giro twists and turns (The Indipendent)

Basso: “Un point de départ” (L’Equipe)

Ivan Basso s’offre le Giro (Le Monde)

Arroyo se sube al podio (As)

Ivan Basso gana un Giro que David Arroyo nunca olvidará

Basso se hace con el Giro (El Mundo Deportivo)

Basso remporte son 2e Giro (Le Soir)

Basso, le pécheur repenti, remporte le Giro (La Dernière Heure/Les Sports)

Basso wint Giro (De Standaard)

Basso remporte le Giro (actu24.be)

Ivan Basso remporte son 2e Giro (Sud Presse)

Basso wint Giro (Het Nieuwsblad)

Ivan Basso completes his second win at the Giro d’Italia (USA Today)

Italy’s Basso Glides to Second Giro Title (The New York Times)

Basso takes Tour of Italy, Evans fifth (The Age)

Basso wins second Tour of Italy (Herald Sun)

Basso finds redemption as he wins Giro (The Daily Telegraph – Australia)

Aussie cycling comes of age at Giro (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

TAPPA

M: Scarponi riuscirà a salire sul podio?

F: Per la vittoria Wiggins?

H: Per il podio 50% di chances a Nibali, 45 a Scarponi e 5 a Evans

V: Se ieri Wiggins ha risparmiato tanto la gamba magari sì…
Ma se non s’è sfinito troppo ieri con l’attacco, attenzione ancora a Pinotti: quello visto quest’anno su un percorso del genere a parità di freschezza, Wiggins lo “bastona”!!

G: Tutto secondo pronostico, l’unico rimpianto riguarda la tappa di Pinotti, se non avesse sbagliato ad impostare quelle 2 curve in discesa credo che avrebbe vinto lui la tappa.
Per quanto riguarda la generale nulla da dire, si sapeva che Scarponi era meno forte di Nibali a crono quindi non sono sorpreso.
Complimenti a tutti, è stato un Giro decisamente bello.

