ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI APRICA
maggio 29, 2010
Categoria: Approfondimenti
Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: pareri tecnici di campioni del passato, che conoscerete nelle prossime giornate; le notizie sulle condizioni di Damiano Cunego, pervenute direttamente dal suo direttore sportivo; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; una rubrica umoristica in ricordo di Raimondo Vianello; le “perle” dei telecronisti e le previsioni del tempo per la tappa che verrà. Seguiteci.
Foto copertina: al raduno di Brescia Arroyo saluta il Giro con un lancio di palloncini rosa (foto Bettini)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Basso nuova maglia rosa. Domani sfida sul Gavia(Gazzetta dello Sport)
Giro, il Mortirolo lancia Basso in maglia rosa(Corriere dello Sport – Stadio)
Basso takes pink on epic stage (The Daily Telegraph)
Scarponi et Basso, ces héros (L’Equipe)
Scarponi vainqueur, Basso maillot rose (Le Monde)
David Arroyo pierde la maglia rosa pero se agarra al podio (As)
Scarponi se lleva la etapa y Arroyo se queda a las puertas del paraíso
Basso, nuevo líder (El Mundo Deportivo)
Basso enfile le maillot rose (Le Soir)
Basso prend la tête du Giro, l’étape pour Scarponi (La Dernière Heure/Les Sports)
Basso eindelijk in het roze (De Standaard)
19e étape: Scarponi vainqueur, Basso leader (actu24.be)
L’étape pour Scarponi, le général pour Basso (Sud Presse)
Basso pakt de roze trui in Giro (Het Nieuwsblad)
Ivan Basso climbs overall lead in mountains at Giro d’Italia(USA Today)
Basso Swipes the Giro d’Italia Lead and Jersey (The New York Times)
Basso grabs Giro lead, Evans fifth (The Age)
Basso moves into Giro pink (Herald Sun)
Scarponi wins 19th stage as Evans falters (The Australian)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
M: Chi vince oggi? Arroyo manterrà o perderà la maglia rosa?
N: Oggi Vino li ubriaca tutti in discesa. Si augura pioggia per fare sfracelli.
S: L’accoppiata salita dura seguita da salita pedalabile mi piace tantissimo, è la soluzione che fa emergere meglio le vere forze in campo. La salita dura fa saltare i giochi di squadra lasciando i capitani soli con se stessi già a 40 km dall’arrivo: chi spende troppo per stare agganciato alla locomotiva o per non perdere troppo terreno, nella salita pedalabile non ha più la freschezza necessaria a spingere il lungo rapporto. L’Aprica dopo il Mortirolo può far più male del Mortirolo stesso, così come il Pordoi dopo il Fedaia o il Sestriere dopo il Finestre.
Vedo Arroyo perdere la maglia o conservarla per una manciata di secondi, in ogni caso oggi dovrebbe dire addio ai sogni di gloria.
G: Secondo me Arroyo tiene la maglia e vince il Giro, quei minuti della fuga saranno fatali a Basso che oggi soffrirà parecchio in discesa e comunque Arroyo gli starà vicino in salita.
Per vincere Basso dovrà dannarsi l’anima, spero ce la faccia, ma la vedo dura…
P: Straquoto, anche secondo me è proprio così. Spesso sull’Aprica i distacchi si dilatano a dismisura, perchè chi insegue si ritrova senza gregari dopo il Mortirolo.
S: Sono molto curioso di vedere cosa riuscirà a combinare Evans tra oggi e domani: in teoria, se limasse una ventina di secondi a Basso, a Verona potrebbe ancora avere le carte in regola per completare il sorpasso, ma solo com’è mi sembra molto difficile, soprattutto domani, quando la Liquigas secondo me giocherà al meglio anche la carta Nibali.
Vuoi vedere che alla fine anche i tanto bistrattati 10″ di Porto Recanati potrebbero avere il loro peso tecnico e psicologico?
S: Mi sembra di averci preso! Pensavo che Evans potesse fare di più, ma Basso si è dimostrato nettamente il più forte in salita: il Giro è suo.
J: G. ci sei andato vicino
C: Che emozioni oggi alla Tappa del Giro …
Le emozioni sono iniziate a Brescia, quando la passerella dei corridori, poco dopo mezzogiorno, è transitata proprio sotto il mio ufficio. Una bella scenografia di colori e di rumori, con la gente che salutava.
Ma non era che l’antipasto …
Poi … la magia di internet … dopo le 15,30 un occhio su un PC (per lavorare) e l’altro sul portatile sintonizzato su RAI3.
Emozioni sul Santa Cristina con Stefano Garzelli decisamente pimpante e bello da vedersi.
Emozioni sul Mortirolo con il forcing di Ivan Basso che dava la sensazione di non voler perdere Vincenzo Nibali, il suo alleato più prezioso in vista della discesa con il fondo bagnato.
