AGNELLO DIVORATORE DI UOMINI: RISOUL SORRIDE ANCORA A NIBALI
Che cosa succederà domani? Impossibile saperlo in un Giro folle e imprevedibile: quel che è certo è che oggi è stato il giorno del riscatto di un enorme Vincenzo Nibali.
Altissima quota, al Giro, grandi montagne con pendenze in doppia cifra per molti km ad altitudini che si avvicinano più ai tremila che ai duemila metri. Questo è il Colle dell’Agnello, montagna e moloch del mito ciclista, questo è il finale di terza settimana di una gara fin qui avvincente, già ricca di colpi di scena, ma che ciò nondimeno sembra ogni volta voler rilanciare con più drammatiche svolte e con imprese memorabili.
Una fuga numerosa, di quasi trenta atleti, prende il via dopo un’ora e mezza di gara al fulmicotone (52 km/h di media su un terreno che tira leggermente all’insù), a logico correlato e dimostrazione del fatto che ci troviamo in una delle fasi chiave della gara: la Lotto Jumbo del leader non manda uomini in avanscoperta, mentre l’Astana riesce a infilare nel drappello la propria pedina più cruciale, uno Scarponi già martellante sulle Dolomiti, accompagnato da uno scudiero kazako a supporto, Kozhatayev. L’Orica del principale contendente per la maglia rosa, il giovane colombiano Chaves, manda in testa alla gara un solo uomo, ma quanto mai azzeccato, quel Rubén Plaza forte sul passo e in salita, predisposto alle maratone solitarie, tanto da entrare nella storia del ciclismo recente vincendo una delle più belle tappe dei GT degli ultimi anni, quella della Cercedilla all’ultima Vuelta, con oltre cento km di fuga solitaria su e giù per le vette della Sierra Madrilena. Per Majka ci sono un paio di fidi gregari, come il duro Petrov e il fratello di latte di Contador, Jesús Hernández. Per la Movistar ben tre scherani, i bulldozer Sutherland e Rojas a spianare la strada del più scalatore Herrada. Insomma, un gigantesco ciclone comincia a vorticare lentamente sulla corsa, anche se probabilmente Kruijswijk confida nel poter rimanere anche solo soletto, forte del suo splendido stato di forma, nell’occhio dell’uragano, stoppando ogni velleità avversaria in prima persona.
Sull’Agnello prende il largo dalla fuga un ottimo Scarponi, mentre dietro è l’Orica a sfoltire il sottobosco del gruppo con le falciate di Howson e Txurruka, inevitabile preludio alla fiammata incendiaria di Chaves. Solo Kruijswijk, in controllo, Valverde, apparentemente ancora a suo agio e Nibali, in ultima ruota, resistono, per il resto è subito sparpaglio. In breve lo stesso Nibali va in affanno e si sgancia, venendo affiancato da Zakarin e da Majka, che da bravo diesel riavvicina il gruppo di testa. Mancano una sessantina di km alla fine, siamo ben oltre i duemila metri di altitudine e di dislivello, e la battaglia è già dichiarata, con tutta l’apparenza, per di più, di avviarsi a una risoluzione rapida e feroce che confermi il podio degli uomini sembrati più brillanti, l’olandese, il colombiano e lo spagnolo.
Tuttavia, mentre l’aria diventa bianca di nebbia, nubi basse, condensa e barbagli di neve, il gruppetto, che poco a poco va a rinfoltirsi con i rientri da dietro di tutta la top ten, da Nibali a Jungels, fino a Pozzovivo ed Urán, va addentrandosi nella zona rossa. La zona del poco ossigeno a disposizione, la zona dove emerge il motore capace di lavorare sotto sforzo su quello che brucia tanto e rapido ad altissimi giri. Chaves con una progressione micidiale comanda un nuovo rimescolamento del mazzo, e il risultato stavolta è mutato: Valverde perde contatto, patendo come da lui stesso dichiarato le altissime quote, e scivola indietro con corridori più addietro di lui in generale; Zakarin stringe i denti ma finisce per cedere, sopravanzato da Majka. Il nuovo drappello di quattro eletti include Nibali, Kruijswijk, Chaves e Majka, in rigoroso ordine di brillantezza. Chaves sembra leggerissimamente appannato, pagando gli allunghi prepotenti imposti agli avversari: la sorte, insomma, fin qui toccata a Nibali in tappe precedenti. La responsabilità di corsa pesa, quando si vuole o si deve assumerla, giovane età o meno! Non solo psicologicamente, ma anzitutto nelle gambe, quando il livello è reciprocamente bilanciato e ogni tirata in testa al gruppo implica maggiori tossine accumulate. Kruijswijk appare in controllo, ma non lucidissimo. Majka è solido, ma poco brillante, e finirà per soffrire in vista dello scollinamento.
