ALENTOUR DU TOUR… A MONTAUBAN

luglio 7, 2016
Categoria: Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Mont-Saint-Michel a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo e i possibili scenari agonistici di gara, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” del Tour 2016, Contador, Froome, Quintana e l’accoppiata Nibali / Aru. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali / Fabio Aru: Italia

Immenso Cavendish: è tris! Sprint senza storia, Kittel 2° – Cavendish: “Tris pazzesco. Che caldo, sembrava di fare surf…… (Gazzetta dello Sport)

Tour de France, tris di Cavendish. La gialla resta a Van Avermaet (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Cavendish logra su 29ª victoria y solo tiene delante a Merckx – Cavendish: “El triunfo es para mi sobrina, que nació ayer” – Contador: “No me sentí sólo, ya me ha ocurrido otras veces” – Nairo: “Contador está a 1:21, continúa vivo y en la pelea” – Valverde: “Contador aún está muy vivo, sabe reponerse” – Van Avermaet: “Siempre recordaré estos días” – Froome ya cimentó sus Tours de 2013 y 2015 en los Pirineos – El Movistar se pone el pañuelo de San Fermín en el Tour – Peter Sagan se transforma en Rocky en un nuevo vídeo(AS)

¡Très bien, Cavendish! – Contador: “Mañana llega el primer test importante” – Froome: “Llego a la montaña de la mejor forma posible” – El Tour más ’seguro’ de los últimos 14 años (Marca)

Cavendish amplía su leyenda en el Tour a la espera de la montaña – Los favoritos tienen que sacarse ya la máscara – Cavendish medita ya dejar el Tour – Contador:”El Tour es largo y aún se pueden hacer cosas” – Quintana: “Froome atacará mañana” (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Van Avermaet takes yellow jersey with solo stage five win (The Independent)

Greg Van Avermaet becomes new Tour de France leader following breakaway victory while Alberto Contador loses further time (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

El británico Cavendish suma 3 victorias en el Tour: ganó sexta etapa (El Tiempo)

Nairo se mantiene séptimo en la general del Tour de Francia – Nairo: “Se acerca la montaña y esperemos que sea buena para nosotros” (El Espectador)

Francia

Et c’est encore Cavendish! – Les plus belles du Cav’ – Pourquoi Cavendish revit – Laporte: “J’aurais dû opter pour un plus gros plateau” – Coquard: “Je n’ai pas pu sprinter” – Qui es-tu, McLay? – Laporte se rapproche (L’Equipe)

Belgio

Cavendish wint sprintduel van Kittel, Van Avermaet blijft leider (Het Nieuwsblad)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

TAPPA DI LE LIORAN

Howling Wolf14: Povero Aru. Mi pare che l’Astana lo stia un po’ ignorando. Al Giro al servizio di Nibali c’era uno squadrone. Al Tour, dove magari il team è più importante, il giovane sardo è praticamente solo. Né Fuglsang né Rosa l’hanno spalleggiato alla fine. Nibali, poveraccio, nulla può, sta preparando l’Olimpiade. E’ una vergogna. I tanto lodati Martinelli e Slongo si rendono conto di questo? Quintana e Froome hanno non meno di tre compagni di squadra a fianco, in salita. E’ vero che anche Bardet, Pinot & Co. sono praticamente soli, ma l’Astana dovrebbe essere squadre di un livello in più. E’ vergognoso che alla prima di montagna non ci sia più nessuno a fianco di Aru. Ma hanno preparato il Tour o l’hanno buttato lì?

Salitepuntocià: Aru è al primo Tour e sarebbe scusato di qualsiasi cosa… già un buon risultato sarebbe arrivare nei primi 5, squadra o non squadra. Sarebbe un grande risultato se va sul podio e sarebbe eccezionale o record se lo vincesse, non dobbiamo assilarlo, è li per fare esperienza, io spero solo che vinca 1-2 tappe

