SAGAN, BINCK, BUM, BANK. LO SLOVACCO TIMBRA SUBITO A VENRAY

agosto 7, 2017
Categoria: News

La prima tappa del BinckBank Tour 2017 (ex Eneco Tour) si conclude in uno sprint di massa che vede la vittoria al photofinish di Peter Sagan (Bora Hansgrohe) su Phil Bauhaus (Sunweb); terzo si classifica Magnus Cort Nielsen (Orica-Scott). Sagan conduce in classifica generale e già domani dovrà difendersi nella crono di 9 km adatta a passisti esplosivi.

Il BinckBank Tour, ex Eneco, cambia nella denominazione ma non cambia nell’essenza di breve corsa a tappe tra Belgio e Olanda che concentra in sé quanto di meglio il ciclismo può offrire in quel territorio. Sette tappe per tutti i gusti, con un inizio soft ed un finale adatto ai grandi nomi da classiche, visto che saranno molti i ‘Muur’ da affrontare e il nome del vincitore, come tradizione vuole, non è mai banale. La prima tappa, però, è sulla carta del tutto favorevole ai velocisti: da Breda a Venray i ciclisti sono attesi da quasi 180 km totalmente pianeggianti. Dopo la partenza si formava la fuga di giornata grazie all’azione di quattro uomini, Mark McNally (Wanty Groupe Gobert), Piet Allegaert (Sport Vlaanderen Baloise), Laurens De Vreese (Astana) ed Elmar Reinders (Roompot). Il gruppo controllava l’azione dei quattro ed il loro vantaggio non superava i due minuti e mezzo. Erano specialmente LottoNL-Jumbo, Quick-Step e Bora-Hansgrohe a lavorare per i capitani designati, almeno per la prima tappa, Dylan Groenewegen, Marcel Kittel e Peter Sagan. A meno 60 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era sceso a 1 minuto e 40 secondi. Ai meno 30 le cose non erano mutate di molto e il gruppo occupava l’intera carreggiata, sintomo che la velocità era un po’ diminuita. Ai meno 20 il vantaggio del quartetto era sceso a 1 minuto e 15 secondi, grazie al nuovo vigore che il gruppo aveva impresso nell’inseguimento, con altre squadre che si erano fatte vive in testa, come Dimension Data, Trek-Segafredo ed Orica-Scott. La fuga veniva infine ripresa ai meno 3. Le squadre dei velocisti preparavano il terreno per lo sprint finale ed i ciclisti erano molto abili ad affrontare due rotatorie posizionate proprio all’interno dell’ultimo km. Peter Sagan lanciava una volata lunga a cui rispondeva soltanto Phil Bauhaus (Sunweb), che però non riusciva a superare lo slovacco per una questione di millimetri. In terza posizione si classificava Magnus Cort Nielsen (Orica-Scott). Dopo aver disputato un buon Giro di Polonia Sagan conferma di essere ancora in buona condizione e guarda già tutti dall’alto in basso in classifica generale. A 1 secondo di ritardo si collova Laurens De Vreese (Astana), grazie agli abbuoni accumulati nel “chilometro d’oro” (tre traguardi volanti concentrati in 1000 metri di strada), mentre Bauhaus è terzo a 4 secondi. La classifica è ancora cortissima ma già domani al termine della cronometro individuale di Voorburg, lunga 9 km, potrebbe essere un po’ più definita e magari cominceremo anche a capire chi ha velleità di vittoria finale. Sagan, a suo agio nelle cronometro brevi e piatte, potrebbe, perché no, conservare la leadership.

Giuseppe Scarfone

Volata al colpo di reni sul traguardo di Venray tra Sagan e Bauhaus (Tim de Waele/TDWSport.com)

Volata al colpo di reni sul traguardo di Venray tra Sagan e Bauhaus (Tim de Waele/TDWSport.com)

Commenta la notizia