Il gruppetto guadagna terreno anche grazie all’aiuto di Kozhatayev, ripreso al momento opportuno, nell’ambito di una strategia ben ponderata, per poter dare giusto quelle due trenate che fan passare i chilometri senza che il quartetto di uomini di classifica si fermi di nuovo per studiarsi.
Nemmeno Nibali sembra che sia immune alla fatica: quando il kazako si stacca, passa lui in testa, e lancia perfino qualche timido affondo, sufficiente a mettere in croce almeno Majka; però le sue accelerazioni sono brevi, alzarsi sui pedali sembra uno sforzo immane, come se tutto l’Agnello dovesse sollevarsi di quei venti centimetri in più e non solo il corpo del ciclista. Ad ogni modo, pur poco folgorante, Nibali si dimostra il più lucido allo scollinamento (Scarponi è transitato per primo circa cinque minuti prima, inframmezzate le schegge di fuga): ancora ben coordinato, afferra la sacca con mantellina e rifornimenti, si veste rapido e poi comincia subito a sferzare le curve con decisione.
Ecco la svolta fatidica: quando ancora la carreggiata è costeggiata da due muri di neve, Kruijswijk sbanda, lui stesso ammette una distrazione nel pensare al mangiarsi una barretta. La strada rugosa, umida, incerta, è un attimo perdere il controllo e finire per capitombolare con una capriola spettacolare contro una delle pareti nevose a bordo strada. Sfortuna? Forse, ma la pressione messa sull’olandese ad ogni discesa di questo giro, costringendolo a un continuo nervosismo, unitamente all’affanno di controllare scatto dopo scatto altrui senza lasciare spazio alcuno, certamente hanno pesato sulla sua concentrazione. Rialzarsi, risettare la bici, non va, ancora non va bene, cambiarla, il tempo passa rapidissimo , fulmineo come la sagoma celeste Astana di Kozhatayev che, staccatosi da un pezzo dopo tanto tirare, ora sfreccia a fianco dell’altro K., la maglia rosa, invece arenato a bordo strada.
A proposito di “k” e cadute, c’è la kappa di Zakarin che, già dimostratosi incerto nel controllo del mezzo, ruzzola in un ghiaione, presso un torrente, perdendo bici e ruota a molti metri: le immagini sono spaventose, ma, pur costando il ritiro al russo, le conseguenze saranno meno tragiche di quanto apparisse in prima battuta, “solamente” – con virgolette d’obbligo – frattura di clavicola e scapola.
Comincia la lunghissima discesa, dura, da pedalare, come quella che già stroncò Nibali giù dal Valparola, discesa che poi diventa ancor più morbida fino al falsopiano o perfino alla leggera contropendenza. Lezione di strategia, parte seconda. Si costituiscono in breve una serie di gruppetti, che, per il diletto dello spettatore, rappresentano interessi diversi in vario modo coalizzati, inaugurando una vera e propria serie di cronocoppie, una sorta di rinato Trofeo Baracchi, che determineranno i distacchi decisivi in vista dell’ultima scalata, quella a Risoul dove Nibali suggellò il proprio trionfo nel Tour 2014. Prima Nibali e Chaves si riuniscono con Rubén Plaza, poi viene fermato Scarponi, e abbiamo dunque un primo trenino Orica-Astana, guidato da due motori di grandissima cilindrata, che va riassorbendo via via uomini della fuga (l’ultimo Monfort) i quali però, naturalmente, si mettono a ruota. Dietro ci sono Valverde e Majka, il polacco andato in difficoltà proprio sulla vetta, lo spagnolo rientrato grazie a una grande discesa; li supportano gli ex-fuggitivi Hernández per la Tinkoff ed Herrada per la Movistar. Con loro Urán, a corto di forma ma stoico e prodigo di classe ritrovata sulle grandi montagne. Ancor più dietro la maglia rosa e la maglia bianca, con la presenza di quest’ultima, vestita da Jungels, cruciale per garantire l’aiuto delle bocche da fuoco Quickstep, in special modo Verona. Una curiosità: tolto Scarponi, i gregari chiave di questa fase sono tutti spagnoli! In quest’ultimo trenino si contano un bel po’ di Movistar, riuniti attorno ad Amador, ma con Valverde davanti non lavorano, così come non lavorano i Cannondale (Cardoso e Clarke) che hanno davanti Urán. Come già nel tappone dolomitico, lì a spese di Nibali, la vera componente di fortuna, e non è tutta fortuna nemmeno questa, va attribuita agli incroci di combinatorie nei vari gruppetti, più che a cadute in buona parte imputabili a errori di chi ne è vittima.
