LA LIQUIGAS IMPERATRICE DI CALIFORNIA
Continua il dominio della Liquigas sulle strade della California, almeno per quanto riguarda i successi di tappa, che raddoppia la gioia per la vittoria di Chicchi ed ora festeggia l’affermazione del “bambino d’oro” Sagan, a segno a Bakersfield. Un traguardo che non ha raggiunto l’atteso Lance Armstrong, ritiratosi a seguito di una brutta caduta. La classifica generale, infine, vede in testa l’australiano Rogers, pari tempo con lo statunitense Zabriskie: tra domani e dopo decideranno le sorti dell’Amgen Tour of California il tappone di Big Bear Lake e la crono di San Francisco
Nell’arrivo della quinta tappa del Tour of California, Visalia – Bakersfield di 195 chilometri, è stata ancora una maglia della Liquigas-Doimo a transitare per prima sulla linea del traguardo. Dopo la vittoria di Chicchi, stanotte è toccato a Peter Sagan tagliare il traguardo davanti a tutti. Il giovane slovacco, al quarto centro stagionale nell’anno del debutto tra i professionisti, ha impressionato tutti sulla salita finale con un allungo di pura potenza che non ha lasciato scampo alle velleità di Rogers e Zabriskie e al resto dei 27 componenti il plotone che conduceva la tappa.
«Per un corridore la vittoria è la massima gioia – afferma Sagan – e riuscire a farlo in una tappa così impegnativa, davanti a corridori forti, è ancora più bello. Ora ci aspettano tappe difficili, con salite dure. Il mio obiettivo è quello di resistere il più possibile ma sono conscio che mi manca ancora qualcosa per competere con i migliori quando la strada sale. Cercherò ovviamente di difendere la mia maglia bianca: chiudere la corsa con questo riconoscimento sarebbe una grande soddisfazione».
Insieme alla maglia di miglior giovane Sagan è titolare anche della maglia a punti con un bottino di 34 punti, due in più del britannico Cavendish.
La volata che ha visto primeggiare il giovano slovacco ha avuto ben altro valore per quanto riguarda la classifica generale: il secondo e terzo di giornata, infatti, si trovano ora al comando col medesimo tempo.
Alle spalle della coppia australiano-statunitense il gruppo dei pretendenti si è ulteriormente ristretto ed ora sono solo 15 i ciclisti compresi in 31”. Seguono 4 uomini entro i 2’, mentre il resto viaggia a oltre i 3’10”. Il migliore dei nostri, Francesco Bellotti, pure in forze alla Liquigas, è ora 22° a 3’15”, 3″ in più dello statunitense Hincapie, che lo precede in classifica.
Una caduta in avvio di tappa ha coinvolto anche Lance Armstrong, che è stato costretto al ritiro.
La corsa californiana perde così uno dei protagonisti, punto di riferimento del plotone. Cosa succederà adesso? Chi avrà la forza e il carattere di sostituirlo in gara? Nel frattempo Rogers e Zabriskie fanno a sportellate per portare a casa il risultato.
Mario Prato