ORICA TROPPO FORTE: SAGAN PIEGATO DA MATTHEWS
C’è ancora spazio per la fuga al Tour de France, e a spuntarla sul traguardo di Revel è Michael Matthews. Decisivo il gioco di squadra della Orica-BikeExchange, che nel finale si ritrova con tre uomini nel drappello buono di sette. Beffato così Peter Sagan, che grazie ai punti del traguardo volante e del secondo posto riprende però saldamente possesso della maglia verde. Tra i fuggitivi anche Nibali e Caruso. Invariata la generale.
L’albo d’oro riporterà soltanto il nome di Michael Matthews, ma la vittoria dell’australiano sul traguardo di Revel, nella decima tappa del Tour, è soprattutto il successo della Orica-BikeExchange, e ha a che vedere tanto con lo spunto veloce di Bling quanto con il lavoro di Luke Durbridge prima e Daryl Impey poi.
I tre erano partiti all’attacco tra la salita e la discesa del Port d’Envalira, in un inizio di gara che – come troppo spesso è avvenuto nella prima metà di Tour – ha regalato la maggior parte degli spunti di giornata. Matthews, sulla cima più alta della Grande Boucle 2016, si trovava in compagnia di Nibali e Sagan, a pochi secondi da Rui Costa, scollinato in testa dopo 24 km di ascesa all’insegna di scatti e controscatti. I quattro si sono ricompattati nella lunga picchiata su Ax-les-Thermes, venendo poco dopo raggiunti da Stephen Cummings e Boasson Hagen (Dimension Data), Damiano Caruso e Van Avermaet (BMC), Landa (Sky), Gorka Izagirre (Movistar), Gallopin (Lotto-Soudal), S. Dumoulin (Ag2r), Chavanel (Direct Energie) e dagli altri due elementi della Orica, Durbridge e Impey.
Il drappello di quindici unità così formatosi ha acquisito in breve un margine di sei minuti, prima che la Katusha si portasse in testa al gruppo per fermare l’emorragia. Dopo la compagine russa, anche IAM Cycling e Direct Energie sono comparse a turno in testa al plotone, ma sempre alternandosi, senza mai trovare una sinergia. Il gap si è ridotto fino ai quattro minuti e mezzo circa, ad una quarantina di chilometri dal traguardo, prima che l’ennesima fase di stallo fra gli inseguitori provocasse un’ennesima e stavolta decisiva impennata del ritardo.
Il discorso vittoria di tappa si è così ristretto ai quindici uomini di testa, in realtà destinati a selezionarsi già prima della Côte de Saint-Ferréol, ultima asperità di giornata, che sei anni fa, in un finale analogo, lanciò l’assolo vincente di Vinokourov. In un tratto sulla carta interlocutorio, a poco più di 20 km dal traguardo, infatti, Sagan ha approfittato di un’improvvisa folata di vento laterale per alzare l’andatura, lasciando indietro in poche centinaia di metri otto compagni d’avventura: Cummings, Caruso, Landa, Izagirre, Gallopin, Chavanel, Nibali e Rui Costa, in breve sprofondati a oltre due minuti. Nello stesso tratto, poco più tardi, anche il gruppo si è brevemente frazionato, ma nessuno si è anche solo sognato di provare a scompigliare la calma piatta che regna sovrana sin da Mont Saint-Michel.
Davanti restavano dunque in sette, con la Orica in schiacciante superiorità numerica. E la squadra australiana ha gestito il vantaggio nel migliore dei modi. Dapprima, Durbridge si è sobbarcato l’onere di alimentare l’azione fino ai piedi dell’ultima rampa, sfilandosi alle prime pendenze. Quindi, Impey, sia in salita, sia nel tratto pianeggiante conclusivo, ha fiaccato a colpi di allunghi un Sagan come sempre solo contro tutti, costretto a rintuzzare in prima persona tutti gli attacchi del sudafricano e quello di Boasson Hagen in discesa. Infine, Matthews, rimasto incollato alla ruota posteriore del campione del mondo per l’ultima mezzora di corsa, ha fatto valere il proprio spunto veloce e la maggiore freschezza rispetto al rivale, uscendo vincitore da una volata caotica, scombinata dalla mossa suicida di Van Avermaet, partito ai 300 metri.