H: i miei voti finali ai protagonisti del Giro

BASSO 9: non era quello del 2006 ma è stato comunque il più forte, ha fatto la differenza quando c’era da farla ovvero sullo Zoncolan ed è stato tatticamente perfetto altrove, sempre attento nelle prime posizioni anche in pianura e supportato anche da una grande squadra
ARROYO 8: l’unico dei miracolati dell’Aquila a reggere fino in fondo ma in seguito ha dimostrato di meritarsi il podio, anche lui ha tatticamente corso benissimo e nella terza settimana è cresciuto di condizione andando forte come mai in passato
NIBALI 8,5: mezzo voto in più per il fatto che almeno apparentemente non ha preparato il Giro, bellissima l’azione nella discesa del Monte Grappa e anche in seguito ha mostrato grandi miglioramenti su salite durissime come il Mortirolo
SCARPONI 9: merita lo stesso voto di Basso in considerazione del fatto che in passato non era mai stato nei primi 10 in un grande Giro, avrebbe meritato il podio che ha perso soprattutto per via della cronosquadre, come unico appunto forse in qualche occasione avrebbe dovuto osare di più
EVANS 7: forse da un corridore che è stato due volte 2° a pochi secondi dal vincitore al Tour ci si aspettava di più però ha vinto una bellissima tappa e la classifica a punti e ha dovuto fare i conti con una squadra inesistente
VINOKOUROV 7,5: mezzo voto in più di Evans perchè era al rientro in un grande Giro, sempre all’attacco nella prima settimana e lottatore fino a Verona malgrado sia calato di condizione nella seconda metà del Giro
PORTE 7,5: si è ritrovato in maglia rosa quasi per caso ma in seguito ha onorato la corsa fino alla fine e ciò che ha più impressionato di lui è stata la tenuta nella terza settimana, non dimentichiamo che è un neoprofessionista
SASTRE 5: malgrado i minuti persi nelle prime tappe dopo L’Aquila il Giro l’avrebbe dovuto vincere e invece non ha mai tenuto il passo dei migliori, l’ombra del corridore che ha vinto il Tour 2008 e due tappe al Giro 2009
PINOTTI 8: dopo 12 anni di professionismo si scopre corridore da classifica, il 9° posto in un Giro con salite così dure per lui è un grandissimo risultato e nonostante tutto ha anche sfiorato il successo nella crono di Verona, consideriamo poi che ha anche lavorato per Greipel nelle volate
KISERLOVSKI 7: brava la Liquigas a ingaggiarlo poco prima della partenza del Giro e bravo lui a ripagarla soprattutto nelle ultime tappe di montagna in cui oltre a lavorare per i capitani ha difeso il posto nella top ten
CUNEGO 6,5: Giro ottimo fino allo Zoncolan e un po’ deludente da Plan de Corones in poi per via di una preparazione rivedibile, l’11° posto finale senza successi di tappa può non essere granchè ma comunque ci sono stati netti progressi rispetto al Tour 2008 e al Giro 2009
MOLLEMA 7: un altro dei giovani interessanti che si sono segnalati in questo Giro, anche di lui è piaciuta la tenuta sulle tre settimane
GADRET 7: per via di qualche infortunio di troppo non aveva ripetuto negli anni scorsi le performances del Giro 2006 ma su un percorso molto adatto alle sue caratteristiche è sempre stato tra i protagonisti in montagna ed è apparso migliorato anche nella resistenza che era il suo punto debole
KARPETS 5,5: spesso all’attacco ma la gamba non era quella dei giorni migliori, da uno che aveva programmato il Tour per poi chiedere espressamente alla sua squadra di disputare il Giro ci si attendeva di più
ARDILA 6,5: 15° posto anonimo ma è il suo miglior Giro dal 2005 e sarebbe ingiusto non notarlo
CIONI 6,5: vedi Ardila
MORENO 5: ci si attendeva decisamente di più da un corridore che era stato 12°, 12° e 11° nelle ultime tre edizioni della Vuelta, già dopo le tappe olandesi si è ritrovato fuori classifica e ha corso male a Pejo Terme nell’unica tappa in cui è stato protagonista
SERPA 5: quasi mai all’attacco e quasi mai utile a Scarponi se si eccettua una tirata sul Terminillo
AGNOLI, SZMYD, VANOTTI 7: i più determinanti tra i corridori della Liquigas per il successo di Basso
URAN 6: ha mostrato grandi qualità in montagna ma anche molta discontinuità tra una tappa e l’altra proprio come al Tour 2009, se riuscirà a trovare costanza di rendimento potrà essere protagonista in futuro nei grandi Giri ma anche nelle classiche come Liegi e Lombardia
WIGGINS 5: ha vinto il prologo e il suo grande obiettivo il Tour ma non ha onorato la corsa, vederlo staccarsi sul Duron quando era in piena lotta per il podio e poi sempre nel gruppetto è deprimente
CARUSO 4,5: ha l’attenuante che non partecipava a un grande Giro da 4 anni ma non si è assolutamente mai visto se non in un paio di occasioni in cui ha aspettato Karpets
LLOYD 7,5: tappa e maglia verde quest’ultima favorita dal fatto che c’erano pochi altri corridori interessati a conquistarla, comunque missione compiuta
SIMONI 8: voto ovviamente alla carriera e non al Giro che per lui è stato una passerella finale
MONCOUTIE’ 5: altro che non si è quasi mai visto, rispetto a Caruso ha l’attenuante di essere venuto al Giro solo perchè obbligato dalla sua squadra
FOTHEN 4: sconcertante l’involuzione che ha avuto da quando nel 2006 lottava con Cunego per la maglia bianca al Tour
SORENSEN C., PETROV, TSCHOPP, POZZATO, PINEAU, LARSSON, MONIER, WEYLANDT, GOSS, BELLETTI 7: per tutti loro missione compiuta
FARRAR 6: un voto in meno per l’addio anticipato al Giro
GREIPEL 5: vedi Farrar con la differenza che fino a Brescia era stato inguardabile malgrado avesse la squadra quasi tutta per lui, e il suo ritiro quando mancavano solo 3 giorni alla fine del Giro è ancora più sconcertante
GARZELLI 6,5: grandissimo nella cronoscalata anche se ha avuto un piccolo aiuto dal meteo, per il resto luci e ombre fino alla sfortunata caduta del Mortirolo
CATALDO 7: probabilmente se non si fosse dovuto ritirare il voto sarebbe stato ancora più alto visto che sembrava in crescendo di condizione e poteva magari entrare nei 10, nei grandi Giri ha comunque un bel futuro e inoltre è piaciuto il suo interpretare la corsa sempre all’attacco
PETACCHI, POZZOVIVO, TIRALONGO, BRUSEGHIN, VANDEVELDE NG: evidentemente sfortunati

