CHICCHI A SEGNO IN CALIFORNIA
Il portacolori della Liquigas si è imposto nella quarta frazione del Giro di California, corsa giunta oggi al suo giro di boa. A questo punto la rosa dei “papabili” al successo si è ristretta ad una ventina di elementi, introdotta dal capoclassifica Zabriskie. Possibilità di vittoria sfumata, invece, per Andy Schleck e Fabian Cancellara.
Successo italiano nella quarta tappa del Giro di California, la San Josè – Modesto di 195 km.
La vittoria in volata davanti a Haedo e a Cavendish è andata al portacolori della Liquigas Francesco Chicchi, già Campione del Mondo U23 nel 2002.
Come da copione, la tappa numero quattro della corsa americana, è vissuta su di una fuga partita poco dopo la partenza ma, con l’avvicinarsi del traguardo, il gruppo controllato dalle squadre dei velocisti ha chiuso il gap, portando le ruote veloci nella miglior posizione per giocarsi la vittoria.
Nello “scontro” uomo contro uomo il velocista italiano non ha avuto nessun timore referenziale nei confronti dei suoi antagonisti, soprattutto nei confronti di quello che è considerato, a torto o a ragione, lo sprinter più veloce del mondo.
L’arrivo a ranghi compatti non ha intaccato la classifica, che vede sempre in vetta lo statunitense Zabriskie.
Con l’arrivo di Modesto il Tour of California ha raggiunto il suo “giro di boa”, mancando infatti 4 tappe alla conclusione di domenica prossima. A questo punto, scorrendo la classifica saltano all’occhio alcune cose.
Innanzitutto la rosa dei molteplici pretendenti alla vittoria finale si è notevolmente assottigliata e ai piani nobili della classifica sono rimasti solamente, oltre all’attuale leader, Armstrong e 4 dei suoi compagni di squadra tra cui Rubiera e Leipheimer (tra l’altro, il sette volte vincitore del Tour ha tagliato il traguardo odierno in ritardo causa caduta, ma la giuria gli ha abbuonato il distacco essendo l’incidente avvenuto entro gli ultimi 3 Km), l’uomo Saxo Voigt e il BMC Morabito. Tra loro troviamo anche Rogers, Sagan e Bellotti, partiti però per questa avventura americana senza ambizione particolari.
Nelle retrovie della classifica sono sprofondati il campione statunitense Hincapie (3’08”), Andy Schleck (17’44”) e Cancellara (34’30”)
Mario Prato