ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI L’AQUILA
maggio 20, 2010
Categoria: Approfondimenti
Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: pareri tecnici di campioni del passato, che conoscerete nelle prossime giornate; le notizie sulle condizioni di Damiano Cunego, pervenute direttamente dal suo direttore sportivo; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; una rubrica umoristica in ricordo di Raimondo Vianello; le “perle” dei telecronisti e le previsioni del tempo per la tappa che verrà. Seguiteci.
Foto copertina: il Giro sfreccia accanto a case che portano ancora i segni del tremendo terremoto dello scorso anno (foto Bettini)
LA VOCE DI FRANCO VONA
Abbiamo chiesto all’ex professionista Franco Vona di commentare le frazioni più attese del 93° Giro d’Italia.
Avevo messo in preventivo che la tappa di oggi fosse stata bella ed infatti è stata all’altezza delle aspettative. Classifica scombussolata con gli uomini di classifica che curavano la (ex) maglia rosa Vinokourov, in particolare gli italiani, e così un bel groppone di 56 corridori se ne sono andati ed è partita la fuga bidone.
In effetti spesso quando il Giro giunge in Abruzzo, proprio per le caratteristiche territoriali della regione, assistiamo a fughe da lontano con diversi minuti di distacco tra testa della corsa e gruppo maglia rosa. Anche oggi gli italiani non hanno vinto ma voglio fare una nota positiva per Valerio Agnoli, il quale sta davvero disputando un ottimo Giro. Come ho detto prima i nostri uomini di punta “tentennano” e pensano solamente a curare il kazako dell’Astana ma c’è comunque da dire che il Giro è ancora lungo, stiamo a vedere d’ora in avanti cosa combineranno.
Oggi il Giro è passato da Sulmona: città a me molto cara, dove vinsi nel 1992 una bella tappa che partì da Porto Sant’Elpidio con Miguel Indurain in rosa (riuscì a portarsela fino all’arrivo finale di Milano). Fu una frazione davvero combattuta dove riuscii a battere Roberto Conti in una bella volata. Il gruppo dei migliori ci lasciò andare ma poi arrivati sulle montagne cominciò ad accelerare e arrivammo con 2 minuti e mezzo di ritardo.
Franco Vona
(a cura di Andrea Giorgini)
PERCHE’ NON VINCIAMO? – 2a puntata
Come mai gli italiani non stanno conseguendo successi al Giro? Si tratta solo di una particolare “congiunzione astrale” o c’è sotto un problema reale? Abbiamo posto questa domanda sia agli appassionati (vedi la rubrica Box Populi), sia agli addetti ai lavori, corridori, ex professionisti e giornalisti.
Daniel Gisiger, ex professionista elvetico*
Adesso non si deve pensare al fatto che dobbiamo fare di nuovo come “gli altri”, dobbiamo fare di tutto perchè tutti diventino più puliti. I controlli non bastano e sono troppo costosi: ci vuole la polizia e la giustizia come in Francia e in Italia.
*continuazione dell’intervento pubblicato ieri
Gabriele Sola, agenzia Lauta Communication
Credo che alla base di questa situazione ci sia – oltre ad un pizzico di sfortuna: senza la caduta, Basso e Nibali ora sarebbero ancora in lizza per la rosa finale – un vizio strutturale del nostro ciclismo. Esiste una “crisi di vocazioni” a cui si aggiunge il fatto che molti giovani vengono proiettati nel mondo professionistico (in particolare quelli inseriti nei team meno professionali) senza rispetto per i fisiologici tempi di crescita.
Ma, forse, c’è di più: la mancanza in gruppo di autentici leader (qual è, oggi, la figura di riferimento del movimento ciclistico italiano?); la scarsa umiltà dei neopro’ nell’apprendere i segreti (quelli sani, ovviamente) del mestiere; la fragilità della stragrande maggioranza dei team italiani, incapaci di crescere al pari delle squadre estere. Ci sono parecchi bravi tecnici che sacrificano il tempo che potrebbero dedicare con profitto a crescere i nostri talenti, improvvisandosi (con risultati piuttosto discutibili) manager. Ed esistono sedicenti manager che amano mettere il naso nella gestione tecnico-sportiva degli atleti operando inopportune invasioni di campo.
