COQUARD SORPRENDE DÉMARE, QUINTANA AFFINA LA GAMBA

giugno 16, 2016
Categoria: News

Come era prevedibile si chiude in volata la prima tappa della Route du Sud con il francese della Direct Énergie che, grazie soprattutto a un’ultima curva affrontata meglio rispetto al rivale, si impone davanti al vincitore della Milano-Sanremo e a José Joaquim Rojas, con Manuel Belletti che chiude al 10° posto. Protagonista inatteso lo scalatore colombiano della Movistar al rientro alle corse che, in una tappa per nulla adatta alle sue caratteristiche, scatta sul Col du Thérondels e rimane in fuga per oltre 100 km insieme a Quentin Jauregui prima di essere ripreso dal gruppo.

Si è aperta con una frazione di 196 km da Saint-Pons-de-Thomières a Bessières la 40a edizione della Route du Sud, corsa a tappe di quattro giorni che può essere considerata come la controparte pirenaica del Giro del Delfinato sebbene, rispetto alla gara che vive i suoi momenti clou sulle Alpi, goda di un appeal decisamente minore: il campo partenti non è, infatti, di livello eccelso se di esclude la significativa eccezione di Nairo Quintana (Movistar), già vincitore di questa corsa nel 2012, che, similmente a quanto fatto un anno fa, quando arrivò 2° in classifica generale alle spalle di Alberto Contador, ha scelto dopo la vittoria al Giro di Romandia e un lungo periodo di allenamento in altura in patria di rientrare qui alle gare per rifinire al meglio la preparazione in vista del Tour de France. A provare a contendere il successo finale allo scalatore colombiano, che sarà spalleggiato tra gli altri dal fratello Dayer, ci saranno Stephane Rossetto e Arnold Jeannesson (Cofidis), Sergio Pardilla e Hugh Carthy (Caja Rural), Eduardo Sepúlveda (Fortuneo-Vital Concept) e Sergey Firsanov (Gazprom-Rusvelo) mentre a caccia di successi parziali andranno José Joaquin Rojas (Movistar), Bryan Coquard, Sylvain Chavanel e Thomas Voeckler (Direct Énergie), Arnaud Démare (Fdj), Pierrick Fédrigo (Fortuneo-Vital Concept) e Manuel Belletti, leader della Willier Southeast, unica formazione italiana al via, che avrà al fianco gli altri azzurri Matteo Busato, Samuele Conti, Matteo Draperi e Giuseppe Fonzi.
Alla luce di una seconda parte del percorso completamente pianeggiante era facile prevedere una prima tappa che si concludesse allo sprint e in effetti così è stato mentre non ci si attendeva che a mettere pepe alla corsa fosse proprio Quintana, intenzionato evidentemente a fare più fatica possibile in modo da essere al 100% della condizione fin dall’inizio del Tour de France, cosa che non era avvenuta nel 2013 e nel 2015, quando nelle prime tappe di montagna aveva perso terreno da Chris Froome per poi recuperarne solo una parte nell’ultima settimana. Sulle rampe del Col du Thérondels, ascesa piuttosto ostica con la vetta posta al km° 32, il colombiano si è involato in compagnia del giovane francese Quentin Jauregui (Ag2r) arrivando ad acquisire addirittura oltre 11 minuti di vantaggio sul gruppo che, comunque, una volta che la strada è tornata più abbordabile ha gradatamente chiuso il gap, sotto l’impulso degli uomini della FdJ, fino al ricongiungimento avvenuto a 50 km dal traguardo.
Anche il successivo tentativo di Aritz Bagües, alfiere di quella Euskadi Basque Country che, con Jon Odriozola in ammiraglia sta tentando di ripercorrere i fasti della storica Euskaltel, ha avuto vita breve e come era prevedibile il plotone si è presentato a Bessières a ranghi compatti, con Démare e Coquard come uomini da battere dopo che i rispettivi compagni di squadra avevano condotto nelle fasi finali. In particolare è stato Mickaël Delage a portarsi in testa nelle ultime centinaia di metri per lanciare il vincitore della Milano-Sanremo che, però, non ha affrontato al meglio l’ultima curva, a differenza di Coquard che si è lanciato come un proiettile sul rettilineo conclusivo acquisendo un buon margine di vantaggio e portandosi a quota 12 in termini di successi stagionali, tutti conquistati in patria, e confermando il suo buon feeling con la Route du Sud, dove nel 2015 aveva conquistato due tappe e la classifica a punti. Démare, al rientro alle corse dopo il ritiro piuttosto anticipato al Giro d’Italia, ha dunque dovuto accontentarsi della piazza d’onore mentre sul gradino più basso del podio è salito Rojas davanti a Yannick Martinez (Delko Marseille), a Daniel McLay (Fortuneo-Vital Concept) e a Stéphane Poulhies (Armée de Terre), con Manuel Belletti che ha chiuso la top ten.
In classifica generale Coquard conduce con 4” su Démare e 5” su Quintana, che ha approfittato degli abbuoni ai due sprint intermedi per prendere un leggero margine sui diretti rivali, tutti distanziati di 10” dalla maglia gialla. La seconda giornata di gara prevede al mattino una tappa di 92,4 km da Saint-Pierre-de-Trivisy ad Albi ancora dedicata ai velocisti e nel pomeriggio una crono vallonata di 13,4 km, sempre prevista nel capoluogo del dipartimento del Tam che, insieme al tappone pirenaico dell’indomani che si concluderà a Val d’Azur Couraduque, sarà decisiva per quanto riguarda la lotta per il successo finale.

Marco Salonna

ORDINE D’ARRIVO

1 Bryan Coquard (Fra) Direct Energie 4:50:01
2 Arnaud Demare (Fra) FDJ
3 Jose Joaquin Rojas (Spa) Movistar Team
4 Yannick Martinez (Fra) Delko Marseille Provence
5 Daniel Mclay (GBr) Fortuneo – Vital Concept
6 Maxime Daniel (Fra) AG2R La Mondiale
7 Stephane Poulhies (Fra) Armee de Terre
8 Mikael Delage (Fra) FDJ
9 Romain Hardy (Fra) Cofidis, Solutions Credits
10 Manuel Belletti (Ita) Wilier Triestina-Southeast

CLASSIFICA GENERALE

1 Bryan Coquard (Fra) Direct Energie 4:49:51
2 Arnaud Demare (Fra) FDJ 0:00:04
3 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:00:05
4 Jose Joaquin Rojas (Spa) Movistar Team 0:00:06
5 Mikael Delage (Fra) FDJ 0:00:08
6 Yannick Martinez (Fra) Delko Marseille Provence 0:00:10
7 Daniel Mclay (GBr) Fortuneo – Vital Concept
8 Maxime Daniel (Fra) AG2R La Mondiale
9 Stephane Poulhies (Fra) Armee de Terre
10 Romain Hardy (Fra) Cofidis, Solutions Credits

Il francese Coquard ancora vincente sulle strade di Francia (foto S. Boué / LEquipe)

Il francese Coquard ancora vincente sulle strade di Francia (foto S. Boué / L'Equipe)

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