Nebe1980: La questione delle squadre è spinosa perché non sempre le cose vanno come prevedono i ds e i corridori. Ad esempio nel 1997 Garzelli perse 14 minuti nella tappa del Chiunzi per stare vicino a Pantani. A fine Giro Garzelli arrivò a 18 minuti da Gotti per cui se Garzelli non fosse stato fermato in quella tappa sarebbe arrivato terzo in generale dato che Guerini fece terzo arrivando a oltre 7 minuti da Gotti. Insomma avrebbe fatto podio e invece è arrivato nono.
Nel caso invece di Scarponi quest’anno al Giro, Michele era andato in fuga per vincere la tappa considerando che Nibali avrebbe attaccato sull’ultima salita per cercare il podio dato che Kruijswik era inarrivabile. Poi la caduta ha portato a considerare possibile la vittoria e Scarponi è stato fermato.
Pantani faceva sempre una squadra forte in pianura perchè è sul quel terreno che lui era più vulnerabile e in caso di caduta o foratura doveva avere una squadra in grado di tirare forte in pianura per rientrare in gruppo. In salita invece era forte e non aveva bisogno di squadra.
Ora Aru oggettivamente ieri non aveva bisogno della squadra poi certo ci può essere una foratura un incidente meccanico e quel che vuoi per carità però non era terreno in cui aver bisogno di squadra.
Per Contador io vorrei capire cosa gli avrebbe fatto Kreuziger. Sulla Rai criticano tanto il fatto che Kreuziger se ne sia andato ma secondo me ha fatto bene. Il problema di Contador sono i postumi della caduta e avere Kreuziger accanto non gli avrebbe fatto sparire il dolore. C’è solo da sperare che Contador superi questo momento in tempo per cercare di ribaltare il Tour.
Quanto all’Astana io non mi sento di criticare la strategia di squadra. Al Giro c’era Nibali che è ormai un campione consolidato mentre Aru deve ancora crescere e dimostrare di avere i numeri per giocarsi la vittoria a Giro e Tour dato che sinora è inferiore ai veri big

Howling Wolf14: D’accordo, Aru non aveva bisogno della squadra. Ma neanche Froome e Quintana avevano bisogno della squadra. Che però c’era. A mio giudizio è un cattivo segnale. Chiaro che ieri il fatto che non ci fosse la squadra non ha prodotto danni. Ma è una questione di morale, di sicurezza. Vedere staccarsi su una salitella così i compgani di squadra di Aru non è bello. Nemmeno per lui.
Nessuno ha intenzione di stressare Aru. Io ho intenzione di stressare la Astana. Che al Giro era tutta stretta intorno a Nibali, al Tour, dov’è più importante ancora star vicini al proprio capitano, con Aru non c’era nessuno. Secondo me è scandaloso.

Nebe1980: La squadra non ha uomini infiniti. Se l’Astana ha mandato i più forti al giro è ovvio che al Tour sia inferiore. Se poi vogliamo parlare del merito di tale scelta io lo capisco nel senso che al giro c’era l’uomo più forte mentre al tour c’è un giovane promettente che però deve ancora confermarsi e superare alcuni limiti.
Io credo che la scelta giusta potrebbe essere quella di avere una squadra compatta in pianura terreno in cui se rimani ingolfato dietro sono dolori. Del resto anche Pantani nel 98 aveva una squadra forte al Giro perchè quello era l’obbiettivo principale mentre al Tour erano alquanto rimaneggiati ma sono riusciti a mettere in piedi una squadra con uomini bravi a tenere Pantani protetto in quello che fu definito il Tour della cadute nella prima parte, ma non in grado di stargli a fianco nelle salite ma come la storia ci ha dimostrato non ce n’è stato bisogno. Visto che la stagione è intensa è chiaro che non puoi avere la corazzata sia al giro che al Tour

TAPPA DI MONTAUBAN

Nebe1980: Altra transumanza con buona pace di coloro che anche su questo forum dicono che il Tour è più duro perché si va più forte. Qualcuno durante il Giro disse, non mi ricordo quale tappa, che era una transumanza e poi Mauro gli fece notare che la media della prima ora era sui 50 orari, mentre ora con le medie sotto i 38 nessuno dice nulla

In collaborazione con il Forum dello Scalatore

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

“3″ (Britney Spears)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 7a TAPPA: L’ISLE JOURDAIN – LAC DE PAYOLLE (162.5 Km)

Arrivano i Pirenei tra i quali il Tour si fermerà per ben 5 giorni, anche se di questi uno sarà di riposo e l’ultima frazione non sarà certamente di montagna con l’Envalira “confinato” nei primi chilometri della tappa che, senz’altre grandi difficoltà, terminerà in quel di Revel. Esattamente il contrario accadrà nella settima frazione, che s’aprirà in pianura e – tolta la facilissima Côte de Capvern (7,7 Km al 3,1%) – senza difficoltà si manterrà sino ad Arreau quando, a 19 Km dal traguardo, si andrà all’attacco del Col d’Aspin, storico valico del Tour affrontato per la prima volta nel 1910, che sarà approcciato dal più impegnativo dei due versanti disponibili. Percorsi i suoi 12 Km al 6,5% mancheranno 7 Km all’arrivo, in discesa sino al chilometro conclusivo, tracciato in dolce ascesa

ANTEPRIMA TOUR

Se volete sapere come potrebbe evolversi la tappa del giorno

Era dal 2009 che il Tour de France non approcciava così presto il primo grande massiccio montuoso, Alpi o Pirenei che fossero. Come sette anni fa, il primo impatto non sarà particolarmente traumatico: una sola salita (Arcalis nel 2009, l’Aspin quest’anno), tutt’altro che proibitiva. Un approccio relativamente morbido che rischia di penalizzare soprattutto Chris Froome, che sulle mazzate rifilate agli avversari nella prima tappa di alta montagna ha costruito buona parte dei suoi successi nel 2013 (Ax-3-Domaines) e 2015 (Pierre-Saint-Martin). È improbabile, infatti, che la sola scalata dell’Aspin sia sufficiente a produrre distacchi significativi tra i migliori, e la successiva discesa, terreno sul quale il keniano bianco si difende ma non eccelle, potrebbe addirittura suggerire al Team Sky di rimandare l’attacco.