Quanto all’incapacità di intercettare l’interesse delle aziende, che se investono nel ciclismo lo fanno sempre più spesso in qualità di sponsor degli eventi anziché dei team, tocca fare riferimento all’annoso problema del doping (l’evento-Giro cresce, il livello qualitativo delle squadre cala). O, meglio, della percezione che si ha di questo problema all’esterno. In merito, ciascuno ha le proprie responsabilità: le istituzioni come i professionisti delle due ruote. Servirebbe fare squadra intorno a pochi, condivisi punti di convergenza, che non possono prescindere da regole molto chiare ed altrettanto severe. Invece ci si parla addosso, ciascuno per sé, senza una visione organica e strategica… I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Cunego: “Sastre davanti? L’abbiamo saputo tardi” (Gazzetta dello Sport)
L’Aquila stravolge tutto, Porte nuova maglia rosa(Corriere dello Sport – Stadio)
Petrov’s timing perfect (The Daily Telegraph)
Porte in the pink after catching Kazakh cold (The Independent)
Petrov frappe très fort (L’Equipe)
Arroyo, Tondo y Sastre dan el golpe(As)
La ‘Armada’ sale a flote en el Giro(Marca)
Petrov gana la undécima etapa del Giro(El Mundo Deportivo)
Petrov remporte la 11e étape, Porte en Rose(Le Soir)
Bouleversement au Giro, Petrov vainqueur(La Dernière Heure/Les Sports)
Vinokourov ne “Porte” plus le maillot rose (actu24.be)
Petrov triomfeert in de regen (De Standaard)
Evgeni Petrov triomfeert in de regen, Porte nieuwe leider (Het Nieuwsblad)
Victoire de Petrov, Porte en rose (Sud Presse)
Petrov wins 11th stage of Giro; Porte takes lead(USA Today)
Breakaway at Giro d’Italia Leaves Favorites Gasping (The New York Times)
Aussie seizes Giro lead (Herald Sun)
Aussie leads the Gira (The Age)
Unknown Aussie takes lead in Giro (The Australian)
Aussie takes lead, Cadel freefalls (The Daily Telegraph – Australia)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
M: Cosa succederà oggi?
M: L’arrivo sarebbe ideale per Cunego: vediamo se la Lampre vorrà tenere cucita la corsa. La Liquigas, inoltre, potrebbe tentare di isolare Vinokurov e soprattutto Evans, che non hanno squadre all’altezza della loro.
Però Vinokurov ha già detto che la tappa gli ricorda la Liegi, quindi occhio al vecchio marpione.
N: Il giro sta per morire.
56 in fuga. Ci son tutte le squadre di sicuro. Si rischia di brutto la fine anticipata del giro. Adesso hanno 12.30 e non si immagina chi insegua. Bruttissimi presagi.
E: Oggi succede il finimondo…
M: Grande! La fuga bidone come Pereiro Sio al Tour 2006?
S: Adesso hanno quasi 17 minuti, ci sono Sastre e Wiggins. Ma attenzione, mancano ancora quasi 200 km e tutte le principali asperità, la tappa per ora è aperta a tutte le soluzioni. Chi deve tirare? Astana e Liquigas, non si scappa.
N: Il giro sta andando a rotoli…. Mi permetto di notare che la Flaminia era una delle poche squadre che aveva nel DNA (esibito nelle corse pregiro) il controllo della corsa.
N: Giro a rotoli. Se la giocano Sastre, Arroyo e Tondo Volpini. Un campionato spagnolo. Mavaffan…..
C: Se va in porto sono contento.
Si spettacolarizzerebbe la corsa nella terza settimana. Così Porte rischia di vincere il giro!
N: Non dire stupidate!! Giro a put….!! Se lo giocheranno gli spagnoli. Roba da vergogna!! La Flaminia avrebbe controllato di sicuro la corsa come ha fatto spesso nelle poche corse che ha potuto effettuare. Grazie Zomegnan.
e grazie ai fessi dei Direttori Tecnici di questo giro.
N: Aggiungo: Gli sponsor riflettano se continuare a sovvenzionare dei Direttori tecnici tanto incapaci.
S: Non sono d’accordo, anche andasse in porto con 20 minuti, il giro non sarebbe affatto morto. Anzi, avremmo una terza settimana all’arma bianca, 5-10 minuti su Zoncolan, Mortirolo e Gavia fanno presto a scorrere…
P: 5-10 minuti su Zoncolan… Se qualcuno va in crisi si, ma prendere 10 minuti a Sastre non è mica facile, anche se sta deludendo rimane uno dei primi 20 in salita
N: Sastre con 15 minuti di vantaggio e Tondo Volpini con 20 si recuperano in salita????? Il giro è finito. Oggi arrivano con 25 minuti se va bene.
