L’ÉTAPE DU JOUR: SAINT GAUDENS – TARBES

luglio 12, 2009
Categoria: News

Anche l’ultima giornata pirenaica offrirà pochi spunti d’interesse, almeno sul piano della classifica generale. Difficile, quasi impossibile pensare di sfruttare le difficoltà di giornata per attaccare la corazzata dell’Astana: troppo lontane dall’arrivo le prime, troppo invicibile, almeno per il momento, la seconda. Oggi sarà un’altra occasione d’oro per gli attaccanti di giornata, alla caccia di un prestigioso successo.

Idem con patate. Il percorso della terza ed ultima tappa pirenaica sembra ricalcato, almeno nella costruzione generale, su quella della frazione di Saint Girons. Le “patate” sono l’Aspin e il Tourmalet, miti del Tour cacciati in un angolo: non saranno gli ingredienti principali di questa frazione, ma un semplice contorno, piazzati come sono a 100 e 70 Km dalla conclusione. Il rischio serio è di vedere una fotocopia della tappa di ieri, senza però gli attacchi in montagna da parte dei primattori. La supremazia dell’Astana è, in questo momento, troppo netta e questo tracciato non agevola certo i tentativi di chi punta a far saltare il banco. Anche Nocentini potrebbe arrivare tranquillamente a Tarbes con la maglia gialla ancora sulle spalle e, visti i tracciati delle prossime tappe, mantenerla almeno fino venerdì, quando si tornerà a pedalare in montagna.
Dunque, anche oggi dovrebbero avere gioco facile gli attaccanti di giornata, sempre che le loro forze non si spengano strada facendo, in un finale totalmente pianeggiante che favorisce di più il rientro del gruppo. In caso di ricongiugimento, se non ci saranno estremi tentativi nei chilometri conclusivi la tappa dovrebbe chiudersi con uno sprint folto, ma non troppo, magari con dentro qualche velocista se il Tourmalet sarà stato affrontato con calma (vedi Hincapie, che nella tappa di ieri ha finito la tappa nel gruppo maglia gialla, giunto a Saint Girons con un ritardo di 1’54”). Tappe simili, all’interno di una corsa a tappe non stanno male se proposte “una tantum”, ma ripetute nel tempo finiscono per stufare. Perdonate l’irreverente paragone ma, in questo non irresistibile Tour de France, questa Saint Gaudens – Tarbes ci ricorda troppo la corazzata Potëmkin. Quella di fantozziana memoria, però.

SOUVENIRS DU TOUR 1
Nonostante Tarbes sia una comunità marcatamente più importante, sotto molteplici aspetti, della piccola “San Gaudenzio”, è quest’ultima ad avere un ruolo maggiormente prevalente nella storia del Tour, dall’alto dei nove arrivi di tappa che vi si sono conclusi. Con l’eccezione dell’ultima tappa arrivata a Saint Gaudens, disputata esattamente dieci anni fa e vinta dal russo Konychev, si è sempre trattato d’impegnative frazioni pirenaiche, un elenco inaugurato da Gino Bartali nel 1950. È proprio in questa giornata che si verificò la storica aggressione al toscano sul Col d’Aspin, evento che convinse la nazionale italiana a ritirarsi l’indomani, nonostante in maglia gialla ci fosse Fiorenzo Magni. Dopo Bartali qui ha trionfato anche Defilippis, nel 1957.
A dire il vero, Tarbes vanta un maggior numero di soste, arrivando ad un totale di 14 presenze sul percorso. Tolte, però, le meno prestigiose partenze di tappa, rimangono appena 3 arrivi, suggellati dalle vittorie del belga Jean Aerts nel 1933, del francese Antonin Magne nel 1934 e del “nostrano” Serafino Biagioni nel 1951.