Michele Scarponi che ha tenuto il passo di Ivan Basso.
Arroyo che perdeva quasi 2 minuti, ma teneva duro.
Cadel Evans un pò in difficoltà.
Il Kazaco e Sastre lì dietro a un minuto dai primi 3.
Emozioni nella discesa … e paura anche … e Arroyo che è stato grandissimo a rosicchiare secondi su secondi fino ad arrivare a soli 38 dal terzetto.
Infine, altre emozioni da Edolo all’Aprica in una salita che, grazie al modo in cui è stata percorsa dai battistrada, ha fatto più differenza del Mortirolo stesso. La faccia di Ivan Basso. La rabbia o la delusione del sogno finito di Arroyo e la vittoria di Scarponi.
Fortissima tutta la Liquigas, con Basso e Nibali tatticamente perfetti.
Fortissimo Arroyo: cede la maglia rosa con grandissimo onore.
G: Su Evans me lo auguro, ma ci sono ancora due tappe, di cui una durissima e l’altra a mio parere sottovalutata.
M: Che bella la discesa da Trivigno!
C: E la salita no? non l’avevo mai vista, quasi quasi domani ci faccio una capatina!
M: Se non l’hai capito, il tratto iniziale della salita è il Santa Cristina
H: SCARPONI: ancora una volta stupefacente, ha disputato il suo primo Giro nel 2002 e in seguito ne ha disputati altri oltre a un Tour e alcune Vuelta e mai era arrivato nei primi 10, adesso ha grandi chances di salire sul podio e questo malgrado i minuti persi dalla Liquigas nella cronosquadre e quelli persi da Arroyo a L’Aquila
BASSO: era chiaramente il più forte, intelligente la sua scelta di attendere Nibali che era in leggera difficoltà sul Mortirolo e poi la strada verso l’Aprica è fatta apposta per lui come dimostrò nel 2006; rispetto ad allora va più piano ma non troppo
NIBALI: non credo di dire un’eresia se dico che se al Tour 2009 avesse avuto questa condizione sarebbe salito sul podio; intanto grazie alla crono e alla discesa del Gavia, con Basso che ha un buon vantaggio e dunque potrebbe non aver bisogno di lui, ci salirà in questo Giro
VINOKOUROV: anche oggi lottatore ma finiscono qui le sue chances di podio, resta comunque un Giro onorevolissimo il suo se si considera che era al top già alla Liegi
GADRET: una bella conferma, fino ad oggi l’avevamo visto molto competitivo in tappe con una sola salita, oggi ha dimostrato di avere anche resistenza lui che viene dal ciclocross dove le gare durano 1 ora circa
EVANS: come talvolta gli accade ha dato tutto per rimanere con i primi sul Mortirolo ed è andato fuori giri ma questo non ha influito sul suo risultato odierno; i primi tre l’avrebbero staccato in ogni caso, sta di fatto che anche per lui il podio è precluso
ARROYO: bravissimo anche oggi, si è gestito sul Mortirolo e soprattutto ha mostrato insospettate qualità in discesa che potrebbero consentirgli domani di resistere all’attacco di Scarponi e mantenere un posto sul podio
SASTRE: il solito Sastre anonimo di questo Giro, non crolla ma non riesce in alcun modo a fare la differenza
PINOTTI: ennesima conferma, non so quanti margini di miglioramento possa avere ancora visto che è professionista ormai da 12 anni ma intanto si è conquistato definitivamente un posto nei 10
PORTE: lui invece di margini di miglioramento ne ha tantissimi e sembra addirittura in crescendo nella terza settimana di Giro, non mi stupirei se tra due o tre anni lotterà per vincere il Tour dove ci sono salite molto più adatte a lui
CUNEGO: ecco quello che succede a non fare una preparazione specifica per il Giro, già a Plan de Corones aveva dato i primi segnali negativi e a Pejo Terme si era capito che non aveva più la condizione mostrata a Montalcino e sul Terminillo; in ogni caso la sua corsa rosa resta positiva e deve convincersi che può ancora essere un corridore da corse a tappe
V: Bella tappa!! Grande Basso, grandissimo! Un plauso anche a Nibali… Ma? Scarponi?!?! Non meritava la vittoria e non ha fatto nulla per meritare di vedersela regalata! Era interessatissimo anche lui a guadagnare sugli inseguitori, dato che ha ancora speranze con domani di entrare sul podio, eppure s’è fatto tirare per quasi tutto il tempo, limitandosi a due rapidi cambi nei tratti facili dell’ultima salita, in cui rallentava più che aiutare Ivan. Ok che sul Mortirolo probabilmente era al gancio anche lui come Nibali e che in discesa è stato a guardare, ma poteva lavorare molto di più nel tratto verso Edolo e poi verso l’Aprica.
