FROOME E SKY TROPPO FORTI: TERZO DELFINATO PER IL KENIANO BIANCO
Contador tenta un ultimo assalto sul Col du Noyer, ma il britannico non cede, aiutato dal consueto strapotere della sua formazione, e mette le mani sul terzo Giro del Delfinato in carriera, il secondo consecutivo. Grazie ad un attacco all’ultimo chilometro, Martin scavalca Porte e chiude al terzo posto, dietro Bardet. L’ultima tappa va a Cummings, al termine di una lunga fuga solitaria.
Nemmeno l’ultimo assalto di Contador, a 3 km dalla vetta del Col du Noyer, ha potuto scalfire la supremazia che Froome aveva dimostrato a Vaujany; e così il keniano bianco, per la seconda volta consecutiva, nonché terza negli ultimi quattro anni, si presenterà al Tour de France forte della vittoria nella più importante gara di avvicinamento. I precedenti non sono dei più incoraggianti per gli avversari: nel 2013 e nel 2015, dopo aver conquistato il Delfinato, Froome ha bissato alla Grande Boucle.
La lotta all’arma bianca cui talvolta si è assistito nella frazione conclusiva (viene in mente quella del 2014, quando Talansky approfittò del duello rusticano fra gli stessi Froome e Contador) questa volta è mancata, e, dopo l’usuale concitazione delle battute iniziali, il gruppo ha potuto procedere relativamente tranquillo fino alla penultima ascesa di giornata, iniziata ad una ventina di chilometri dal traguardo.
Dalla bagarre d’apertura era emersa una fuga numericamente massiccia (venti componenti: Kiserlovski della Tinkoff, Roy della FDJ, Lutsenko della Astana, Gastauer della Ag2r, Impey della Orica, Van den Broeck della Katusha, Gallopin e De Gendt della Lotto-Soudal, Cummings e Teklehaimanot della Dimension Data, Hesjedal della Trek, Oliveira della Movistar, Sicard della Direct Energie, Bauer e Slagter della Cannondale, Coppel della IAM, Huzarski e Voss della Bora-Argon, Grmay della Lampre), ma priva di elementi pericolosi in ottica classifica generale. Sul Col de Moissière, prima ascesa davvero selettiva di giornata, Cummings ha salutato la compagnia, per quella che è parsa un’azione scriteriata solo a chi non ha tenuto presente la capacità di restare al vento del britannico, già vincitore quest’anno di una tappa alla Tirreno-Adriatico e di una al Giro dei Paesi Baschi.
Il ritardo del gruppo, pilotato da un trenino di uomini della Etixx-Quick Step, era allora intorno ai tre minuti. Passivo ancora abbondantemente recuperabile, specie pensando al lungo tratto pianeggiante che separava il termine della discesa del Mossière dall’attacco del Noyer. Alla faccia di qualsiasi logica, però, Cummings ha guadagnato incessantemente in tutto il tratto di fondovalle, presentandosi ai piedi della penultima ascesa – l’ultima davvero selettiva – con un margine di cinque minuti circa sul plotone.
Il continuo lavoro degli uomini di Daniel Martin e Alaphilippe non ha scalfito più di tanto il vantaggio del fuggitivo, rimasto sostanzialmente stabile finché Contador non ha dato il via alle ostilità .
Come già a Vaujany e sulla Madeleine, Froome non ha risposto immediatamente ed in prima persona all’affondo del rivale, incaricando invece il trenino Poels-Landa-Henao di riportarlo sotto. Il ricongiungimento è avvenuto dopo poche centinaia di metri, ma l’ulteriore accelerazione prodotta a quel punto dallo spagnolo ha messo ko in un solo colpo sia l’olandese sia il basco, mettendo alla frusta anche il colombiano. Froome si è così trovato costretto a ricucire in prima persona, trascinandosi dietro Porte e Bardet, unici a poter reggere il ritmo. Daniel Martin dava invece qualche segno di cedimento, scollinando con una manciata di secondi di distacco, ma ricevendo in discesa il provvidenziale soccorso di Meintjes, Rosa e Yates, capaci di rientrare. Più indietro, invece, Alaphilippe, rimaneva in compagnia dei tre uomini da salita della maglia gialla, impegnati nel tentativo di recuperare.