S: Non dico sullo Zoncolan, ma sull’insieme delle salite della terza settimana.
Poi chiaro che se arrivano con mezz’ora o più ha ragione Napo, il giro per gli altri è finito.
Direi di aspettare qualche ora prima di dare giudizi definitivi.
C: Tondo ha 6 minuti e mezzo, Sastre 10 di ritardo. Oggi ne guadagneranno 10/12, non penso di più. Sicuramente non 25. Vuol dire che Sastre rientra in classifica e che Tondo e Porte si avvantaggiano di qualche minuto, non di mezz’ora. Minuti che possono perdere nelle tappe clou! Di sicuro ora già da sabato Vino, Evans ma anche Nibali e Basso qualcosa dovranno fare.
La stupidata qualche direttore l’ha fatta, lasciando cosi tanto spazio a Wiggins, ma, mi ripeto, chi vuole una corsa combattuta, non può non esserne contento.
N: 25 è una stima ottimistica se dietro decidono di tirare anche i ‘Big’ arrivati ai meno 50. Cosa che non accadrà. Davanti a quel punto tireranno i Tondo, i Sastre, i Wiggins, i Gerdemann, Arroyo etc
C: Non ne sono così convinto. Intanto in 7 hanno già mollato per andare a tirare nel gruppo dietro. Vediamo al prossimo rilevamento
S: Ahahahaha. E’ la prima volta che vedo più corridori in fuga rispetto a quanti ce ne sono nel “gruppo principale”!!
S: Dietro ci sono tutti i big a tirare: Nibali, Vino, Evans …
Gregari vs. Capitani !!!
A parte gli scherzi, secondo me il casino è successo perchè l’Astana non ha tirato con la convinzione che di solito ha la squadra della maglia rosa; la Liquigas è a quel punto rimasta un pò imbambolata e non ha capito il grandissimo pericolo…
N: Prima di mezzogiorno ce ne siamo accorti qui sul forum che il giro andava a ramengo, e non se ne sono accorti i Direttori tecnici??? L’unico che starà godendo come un riccio è Riccò.
J: Aspettiamo, ricordo che Voeckler arrivò ad indossare la maglia gialla con un bel quarto d’ora sui migliori e, tappa dopo tappa, perse l’enorme vantaggio in classifica.
Intanto i capitani si stancano in prima persona, ne vedremo delle belle nel corso della prossima settimana.
S: Vabbè dai N. non è che succede il finimondo, arriveranno con 10′ di vantaggio.
Però fa ridere come possa essere andata via una fuga di 56! In gruppo si saranno accorti che mancava qualcuno!?!
Più che altro il problema viene dal fatto che stanno tirando i capitani, e magari qualcuno oggi si stacca.
Ho visto tirare anche Damiano e mi è dispiaciuto. Perchè tira? Lui non è il favorito per la classifica, deve lasciar tirare gi altri e approfittare per riposare un pò più dei big. Del resto se la fuga bidone risulta decisiva, a lui cosa gliene frega? Non è che l’anno scorso ha vinto il Giro. Al massimo cercherà di vincersi una tappa, obbiettivo della vigilia. Se invece i big lo riportano sotto, tanto meglio…
DAMIANO NON TIRARE!!!!!!!!!!!!
V: La Lampre era tra le squadre con minore responsabilità nel tenere unita la corsa e che tuttavia aveva già lavorato molto sia sabato che domenica, oltre che nei primi giorni per Petacchi.
Cunego… Cunego secondo me poteva puntare molto in alto quest’anno! E chissà che non riesca comunque a fare MOLTO bene!
M: Io non sottovaluterei nemmeno Kiserlovski, ora. Non si sa dove possa arrivare, ma anche sul Terminillo pedalava bene.
