DELFINATO, IL PRIMO SQUILLO E’ DI CONTADOR

giugno 5, 2016
Categoria: News

Il madrileno si impone nella cronoscalata del Mont-Chéry, battendo per 6’’ Richie Porte, e rifilando soprattutto 13’’ a Chris Froome. Disastrosa la prova di Fabio Aru, che lascia per strada oltre un minuto. Distacchi significativi anche per Landa, Mollema e Pinot. Il migliore degli italiani è Diego Rosa, 9° a 37’’.

Va ad Alberto Contador il primo atto della battaglia destinata – Quintana e Nibali permettendo – ad animare il prossimo Tour de France. Sui 4 km scarsi di scalata del Mont-Chéry, prologo ispirato ai precedenti della Bastille di Grenoble, il madrileno ha inscenato una delle sue tradizionali ascese “en danseuse”, riprendendo prima di metà gara Arthur Vichot, partito un minuto prima di lui, e stampando alla fine un tempo di 11’36’’, più che sufficiente a spazzare via dalla testa della classifica l’11.49 fatto registrare un paio d’ore prima da Chris Froome.
Forse temendo l’arrivo della pioggia, che ha in effetti cominciato a cadere pochi minuti dopo la conclusione della prova, il Team Sky aveva infatti optato per far partire il keniano bianco con largo anticipo rispetto agli altri favoriti. Non ha dunque sorpreso vedere il vincitore dell’ultimo Tour de France installarsi al comando, anche se i soli 11’’ inflitti al pur eccellente Julian Alaphilippe lasciavano immaginare che il suo tempo non fosse inattaccabile.
Le quotazioni del britannico come papabile prima maglia gialla sono salite con il passare dei minuti, quando uomini del calibro di Bardet, Landa e Mollema sono andati a collocarsi alle sue spalle, con disstacchi compresi fra i 16 e i 35 secondi; l’11.57 di Daniel Martin, partito pochi minuti prima dell’ultima tranche di favoriti, è però tornato a mettere in discussione la bontà della prestazione di Froome.
Contador, a dispetto dei due mesi di lontananza dalle corse dopo la vittoria al Giro dei Paesi Baschi, ha fugato ogni dubbio, strapazzando il tempo di Froome e conquistando la prima leadership di una corsa che non è incredibilmente mai riuscito ad aggiungere al suo sontuoso palmares.
Meglio di Froome ha saputo fare anche il suo ex scudiero Richie Porte, con 11.42. Ennesima conferma di come la potenza del motore del tasmaniano sia degna di un pretendente al Tour de France, in attesa di scoprire se avrà anche acquisito la resistenza e la regolarità necessarie per competere per più di metà Grande Boucle.
I tre, al di là delle differenze cronometriche, ovviamente risicate, hanno comunque dimostrato un livello di preparazione più che buono, ad un mese scarso dall’appuntamento clou della stagione. Fra coloro che si presenteranno al via di Mont Saint-Michel con pretese di classifica, la lista di quanti hanno offerto segnali incoraggianti si può allungare e concludere con Romain Bardet, 7° a 29’’, preceduto, oltre che da Martin e Alaphilippe, che andranno probabilmente in caccia di tappe e al più di un piazzamento nei 10, anche da Wouter Poels, anch’egli uomo più da classiche che da grandi giri, e in ogni caso destinato al ruolo di gregario di lusso di Chris Froome. Stessa sorte che toccherà a Rosa, 9° e migliore degli italiani, ed Herrada, 10°, mentre l’anello mancante della top 10, Adam Yates, 8°, è ancora tutto da verificare su tre settimane.
Più lunga è invece la lista di chi porterà a casa dal prologo segnali non confortanti, a cominciare da Fabio Aru. Ad eccezione dell’Amstel Gold Race, non portata a termine, anche il sardo non gareggiava dai Paesi Baschi, al pari di Contador, ma lo smalto messo in mostra in questa prima uscita non potrebbe essere più diverso da quello dello spagnolo: 1’08’’ il passivo accusato, per un mesto 36° posto. La Astana e il diretto interessato hanno ribadito a più riprese, prima di partire per la Francia, che il Delfinato sarebbe stato una semplice tappa di passaggio in vista del Tour, e che sarebbe stato interpretato come un’occasione per mettere chilometri nelle gambe e mettersi alla prova, senza ambizioni di classifica; il risultato del prologo depone di certo a favore della sincerità di Aru e dello staff della formazione kazaka, ma non incoraggia particolarmente all’ottimismo in vista della Grande Boucle, lontana ma ormai non lontanissima. Neppure il Nibali degli ultimi due anni si era presentato così in ritardo di forma all’ultimo appuntamento pre-Tour, e se già allora erano scattati dei campanelli d’allarme (con successivo riscontro positivo nel 2015), a maggior ragione non si può non sollevare qualche dubbio in questa circostanza.
Solo leggermente meglio ha saputo fare l’uomo di punta della pattuglia francese, Thibaut Pinot, 17° a 52’’. Poco meglio di lui i due uomini di classifica della Trek-Segafredo, Mollema ed Hesjedal, attardati di 48 e 49 secondi rispettivamente. Ad oltre un minuto Pierre Rolland (34°, +1’06’’) e Joaquim Rodriguez (31°, +1’02’’), la cui prova, su una salita sulla carta tagliata su misura per le sue caratteristiche, non fa che rafforzare l’impressione, andata formandosi nel corso della stagione e suffragata dalla carta d’identità, che il catalano sia ormai giunto all’ultimo valzer.
Landa, al rientro dopo il malanno che lo ha costretto a ritirarsi dal Giro d’Italia, ha chiuso 12°, a 44’’ dal vincitore. Una prestazione di per sé non entusiasmante, ma che, accostata a quella di Kwiatkowski, giunto alle sue spalle per appena un secondo, e a quelle dei già citati Froome e Poels, conferma che il Team Sky sarà con ogni probabilità la formazione faro in salita.
Per le prime conferme o smentite al risultato odierno occorrerà attendere martedì, quando andrà in scena il primo (per la verità facile) arrivo in salita, a Chalmazel-Jeansagnère. Nel mezzo, domani, una frazione che non dovrebbe sfuggire alle grinfie dei velocisti.

Matteo Novarini

CLASSIFICA DI TAPPA E GENERALE
1 Alberto Contador (Spa) Tinkoff 0:11:36
2 Richie Porte (Aus) BMC Racing Team 0:00:06
3 Chris Froome (GBr) Team Sky 0:00:13
4 Dan Martin (Irl) Etixx-QuickStep 0:00:21
5 Julian Alaphilippe (Fra_ Etixx-QuickStep 0:00:24
6 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:00:25
7 Romain Bardet (Fra) AG2R-La Mondiale 0:00:29
8 Adam Yates (GBr) Orica-GreenEdge 0:00:31
9 Diego Rosa (Ita) Astana 0:00:37
10 Jesus Herrada (Spa) Movistar 0:00:39

Alberto Contador impegnato sulle aspre rampe del Mont-Chéry (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Alberto Contador impegnato sulle aspre rampe del Mont-Chéry (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

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