LA SALITA DEL GIORNO: TORRICELLE

maggio 30, 2010
Categoria: News

Finisce il Giro con la scalata cronometrata delle Torricelle. Una salita vera anche nell’ultimo giorno di gara di un Giro già duro di suo.
Michele, esperto cicloamatore veronese, ci porta alla scoperta dell’asperità che caratterizzò anche due edizioni dei mondiali di clismo.

Foto copertina: il versante est delle Torricelle (http://www.ciclotrapiantati.it)

Sul versante nord della città di Verona, proprio sopra al quartiere denominato Borgo Trento, si innalzano le affascinanti colline della città scaligera. Sono il punto di arrivo delle prealpi della Lessinia, che sovrastano a nord la provincia di Verona. Torricelle è il nome di questa fascia collinare. Sulle colline si può trovare Castel S. Pietro, edificato alla fine del ‘300 ed unito un secolo dopo al sistema di mura medievali, dal castello si può ammirare il paesaggio affascinante di Verona dall’alto. Su un altro versante delle colline si trova il santuario della Madonna di Lourdes e molte ville lussuose. Considerata la zona VIP di Verona, le Torricelle offrono affascinanti viste di Verona, percorsi in mountain bike, a piedi ed a cavallo.

Da qualche tempo questa zona si trova al centro di un dibattito per la realizzazione di un tunnel che le dovrebbe attraversarla longitudinalmente.

Il 30 maggio saranno teatro della sfida decisiva per l’assegnazione della maglia Rosa finale.

L’ascesa alla Torricelle sarà dalla presa “Est”, versante che nei mondiali del 1999 e del 2004 è stato affrontato in discesa. La salita comincia poco dopo l’antica porta Porta Vescovo e sale nella prima parte con pendenza moderata fino all’uscita dell’agglomerato urbano. In corrispondenza delle ultime case, quando la strada si dirige verso nord con un ampia curva a destra, la salita si fa più aggressiva con le punte massime del 9% in corrispondenza del secondo tornante. Superati 3 tornanti si prosegue all’interno di un bosco non troppo fitto, su un rettilineo di circa un chilometro e la pendenza torna a farsi morbida fino al km 2,300, quando si incrocia la la strada che sale dal quartiere Valdonega. Qui finalmente la visuale si apre sulla Valpantena e sui suoi ampi vigneti; qualche centinaio di metri più in basso si possono scorgere gli abitati di Poiano e Quinto. Questa parte del percorso è spesso battuta da un fastidioso vento laterale che potrebbe anche condizionare le prestazioni degli atleti.

Si affronta ora forse il tratto più impegnativo della salita e, poco dopo aver superato un circolo del tennis, cominciano una serie di rampe molto fastidiose che si alternano a tratti più facili dove si riesce a recuperare. La pendenza media qui è attorno al 7% con un paio di picchi al 9%: questo tratto termina circa in corrispondenza di un campo di minigolf. La salita torna a salire in maniera morbida e si arriva allo scollinamento attraverso un facile falsopiano.

In generale la salita nel suo complesso non è per nulla difficoltosa nè per la lunghezza circa 4,5 chilometri) nè per la pendenza; il problema è dato dalla sua irregolarità che in un prova a cronometro condizionerà non poco l’interpretazione degli atleti.

Michele Cimolini

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