Basso un signore: nonostante fosse in terza ruota ai 500m è andato avanti, senza seguire il turno, per accelerare ancora ed evitare questioni di volata (di fatto lasciando strada libera a Scarponi). Io fossi stato in Scarponi non avrei fatto la volata, ma mi sarei limitato a ringraziare e applaudire tutto il lavoro fatto da Basso e Nibali! Secondo me è stato spudorato: io me ne sarei vergognato tantissimo!
Comunque domani penso che ne vedremo ancora delle belle, dato che Arroyo (ma ci aggiungerei anche Evans!) ha dimostrato di poter recuperare molto in discesa su Basso…
H: H, concordo su tutte le tue riflessioni tranne che per quella su Cunego. Cunego non potrà mai più essere corridore da podio nelle grandi corse a tappe. Almeno di tre settimane. Potrebbe vincere un Giro della Svizzera, un Delfinato, ecc. Ma non un Grande Giro. E’ ammirevole, tenace, quasi commovente ma i suoi limiti sono questi. Non ha ritmo. Impossibile chiedere a chi non è campione di trasformarsi in campione. Cunego è uno che nelle grandi corse a tappe può essere soddisfatto di un decimo posto. D’altronde anche in passato ci sono stati casi di specialisti di corse in linea che hanno cercato di trasformarsi in big delle corse a tappe, mi viene in mente ad esempio Bartoli, e che non dico abbiano fallito ma non hanno completato la loro trasformazione perché si sono accorti di non avere i numeri e hanno constatato che era meglio vincere due classiche in più piuttosto che lottare per un piazzamento tra il 10° e il 12° posto nelle grandi corse a tappe.
Sugli altri concordo con le tue osservazioni.
J: Scarponi: oggi si è dato da fare quando si è reso conto che non gli avrebbero “precluso” la vittoria. All’inizio era guardingo ma poi mi son sembrati cambi regolare ed erano tutti e tre a tirare.
In tutto il Giro mi è sembrato migliore di Evans, rinunciando prima e quando si rendeva conto di non farcela ha risparmiato energie; insomma si è gestito meglio. Evans ha tenuto duro fin dove poteva ed anche oltre, ma ha pagato un paio di fuori giri calando (magari domani sarò smentito) nelle tappe finali.
V: PRECLUSO?
Se ha vinto deve solo che ringraziare Basso e Nibali, mi sembra evidente!! Basso poteva staccarli tutti sul Mortirolo e, se anche veniva ripreso e staccato in discesa, rientrava e vinceva sull’Aprica. Nibali, una volta atteso da Basso sul Mortirolo, poteva andarsene in discesa tranquillamente e – con Basso a marcare Scarponi – non veniva ripreso se non dopo l’arrivo!!
Scarponi oltre alla vittoria di tappa doveva puntare alla classifica, e quindi darsi da fare maggiormente fin da subito.
J: A quel punto se uno dei tre si fosse mosso avrebbe speso tantissimo, e domani non c’è certo il giorno di riposo. Tattica perfetta per tutti e tre. Hanno preso 3 minuti agli altri uomini di classifica e sicuramente all’arrivo erano più freschi degli inseguitori e partiranno ancora in condizione di vantaggio anche domani. Avessero fatto qualcosa di diverso avrebbero guadagnato meno e sprecato molte più energie: credo che Basso sia superiore agli altri anche dal punto di vista tattico, Nibali lo ha capito ed ha accettato il ruolo di “scudiero” per imparare ancora qualcosa, e, ne sono certo, questo gli tornerà molto utile in futuro.
S: Basso ha percorso in 44′40″ il passo… mi pare che il record rimane quello della stupefacente tappa 1996 di Gotti e Tonkov, dopo Mendola, Tonale, Gavia
Seguito da Pantani del 94 e pure Indurain (che dette il 100% per staccare Berzin ma pago’ poi sul S.Cristina) e Olano 96. Mi sa che oggi avrebberp fatto miglior figura di molti… era l’epoca nella quale non c’era il limite dei 50 di ematocrito
Comunque l’Aprica di oggi non era quella classica, hanno fatto all’inizio la stradina bassa, con quel km al 15% tuttaltro che pedalabile
Pero’ il distacco si è dilatato dopo quello strappo!
In ogni caso l’Aprica da sola è ridicola, ma diventa devastante dopo il Mortirolo! E’ incredibile ma è cosi’, io ero al lavoro, non avevo notizie, tranne che sapevo che Arroyo era a 40″ da Basso a Edolo. All’inizio ero schifato, ma poi ho pensato e detto a tutti, che erano pure loro delusi,”speriamo il falsopiano dell’Aprica gli dia 2′, poi domani lo attacca”
Quando ho letto l’sms di un’amica di un collega, con Basso maglia rosa, sono rimasto basito, si è andati molto oltre la mia più ottimistica previsione del distacco!
