VALVERDE, TAPPA E MAGLIA AD ARRATE; ALTRA PERLA DEL MURCIANO NELLA STAGIONE 2017
Alejandro Valverde (Movistar) conquista con uno spunto in discesa la quinta e penultima tappa del Giro dei Paesi Baschi precedendo il francese Bardet (AG2R) e il colombiano Urán (Cannondale-Drapac) al termine di una tappa molto animata nel finale. Valverde è anche la nuova maglia amarillo e domani nella crono finale di Eibar avrà la grande occasione di vincere per la prima volta in carriera la corsa a tappe basca.
Come spesso capita al Giro dei Paesi Baschi, la penultima tappa è la più corta ma anche la più dura dal punto di vista altimetrico. Nell’edizione 2017 sono ben sei i GPM da scalare, tre dei quali di prima categoria, mentre l’ultima salita verso il santuario di Arrate, percorsa da un versante diverso rispetto allo scorso anno, presenta due chilometri iniziali durissimi con una pendenza media che sfiora l’11%. E’ perciò una delle tappe più attese di questa edizione, nella quale i ciclisti più avanti in classifica generale dovranno giocare le loro carte per la vittoria finale. Da segnalare non partente Julian Alaphilippe (Quick-Step) che, dopo il ritardo accumulato in classifica generale nelle prime tappe (complice anche una caduta), ha preferito staccare in vista della campagna delle Ardenne. Dopo la partenza da Bilbao il ritmo era subito indiavolato. Dopo una ventina di chilometri una maxi fuga di 18 ciclisti riusciva a prendere il largo. Tra di essi era presente anche l’italiano Matteo Montaguti (AG2R), ma per il resto non si segnalavano ciclisti che potevano impensierire i primi posti della classifica generale. Quick-Step e Movistar controllavano in ogni caso la situazione e non lasciavano troppo spazio alla fuga che, per il momento, aveva acquisito un vantaggio di 1 minuto e 20 secondi. Sul primo GPM del Puerto de Pagatza, posto al km 45, era proprio Montaguti il primo a transitare. Al km 60 la fuga aveva 1 minuto di vantaggio sul gruppo. Omar Fraile (Dimension Data) si aggiudicava il secondo GPM di tappa al km 71, ma a quel punto la fuga si era ormai spezzettata e il gruppo rinveniva con decisione. Laurens Ten Dam (Sunweb) riusciva a raggiungere in testa Fraile e la coppia prendeva una ventina secondi di vantaggio sul gruppo a 56 km dall’arrivo. Al km 82 il gruppo riassorbiva gli ultimi due fuggitivi e Alex Howes (Cannondale-Drapac) transitava in prima posizione sul GPM di Trabakua. Il gruppo iniziava il terzultimo GPM, l’Alto de Izua ad andatura sostenuta e Simon Å pilak (Katusha), rimasto attardato per un problema meccanico, cercava di riprendere le ultime posizioni del gruppo con l’aiuto di alcuni compagni. Il testa al gruppo si erano portati gli uomini della Orica-Scott in appoggio al britannico Simon Yates. Jack Haig (Orica-Scott) transitava in prima posizione sul GPM di Izua. Ai meno 22, lungo l’ascesa del penultimo GPM, Michal Kwiatkowski (Sky) era vittima di una foratura ma rientrava prontamente in gruppo. Tosh Van Der Sande (Lotto-Soudal) provava ad attaccare ma la sua azione veniva anullata dal gruppo nel giro di un chilometro, poi Carlos Verona (Oric-Scott) transitava in prima posizione sul penultimo GPM dell’Alto de Urkaregi. Iniziava così l’ultimo GPM, l’Alto de Usartza, la cui cima era collocata a soli 2 Km dal traguardo. Il gruppo si riduceva drasticamente sotto l’impulso della Movistar. Restavano in testa ai meno quattro Alberto Contador (Trek-Segafredo), Michael Woods (Cannondale-Drapac), Alejandro Valverde (Movistar), Louis Meintjes (UAE Team Emirates) e Romain Bardet (AG2R). Lo spagnolo Samuel Sánchez (BMC), già vittorioso in carriera per tre volte su questo traguardo, tentava la sortita ai meno 2, quando la strada spianava per poi buttarsi capofitto in discesa, ma sfortunatamente era vittima di una rovinosa caduta che per poco non coinvolgeva anche Contador. Valverde non si lasciava pregare e prendeva subito la testa della corsa. Il murciano era abile a non farsi superare e tagliava il traguardo su Bardet e Urán. Il murciano aggiunge così un’altra vittoria alla sua stagione finora quasi impeccabile ed è anche primo in classifica generale, sempre su Bardet e Urán, accreditati dello stesso tempo per la mancanza di abbuoni. Domani la sesta ed ultima tappa prevede la consueta cronometro individuale dell’ultimo giorno di gara, come nel 2016 disegnata in circuito attorno ad Eibar. Quest’anno i chilometri da percorrere sono raddoppiati, essendo ben 27, spalmati su un percorso che prevede i primi 5 km in salita, prima della discesa e di un lungo tratto in pianura. Alla luce dei risultati di oggi Valverde può vincere ma dovrà tenere conto di avversari non proprio fermi sul passo.
Giuseppe Scarfone