LA SALITA DEL GIORNO: MONTE GRAPPA

maggio 22, 2010
Categoria: News

Tocca ora a Giacomo, un altro nostro “perlustratore” delle strade della corsa rosa, illustrarci i segreti della prima ascesa alpina del Giro 2010, l’atteso Monte Grappa.

Dalla chiesa del piccolo borgo di Semonzo la strada si assesta immediatamente intorno al 9% e per 9 km è una continua alternanza di lunghi rettilinei collegati da ampi tornanti. Si sale nel bosco restando sempre sulla stessa costa della montagna, alzandosi sempre più rispetto alla pianura veneta, un’infinita distesa di campi e paesi. Superato il ristorante Deltaplano, luogo di lancio molto frequentato anche da chi pratica parapendio, la strada comincia ad addentrarsi nel cuore della montagna: si superano un paio di piccole gallerie realizzate nel periodo della Grande Guerra e qualche breve contropendenza fino alla spianata di Campocroce (km 10,5). Fin qui non credo ci saranno grossi attacchi, al massimo si osserverà allo sfaldamento di un eventuale drappello avvantaggiatosi con una fuga da lontano.
La malga di Campocroce sarà l’ultima occasione per alimetarsi, perchè da qui a poco le pendenze diventano in doppia cifra; ormai siamo all’interno del massiccio del monte Grappa e fino al km 14 ci sarà da soffrire. Credo che in questo tratto sarà possibile fare la differenza, nonostante la strada sia quasi un unico grande rettilineo in mezzo ai prati, dove chi insegue ha sempre modo di prendere le misure su chi sta davanti.
Altro scollinamento con breve e tortuosa contropendenza, quindi si torna nuovamente a salire sopra al 10%. Fino al km 17 la strada si muove sinuosa tra pascoli, laghetti naturali e malghe, con una sede stradale piuttosto stretta. Quindi un chilometro scavato tra le roccie, un’unico ampio curvone a destra fino al ricongiungimento con la classica salita Cadorna, dove s’incontrerà lo striscione del GPM.

Giacomo

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