Sagan, partito stamane con 7 lunghezze da recuperare a Cavendish nella classifica a punti, si potrà consolare con la riconquista della maglia verde, frutto dei 20 punti raccolti vincendo il traguardo volante di Aigues-Vives e dei 25 del secondo posto, strappato in extremis a Boasson Hagen nello sprint conclusivo. È ipotizzabile per domani una pronta risposta di Cavendish, più accreditato per la facilissima Carcassonne-Montpellier; azioni come quella di oggi, che Sagan potrebbe tranquillamente ripetere in qualsiasi frazione di montagna, ottenendo almeno i punti del traguardo volante, sono però la ragione per la quale resta naturale indicare nello slovacco il principale indiziato a salire in verde sul podio parigino.
Quanto alla classifica generale, la tappa si è risolta nell’usuale nulla di fatto, con Froome che continua ad amministrare 16’’ su Yates, 19’’ su Martin e via via a salire fino ai 2’10’’ di Porte, 14°, che possiamo di fatto considerare l’ultimo dei pretendenti al podio nella graduatoria provvisoria. Dopo la probabilissima giornata interlocutoria di domani, giovedì, sul Mont Ventoux, il Tour dovrebbe finalmente cominciare sul serio.
Matteo Novarini
ORDINE D’ARRIVO
1 Michael Matthews (Aus) Orica-BikeExchange 4:22:38
2 Peter Sagan (Svk) Tinkoff Team
3 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data
4 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
5 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
6 Daryl Impey (RSA) Orica-BikeExchange 0:00:02
7 Luke Durbridge (Aus) Orica-BikeExchange 0:01:10
8 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:03:01
9 Gorka Izaguirre (Spa) Movistar Team 0:03:10
10 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal
11 Rui Costa (Por) Lampre – Merida
12 Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie
13 Mikel Landa Meana (Spa) Team Sky 0:03:14
14 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
15 Stephen Cummings (GBr) Dimension Data 0:05:35
16 Edward Theuns (Bel) Trek-Segafredo 0:09:39
17 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
18 Michael Valgren (Den) Tinkoff Team
19 Tony Martin (Ger) Etixx – Quick-Step
20 Luke Rowe (GBr) Team Sky
21 Kristijan Koren (Slo) Cannondale-Drapac
22 Ian Stannard (GBr) Team Sky
23 Imanol Erviti Ollo (Spa) Movistar Team
24 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
25 Christopher Froome (GBr) Team Sky
26 Richie Porte (Aus) BMC Racing Team
27 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
28 Pierre Rolland (Fra) Cannondale-Drapac
29 Daniel Martin (Irl) Etixx – Quick-Step
30 Nelson Oliveira (Por) Movistar Team
CLASSIFICA GENERALE
1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 49:08:20
2 Adam Yates (GBr) Orica-BikeExchange 0:00:16
3 Daniel Martin (Irl) Etixx – Quick-Step 0:00:19
4 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:00:23
5 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:00:37
6 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo 0:00:44
7 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
8 Sergio Henao (Col) Team Sky
9 Louis Meintjes (RSA) Lampre – Merida 0:00:55
10 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:01:01
11 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
12 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff Team 0:01:16
13 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:01:23
14 Richie Porte (Aus) BMC Racing Team 0:02:10
15 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:02:51
16 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:03:20
17 Pierre Rolland (Fra) Cannondale-Drapac 0:04:01
18 Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ 0:05:22
19 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:05:28
20 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Team Katusha 0:05:33
21 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:05:35
22 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:07:30
23 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Argon 18 0:08:48
24 Frank Schleck (Lux) Trek-Segafredo 0:11:20
25 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:12:00
26 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:15:30
27 Thibaut Pinot (Fra) FDJ 0:15:39
28 Eduardo Sepulveda (Arg) Fortuneo – Vital Concept 0:16:57
29 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:19:44
30 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:20:50