VAN AVERMAET DOMINA IL MASSICCIO CENTRALE
Il belga va in fuga al mattino, stacca i compagni d’avventura e vince in solitaria a Le Lioran, conquistando anche la maglia gialla, per la prima volta in carriera. Tra i migliori, soltanto Bardet abbozza uno scatto, ma tanto basta a mettere in difficoltà Contador, ancora sofferente per i postumi delle cadute dei primi due giorni. Esce del tutto di classifica Nibali, in ritardo di otto minuti e mezzo rispetto agli altri favoriti.
Era il giorno delle prime salite al Tour de France, e il Massiccio Centrale ha assolto il compito che sin dalla presentazione gli era stato assegnato: non quello di scavare differenze tra i pretendenti alla vittoria finale, ma quello di scremare il novero dei papabili. E il primo nome ad essere depennato dalla lista, purtroppo per i tifosi italiani, è stato quello di Vincenzo Nibali, staccato già a metà del Pas de Peyrol, terzultimo colle di giornata. Le dichiarazioni del siciliano, che alla vigilia aveva parlato di un Tour approcciato come preparazione olimpica, non erano evidentemente mera pretattica. Per dare un senso alla propria Grande Boucle, svanita qualsiasi ambizione di classifica, il vincitore del Giro potrà andare in caccia di una vittoria di tappa, se e quando le gambe glielo permetteranno, oltre ad assistere Aru, ora senza dubbio capitano unico in casa Astana.
Poco prima di Nibali, anche Sagan aveva perso contatto, ma non sarà certo la prevedibile resa dell’ormai ex maglia gialla a funestare la serata della Tinkoff. Il cedimento che fa notizia, invece, è quello di Alberto Contador, al quale i postumi delle cadute nelle prime due tappe hanno presentato il conto nel finale del Col de Font de Cère, quando Bardet ha dato una scossa al ritmo imposto fino ad allora dal trenino Sky, subentrato a metà del Perthus a quello della Movistar.
Quello del francese è stato il primo ed unico scatto vero prodotto da un uomo di classifica in tutta la giornata, quando, a poche centinaia di metri dall’ultimo GPM, nessuno lo attendeva più. E forse proprio il fattore sorpresa ha fatto sì che, in un primo tempo, i soli Valverde, Quintana e Pinot (apparso peraltro in difficoltà fino a poco prima) riuscissero ad accodarsi all’enfant du pays, nato a 70 km da Le Lioran, dove da piccolo imparò a sciare. Aru ha provato a chiudere il buco, senza successo; più efficace la risposta di Rodriguez e Froome, riusciti a rifarsi sotto prima che un rallentamento consentisse il rientro del grosso del gruppo.
In quest’ultimo non figurava però Contador, rimasto attardato di una manciata di secondi, che avanzava con una poco promettente pedalata sbilanciata sul lato destro del corpo. Il madrileno, che aveva peraltro già dovuto spendere delle energie supplementari per recuperare dopo un guaio meccanico che lo aveva rallentato nella discesa del Peyrol, ha rischiato il tutto per tutto per ritrovare le ruote dei migliori nella picchiata precedente lo strappo finale, mancando però l’obiettivo per poche decine di metri.
Sull’ultima rampa, il ritmo si è nuovamente alzato, e il passivo di Contador è schizzato a 33’’ rispetto al gruppo di Froome e 36’’ da Rodriguez, capace di avvantaggiarsi con un’impressionante sparata nei 200 metri finali.
Nulla di tutto ciò, tuttavia, era rilevante ai fini del successo di tappa. Già poco dopo metà percorso, infatti, era diventato chiaro che la vittoria sarebbe stata una questione riservata ai nove fuggitivi della prima ora: Cyril Gautier, Serge Pauwels, Rafal Majka, Andriy Grivko, Bartosz Huzarski, Thomas De Gendt, Greg Van Avermaet, Romain Sicard e Florian Vachon.
Il drappello era evaso dopo una battaglia iniziale un po’ più animata rispetto a quelle sostanzialmente inesistenti dei giorni scorsi, ed aveva rapidamente acquisito un margine di sei minuti circa. Il Team Sky ha provveduto ad arrestare l’emorragia, impiegando allo scopo Rowe e Stannard. Nessuno ha però condiviso lo sforzo con gli uomini in nero, che dopo alcune decine di chilometri hanno così deciso di farsi da parte, lasciando che il margine dei battistrada schizzasse fin oltre la barriera del quarto d’ora. Con l’avvicinarsi delle salite, la Movistar ha finalmente imbastito un inseguimento deciso, quando lo spazio per colmare il gap era però ormai largamente insufficiente.