La battaglia è ben combattuta e con forme similari, i distacchi rimangono simili, di circa un minuto, un minuto e mezzo, tra ogni gruppetto. Tutto apaertissimo.
A Risoul Scarponi profonde l’ultimo sforzo, poi tocca la capitano. Nibali alza il ritmo e con lui resta Chaves, Ulissi e Nieve, i sopravvissuti della fuga ripescati durante il lungo inseguimento per le valli francesi, fanno l’elastico. A tutta prima sembra che solo l’italiano lavori, con Chaves freddo o cinico inchiodato a ruota. Vuole evidentemente ripetere il giochino già così ben riuscito di cuocere lo squalo e poi mangiarselo. Ma da dietro la collaborazione tra Majka e Valverde comincia a dare frutti, e in un primissimo momento anche Kruijswijk sembra avvicinarsi: Chaves inizia a collaborare, e, come vedremo, quando la lotta diventa ad armi e responsabilità assunte pari, con migliaia di km sulle spalle giorno dopo giorno, e oggi migliaia di metri di dislivello accumulati ora dopo ora, l’esito non è così scontato a favore del colombiano.
Le tensioni iniziali, su una salita lunga come Risoul, possono portare la corda a rompersi, specie per atleti abituati a ottimizzare uno sforzo di 5 o 10 minuti, pur dentro a prestazioni più estese. Tutti gli inseguitori cominciano a rinculare. La maglia rosa entra in una vera e propria crisi che vede tutti i più o meno blasonati accompagnatori scattargli in faccia. Poi si riprenderà. Poi di nuovo crollerà – ma non di schianto. Davanti, in testa, il braccio di ferro fisico e mentale è tutto tra il siciliano e il colombiano. Nibali allunga, Chaves si riporta sotto con rapide accelerazioni… ma non senza aver dovuto in prima istanza mollar la ruota. Una volta, due volte, alla terza, per poco bruciante che sia lo scatto nibaliano attuale, il folletto della Orica, pur essendo finora il più forte scalatore del Giro, deve mollare la presa. E la pinna dello squalo si allontana. Nibali è solo in testa alla corsa. Un uomo solo al comando. Strategie, tattiche, calcoli, azzardi, tutti si riduce a un uno contro uno micidiale. Nessuno cede di schianto, e la pressione sale vertiginosamente.
Ma l’aria di Risoul porta a Nibali dolci ricordi, i secondi diventano minuti, Chaves si inceppa, tanto che Nieve lo riprende e dapprima lo aiuta, ma poi finisce per staccarlo. Ulissi, gliene va reso merito, tiene botta, e non perde molto dalla coppia ispanoparlante. Poi l’arrivo, le braccia alzate di Nibali, il dito al cielo, poi entrambe le mani, le lacrime, i singhiozzi dell’eroe di giornata dopo un’impresa memorabile. Era dietro di quasi cinque minuti, ora il Giro è riaperto. La maglia rosa, però, è di Chaves: stanchezza finale, la sua, o oculatezza, risparmio in vista di una tappa di domani in cui difendersi con l’agio della sua forza in salita da un Nibali comprensibilmente esausto e forse quasi appagato? Poi Majka e Valverde, due età diverse, ma in entrambi una grande solidità e regolarità. Majka cementa una top 5, Valverde vede a una quarantina di secondi il podio, se riuscirà a scalzare Kruijwijk. Sì Kruijswijk oggi arriva al traguardo con enorme tenacia, evitando con incredibile forza caratteriale di sprofondare alla deriva, ed è ancora terzo, in questo Giro meraviglioso. Si scopre una costola rotta (Visconti ci sta correndo da diversi giorni, ma non è certo una gran consolazione): che farà domani? Potrebbe anche non ripartire. O potrebbe tornare in sella per far valere la propria grande gamba. Dal basso in alto, lui, Nibali e Chaves sono racchiusi in meno di un minuto, con all’orizzone Vars, Bonette, Lombarda e Sant’Anna di Vinadio. Quattro voltre sopra i duemila metri, una delle quali prossima ai tremila, più di 4000 metri di dislivello da coprire. Attraverso tutto questo, peserà la minuzia di un minuto. Ma comunque andrà, ancora una volta abbiamo assistito a un grandissimo Giro, e in questo grandissimo Giro a una tappa eccelsa, epica, e non è un’iperbole. Ancora una volta, grazie Vincenzo Nibali.