Qualche seconda schiera potrebbe attaccare e andarsene nel disinteresse dei favoriti; è probabile che i migliori arrivino insieme, eventualmente con qualche minima differenza prodotta dalla picchiata finale.

Se davvero la prima giornata pirenaica come un mero antipasto delle frazioni a seguire (e speriamo ovviamente di prendere una colossale cantonata), il successo parziale potrebbe essere appannaggio di una fuga.

Favoriti: Fuga, Valverde, Froome

(a cura di Matteo Novarini)

METEO TOUR

Previsioni meteo della settima tappa, L’Isle Jourdain – Lac de Payolle

L’Isle-Jourdain: nubi sparse, 26.8°C (percepiti 28°C), vento debole da SW (6-9 Km/h), umidità al 47%
Trie-sur-Baïse (Km 76.5) : cielo sereno con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 25.4°C (percepiti 27°C), vento debole da NNW (7-9 Km/h), umidità al 63%
Tournay (Km 105.5) : poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 25.6°C (percepiti 27°C), vento debole da NW (7-9 Km/h), umidità al 62%
Arreau – inizio salita Col d’Aspin (Km 143.5) : temporale con pioggia debole (0,6 mm), 21.4°C, vento debole da NW (3-4 Km/h), umidità al 86%
Lac de Payolle: previsioni non disponibili

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Garzelli: “La strada dice la sua”
De Stefano: “L’accelerazione che ha fatto ieri sul Cor de la Font-de-Cère”
Garzelli: “Sono cose che si saranno parlati la sera a tavola”
Garzelli: “Si è staccato molto subito”
Garzelli: “Si restringerà abbastante la sede stradale”
Garzelli: “Sulle macchine delle ammiraglie”
Pancani: “Arashira” (Arashiro)
Martinello: “Brian” (Bryan si pronuncia Braian)
Pancani: “Due millesimi di secondi”
Martinello: “Montubà” (Montauban si pronuncia Montoban)
Televideo: “Lac de Payollean” (Payolle)
Televideo: “Mont-auban” (per andare a capo a fine riga dovevano fare Mon-tauban)
Televideo: “Arashito” (Arashiro)
Televideo: “Teijns” (Theuns)
Sportal.it: “Arpajoon” (Arpajon)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo 6a tappa, Arpajon-sur-Cère – Montauban

1° Sam Bennett
2° Michael Morkov s.t.
3° Lars Ytting Bak s.t.
4° Thomas Voeckler a 3′11″
5° Romain Sicard s.t.

Miglior italiano Matteo Tosatto, 22° a 5′01″

Classifica generale

1° Michael Morkov
2° Sam Bennett a 14′39″
3° Lars Ytting Bak a 18′11″
4° Natnael Berhane a 30′48″
5° Leigh Howard a 31′05″

Miglior italiano Cesare Benedetti, 19° a 36′04″

ALL’ASSALTO DEL VENTOUX

Una delle tappe più temute di questa edizione sarà la 12a, quella che – il 14 luglio, giorno della festa nazionale francese – si arrampicherà sul temuto Mont Ventoux. E’ una frazione che giunge nel 65° anniversario della prima scalata al “Gigante della Provenza” ed è proprio a quell’edizione del Tour, disputata nel 1951 e vinta dall’elvetico Hugo Koblet, che ci ricondurranno i i titoli del quotidiano “La Stampa” per il nostro tradizionale appuntamento con il ricordo di un Tour passato

9 LUGLIO 1951 – 6a TAPPA: CAEN – RENNES (182 Km)

GLI ASSI DEL TOUR OGGI NELLA TAPPA A CRONOMETRO
Vittoria di Müller* ieri a Rennes – Lévêque nuova Maglia gialla – Un incidente ed una bucatura non attardano Coppi – L’attento Carrea – La rinuncia di Biagioni

*cognome scritto erroneamente sul quotidiano torinese; la versione corretta è Muller

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Vista sul centro di Montauban dal fiume Tarn (www.meditatoday.org)

Vista sul centro di Montauban dal fiume Tarn (www.meditatoday.org)

Commenta la notizia