H: Forse è arrivata la giusta punizione divina per Astana e BMC che hanno portato al Giro squadre modeste, al di là della sfortuna che ha privato i kazaki di Tiralongo, e dunque meritano di non vincere la corsa rosa. Chi ha portato una squadra forte è invece la Liquigas ma o Kiserlovski e Agnoli sono in grado di battere Arroyo, Tondo, Sastre o addirittura Porte di qui a Verona, cosa che non credo, oppure anche loro hanno corso in maniera incomprensibile. Sta di fatto che ora Sastre si ritrova con 3′ di vantaggio su Vinokourov e se fosse quello normale e non quello del Terminillo vincerebbe il Giro a mani basse visto che ora inizia il terreno a lui favorevole, e anche Arroyo e Tondo sono pienamente in corsa; il Giro non è finito ma ora i big dovranno attaccare da lontano a partire dal Monte Grappa
M: N., mi sembri troppo disfattista.
Arroyo e Tondo sono due buoni corridori, da primi 10, ma da qui a dire che possano vincere aspetterei. Nell’ultima settimana basta un solo giorno di crisi per mandare tutto all’aria.
I corridori mi sembrano distrutti, bastava guardarli in faccia a Montalcino ed anche oggi; il maltempo, inoltre, ci ha messo molto del suo.
Hanno dalla loro due buone squadre, comunque, così come Porte, anche se non so come resisterà sulle salite.
Sastre sarebbe il favorito, ma non corre dal Tour e quindi non conosciamo la sua situazione fisica, anche se il tracciato sarebbe per lui.
Vinokurov ha una squadra scarsa, ed inoltre oggi non l’ho visto bene. Evans è da solo, Cunego anche.
Quelli messi meglio sono ancora i Liquigas, che hanno in classifica due punte e mezza e la squadra più forte.
Altra squadra forte che potrà inventarsi qualcosa è l’Androni, ma non credo in uno Scarponi vincitore finale.
Diciamo che è molto aperto, non c’è un netto favorito ad oggi.
V: Quattro cose veloci
1) Anche se non vincesse un “big”, non sarebbe uno scandalo. Nei Giri e nei Tour è già accaduto.
2) E comunque sono contento, perché ora saranno scintille! Su ogni salitella ora si scanneranno! Vedrete domani a Potenza Picena!
3) Le squadre “scarse” permettono questo spettacolo! (Questo vuol dire che la tesi di H di portare squadre con meno uomini non fa che avvantaggiare lo spettacolo).
4) Abbiamo avuto un’ulteriore dimostrazione che le tappe > 250 km fanno DAVVERO MALE. Si ritorna alle tappe che segnarono il ciclismo eroico. Poi ammetto che il freddo ci ha messo del suo…
H: N, se Riccò avesse corso il Giro senza darsi la Cera, a quest’ora avrebbe già un’ora e un quarto di ritardo in classifica.
H: V. hai fatto quattro osservazioni e su tutt’e quattro quelle osservazioni mi trovo totalmente d’accordo con te. Non ho una virgola da aggiungere né da togliere. Se ripenso allo spettacolo che ci hanno tolto in tante edizioni del Giro gli squadroni che facevano il catenaccio mi viene il voltastomaco. Tanti anni di ciclismo buttati via! Ora è spettacolo
H: M,, N. è sempre stato molto equilibrato. Equilibrato e critico. Critico e acuto. Non posso fare a meno di confessarvi che la posizione che ha assunto oggi mi ha spiazzato. Ero convintissimo che avrebbe condiviso il nostro entusiasmo, che sarebbe stato uno dei più accesi estimatori di una tappa alla garibaldina come quella di oggi. Poi, per carità, ognuno ha la propria opinione, giustamente, ma sono rimasto spiazzato.
F: Forse dipende dal fatto che la tappa x quanto esaltante gli puzzi di bruciato (sotto l’ acqua vedi i casi della vita!) Comunque x giudicare correttamente questa tappa bisogna prima vedere il seguito ( e forse non solo del Giro).
C: Beh che con squadre meno numerose e tappe + lunghe aumentasse lo spettacolo e diminuisse la possibilità di controllare la corsa era strabanale. Meno banale é chiedersi xchè l’ anno scorso, sia al Giro che al Tour, hanno proposto una versione very light della corsa per “un ciclismo + umano” e adesso tutti “scoprono l’”umanità” dei percorsi lunghi…
certo adesso le VAM diminuiranno e tutti grideranno al ciclismo pulito.
C: O magari l’ avrebbe di vantaggio! Il fatto é che il Riccò cerato del Tour aveva wattaggi superiori (e di non pochissimo) a quelli del Giro.
Se quindi al Giro non era cerato ( o non + dei big che l’ hanno fatta franca) in questo Giro, se non il bello e cattivo tempo ( e x forza piove sempre!), poteva fare la differenza x davvero!