Gabriele Bugada
ORDINE D’ARRIVO
1 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 4:19:54
2 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:00:51
3 Esteban Chaves (Col) Orica-GreenEdge 0:00:53
4 Diego Ulissi (Ita) Lampre – Merida 0:01:02
5 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team 0:02:14
6 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
7 Rigoberto Uran (Col) Cannondale Pro Cycling
8 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin 0:02:43
9 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 0:02:51
10 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
11 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:03:00
12 Andre Cardoso (Por) Cannondale Pro Cycling 0:03:07
13 Darwin Atapuma (Col) BMC Racing Team 0:03:36
14 Bob Jungels (Lux) Etixx – Quick-Step 0:03:45
15 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:04:30
16 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:04:54
17 Kanstantsin Siutsou (Blr) Dimension Data 0:05:53
18 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 0:05:59
19 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:06:21
20 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:06:22
21 Simon Clarke (Aus) Cannondale Pro Cycling 0:06:49
22 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 0:07:26
23 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling
24 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:07:55
25 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:07:56
26 Egor Silin (Rus) Team Katusha
27 Ian Boswell (USA) Team Sky 0:08:27
28 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale 0:09:05
29 Sebastian Henao (Col) Team Sky 0:09:10
30 Alexander Foliforov (Rus) Gazprom-Rusvelo
31 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
32 Valerio Conti (Ita) Lampre – Merida
33 Nathan Brown (USA) Cannondale Pro Cycling 0:13:36
34 Jesus Hernandez (Spa) Tinkoff Team 0:14:12
35 Bakhtiyar Kozhatayev (Kaz) Astana Pro Team 0:14:22
36 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Alpecin 0:14:50
37 Guillaume Bonnafond (Fra) AG2R La Mondiale 0:14:52
38 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff Team 0:15:55
39 José Herrada (Spa) Movistar Team 0:16:37
40 Ruben Plaza (Spa) Orica-GreenEdge 0:16:39
41 Jose Joaquin Rojas (Spa) Movistar Team 0:17:49
42 Rory Sutherland (Aus) Movistar Team
43 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:18:04
44 Carlos Verona (Spa) Etixx – Quick-Step
45 Merhawi Kudus (Eri) Dimension Data
46 Damien Howson (Aus) Orica-GreenEdge
47 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:18:46
48 Amets Txurruka (Spa) Orica-GreenEdge 0:21:09
49 Igor Anton Hernandez (Spa) Dimension Data
50 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
51 Manuele Mori (Ita) Lampre – Merida
52 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal
53 Eros Capecchi (Ita) Astana Pro Team
54 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha
55 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff Team
56 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team
57 Primoz Roglic (Slo) Team LottoNl-Jumbo
58 Joe Dombrowski (USA) Cannondale Pro Cycling
59 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo
60 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
61 Rein Taaramae (Est) Team Katusha
62 Davide Formolo (Ita) Cannondale Pro Cycling
63 Riccardo Zoidl (Aut) Trek-Segafredo
64 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini
65 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky
66 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data
67 Bram Tankink (Ned) Team LottoNl-Jumbo
68 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ 0:21:59
69 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo 0:22:51
70 Moreno Moser (Ita) Cannondale Pro Cycling 0:23:31
71 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin
72 Jay McCarthy (Aus) Tinkoff Team 0:23:50
73 Vegard Stake Laengen (Nor) IAM Cycling
74 Alexander Kolobnev (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:25:03
75 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale
76 Alberto Bettiol (Ita) Cannondale Pro Cycling 0:25:06
77 Christian Knees (Ger) Team Sky
78 Simone Petilli (Ita) Lampre – Merida
79 Aleksey Rybalkin (Rus) Gazprom-Rusvelo
80 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team
