REJNEN COLPISCE, MORTON CONTROLLA, COSTA CEDE
Volata ristretta in quel di Bountiful, al termine di una corsa caratterizzata nel finale da numerosi attacchi da parte soprattutto degli uomini della Bmc, e netto successo del 30enne statunitense davanti a Tao Gheoghegan Hart e Alex Howes, con un redivivo Damiano Cunego a chiudere la top ten. In classifica generale resta leader l’australiano della Jelly Belly che guadagna 27” sul suo più diretto inseguitore statunitense, che paga dazio sull’ascesa verso Bountiful Beach e viene superato da Andrew Talansky in vista dell’arrivo in salita di Snowbird che oggi deciderà l’edizione 2016 del Tour of Utah.
La quinta tappa del Tour of Utah, 186 km da Antelope Island a Bountiful, si presentava come una della frazioni più impegnative dell’intera settimana di gara, in virtù non tanto delle ascese di North Ogden Divide e Trappers Loop, poste intorno a metà percorso e decisamente pedalabili, quanto di quella di Bountiful Bench da ripetere per due volte nel finale, 5,8 km con una pendenza media intorno all’8%, punte del 14% e l’ultima vetta posta ai -9 dal traguardo.
La fuga di giornata, che ha visto protagonisti diversi corridori già all’attacco nelle tappe precedenti, è nata fin dal km 0 ad opera di Logan Owen (Axeon Hagens Berman), che sullo stesso traguardo di Bountiful si era imposto un anno fa, Tom Bohli (Bmc), Simon Pellaud (Iam Cycling), Chris Jones e Daniel Eaton (UnitedHealthcare), Frédéric Brun (Fortuneo-Vital Concept), Bryan Sanchez (Team Jamis), Thomas Vaubourzeix (Lupus Racing Team), Evan Huffman (Rally Cycling), Alex Cataford (Silber Pro Cycling) e Julien Bernard (Trek-Segafredo), quest’ultimo 28° in classifica generale a 6′07” dal leader Lachlan Morton (Jelly Belly). Probabilmente senza la presenza del giovane francese l’azione avrebbe avuto il via libera del gruppo che, invece, una volta che il distacco ha superato i 5′ si è messo a inseguire di buona lena, non solo con la Jelly Belly ma anche con diverse altre formazioni. a partire dalla Holowesko-Citadel di Travis McCabe, intenzionato a bissare il successo allo sprint di Kearns, ottenuto però su di un percorso molto impegnativo.
Un ulteriore punto a sfavore degli uomini al comando è stata la mancanza di accordo, che si è manifestata intorno ai -40 dal traguardo e ha favorito ancora di più la rincorsa del gruppo, nel quale si sono portate al comando anche la Cannondale-Drapac di Andrew Talansky e la Bmc, che poteva vantare ben tre uomini nei primi 7 della classifica generale (John Darwin Atapuma, Joey Rosskopf e Taylor Eisenhart), intenzionate a creare difficoltà a Morton, al secondo della generale Adrien Costa (Axeon Hagens Berman) e soprattutto alle loro formazioni, certamente non molto attrezzate per tenere cucita la corsa sui percorsi più impegnativi. Tra i fuggitivi sono iniziati gli scatti finchè Bernard lungo la prima ascesa verso Bountiful Bench non è rimasto solo al comando mentre alle sue spalle si sono mossi in 12, tra cui Rosskopf e Eisenhart oltre a Matthew Busche (UnitedHealthcare), Tao Gheoghegan Hart, il sorprendente irlandese Edward Durban (Axeon Hagens Berman) e ad un Damiano Cunego (Nippo-Vini Fantini) in crescita rispetto alle prime tappe, che si sono riportati strada facendo su tutti i fuggitivi della prima ora, senza però riuscire a fare la differenza nei confronti del gruppo, che li ha sempre tenuti a poche centinaia di metri. Sull’ultima ascesa di giornata le carte si sono rimescolate più volte con prima Busche e poi Durban rimasti soli al comando finchè l’irlandese non è stato raggiunto in cima da Gheoghegan Hart e poi da Atapuma e Janier Alexis Acevedo (Team Jamis), che hanno contrattaccato da dietro. Nella successiva discesa anche quest’azione è stata neutralizzata, grazie soprattutto al lavoro degli uomini della Cannondale-Drapac – e segnatamente del senese Alberto Bettiol – ma ha comunque portato dei risultati dal momento che dal gruppo, ridotto a 30 corridori, nel tratto finale della salita ha perso contatto anche Costa, che chiuderà con un ritardo di 27” in un plotoncino comprendente anche Manuel Senni (Bmc) e Marco Canola (UnitedHealtcare), che ha mancato di poco l’aggancio e avrebbe certamente potuto dire la sua nella volata conclusiva.
