RIMPIANTO VAN VLEUTEN: IERI PERDE, OGGI DOMINA
La cronometro di Sant’Elpidio a Mare va all’olandese Annemiek Van Vleuten (Orica), che precede di 41” la maglia rosa, e connazionale, Anne Van der Breggen (Boels) e di 1’15” l’azzurra Elisa Longo Borghini (Wiggle). In classifica generale cambia solo il terzo gradino del podio, sul quale sale la Van Vleuten, ora distaccata di 1’36” dalla maglia rosa, mentre la Longo Borghini rimane seconda con un ritardo di un minuto.
Se ieri Annemiek Van Vleuten (Orica) fosse rimasta nelle posizioni di testa del gruppo oggi staremmo parlando di un’altra maglia rosa e di un’altra gara. Ma nella tappa di ieri la campionessa olandese ha perso due minuti e oggi ha vinto una cronometro staccando tutte le concorrenti e riaprendo la lotta per la maglia rosa.
Per quanto riguardo la prova contro il tempo odierna, non era delle più semplie e basta dire che bisognava affrontare due salite in dodici chilometri, una di 1200 metri al 10% e un’altra di 300 metri con punte al 30%, non propriamente adatta alle specialiste ma a chi aveva la condizione fisica migliore.
Miglior tempo al traguardo di Sant’Elpidio a Mare, con 25’29”, è stato quello della Van Vleuten, che, come detto, ha preceduto di 41” la Van der Breggen e di 1’15” la Longo Borghini. Niente male la prova dell’australiana Amanda Spratt (Orica), giunta quarta a 1’48” dalla sua compagna di squadra, mentre 5” peggio ha fatto l’americana Megan Guarnier (Boels), vincitrice del Giro Rosa nel 2016 e che da questo punto in poi sarà una pedina fondamentale per la Van der Breggen per difendere il primato della compagna di squadra. Interessante anche la prova della cubana Arlenis Sierra (Astana), sesta classificata a 2’01”, mentre ha chiuso la propria prova a 2’03” la polacca Niewiadoma (WM3), rallentata da una caduta. Più indietro si classificano nell’ordine la Lichtenberg (Wiggle), a 2’10”, la Barnes (Canyon SRAM Racing) a 2’13” e la Canuel (Boels) a 2’17”.
Oggi sesta tappa con partenza ed arrivo a Roseto degli Abruzzi, lunga 116 chilometri e movimentata da uno strappetto posto ai meno 5 che potrebbe rendere meno prevedibile la molto probabile conclusione allo sprint.
Paolo Terzi