81 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom-Rusvelo
82 Anton Vorobyev (Rus) Team Katusha
83 Pieter Serry (Bel) Etixx – Quick-Step
84 Daniel Martínez (Col) Wilier Triestina-Southeast
85 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNl-Jumbo
86 Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling
87 Stefan Kueng (Swi) BMC Racing Team 0:25:39
88 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Alpecin 0:25:54
89 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Team Katusha 0:26:34
90 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 0:26:56
91 Pavel Brutt (Rus) Tinkoff Team 0:27:42
92 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff Team 0:29:40
93 Artem Ovechkin (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:30:38
94 Evgeny Petrov (Rus) Tinkoff Team
95 Maarten Tjallingii (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:31:21
96 Jay Robert Thomson (RSA) Dimension Data 0:36:31
97 Filippo Pozzato (Ita) Wilier Triestina-Southeast
98 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team
99 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
100 Mickael Delage (Fra) FDJ
101 Marco Coledan (Ita) Trek-Segafredo
102 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF
103 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Southeast
104 Manuel Senni (Ita) BMC Racing Team
105 Blel Kadri (Fra) AG2R La Mondiale
106 Kristian Sbaragli (Ita) Dimension Data
107 Cristian Rodriguez (Spa) Wilier Triestina-Southeast
108 Lukasz Wisniowski (Pol) Etixx – Quick-Step
109 Olivier Le Gac (Fra) FDJ
110 Matej Mohoric (Slo) Lampre – Merida
111 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Bardiani CSF
112 Svein Tuft (Can) Orica-GreenEdge
113 Grega Bole (Slo) Nippo – Vini Fantini
114 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF
115 Eugenio Alafaci (Ita) Trek-Segafredo
116 Twan Castelijns (Ned) Team LottoNl-Jumbo
117 Cheng Ji (Chn) Team Giant-Alpecin
118 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF
119 Murilo Antonio Fischer (Bra) FDJ
120 Tom Stamsnijder (Ned) Team Giant-Alpecin
121 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal
122 Ilia Koshevoy (Blr) Lampre – Merida
123 Songezo Jim (RSA) Dimension Data
124 Sean De Bie (Bel) Lotto Soudal
125 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNl-Jumbo
126 Sam Bewley (NZl) Orica-GreenEdge
127 Andrei Solomennikov (Rus) Gazprom-Rusvelo
128 Michael Hepburn (Aus) Orica-GreenEdge
129 Ignatas Konovalovas (Ltu) FDJ
130 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale Pro Cycling
131 Jack Bobridge (Aus) Trek-Segafredo
132 Jaco Venter (RSA) Dimension Data
133 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff Team
134 Alexander Serov (Rus) Gazprom-Rusvelo
135 Gianfranco Zilioli (Ita) Nippo – Vini Fantini
136 Genki Yamamoto (Jpn) Nippo – Vini Fantini
137 Maxim Belkov (Rus) Team Katusha
138 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal
139 Pim Ligthart (Ned) Lotto Soudal
140 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo
141 Joseph Rosskopf (USA) BMC Racing Team
142 Arnaud Courteille (Fra) FDJ
143 Julen Amezqueta (Spa) Wilier Triestina-Southeast
144 Ivan Savitskiy (Rus) Gazprom-Rusvelo
145 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF
146 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha
147 Matteo Trentin (Ita) Etixx – Quick-Step
148 Nicola Boem (Ita) Bardiani CSF
149 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
150 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina-Southeast
151 Riccardo Stacchiotti (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:36:44
152 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team
153 Sacha Modolo (Ita) Lampre – Merida 0:36:58
154 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Alpecin
155 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling
156 Roberto Ferrari (Ita) Lampre – Merida
157 Eduard Michael Grosu (Rom) Nippo – Vini Fantini 0:37:16
CLASSIFICA GENERALE
1 Esteban Chaves (Col) Orica-GreenEdge 78:14:20
2 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:44
3 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:01:05
4 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:01:48
5 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team 0:03:59