V: Avevo previsto giusto… Peccato per quei soli 2 secondi: con un Giro così da protagonista una tappa sarebbe stata la ciliegina!! Grandissimo comunque!!

IL GIRO SENZA L’AQUILA

M: Senza quella tappa cosa sarebbe cambiato nel finale di questo Giro?

H: non moltissimo, Basso avrebbe vinto ugualmente ed Evans sarebbe finito probabilmente 2° davanti a Nibali e Scarponi

G: Forse il finale non sarebbe cambiato granché, però senza quella tappa avremmo avuto un Giro più noioso. Invece grazie a quella fuga le squadre, in primis la Liquigas, hanno dovuto rivedere le strategie e passare all’attacco, con grande giovamento per lo spettacolo.

C: Io penso che senza quella tappa dell’Aquila il Giro 2010 non sarebbe stato così bello.
E’ stato il classico imprevisto che ha fatto saltare tutti i piani dei pretendenti. E chi ha voluto puntare a vincerlo il giro ha dovuto metter sotto la squadra e tirare dove, in assenza di quell’”incidente”, forse (e dico forse) avrebbe fatto meno selezione.
Quindi, parlando facile con il senno di poi, è stato positivo l’episodio dell’Aquila perchè ha aggiunto un ingrediente per lo spettacolo e per vedere i “big” tirar fuori le unghie.
Ulteriore piccola considerazione: un plauso ad Arroyo. Sarà senz’altro meno quotato di altri pro, ma ha vestito la maglia rosa con onore e si è battuto come un leone, pur sapendo di avere vita breve.
Merito anche a lui.

N: Dopo quella discesa dal Mortirolo, pure Arroyo si è conquistato una menzione d’onore al Giro.

C: Secondo me non sarebbe cambiato molto. Non si sono viste comunque azioni da molto lontano, e penso che più o meno avremmo visto gli stessi attacchi dei big. Se Sastre avesse avuto un’altra condizione allora le cose sarebbero cambiate ma con il solo Arroyo (onore comunque al suo podio) a tenere duro la Liquigas già dalla tappa dello Zoncolan ha capito che poteva chiudere i conti abbastanza agevolmente con le tappe lombarde. E così è stato.

J: Condivido. E anche su Sastre credo ci fossero pochi dubbi: un conto è una crisi che ti fa perdere 10 minuti, ma lo spagnolo fin dall’inizio ad ogni tappa impegnativa si staccava e lasciava qualcosa, segno che non poteva essere considerato pericoloso.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Concludiamo in bellezza con un’altra bella infornata di errori