Ma non è finita qui, se Zomegnan rischia il Gavia e se nevichera’, tutto puo accadere specie in discesa. Oggi si decide il Giro.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Bormio – Ponte di Legno / Tonale
Bormio – partenza: alternanza di piogge deboli (0,5 mm) e schiarite, temperatura 13,9°C, vento debole da SE (4 km/h), umidità al 77%
Tirano (37,8° Km): alternanza di piogge deboli (1,8 mm) e schiarite, temperatura 19,8°C, vento debole da SSW (6-10 km/h), umidità al 76%
GPM Forcola di Livigno (72,8° Km): : alternanza di piogge deboli (0,3 mm) e schiarite, temperatura 9,8°C, vento debole da SSW (5-7 km/h), umidità al 57%, limite della neve a 2860m (GPM a 2315m)
Bormio – 2° passaggio (123,5° Km): : alternanza di piogge deboli (1 mm) e schiarite, temperatura 15,2°C, vento debole da SW (7-10 km/h), umidità al 66%
Santa Caterina Valfurva (135,6° Km): alternanza di piogge deboli (1,5 mm) e schiarite, temperatura 11,6°C, vento debole da S (6-8 km/h), umidità al 69%, limite della neve a 2830m (GPM Gavia a 2618m)
Ponte di Legno (165,9° Km): alternanza di piogge deboli (1,5 mm) e schiarite, temperatura 14,8°C, vento debole da SSW (4-8 km/h), umidità al 69%
Passo del Tonale: alternanza di piogge deboli (1,5 mm) e schiarite, temperatura 8,5°C, vento debole da SSW (6-8 km/h), umidità al 67%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
IERI
Televideo RAI: “Nei 120 km di fuga i due non hanno mai superato i 2′ di vantaggio sugli inseguitori” (infatti, hanno avuto fino 2′50″)
Televideo RAI: “Michael Elijzen” (Michiel)
OGGI
Sgarbozza: “Il Vetriolo, la penultima salita della giornata” (sarà anche una salita al “vetriolo”, ma si chiama Mortirolo)
Savoldelli: “Ho sentito che parlevate”
Savoldelli: “Il Mortirolo è una salita talmente duro”
De Luca: “Maglia rosa Arrioyo”
Savoldelli: “Porte” (pronunciato con la e)
De Luca: “Sastr” (eh no!!! Adesso che l’aveva imparato Pancani!!!)
De Stefano: “Stiamo perdendo tempo per permettere a Fabrizio Piacente”
Novelli (a proposito dei muri di nevi a bordo della strada del Gavia): “Sono stati tagliati dalla fresa” (orpo!!! Quanto c’avranno messo???!!!)
Novelli: “Versante di Sondrio” (il Gavia sale da Bormio)
Televideo RAI: “Alexander Vinokourov” (Alexandre)
Approfittiamo dell’occasione per andare a ravanare sul fondo della cassapanca (l’avete notato, è il soprannome che è stato affibbiato al duo microfonato della RAI) e a pescare qualche strafalcione storico.
Perle bulbarelliane
“Delililimano i terreni”
“Aveva già traguardo”
“La Colombia, questo paese del Centro America”
“Manca Hincapie; hai notizie fredde di lui?”
“Abbiamo visto Zabel rientrare nel terzo fusto” (gruppo)
“Nason sarà gasatissimo ad avere la maglia rosa virtuale” (erano al Tour)
“Trentacinquella”
“Pellizotti aveva guadagnato qualche metro, non so se per sbaglio” (come si fa a guadagnare dei metri per sbaglio?)
“Alle corse del nord un Bacchio abbass…” (Basso abbacchiato)
“Il Limonte” (Liguria + Piemonte)
“Ha perso 1 minuto in 15 secondi”
“Cunego, mani basse sui pedali” (e piedi alti sul manubrio)
“Il giro termina alla fine del circuito finale”
“Il figlio più illustre di Albisola è papa Sisto VI” (era Sisto IV)
“Il figlio più illustre di Albisola è papa Sisto VI” (Sisto IV era nativo di Celle Ligure)
“Il figlio più illustre di Albisola è papa Sisto VI” (i pontefici si sono fermati al V. Nessuno ha avuto il coraggio di farsi chiamare “Sisto sesto”!!!)
ARCHIVIO ALMANACCO
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3a tappa Amsterdam – Middelburg
4a tappa Cuneo – Savigliano (cronosquadre)
8a tappa Chianciano Terme – Terminillo
9a tappa Frosinone – Cava de’ Tirreni
12a tappa Città Sant’Angelo – Porto Recanati
13a tappa: Porto Recanati – Cesenatico
15a tappa: Mestre – Monte Zoncolan
16a tappa: San Vigilio di Marebbe – Plan de Corones