ANTEPRIMA TOUR – LE PREVISIONI SULLA SECONDA SETTIMANA
giugno 30, 2016
Categoria: Approfondimenti
Abbiamo chiesto ad Harry Potter…. ehm ehm… al nostro vicedirettore Matteo Novarini di munirsi della proverbiale sfera di cristallo e leggere oltre le altimetrie, provando ad immaginare gli scenari agonistici delle 21 frazioni dell’imminente Tour de France, che scatterà sabato 2 luglio. Tocca ora alla settimana centrale della Grande Boucle, caratterizzata dai tapponi pirenaici, dal primo assaggio alpino (e che assaggio!) e da nervosa cronometro, tortuosa e vallonata.
8a TAPPA: PAU > BAGNERES-DE-LUCHON 184 km
A quattro anni di distanza, torna sulle strade del Tour la Pau – Luchon, in formato però largamente rimaneggiato: via l’Aubisque come prima salita e l’Aspin come terza, dentro Hourquette d’Ancizan e Val Louron-Azet fra Tourmalet e Peyresourde. Una soluzione nel complesso meno dura, che diminuisce il dislivello, ma che favorisce una corsa d’attacco.
Il gruppo resterà quasi certamente pacifico almeno fino al Val Louron-Azet, e difficilmente si vedranno all’attacco i migliori prima del Peyresourde, a meno che qualcuno dia segni di cedimento sulle salite precedenti. L’accumularsi dei colli, tuttavia, potrebbe far sì che la possibile battaglia sull’ultima salita diventi il primo vero test per i pretendenti alla maglia gialla, dove qualche grosso calibro potrebbe cominciare ad essere depennato dalla lista dei favoriti. Non crediamo troppo ad un arrivo in solitaria, anche perché la discesa del Peyresourde, non molto tecnica, potrebbe favorire rientri da dietro.
Favoriti: Fuga, Froome, Bardet
9a TAPPA: VIELHA VAL D’ARAN > ANDORRA ARCALIS 184.5 km
Nella seconda domenica di gara, il Tour si concede il primo dei due sconfinamenti in programma in questa edizione, per una frazione interamente al di fuori del territorio francese: la partenza avverrà da Vielha, pochi chilometri oltre il confine spagnolo, in direzione di Andorra, dove si entrerà ad una sessantina di chilometri dal traguardo.
Bonaigua e Cantò animeranno i primi due terzi di tappa, dove si assisterà verosimilmente alla nascita di una fuga piuttosto numerosa e ad un tranquillo inseguimento da parte del gruppo. L’andatura si farà più allegra con la prima salita andorrana, l’Alto de la Comella, ma non prima del breve ma aspro Beixalis potrà iniziare la battaglia. Se i divari tra i migliori in classifica saranno – come appare probabile – ancora limitati, è facile che la battaglia venga comunque posticipata alla salita finale verso Arcalis, La fatica accumulata sui quattro colli precedenti e gli strascichi delle prime due frazioni pirenaiche dovrebbero comunque bastare a selezionare i favoriti, che vivranno il primo giorno di riposo con un quadro molto più chiaro delle proprie prospettive di classifica.
Favoriti: Quintana, Froome, Contador
10a TAPPA: ESCALADES-ENGORDAY > REVEL 197 km
Raramente una tappa riesce a qualificarsi come pianeggiante e ad includere al contempo nel percorso il Souvenir Henri Desgrange, equivalente francese della Cima Coppi. Eppure così sarà per la decima frazione del Tour, che ripartirà da Andorra (Escalades-Engordany) e salirà agli oltre 2400 metri del Port d’Envalira per poi offrire, dopo la lunghissima discesa, quasi esclusivamente pianura.
Nel “quasi” sta però tutto il sale della tappa: a 6 km circa dal traguardo, infatti, Thierry Gouvenou ha infilato il trabocchetto della Côte de Saint-Ferréol, la cui discesa terminerà soltanto ai -3. Nel 2010, in occasione dell’ultimo arrivo del Tour a Revel, la stessa asperità lanciò il bellissimo assolo di Vinokourov; più che possibile, dunque, che la volata venga scongiurata, e che corridori come Gilbert e Cancellara non manchino di tentare la stoccata.
Favoriti: Fuga, Sagan, Gilbert
11a TAPPA: CARCASSONNE > MONTPELLIER 162.5 km
L’undicesima tappa sarà quasi certamente l’occasione per i velocisti di tornare alla ribalta. Ad eccezione di un paio di salitelle di quarta categoria nei primi 60 km, nulla spezzerà la monotonia della pianura, lungo la quale la sola incognita potrebbe essere – ancora una volta – quella del vento. Non si transiterà comunque lunga la costa mediterranea, e dunque qualsiasi scommessa su un epilogo diverso dalla volata di gruppo parrebbe un azzardo eccessivo.
Favoriti: Kittel, Greipel, Cavendish
12a TAPPA: MONTPELLIER > MONT VENTOUX 184 km
Nel giorno della festa nazionale francese, il Tour tornerà a salire, andando ad affrontare l’ascesa forse più impegnativa dell’intera Grande Boucle. Il Gigante della Provenza non sarà anticipato da altre asperità significative, e dunque la lotta tra gli uomini di classifica non potrà che avvenire negli ultimi 16 km, quando le prime, tenere rampe lasceranno il posto a strappi prossimi al 10%.
Tre anni or sono, Froome mise di fatto il sigillo al suo primo Tour in una tappa sostanzialmente analoga (benché più lunga), più per il terribile colpo psicologico rifilato ai rivali che per il guadagno cronometrico. E in effetti la frazione sembra cucita dal sarto sulle caratteristiche del 31enne nativo di Nairobi: una salita secca, lunga e difficile, dove il forcing del trenino Sky e la capacità del britannico di produrre 15-20 minuti di scalata a ritmi insostenibili per la concorrenza potrebbero produrre una replica del massacro del 2013.
Nel caso, gli avversari dovranno comunque evitare di commettere l’errore commesso lo scorso anno, non considerando la tendenza del keniano a diventare sempre meno ingiocabile con il passare dei giorni.
Favoriti: Froome, Quintana, Contador
13a TAPPA: BOURG-SAINT-ANDEOL > LA CAVERNE DU PONT-D’ARC (cronometro individuale) 37.5 km
Appena prima del terzo week-end di corsa, arriva la prima delle due cronometro individuali. Il chilometraggio non eccessivo e le due salite in programma – una in partenza e una all’arrivo – dovrebbero impedire agli specialisti di guadagnare moltissimo terreno. Più dell’attitudine all’esercizio, potrebbe contare quanto ciascun corridore avrà smaltito le fatiche del Ventoux. Fra il migliore e il peggiore degli uomini di classifica si può ipotizzare un distacco nell’ordine dei due minuti.
Per i papabili vincitori, non si uscirà probabilmente dalla solita cerchia di nomi, a cominciare da Tony Martin, Dumoulin e Cancellara, in quella che sarà per molti una sorta di prova generale per la crono olimpica.
Favoriti: T. Dumoulin, T. Martin, Cancellara
Matteo Novarini