Presentazione della tappa su gazzetta.it: “Rettilineo di arrivo di 150 m, largo 6 m fondo in asfalto” (a meno che a Verona l’asfalto il xe ciama pavè)
Cyclingnews: “Bormio – Passa del Tonale”
Bartoletti: “Oggi si assegna la maglia rosa vera” (fino a ieri era dipinta sul corpo del capoclassifica?)
Bartoletti: “Fabio Ballini ci racconta come tutto era iniziato, esattamente un mese fa” (il Giro dura tre settimane)
Bartoletti: “Da dietro questo vaso” (era un semplice mazzo di fiori)
Fabio Campoli, cuoco di “Si Gira”: “Il formaggio Piave D.O.P. ha vinto il miglior formaggio d’esportazione”
Bartoletti: “Sgarbozza ha vinto tappe al Giro, ha vinto maglie amarillo) (Sgarbozza ha vinto una sola tappa al Giro e ha vestito per un sol giorno la maglia amarillo alla Vuelta)
Sgarbozza: “15 Km e 600 metri” (la crono ne misurava solo 15)
Sgarbozza: “Viggins”
Pancani: “Due preziosissime compagni di viaggio”
Conti (sgarbozzato): “Andy Sleck” (Schleck)
Cassani: “Misura 15 Km e mezzo” (Sgarbozza contagia)
Fagnani: “Valpollicella” (Valpolicella)
Fagnani: “Le Torricelle sono una serie di colline” (sono fortini austriaci)
Fagnani: “Reperti dei fossili” (i fossili sono reperti)
Pancani: “Tappa del Monte Gavia”
Martinello: “Gran Fondo Damiano Cunego, un omaggio a questo giovanissimo campione” (d’età anagrafica, non certo sportiva viaggiando per i 30)
Conti: “Vuelta 2003, tappa di Collado” (Collado Villalba)
Pancani: “Giro all’Arrivo si chiude con una cronometro di 15 Km” (no, con l’arrivo di Basso e la fine della telecronaca; a meno che non la facciano correre anche a Pancani)
Cunego: “Eravamo veramente sotto una dura prova”
Conti: “Pollentier nel 77 vinse l’ultima crono, nella zona di Milano, in Brianza” (tappa di Binago, che non è in Brianza e nemmeno vicino a Milano, ma tra Varese e Como)
De Luca: “Il boato delle gente che si apriva nel viale iniziale” (da cosa era aperto il boato, da un tornado di passaggio?)
Pancani: “Androni Diquigiocattoli” (Androni Giocattoli Diquigiovanni)
Pancani: “Si è riempita tutta l’arena” (e in quel momento l’elicottero la sorvolava e si vedeva e che era piena solo a metà)
Pancani: “Sentiamo il boato dell’arena, tutto per lui” (sarà anche stato…. io ho sentito solo il “pa-pa-pa” dell’elicottero)
Piacente: “Basso è andato ad abbracciare i compagni della sua squadra” (praticamente tutte le altre squadre)
De Stefano: “Mario cipollini, 42 vittorie in carriera” (solo al Giro)
De Stefano: “Torneremo tra pochissimo su Raisport3″ (l’hanno confinata in una nuova rete aperta apposta per lei?)
Televideo RAI: “A 39 anni saluta con classe” (Simoni ne ha ancora 38)
Televideo RAI: “Richie Porte – ITA”

Approfittiamo dell’occasione per andare a ravanare sul fondo della cassapanca (l’avete notato, è il soprannome che è stato affibbiato al duo microfonato della RAI) e a pescare qualche strafalcione storico.

Concludiamo con una celebre frase

“Ciao mama, sono arrivato uno!”

ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa Amsterdam


2a tappa Amsterdam – Utrecht

3a tappa Amsterdam – Middelburg

4a tappa Cuneo – Savigliano (cronosquadre)

5a tappa Novara – Novi Ligure

6a tappa Fidenza – Carrara

7a tappa Carrara – Montalcino

8a tappa Chianciano Terme – Terminillo

9a tappa Frosinone – Cava de’ Tirreni

10a tappa Avellino – Bitonto


11a tappa Lucera – L’Aquila

12a tappa Città Sant’Angelo – Porto Recanati

13a tappa: Porto Recanati – Cesenatico

14a tappa: Ferrara – Asolo

15a tappa: Mestre – Monte Zoncolan

16a tappa: San Vigilio di Marebbe – Plan de Corones

17a tappa: Brunico – Peio Terme

18a tappa: Levico Terme – Brescia

19a tappa: Brescia – Aprica


20a tappa: Bormio – Ponte di Legno / Tonale

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