Poi sempre speculazioni sono.
Ma io cerco di quantificare, tu vai a simpatia.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
GIRO A SEGNO
Rubrica semiseria sul Giro 2010, in ricordo del grande Raimondo Vianello
Giro terremotato a causa di tattiche demenziali:
c’è chi ha corso con la Cervelo
e chi senza cervello.
by Napo
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Città Sant’Angelo – Porto Recanati
Città Sant’Angelo: alternanza di pioggia debole (0,4 mm) e schiarite, temperatura 14,5°C (percepiti 10°C causa vento), venti moderati da N (18-21 km/h), umidità al 64%
Giulianova Lido (47.3° Km): alternanza di pioggia debole (0,5 mm) e schiarite, temperatura 17,3°C (percepiti 13°C causa vento), venti moderati da N (22 km/h), umidità al 57%, mare mosso.
Porto San Giorgio (98,2° Km): nuvole sparse, temperatura 18,3°C (percepiti 14°C causa vento), venti moderati da N (23-24 km/h), umidità al 51%, mare mosso.
GPM Macerata (150,9° Km): alternanza di pioggia debole (0,7 mm) e schiarite, temperatura 14,4°C (percepiti 9°C causa vento), venti moderati da N (24-27 km/h), umidità al 69%
Porto Recanati: poco nuvoloso, temperatura 16,8°C (percepiti 11°C causa vento), venti moderati da N (30-35 km/h), umidità al 59%, mare mosso
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Una giornata epica, resa ancor più ardua dagli incespicamenti dei cronisti al seguito.
Bartoletti: “Andiamo a sentire Cunego” (e, infatti, mandano in onda un servizio su Gino Bramieri e Vinokourov)
Secondini: “Il processo della tappa”
De Stefano: “Buonasera, buonasera dal Giro d’Italia” (sono le 13.00)
Conti: “Nel Giro del 1954 Coppi non andava perché alle prese col problema del divorzio” (era talmente abbattuto che festeggiò la vittoria nella cronosquadre d’apertura con una gran mangiata di ostriche…. peccato che fossero avariate e gli causarano una brutta intossicazione…. ecco il problema reale della sua crisi)
Plastina: “Pensano in molti che questa non sia una fuga bidone, che possa arrivare fino in fondo” (e allora che fuga bidone era?)
De Stefano: “Buonasera e benvenuti all’Aquila” (sono le 15)
Pancani: “Un’azione di 56 uomini, metà gruppo o quasi” (Per arrivare al quasi ci volevano altri 35 corridori)
Pancani: “Disquisizione tattica su come si è svolta questa tattica”
Sgarbozza: “Scarpone” (Scarponi)
Novelli: “Domani si parte da Città di Sant’Angelo” (Città Sant’Angelo)
Ancora dal televideo RAI
“Era l’ultima occasione per i velocisti prima delle montagne” (e Porto Recanati dove la mettiamo?)
“Vimokourov”
La perla della giornata è di un Pancani in versione portajella
“Qui bisogna aver coraggio e saper guidare la bici”
…e come disse “bici”, pataslam! che ti va lungo e tirato Bakelandts!!
Approfittiamo dell’occasione per andare a ravanare sul fondo della cassapanca (l’avete notato, è il soprannome che è stato affibbiato al duo microfonato della RAI) e a pescare qualche strafalcione storico.
Rimaniamo agli anni dei Giro a Mediaset.
Saronni (commentatore dal palco): “Francesco, puoi fare fermare l’ammiraglia così intervistiamo il direttore sportivo?”
Moser (inviato speciale dall’ammiraglia): “MA CHE SEI MATTO!!! VUOI FARE FERMARE UN’AMMIRAGLIA IN PIENA TAPPA!!”
Nello stesso periodo la RAI fronteggiava la programmazione della concorrenza col programma “Giro di Sera”, nel quale era commentatore Vito Taccone. Una sera ebbe un diverbio piuttosto acceso con Fondriest che gli rispose piccato “DOVREBBERO FARTI GLI ESAMI PER VEDERE QUANTO VINO C’HAI NEL SANGUE!!”
ARCHIVIO ALMANACCO
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3a tappa Amsterdam – Middelburg
4a tappa Cuneo – Savigliano (cronosquadre)
8a tappa Chianciano Terme – Terminillo