LE ORME DI SCARPONI: L’AQUILA HA DISCHIUSO LE ALI
Siamo arrivati agli ultimi “squilli” dell’Aquila di Filottrano che ottenne le sue ultime affermazioni nella settembre del 2013, al Gran Premio Costa degli Etruschi, e poi nella recente primavera. È storia d’appena tre settimane fa il successo di Michele Scarponi nella tappa d’apertura del Tour of the Alps, poi nel volgere di meno d’una settimana siamo passati dalla gioia per il successo dello scalatore marchigiano al dolore per la sua prematura scomparsa, che avrà ricordato a molti quella di Fausto Coppi 57 anni fa. Entrambi paragonati ad un volatile – allora un’airone, stavolta un’aquila – entrambi volati via troppo presto…. Il Giro che partirà domani da Alghero avrà modo di ricordarli entrambi, nella stessa tappa, con le “cime” a loro intitolate che s’affronteranno nel tappone dello Stelvio. Caro Michele, caro Fausto, vegliate sul nascente 100° Giro come due angeli custodi…
GP Costa degli Etruschi 2013
DOMINIO LAMPRE NELLA CLASSICA DEGLI ETRUSCHI
Grandissima gara degli uomini blu-fucsia a Donoratico con una tripletta che potrebbe essere fondamentale in vista dei mondiale. Dopo una gara molto combattuta e con diversi tentativi di fuga fin dai primi chilometri, è stato un attacco di Scarponi a due chilometri dal traguardo a risolvere la corsa.
Dopo un tentativo di 15 uomini, al quale il gruppo non ha mai lasciato molto spazio, è l’Astana ad accendere la corsa sulla salita di Torre Segaleri richiudendo sugli ultimi fuggitivi e scremando il gruppo nel quale sono rimasti, tra gli altri, Pozzato, Ulissi, Scarponi, Nibali, Basso, Sinkewitz, Caruso, Ratto, Pellizzotti, Sella.
Proprio il capitano dell’Astana ha cercato di lasciare i compagni d’avventura lungo l’ultima salita ma, braccato da Sinkewitz e Ulissi, non è riuscito a prendere un vantaggio sufficiente per andare all’arrivo.
S’è così formato un drappello di sette uomini con Pozzato, Scarponi, Nocentini e Santaromita che hanno raggiunto i primi tre. L’unità d’intenti è durata poco con la Lampre forte di tre uomini che ha cercato in ogni modo di fare sua la corsa.
Obiettivo raggiunto in modo ineccepibile visto che oltre alla vittoria di Scarponi, in solitaria dopo un attacco ai meno due, è giunta anche la seconda piazza con Pozzato e il terzo posto con Ulissi.
Dopo una stagione piena di difficoltà un’estate di gioia per la squadra di Galbusera che in vista dei mondiali può davvero fornire grosse speranze all’armata azzura!
21 settembre 2013
Andrea Mastrangelo
Tour of the Alps 2017 – 1a tappa (Kufstein – Innsbruck/Hungerburg)
SCARPONI SA COME SI FA. TAPPA E MAGLIA NELLA PRIMA TAPPA DEL TOUR OF THE ALPS
Il Tirolo, inserito da quest’anno stabilmente nel percorso dell’ex Giro del Trentino, gli dà una nuova denominazione, ovvero Tour of the Alps. Anche le tappe passano da quattro a cinque, tutte in linea, e rendono la corsa, altimetrie alla mano, adatta agli scalatori. Delle diciotto squadre ai nastri di partenza, sette sono World Tour. La prima tappa, da Kufstein a Innsbruck, è la più corta in programma con i suoi 142.3 km e, sulla carta, è anche quella più facile, poiché presenta a metà percorso due semplici GPM, anche se poi c’è la comunque non trascurabile ascesa finale verso Hungerburg. La prima fuga vedeva cinque ciclisti all’attacco: Nicola Bagioli (Nippo – Vini Fantini), Davide Ballerini (Androni Giocattoli), Eugert Zhupa (Wilier Triestina), Davide Orrico (Sangemini – MG.Kvis) e Luca Raggio, corridore della Maserati-Viris-Sisalmatchpoint che in questa occasione vestiva la maglia azzurra della formazione nazionale. Il quintetto raggiungeva un vantaggio massimo di due minuti ma il gruppo, tirato principalmente dagli uomini della Sky, non dava troppo spazio a questa azione, visto che la fuga veniva già ripresa sul primo GPM di Aschau. Si formava successivamente un nuovo tentativo di fuga grazie all’azione di Iuri Filosi (Nippo Vini Fantini), Francesco Gavazzi (Androni Sidermec) e Matthias Krizek (Tirol Cycling Team). Questa volta l’azione era più incisiva visto che Filosi, ultimo dei fuggitivi a cedere, veniva ripreso soltanto in vista della salita finale, non categorizzata come GPM, quando mancavano quasi 4 km dall’arrivo. Ne usciva un finale di tappa scoppiettante con Geraint Thomas (Sk) che dava fuoco alle polveri ai meno 3. Alla sua ruota si portavano inizialmente Michele Scarponi (Astana), Mattia Cattaneo (Androni Sidermec) e Domenico Pozzovivo (AG2R). Il lucano rilanciava l’azione e ai meno 2, su pendenze tra il 7 e l’8 %, mentre il vantaggio dei quattro di testa era di circa 10 secondi. Superato il cartello dell’ultimo chilometro Thibaut Pinot (FDJ) e Davide Formolo (Cannondale-Drapac) riuscivano a riprendere i quattro di testa. La volata ristretta vedeva vincitore Scarponi su Thomas e Pinot. Era dal 2013, precisamente dalla vittoria nel GP degli Etruschi, che Scarponi non si imponeva in una corsa, se si escludono alcune cronosquadre vinte collettivamente dall’Astana alla Vuelta a Burgos e al Giro del Trentino tra il 2015 e il 2016. Un’iniezione di fiducia per l’esperto corridore marchigiano che, libero da compiti di gregariato complice anche il forfait di Aru per una botta al ginocchio, sa ancora competere ad alti livelli. Grazie agli abbuoni Scarponi conduce in classifica generale con 4 secondi su Thomas e 6 secondi su Pinot, mentre chiudono la top five a 10 secondi Formolo e Pozzovivo. Domani la seconda tappa tra Innsbruck e Innervilgraten prevede un percorso abbastanza simile a quello di oggi, anche se un finale più nervoso, con un GPM a circa 20 km dall’arrivo e con gli ultimi chilometri in costante ascesa, potrà ancora scompaginare le carte tra i big di classifica.
17 aprile 2013
Giuseppe Scarfone