A quel punto, in testa erano rimasti i soli Van Avermaet, De Gendt e Grivko, usciti vincitori da una sfida a colpi di scatti e controscatti iniziata ad un centinaio di chilometri dal via, innescata dalla collaborazione non ottimale fra i leader. Pochi chilometri del Pas de Peyrol sono bastati a ridurre la lotta ad un derby belga, e sul Perthus, quando tutti aspettavano che De Gendt tentasse di sbarazzarsi del velocissimo compagno di viaggio, è stato invece Van Avermaet ad andarsene con un’accelerazione perentoria, dilatando via via il proprio vantaggio fino a Le Lioran.
Per il vincitore dell’ultima Tirreno-Adriatico, partito stamane con 18’’ soltanto di distacco dalla testa della generale, è arrivato dunque il bottino pieno, con la prima maglia gialla della carriera. Un premio quanto mai meritato per un corridore in credito con la sorte, che quest’anno, arrivato in condizioni strepitose alle classiche del pavé, è stato tagliato fuori da una caduta con frattura della clavicola al Giro delle Fiandre.
De Gendt ha chiuso a 2’34’’, mentre Majka ha resistito per questione di pochi metri al ritorno di Rodriguez, negando al catalano i 4’’ di abbuono destinati al terzo.
Van Avermaet si trova ora con oltre cinque minuti da gestire su Alaphilippe, arrivato con il gruppetto dei migliori malgrado una fase di difficoltà sul Perthus. Il soggiorno in vetta del belga non sarà tuttavia di lunga durata: dopo il probabilissimo sprint di domani, a Montauban, già l’Aspin, in programma venerdì prima della picchiata sul Lac de Payolle, potrebbe bastare a far evaporare il suo margine, mettendo le insegne del primato a disposizione dei favoriti del Tour.
Matteo Novarini
ORDINE D’ARRIVO
1 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 5:31:36
2 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 0:02:34
3 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team 0:05:04
4 Joaquin Rodriguez (Spa) Team Katusha
5 Daniel Martin (Irl) Etixx – Quick-Step 0:05:07
6 Bartosz Huzarski (Pol) Bora-Argon 18
7 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step
8 Adam Yates (GBr) Orica-BikeExchange
9 Christopher Froome (GBr) Team Sky
10 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
11 Pierre Rolland (Fra) Cannondale-Drapac
12 Richie Porte (Aus) BMC Racing Team
13 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
14 Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ
15 Nairo Quintana (Col) Movistar Team
16 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNl-Jumbo
17 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
18 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
19 Sergio Henao (Col) Team Sky
20 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin
21 Thibaut Pinot (Fra) FDJ
22 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
23 Louis Meintjes (RSA) Lampre – Merida
24 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Team Katusha 0:05:16
25 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff Team 0:05:18
26 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:05:21
27 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:05:23
28 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team 0:05:26
29 Daniel Moreno (Spa) Movistar Team 0:05:36
30 Alberto Contador (Spa) Tinkoff Team 0:05:40
CLASSIFICA GENERALE
1 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 25:34:46
2 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step 0:05:11
3 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:05:13
4 Joaquin Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:05:14
5 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:05:17
6 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin
7 Nairo Quintana (Col) Movistar Team
8 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
9 Pierre Rolland (Fra) Cannondale-Drapac
10 Daniel Martin (Irl) Etixx – Quick-Step
11 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNl-Jumbo
12 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
13 Adam Yates (GBr) Orica-BikeExchange
14 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
15 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
16 Sergio Henao (Col) Team Sky
17 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Team Katusha 0:05:26
18 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff Team 0:05:28
19 Louis Meintjes (RSA) Lampre – Merida
20 Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ
21 Thibaut Pinot (Fra) FDJ
22 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:05:57
23 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:06:08
24 Serge Pauwels (Bel) Dimension Data 0:06:30
25 Alberto Contador (Spa) Tinkoff Team 0:06:38
26 Cyril Gautier (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:55
27 Richie Porte (Aus) BMC Racing Team 0:07:02
28 Daniel Moreno (Spa) Movistar Team 0:07:20
29 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:08:01
30 Eduardo Sepulveda (Arg) Fortuneo – Vital Concept 0:08:44