6 Bob Jungels (Lux) Etixx – Quick-Step 0:07:53
7 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:09:34
8 Rigoberto Uran (Col) Cannondale Pro Cycling 0:12:18
9 Kanstantsin Siutsou (Blr) Dimension Data 0:13:19
10 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:14:11
11 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:18:41
12 Darwin Atapuma (Col) BMC Racing Team 0:20:51
13 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:21:32
14 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:29:53
15 Sebastian Henao (Col) Team Sky 0:30:02
16 Andre Cardoso (Por) Cannondale Pro Cycling 0:31:11
17 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:31:22
18 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 0:33:30
19 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:35:42
20 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:37:17
21 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 0:42:08
22 Diego Ulissi (Ita) Lampre – Merida 0:45:36
23 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin 0:52:39
24 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:56:23
25 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:58:09
26 Valerio Conti (Ita) Lampre – Merida 1:07:15
27 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 1:08:38
28 Davide Formolo (Ita) Cannondale Pro Cycling 1:09:53
29 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 1:10:17
30 Igor Anton Hernandez (Spa) Dimension Data 1:18:02
31 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha 1:20:28
32 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom-Rusvelo 1:21:37
33 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff Team 1:24:07
34 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo 1:24:45
35 Rein Taaramae (Est) Team Katusha 1:31:00
36 Moreno Moser (Ita) Cannondale Pro Cycling 1:34:24
37 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team 1:35:46
38 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff Team 1:35:56
39 Joe Dombrowski (USA) Cannondale Pro Cycling 1:39:12
40 Carlos Verona (Spa) Etixx – Quick-Step 1:43:21
41 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 1:43:36
42 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 1:44:01
43 Merhawi Kudus (Eri) Dimension Data 1:44:43
44 Egor Silin (Rus) Team Katusha 1:48:01
45 Jose Joaquin Rojas (Spa) Movistar Team 1:50:07
46 Riccardo Zoidl (Aut) Trek-Segafredo 1:52:45
47 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff Team 1:54:13
48 Nathan Brown (USA) Cannondale Pro Cycling 2:02:29
49 Damien Howson (Aus) Orica-GreenEdge 2:02:32
50 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale 2:04:05
51 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina-Southeast 2:05:25
52 Jesus Hernandez (Spa) Tinkoff Team 2:07:06
53 Alexander Foliforov (Rus) Gazprom-Rusvelo 2:09:29
54 Guillaume Bonnafond (Fra) AG2R La Mondiale 2:09:52
55 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Alpecin 2:10:59
56 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling 2:13:00
57 Stefan Kueng (Swi) BMC Racing Team 2:14:47
58 Bram Tankink (Ned) Team LottoNl-Jumbo 2:18:05
59 Amets Txurruka (Spa) Orica-GreenEdge 2:22:54
60 Ruben Plaza (Spa) Orica-GreenEdge 2:29:39
61 José Herrada (Spa) Movistar Team 2:30:41
62 Christian Knees (Ger) Team Sky 2:31:28
63 Primoz Roglic (Slo) Team LottoNl-Jumbo 2:35:18
64 Simon Clarke (Aus) Cannondale Pro Cycling 2:35:26
65 Manuele Mori (Ita) Lampre – Merida 2:36:10
66 Bakhtiyar Kozhatayev (Kaz) Astana Pro Team 2:40:25
67 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky 2:40:56
68 Pieter Serry (Bel) Etixx – Quick-Step 2:41:47
69 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale 2:43:00
70 Matteo Trentin (Ita) Etixx – Quick-Step 2:43:22
71 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo 2:44:41
72 Manuel Senni (Ita) BMC Racing Team 2:45:04
73 Simone Petilli (Ita) Lampre – Merida 2:45:30
74 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data 2:50:49
75 Ian Boswell (USA) Team Sky 2:52:39
76 Alexander Kolobnev (Rus) Gazprom-Rusvelo 2:53:02
77 Sacha Modolo (Ita) Lampre – Merida 2:53:52
78 Alberto Bettiol (Ita) Cannondale Pro Cycling 2:55:55
79 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Alpecin 2:57:25
80 Jay McCarthy (Aus) Tinkoff Team 2:57:59
81 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin 2:58:12