Non ci sono stati ulteriori tentativi di rilievo nel tratto finale pianeggiante che portava al traguardo e si è dunque arrivati allo sprint, con Rosskopf che ha tentato di lanciare il compagno Dylan Teuns, che però è rimasto chiuso nel momento cruciale; chi invece non ha avuto problemi è stato il 30enne statunitense Kiel Reijnen (Trek-Segafredo), che sarebbe stato tra i favoriti anche in caso di arrivo a ranghi combatti e che, dopo essere riuscito a resistere in salita, ha fatto valere il suo spunto andando a cogliere il suo primo successo stagionale davanti a Gheoghegan Hart, che dal canto suo si conferma atleta abile su tutti i terreni malgrado i soli 21 anni di età , e ad Alex Howes (Cannondale-Drapac), che proprio con il colpo di reni ha tolto il terzo posto (e con esso preziosi secondi di abbuono) al suo capitano Talansky, mentre Cunego ha piazzato la bandierina tricolore in chiusura della top ten.
La nuova classifica generale vede Costa scivolare al terzo posto a 34” da Morton, apparso dal canto suo sempre in controllo della situazione pur essendo rimasto senza compagni al fianco nel finale, con Talansky 2° a 9”, Rosskopf, Atapuma e Rob Britton (Rally Cycling) 4°, 5° e 6° tutti a 1′32” e Eisenhart 7° a 1′34”. Tutto potrà essere rivoluzionato al termine della tappa regina di questo Tour of Utah, 183,1 km disegnati tra le stazioni sciistiche di Snowbasin Resort e Snowbird Ski & Summer Resort, con la salita di Guardmans Pass ai -47 dal traguardo, in cui verranno toccati i 3000 metri di altitudine, e soprattutto l’ormai tradizionale e altrettanto dura ascesa conclusivo in cima alla quale un anno fa si è imposto Joe Dombrowski ponendo le basi per conquistare il successo finale.
Marco Salonna
ORDINE D’ARRIVO
1 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo 4:22:38
2 Tao Geogheagn Hart (GBr) Axeon Hagens Berman
3 Ales Howes (USA) Cannondale-Drapac
4 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Drapac
5 Daniel Jaramillo (Col) UnitedHealthcare
6 Joey Rosskopf (USA) BMC Racing
7 Dylan Teuns (Bel) BMC Racing
8 Javier Megias (Spa) Novo Nordisk
9 Rob Britton (Can) Rally Cycling
10 Damiano Cunego (Ita) Nippo-Vini Fantini
CLASSIFICA GENERALE
1 Lachaln Morton (Aus) Jelly Belly p/b Maxxis 19:17:18
2 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Drapac 0:00:09
3 Adrien Costa (USA) Axeon Hagens Berman 0:00:34
4 Joey Rosskopf (USA) BMC Racing 0:01:32
5 Darwin Atapuma (Col) BMC Racing
6 Rob Britton (Can) Rally Cycling
7 TJ Eisenhart (USA) BMC Racing 0:01:34
8 Robin Carpenter (USA) Holowesko-Citadel 0:02:11
9 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo 0:03:51
10 Tao Geogheagn Hart (GBr) Axeon Hagens Berman 0:04:01