ALENTOUR DU TOUR… A RODEZ
luglio 15, 2017
Categoria: Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Düsseldorf a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato
I GRANDI FAVORITI
Fabio Aru: Italia
Tutti all’attacco in 100 km. Ma Aru tiene la maglia gialla “Aru, difesa super. Ma è troppo solo, sarà durissima” – Contador sbaglia l’ultima curva, Barguil no. Aru, che difesa! – Fabio: “La maglia gialla è davvero la cosa più bella” (Gazzetta dello Sport)
Tour de France, sui Pirenei Aru «lo stratega» lotta e mantiene la maglia gialla – Tour, i francesi che snobbano Aru gli fanno solo un favore (Corriere della Sera)
Chris Froome: Regno Unito
Froome staying positive despite failing to reclaim yellow jersey – Brailsford and Sky dodging the press does nothing for their image (The Independent)
Warren Barguil triumphs for France on Bastille Day while Fabio Aru holds onto yellow jersey (The Daily Telegraph)
Chris Froome regains leader’s yellow jersey after Michael Matthews beats Greg Van Avermaet (The Times)
Alberto Contador: Spagna
Froome recupera el amarillo – Froome: “Nunca imaginé sacar 24 segundos a Aru así” Landa: “Los galones son de Froome, que está por delante” – Matthews: “Esta etapa la tenía marcada desde el comienzo” – Los españoles en el Tour: Landa le pega un bocado a Aru – Nairo: “El final de hoy no se adaptaba a mis características” – El potente Renault de Fignon aplastó a su exlíder Hinault (AS)
Froome recupera el amarillo (Marca)
Matthews le gana el pulso a Van Avermaet; Froome, de nuevo líder – “Los favoritos han fallado y Froome lo ha aprovechado” (El Mundo Deportivo)
Nairo Quintana: Colombia
Matthews ganó la etapa 14 del Tour; Froome retoma el liderato (El Tiempo)
Chris Froome recupera el liderato del Tour tras la etapa 14 (El Espectador)
Romain Bardet: Francia
La vague blue – Matthews costaud, Froome en jaune – «Deux victoires pour notre chambre» – Froome: «Une belle surprise» – Aru, ultra-mauvaise solitude – Voeckler: «Le prendre avec philosophie» (L’Equipe)
Richie Porte: Australia – RITIRATO
Matthews stuns in last gasp Tour win (Herald Sun)
Aussie Michael Matthews wins Tour de France 14th stage (The Sydney Morning Herald)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“In ritardo” (En?gma)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’ – 15a TAPPA: LAISSAC-SÉVÉRAC L’ÉGLISE – LE PUY-EN-VELAY (189.5 Km)
Arriva il turno del Massiccio Centrale, palcoscenico di tappe di media montagna non certo paragonabili alle frazioni alpine e pirenaiche ma spesso rivelatesi insidiose e, in alcuni casi, anche determinanti ai fini della classifica per una molteplice serie di fattori: il caldo asfissiante delle zone centrali della Francia, i percorsi privi di grandissime salite ma costantemente movimentati e gli asfalti poco scorrevoli, sia per la qualità granulosa del bitume, sia perchè le alte temperature tendono spesso a “liquefare” i manti d’asfalto appena rinnovati in vista del passaggio della corsa. Claudio Chiappucci ne sa qualcosa: al Tour del 1990 in una tappa con arrivo a Saint-Étienne, altimetricamente più semplice rispetto a quella odierna, fu attaccato da Lemond e dagli altri avversari e si vede vanificare gran parte del pesante vantaggio accumulato nei primi giorni di gara, ulteriormente assottigliatisi sulle successive frazioni pirenaiche fino ai ridursi ai soli 5″ con i quali si presentò in maglia gialla alla partenza della penultima tappa a cronometro, che consegnò il successo finale nelle mani del campione americano. È rimasta nella storia anche la fantastica fuga di Jalabert verso l’impegnativo traguardo di Mende al Tour del 1995, impresa che gli consentì di ritornare in alta classifica dopo esser affondato sulle Alpi, ma pure la fuga bidone che – nella totalmente pianeggiante tappa di Montélimar al Tour del 2006 – che consentì allo spagnolo Óscar Pereiro di guadagnare qualcosa come 30 minuti e conquistare quella maglia gialla che poi tenne fino a Parigi anche per la squalifica di Floyd Landis. Tornando all’attualità, la tappa in programma domani sul piano delle difficoltà può essere paragonata a quella di Foix, movimentata da quattro GPM, dei quali due di prima categoria. Il primo di questi due sarà affrontato ad una ventina chilometri dalla partenza mentre l’ultimo – il più impegnativo – ricorda come posizione quella del Péguère, collocato com’è a 31 Km dall’arrivo. E come sul Péguère si incontreranno pendenze importanti perchè giungere all’inedito Col de Peyra Taillade vorrà dire affrontare 8.3 Km d’ascesa al 7,4%, con una verticale centrale di 1000 metri al 12,1% che, anche in questo caso, si sposerà ad una sede stradale ristretta. Seguirà una discesa decisamente meno veloce rispetto a quella che si è percorsa procedendo in direzione di Foix, interotta da un paio di breve ma secche “côtes”, come quella di Saint-Vidal, ultimo GPM di giornata (1,9 Km al 6,8%) da scavalcare a 13 Km dalla linea d’arrivo.