82 Evgeny Petrov (Rus) Tinkoff Team 2:59:00
83 Pavel Brutt (Rus) Tinkoff Team 3:00:24
84 Rory Sutherland (Aus) Movistar Team 3:01:00
85 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal 3:01:24
86 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 3:01:35
87 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini 3:02:20
88 Kristian Sbaragli (Ita) Dimension Data 3:07:11
89 Eros Capecchi (Ita) Astana Pro Team 3:07:12
90 Daniel Martínez (Col) Wilier Triestina-Southeast 3:09:04
91 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF 3:10:29
92 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal 3:10:46
93 Matej Mohoric (Slo) Lampre – Merida 3:11:36
94 Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling 3:11:46
95 Jaco Venter (RSA) Dimension Data 3:13:23
96 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal 3:14:52
97 Cristian Rodriguez (Spa) Wilier Triestina-Southeast 3:15:37
98 Ivan Savitskiy (Rus) Gazprom-Rusvelo 3:16:30
99 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ 3:17:25
100 Vegard Stake Laengen (Nor) IAM Cycling 3:17:55
101 Eugenio Alafaci (Ita) Trek-Segafredo 3:18:40
102 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff Team 3:21:09
103 Sean De Bie (Bel) Lotto Soudal 3:21:15
104 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 3:21:29
105 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 3:21:36
106 Joseph Rosskopf (USA) BMC Racing Team 3:21:59
107 Anton Vorobyev (Rus) Team Katusha 3:22:49
108 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNl-Jumbo 3:25:20
109 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo 3:26:13
110 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team 3:28:57
111 Julen Amezqueta (Spa) Wilier Triestina-Southeast 3:29:44
112 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team 3:29:58
113 Twan Castelijns (Ned) Team LottoNl-Jumbo 3:30:46
114 Filippo Pozzato (Ita) Wilier Triestina-Southeast 3:31:16
115 Maxim Belkov (Rus) Team Katusha 3:33:06
116 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team 3:33:55
117 Gianfranco Zilioli (Ita) Nippo – Vini Fantini 3:35:14
118 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF 3:36:32
119 Ilia Koshevoy (Blr) Lampre – Merida 3:37:17
120 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNl-Jumbo 3:38:25
121 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale Pro Cycling 3:38:56
122 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Alpecin 3:39:30
123 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Team Katusha 3:40:41
124 Maarten Tjallingii (Ned) Team LottoNl-Jumbo 3:41:21
125 Pim Ligthart (Ned) Lotto Soudal 3:42:08
126 Andrei Solomennikov (Rus) Gazprom-Rusvelo 3:42:30
127 Alexander Serov (Rus) Gazprom-Rusvelo 3:43:59
128 Marco Coledan (Ita) Trek-Segafredo 3:44:27
129 Aleksey Rybalkin (Rus) Gazprom-Rusvelo 3:45:13
130 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Southeast 3:45:37
131 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 3:45:48
132 Roberto Ferrari (Ita) Lampre – Merida 3:50:30
133 Olivier Le Gac (Fra) FDJ 3:51:48
134 Ignatas Konovalovas (Ltu) FDJ 3:54:00
135 Grega Bole (Slo) Nippo – Vini Fantini 3:54:26
136 Arnaud Courteille (Fra) FDJ 3:55:31
137 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling 3:55:50
138 Sam Bewley (NZl) Orica-GreenEdge 3:56:40
139 Lukasz Wisniowski (Pol) Etixx – Quick-Step 3:57:38
140 Nicola Boem (Ita) Bardiani CSF 3:58:18
141 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team 3:58:41
142 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF 3:58:47
143 Artem Ovechkin (Rus) Gazprom-Rusvelo 3:59:07
144 Tom Stamsnijder (Ned) Team Giant-Alpecin 4:00:52
145 Songezo Jim (RSA) Dimension Data 4:02:24
146 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha 4:04:00
147 Svein Tuft (Can) Orica-GreenEdge 4:05:26
148 Blel Kadri (Fra) AG2R La Mondiale 4:06:10
149 Mickael Delage (Fra) FDJ 4:08:02
150 Jay Robert Thomson (RSA) Dimension Data 4:09:25
151 Michael Hepburn (Aus) Orica-GreenEdge 4:10:21
152 Genki Yamamoto (Jpn) Nippo – Vini Fantini 4:11:27
153 Murilo Antonio Fischer (Bra) FDJ 4:12:21
154 Eduard Michael Grosu (Rom) Nippo – Vini Fantini 4:13:31
155 Cheng Ji (Chn) Team Giant-Alpecin 4:26:04
156 Riccardo Stacchiotti (Ita) Nippo – Vini Fantini 4:27:38
157 Jack Bobridge (Aus) Trek-Segafredo 4:31:13