A FRANCOFORTE ALEXANDER KRISTOFF FIRMA IL TERZO SUCCESSO CONSECUTIVO
Si è corsa oggi in un clima più da Giro di Lombardia la Rund um den Finanzplatz Eschborn-Frankfurt, corsa che fino a qualche edizione fa rispondeva al nome di GP di Francoforte e che da quest’anno è stata inserita nel Calendario World Tour. Il successo è andato per la terza volta consecutiva ad Alexander Kristoff, portacolori della Katusha Alpecin. Alle sue spalle il figlio d’arte e coequiper Rick Zabel. La gara ha visto anche il ritiro dell’atteso Peter Sagan quando mancavano una sessantina di chilometri al termine e la sua Bora Hansgrohe si stava accollando già da una quarantina di chilometri l’onere di tenere sotto controllo la fuga di giornata.
La pioggia e il freddo sono stati lo scenari dove si è svolto oggi il “GP di Francoforte” evento culmine di una giornata dedicata interamente allo sport del pedale. Erano, infatti, in programma gare per tutte le categorie, dai bambini ai professionisti, passando per le varie categorie giovanili, gli under23 e gli amatori. Visto l’enormità dell’evento molti di voi ricorderanno che l’edizione 2015 non fu disputata per il timore che fosse un bersaglio terroristico.
La corsa odierna, conclusa con il terzo successo consecutivo di Alexander Kristoff ha avuto il suo momento clou sull’ultimo passaggio sul Mammolshain ai meno 40. A quel punto il plotone, già ridotto nel numero a causa del maltempo e mancante di alcuni elementi di spessore, si è spezzato in più tronconi. Da lì in avanti, l’unico team in grado di “fare la corsa” si è dimostrato il Team Katusha-Alpecin che non solo ha piazzato Kristoff al primo posto, ma ha occupato anche il secondo posto del podio con Rik Zabel, colui che ha il compito di lanciare il norvegese nelle volate e che è figlio di Erik Zabel, proprio il corridore che fino ad oggi pomeriggio era l’unico detentore del record delle tre vittorie nella corsa di Francoforte. Masticano amaro i tedeschi, rimasti sul gradino più passo del podio con John Degenkolb (Trek – Segafredo).
Prima dell’epilogo finale, ma già con la gara entrata nel vivo, da registrare il tutt’altro che velleitario tentativo di Aimé De Gendt (Sport Vlaanderen – Baloise) e Jan Tratnik (CCC Sprandi Polkowice) ai meno 15. Per loro un vantaggio anche di 20”, comunque troppo pochi per contrastare lo strapotere della Katusha, galvanizzata anche dalla mancanza per ritiro di alcuni elementi di spessore nel plotone. Infatti Marcel Kittel (Quick-Step Floors), André Greipel (Lotto Soudal) e Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) avevano tra gli altri alzato bandiera bianca, salendo in ammiraglia prima che la gara si accendesse o subito dopo che si entrasse nel vivo nella 55a edizione del vecchio Gran Premio di Francoforte
Mario Prato