METEO TOUR
Laissac-Sévérac l’Église: cielo sereno, 24.2°C, vento debole da NNE (6-8 Km/h), umidità al 48%
Le Puy-en-Velay: cielo sereno, 26.4°C, vento moderato da NNE (15-17 Km/h), umidità al 46%
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Pancani: “Il centro storico della città storica del nucleo di Rodez”
Pancani: “La squalifica del burrascoso traguardo di Vittel”
Martinello: “I corridori si sono riscaldati nei vari simulatori, nei vari rulli”
Bettiol: “Vedrò come staranno le gambe dopo tanti giorni di correre”
Martinello: “Questa fuga è segnata”
Martinello: “Non me ne vengono in menti altri”
Pancani: “I direttori sportevi”
Martinello: “Offentivo”
Martinello: “Una grande corsa a tappe come Giro e Tour sono 21″
Martinello: “GPM piazzato al 145° Km, quando ne mancano 136 al traguardo” (la madonna! Son 281 Km totali!)
Pancani: “De Gendt subita supera Hollenstein”
Pancani: “Il suo stacco è avvenuto a 400 metri dallo scollinamento”
Pancani: “Si presta alle caratteristiche per far molto bene su questo traguardo di Rodez”
Pancani: “Campione nazionale di Belgio”
Martinello: “Matthews è in quinta ruota”
Martinello: “Ha perso un po’ di contatto Fabio Aru”
Pancani: “Qualche altra frattura c’è stata” (buco nel gruppo)
Cimolai: “A 200 metri dal traguardo mi si sono aperte le gambe”
De Stefano: “Un finale che va tutto va”
De Stefano: “Matthews si gode questo successo, forse molto intelligentemente”
De Stefano: “L’ingustizia di Peter Sagan è evidente” (l’ingiustizia della giura)
De Stefano: “Classi provvisoria per squadre”
De Stefano: “La regia internazionale ci farà sentire la nuova maglia gialla di Chris Froome”
Televideo: “Benoot Tiesj” (Tiesj Benoot)
Televideo: “Roger Latour” (Pierre Roger Latour)
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della quattordicesima tappa, Blagnac – Rodez
1° Tim Wellens
2° Daniel McLay a 4′41″
3° Taylor Phinney a 15′37″
4° Borut Božič s.t.
5° Pieter Vanspeybrouck s.t.
Miglior italiano Andrea Pasqualon, 22° a 15′37″
Classifica generale
1° Luke Rowe
2° Daniel McLay a 3′45″
3° Tom Leezer a 4′10″
4° Rüdiger Selig a 9′22″
5° Robert Wagner a 11′04″
Miglior italiano Davide Cimolai, 19° a 22′08″
START DALLA GERMANIA, COME 30 ANNI FA
Il Tour quest’anno parte dalla Germania. C’è un solo precedente, del quale quest’anno cade il trentennale: nel 1987 la corsa francese scattò da Berlino e terminò a Parigi con il successo dell’irlandese Stephen Roche, a segno nel medesimo anno anche al Giro e al Mondiale. Riviviamo attraverso i titoli della “Stampa” quell’edizione della corsa, disputata in parallelo al Tour femminile che ebbe tra le protagoniste l’italiana Maria Canins.
15 LUGLIO 1987 – 15a TAPPA: TARBES – BLAGNAC (164 Km)
ROCHE EVITA UNA TRAPPOLA
Tour, la Canins 2a a cronometro, tra i maschi 1° Gölz
Vince la sovietica Poliakova – Il vantaggio della maglia gialla Longo sull’italiana scende ad appena 20” – Maria staccata di soli 23” – Sotto l’uragano attacco di Herrera – L’irlandese perde solo 1’37” – Il tedesco con 11’47”
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