Il Pic du Midi de Bigorre, la cima sovrastante il Tourmalet, visto da Tarbes. I Pirenei sono sullo sfondo..... le salite pure, almeno per oggi (wikipedia)

Il Pic du Midi de Bigorre, la cima sovrastante il Tourmalet, visto da Tarbes. I Pirenei sono sullo sfondo..... le salite pure, almeno per oggi (wikipedia)

SOUVENIRS DU TOUR 2
L’edificio principale di Saint Girons, grosso borgo del dipartimento dell’Ariège, è la collegiata romanica eretta tra l’XI e il XII secolo e classificata “Monument historique”, così come il chiostro della scomparsa abbazia di Bonnefonds, l’oratorio di Notre-Dame-de-la-Caoue ed il mercato del grano. Dal Boulevard Jean Bepmale si può godere uno dei più avvincenti panorami aperti sulla catena pirenaica.
“Saint-Gaudinois” celebri sono diversi personaggi del mondo dello sport: tra gli altri ricordiamo il pilota di Formula 1 Yves Giraud-Cabantous e i rugbisti William Servat e Pierre Berbizier, che è stato commissario tecnico della nazionale italiana dal 2005 al 2007.
Tarbes è il capoluogo del dipartimento degli Alti Pirenei, città abitata da quasi 49000 anime, numero che sale a 85000 unità contando anche la conurbazione della “Grand Tarbes”. Il suo aspetto è moderno, a dispetto d’un nome citato per la prima volta nel V secolo, quando era chiamata “Civitas Turba ubi castrum Bigorra”. Per questo motivo non vanta grandi emergenze monumentali, con l’unica eccezione del chiostro del XIV secolo, proveniente dall’abbazia di Saint-Sever-de-Rustan ed oggi rimontato nel Jardin Massey. Degne di nota anche le scuderie, situate nei pressi della cattedrale: vi sono allevati cavalli da competizione e sono le più celebri di Francia.
“Tarbais” celebri sono lo scrittore Théophile Gautier, il politico Bertrand Barère de Vieuzac, il maresciallo Ferdinand Foch (tra i grandi protagonisti della vittoria alleata nella prima guerra mondiale), il musicista Gilles Servat, la cestista Céline Dumerc, i rugbisti Lionel Beauxis, Philippe Dintrans e Julien Laharrague e il dirigente sportivo Bernard Lapasset, attuale presidente della federazione francese di rugby e dell’International Rugby Board.

Tarbes, il chiostro dellabbazia di Bonnefonds, rimontato nei giardini Massey (info65.over-blog.com)

Tarbes, il chiostro dell'abbazia di Saint-Sever-de-Rustan, rimontato nei giardini Massey

LA MÉTÉO
Fine settimana di sole per il Tour de France. Il sole splenderà su tutto il percorso della nona frazione, con temperature elevate alla partenza ed all’arrivo e più miti sulle cime delle salite (previsti 21°C ai 1490 metri dell’Aspin e 18°C ai 2115 metri del Tourmalet). Al via da Saint Girons ci saranno 24°C, con un tasso d’umidità del 63% circa e ventilazione debolissima; a Tarbes farà sensibilmente più caldo, complice l’orario d’arrivo anticipato di circa 60 minuti rispetto al solito (in serata la carovana sarà impegnata nel lungo trasferimento verso Limoges): si rasenteranno i 30° C, sempre in una situazione di vento debole, mentre il livello d’umidità scenderà al 50%.

BOULE DE CRISTAL
Un’altra tappa di montagna adatta agli attaccanti. Il Col d’Aspin e il Tourmalet sono troppo lontani dall’arrivo e, quindi, gli uomini di classifica non si muoveranno ma staranno comunque molto attenti. Prevedo un attacco di gente forte in salita, sicuramente vedremo in prima fila la maglia a pois per conquistare punti preziosi. Per quanto riguarda il gruppo sarà sempre controllato dalla maglia gialla, imprimendo un’andatura regolare.

LA TERNA SECCA DI LUCA ZANASCA

1° Popovich
2° Botcharov
3° Moncoutié

Mauro Facoltosi & Luca Zanasca

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