Bardet e Contador hanno provato un paio di timidi allunghi in discesa, senza creare particolare affanno al capoclassifica; da dietro, anzi, i diversi gruppetti degli uomini di classifica sono rientrati, sancendo in apparenza un sostanziale nulla di fatto nella lotta per la generale.
Conclusione alla quale sono forse giunti anche Froome e Porte, che hanno così percorso la breve e pedalabile ascesa finale, divenuta una passerella per Steve Cummings, nella pancia del gruppo. Un eccesso di sicurezza che il britannico si poteva permettere, forte di un vantaggio di 21’’ su Bardet, ma che Porte, il cui margine su Daniel Martin era di appena 9’’, ha pagato a caro prezzo: l’irlandese, a poche centinaia di metri dal traguardo, è infatti scattato, trascinandosi dietro lo stesso Bardet, Poels, Yates, Alaphilippe e Rosa, giunti in quest’ordine a 3’58’’ dal vincitore, andando a conquistare anche i 6’’ di abbuono destinati al secondo classificato; Porte, colto alla sprovvista, ha reagito, ma non con sufficiente tempismo da evitare di cedere, oltre all’abbuono, altri 5’’ all’irlandese, sufficienti a decretare il sorpasso in classifica, e la conseguente discesa dal podio del tasmaniano.
Contador, principale animatore delle ultime due tappe, si deve accontentare della quinta posizione. Più del piazzamento, però, allo spagnolo peserà probabilmente la sensazione di uscire da questo Delfinato con qualcosa in meno rispetto al principale avversario.
Matteo Novarini
ORDINE D’ARRIVO
1 Stephen Cummings (GBr) Dimension Data 4:05:06
2 Daniel Martin (Irl) Etixx – Quick-Step 0:03:58
3 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
4 Wouter Poels (Ned) Team Sky
5 Adam Yates (GBr) Orica-GreenEdge
6 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step
7 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team
8 Louis Meintjes (RSA) Lampre – Merida
9 Richie Porte (Aus) BMC Racing Team 0:04:03
10 Christopher Froome (GBr) Team Sky
11 Alberto Contador (Spa) Tinkoff Team
12 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:04:05
13 Bart De Clercq (Bel) Lotto Soudal 0:04:07
14 Stef Clement (Ned) IAM Cycling
15 Daniel Navarro (Spa) Cofidis, Solutions Credits
16 Pierre Rolland (Fra) Cannondale Pro Cycling
17 Mikel Landa Meana (Spa) Team Sky 0:04:22
18 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff Team 0:05:25
19 George Bennett (NZl) Team LottoNl-Jumbo
20 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:05:58
CLASSIFICA GENERALE FINALE
1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 29:59:31
2 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:12
3 Daniel Martin (Irl) Etixx – Quick-Step 0:00:19
4 Richie Porte (Aus) BMC Racing Team 0:00:21
5 Alberto Contador (Spa) Tinkoff Team 0:00:35
6 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step 0:00:51
7 Adam Yates (GBr) Orica-GreenEdge 0:00:57
8 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team 0:01:13
9 Louis Meintjes (RSA) Lampre – Merida 0:01:30
10 Pierre Rolland (Fra) Cannondale Pro Cycling 0:02:43
11 Daniel Navarro (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:03:20
12 Mikel Landa Meana (Spa) Team Sky 0:03:21
13 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:03:36
14 George Bennett (NZl) Team LottoNl-Jumbo 0:05:38
15 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 0:05:48
16 Thibaut Pinot (Fra) FDJ 0:06:05
17 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:07:42
18 Bart De Clercq (Bel) Lotto Soudal 0:07:56
19 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff Team 0:07:58
20 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Argon 18 0:08:13
21 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:09:16
22 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:11:24
23 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:12:44
24 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Team Katusha 0:17:22
25 Wouter Poels (Ned) Team Sky 0:18:32
26 Robert Kiserlovski (Cro) Tinkoff Team 0:19:24
27 Andre Cardoso (Por) Cannondale Pro Cycling 0:19:27
28 Dayer Quintana (Col) Movistar Team 0:20:28
29 Guillaume Martin (Fra) Wanty – Groupe Gobert 0:21:03
30 Daniel Moreno (Spa) Movistar Team 0:21:38